About Donatello Urbani

This author has not yet filled in any details.
So far Donatello Urbani has created 667 blog entries.

In scena al Teatro Parioli Costanzo , in prima nazionale, dal 26 marzo al 6 aprile , lo spettacolo “ La Prospettiva ” scritto e diretto da Massimiliano Bruno, protagonista Gianmarco Tognazzi

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Completano il cast Sara Baccarini nelle vesti di Donna, moglie di Tito (Massimiliano Bruno), un uomo arrabbiato con la vita; Maurizio Lops, lo Zi Prete, uno scapolo scontento; Alessandra Scalabrini, Sol, un’adolescente introversa ma con l’orecchio assoluto che le permette di suonare tutti gli strumenti, figlia di Sasà, Gianmarco Tognazzi, vedovo inconsolabile e il più grande di questa comunità di cugini costretti a convivere perché coeredi di un campo coltivato a ortaggi. A questi si aggiunge Belinda, interpretata da Malvina Ruggiano, una donna manager che segnerà una svolta nella vita di questa comunità.

Il gioco infinito della vita: riconoscere il bello significa accettare questo limite e la misura di questo è la contraddizione, dove si “intrecciano” esperienze  ed emozioni le cui origini sono incerte perchè forse troppo antiche e dunque da recuperare o ancora di là da venire. Tre vite attraversate da una storia dolorosa, personale e collettiva

20250317_124402(2)

Sinossi:” I cinque rappresentanti della famiglia si sono tutti laureati grazie ad una università americana on line il cui valore non è riconosciuto in nessuno Paese nel mondo. Possono solo aggiungere “dottor” o “dottoressa” sul biglietto da visita. Ma non hanno mai stampato biglietti da visita. Le giornate si susseguono sempre uguali fino a che un giorno non si presenta al campo una donna misteriosa, Belinda (Malvina Ruggiano). La donna, con piglio imprenditoriale, propone alla famiglia Jorio di vendere il terreno alla società che rappresenta. C’è un super progetto da realizzare in quella campagna, un centro che valorizzerà la regione e produrrà tanti posti di lavoro. Per la famiglia ci sarebbero soldi a palate e la possibilità di andare via da quella campagna-prigione. Ma gli Jorio si chiudono a riccio e rifiutano la proposta, mentre invece tutti gli altri proprietari terrieri intorno a loro iniziano a vendere. Finché succede qualcosa che li mette in una grossa crisi. Da quel momento tutto cambia. In questo spettacolo, in prima nazionale, Massimiliano Bruno racconta la difficoltà di lasciare andare le persone, la ritrosia al cambiamento, la resistenza alla trasformazione. In un clima monicelliano da Parenti Serpenti, i personaggi si incontrano e scontrano più volte per cercare di prevalere sugli altri salvo poi cercare di affrontare al meglio la separazione dal passato”.

Una vera commedia all’italiana con un velo di malinconia che questo cambiamento porta ad interpretare.

Il giorno 27 marzo p.v. ricorre  “La giornata del teatro” e per questa occasione sono previste visite guidate alla struttura e dietro le quinte con 4 gruppi formati da 100 persone.

Orari Repliche
Mer 26/03/25 – 21:00
Gio 27/03/25 – 21:00
Ven 28/03/25 – 21:00
Sab 29/03/25 – 21:00
Dom 30/03/25 – 17:00
Mer 02/04/25 – 21:00
Gio 03/04/25 – 21:00
Ven 04/04/25 – 21:00
Sab 05/04/25 – 21:00
Dom 06/04/25 – 17:00
Teatro Parioli Costanzo
biglietteria Via Giosuè Borsi, 20 – TELEFONO 06 5434851 – E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it – Servizio Whatsapp 3517211283
ORARIO DI APERTURA BIGLIETTERIA
Dal martedì al venerdì 10.30 – 13.30 e 14.30 – 19.00 sabato e domenica 14.30 – 19.00 – lunedì chiuso.
La biglietteria nei giorni di spettacolo resterà aperta dalle 19.30 alle 21.30 solo per le operazioni riguardanti lo spettacolo in corso
ORARIO SPETTACOLI: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 21.00 domenica ore 17.00 lunedì e martedì riposo ad eccezione delle serate evento
Prezzi PLATEA: Interi € 30,00 – Ridotti € 27,00 – GALLERIA: Interi € 22,00 – Ridotti € 20,00 – RIDUZIONI Le riduzioni sono riservate agli under 26, over 65, ad esclusione del weekend e dei giorni festivi e prefestivi. Sono previste
ulteriori riduzioni su abbonamenti e biglietti per Cral, Scuole, Gruppi, Associazioni convenzionate, contattando l’Ufficio Promozione del Teatro. La direzione si riserva il diritto di sospendere le riduzioni.

Romics sessione primaverile dal 3 al 6 aprile alla Fiera Roma.

Redazione – Foto Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

Quattro giornate incoronano Roma capitale dell’immaginario grazie a un programma ricco di eventi, ospiti di fama mondiale, anteprime esclusive, e spazi dedicati al pubblico di ogni età. Una grande manifestazione, come recita il comunicato stampa con eventi in simultanea nei cinque padiglioni e oltre 350 espositori che accoglieranno il pubblico negli oltre 70.000 mq di spazio espositivo. I creativi, i professionisti e le imprese italiane che operano nel fumetto, nell’illustrazione, nel cinema e nei games trovano a Romics una straordinaria opportunità per promuoversi ed incontrare il proprio pubblico di riferimento. Questa 34^ edizione ha per protagonisti Tom & Jerry, con la campagna globale dedicata all’85mo anniversario dei due iconici e Dylan Dog in occasione dell’assegnazione del Romics d’Oro a Barbara Baraldi, curatrice della testata dedicata all’ “Indagatore dell’incubo”, edita da Sergio Bonelli Editore.

ROMICS_BARBARA BARALDI_Dylan Dog__Jenny (1)

Si parte: Giovedì 3 aprile – Evento di apertura: I due vendicatori, con Marco Gervasio; a seguire la presentazione di Nicola Brunialti per Sophie, se ci sei batti un colpo! (Gallucci Editore); mentre Federica Beni e Sergio Algozzino, sono protagonisti di una sessione di disegno dal vero.

Venerdì 4 aprile: presentazione a cura di Flavio Dell’Erba in arte V3nomxxii della sua oper Missione Gol; a seguire quelle di Lorenzo Ghetti con i suoi tre titoli Dove non sei tu, Non dimenticarti di me, In alto abbastanza; di Licia Missori, musicista con Musica per videogiochi. La nascita della ludomusicologia e il mito di Koji Kondo (Edizioni Dedalo);

Sabato 5 aprile, Lorenzo Ghetti e Cleo Bissong dialogano sulle loro recenti opere La forma che mi hai dato e Ma siamo ancora qui a parlarne (Coconino Press – Fandango); Paolo Barbieri, racconta il processo creativo dietro ai suoi titoli Odissea, Inferno di Dante, Favole degli Dei, Fiabe Immortali e Apocalisse (Sergio Bonelli Editore); torna l’ottava edizione del K-Pop Contest Italia – Special Romics, realizzato in collaborazione con KCI che porta sul palco le coreografie e lo stile dei più iconici idol coreani; le giovani attrici e doppiatrici Azzurra Dottori e Giorgia Piancatelli presentano l’immancabile Romics Cosplay Kids per i più giovani; Sio, Dado e Fraffrog presentano il loro progetto speciale realizzato da GigaCiao in collaborazione con Save The Children; in anteprima esclusiva verrà presentata la sigla The Skyhawks, cantata da una superband d’eccezione con Douglas Meakin, Patrizia Tapparelli, Manuela Cenciarelli, Roberta Petteruti, Mirko Fabbreschi, Laura Salamone e Dario Sgrò. Di grande interesse il Romics Gran Galà del Doppiaggio, giunto alla ventesima edizione.

Domenica 6 aprile, un viaggio nell’universo narrativo di Giacomo Keison Bevilacqua. Giulia Monti, conosciuta con lo pseudonimo di Mogiko, presenta il suo manga soprannaturale Black Letter (Edizioni BD / J-Pop Manga); Roby presenta I manga di Roby – Agenzia tradimenti vol.3 (Fabbri Editore); Lucio Macchiarella, si racconta in un incontro speciale con Mirko Fabbreschi.Torna l’atteso appuntamento del Romics Cosplay Award, la prestigiosa sfilata cosplay dove i cosplayer di tutta Italia, sono chiamati a sfidarsi rappresentare l’alto livello del cosplay italiano. Da non perdere in quel giorno l’assegnazione del prestigioso “Premio Romics d’oro” a Barbara Baraldi, Hal Hickel, Furuya Usamaru, Deanna Marsigliese. Il capitano Giorgio Vanni torna a far cantare Romics con le sigle dei cartoni animati che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di intere generazioni dagli anni ’90 in poi. Di grande interesse l’incontro speciale dedicato all’educazione sentimentale per esplorare emozioni, relazioni e il valore di rispetto e parità attraverso libri, fumetti e narrazioni illustrate per scopriremo nuovi modi di pensare e vivere i sentimenti. Concluderà la giornata un incontro in cui Barbara Baraldi, curatrice di Dylan Dog e premiata con il Romics d’Oro 2025, assieme ad alcuni grandi disegnatori svelerà aneddoti, coincidenze e ispirazioni che danno vita alle storie.

ROMICS_HAL HICKEL_ DAVY

Sono state inoltre allestite in quei giorni varie mostre che esporranno le opere dei maggiori disegnatori di animazioni, insieme ad interessanti eventi speciali ella presentazione di anteprime di opere letterarie e visive in un programma di grande interesse culturale ed esperienze imperdibili per gli appassionati di videogiochi e del grande Cinema che torna nel Movie Village di Romics con anteprime, protagonisti, divertenti esperienze e incontri dedicati al Cinema e alle Serie in arrivo e a quelli in distribuzione nelle ultime settimane.

ROMICS_ROMA GERVASIO_TOPOLINO

Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est dal 3 al 6 aprile 2025            . L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket. Aggiornamenti del programma sui siti web: www.romics.ithttps://www.facebook.com/RomicsOfficialhttps://www.instagram.com/romicsofficialhttps://www.tiktok.com/@romicsofficial

Contatti: Mail: info@romics.it – Tel: 06.93956069 / 06.9396007

 

 

Roma Città del Formaggio – “Caput Casei”

Mg. Fiorentino – D. Urbani

“Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo da attrarlo, con una sostenutezza o un granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono” – Italo Calvino

Nella città di Roma , dalla sua fondazione ad oggi, i formaggi hanno sempre accompagnato la vita dei suoi abitanti testimoniando validità e bontà di quel patrimonio che da sempre gli è appartenuto, nato e sviluppatosi in un territorio forte e fragile, silenzioso e assordante nella varietà di colori, paesaggi, sapori e storia.

Con la designazione a “Città del Formaggio – Caput Casei”, il 28 marzo 2025, in Campidoglio, si aggiunge una nuova narrazione dell’attrattività romana, che esalta il valore della filiera casearia come elemento chiave della cultura enogastronomica della Capitale e dell’intero Paese.

Con oltre 50 caseifici attivi, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che a fine 2024 contava 32 Comuni e che a fine 2025 raggiungerà quota 42 municipalità.

Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio in Plaza Suite di Neil Simon al Teatro Parioli Costanzo dal 12 al 23 marzo 2025.

Redazione

La commedia intende revocare alcune delle nostre reazioni primitive che si manifestano nei gesti e nelle azioni quotidiane raccontate in modi diversi.

Coprotagoniste le pareti di una suite dell’Hotel Plaza, miracoli  che avvengono solo in teatro,  e fanno rivivere allo spettatore parte delle vicende avvenute al loro interno.

plaza-suite-teatro-parioli-costanzo

Sinossi: “Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio interpretano tre coppie (diverse), in tre situazioni (diverse), in una suite (la stessa) di un hotel considerato come l’Olimpo: la dimora degli Dei. Lusso, agi, benessere che tuttavia non impediscono imbarazzi, problemi, inciampi. Qui tre coppie diverse, tre problemi di coppia diversi con un unico filo conduttore: una stanza dell’Hotel Plaza di New York. Il primo episodio rappresenta la crisi della coppia che sfocia nel tradimento e nella separazione. I due coniugi si ritrovano nella stessa Suite della loro luna di miele e tentano di rianimare il matrimonio ormai definitivamente spento. Nel secondo episodio la coppia protagonista è clandestina, due vecchi compagni di classe: lui famoso produttore, lei felice “mogliettina-modello” e la stanza è sempre il luogo del loro ritrovo dopo anni. Il terzo episodio è il più esilarante. Una coppia, logorata dal tempo, che tenta di convincere la figlia a sposarsi. Ma il giorno fissato per celebrare le nozze, la promessa sposa si chiude in bagno e non vuole uscire. In una commedia rappresentare l’inciampare di una qualunque persona può già far sorridere ma se questi inconvenienti li vive chi non avremmo mai pensato ne fosse vittima la situazione diventa esilarante. Dietro il puro e alto divertimento assicurato dalle commedie di Simon c’è sempre la dura verità della vita. Una durezza che la saggezza popolare combatteva con il saggio detto: “Canta che ti passa”. Simon sembra dirci invece: “Ridi, ridi, ridi… che ti passa!”.

 

“Munch – Il grido interiore” -. In una mostra ponte fra le culture delle due estreme periferie europee – Roma Palazzo Bonaparte fino al 2 giugno 2025.

Donatello Urbani

“Con la mia arte ho cercato di spiegare a me stesso la vita e il suo significato, ma anche di aiutare gli altri a comprendere la propria vita” - Edvard Munch

Dopo Milano è la volta di Roma. Mostra evento di grande importanza tanto da essere inaugurata dal Presidente della Repubblica Italiana e dalla Regina di Norvegia. Prodotta e organizzata da Arthemisia che per l’occasione festeggia anche il 25/esimo compleanno ed ha come main partner la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

Da sx., Alessandra Taccone, Amb. Johan Vibe, Emmanuele Emanuele, Iole Siena (1)

Da sinistra; Prof. Alessandra Taccono (Terzo Pilastro Internazionale)- Johan Vibe (Ambasciatore Regno Norvegia) – Prof. Emmanuele Emanuele (Già Direttore Terzo Pilastro Internazionale) – Iole Siena (Arthemisia)

Edvard Munch – Norvegia 1863/1944 – è tra i principali artisti simbolisti del XIX secolo e anticipatore dell’Espressionismo, un artista dalla vita segnata da grandi e precoci dolori, Munch fin da subito è stato in grado di instaurare col suo spettatore un’immediata empatia, facendo percepire, oltre che vedere, la sofferenza e l’angoscia.

20250210_124227

                                                                          Edward Munch: “Malinconia” – 1900/1901 – Olio su tela

La perdita prematura della madre a soli 5 anni e della sorella, la morte del padre e la tormentata relazione con la fidanzata Tulla Larsen sono stati il materiale emotivo primigenio sul quale l’artista ha cominciato a tessere la sua poetica, la quale si è poi combinata in maniera originalissima, grazie al suo straordinario talento artistico, con la sua passione per le energie sprigionate dalla natura.

20250210_132133

                                      Edvard Munch: “Autoritratto su sfondo verde” e “Tulla Larsen” – 1905 – Olio su tela

Plasmato inizialmente dal naturalista norvegese Christian Krohg, che ne incoraggiò la carriera pittorica, negli anni Ottanta del Novecento si recò a Parigi dove assorbì le influenze impressioniste e postimpressioniste che gli suggerirono un uso del colore più intimo, drammatico ma soprattutto un approccio psicologico.

20250210_132244

                                                        Edvard Munch: “Il rosso e il bianco” – 1899/1900 – Photo Munchmuseet

A Berlino contribuì alla formazione della Secessione Berlinese e nel 1892 si tenne la sua prima personale in Germania, che fu reputata scandalosa: da quel momento in poi Munch viene percepito come l’artista eversivo e maledetto, alienato dalla società, un’identità in parte promossa dai suoi amici letterati. A metà degli anni Novanta del XIX secolo si dedicò alla produzione di stampe e, grazie alla sua sperimentazione, divenne uno degli artisti più influenti in questo campo.

La sua produttività e il ritmo serrato delle esposizioni lo porteranno a ricoverarsi volontariamente nei sanatori a partire dalla fine degli anni Novanta del XIX secolo.

Relazioni amorose dolorose, un traumatico incidente e l’alcolismo – vivendo la vita “sull’orlo di un precipizio” – lo portarono a un crollo psicologico per il quale cercò di recuperare in una clinica privata tra il 1908 e il 1909.

Dopo aver vissuto gran parte della sua vita all’estero, l’artista quarantacinquenne tornò in Norvegia, stabilendosi al mare, dipingendo paesaggi e dove iniziò a lavorare ai giganteschi dipinti murali che oggi decorano la Sala dei Festival dell’Università di Oslo. Queste tele, le più grandi dell’Espressionismo in Europa, riflettono il suo sempre vivo interesse per le forze invisibili e la natura dell’universo.

Nel 1914 acquistò una proprietà a Ekely, Oslo, dove, da celebre artista internazionale, continuò il suo lavoro sperimentale fino alla morte, avvenuta nel 1944, appena un mese dopo il suo ottantesimo compleanno.

20250210_131853

                                                          Edvard Munch: “L’urlo” – 1895 – Litografia – Photo Munchmuseet

Nel corso della sua lunga vita Edvard Munch realizzò migliaia di stampe e dipinti. Essendo tanto un uomo d’immagini quanto di parole, riempì fogli su fogli di annotazioni, aneddoti, lettere e persino una sceneggiatura per il teatro. L’esigenza di comunicare le proprie percezioni, il proprio ‘grido interiore, lo accompagnò per tutta la vita, e proprio questa attitudine è stato il motore della sua pratica come artista, che ha toccato tanto temi universali – come la nascita, la morte, l’amore e il mistero della vita – quanto i disagi psichici necessariamente connessi all’esistenza umana – le instabilità dell’amore erotico, il disagio prodotto dalle malattie fisiche e mentali e il vuoto lasciato dalla morte.

Questa mostra ruota attorno al ‘grido interiore’ di Munch, al suo saper costruire, attraverso blocchi di colore uniformi e prospettive discordanti, lo scenario per condividere le sue esperienze emotive e sensoriali: un processo creativo che sintetizza ciò che l’artista ha osservato, quello che ricorda e quanto ha caricato di emozioni.

Altre opere, invece, cercano di immortalare le forze invisibili che animano e tengono insieme l’universo. L’inizio della sua carriera coincide infatti con cambiamenti radicali nello studio della percezione: alla fine dell’Ottocento è in corso un dibattito tra scienziati, psicologi, filosofi e artisti sulla relazione tra quello che l’occhio vede direttamente e come i contenuti della mente influiscono sulla nostra vista. Il suo interesse per le forze invisibili che danno forma all’esperienza, condizionerà le opere che lo rendono uno degli artisti più significativi della sua epoca. Precursore dell’Espressionismo e persino del Futurismo del XX secolo nella sua esplorazione delle forze impercettibili, oggi continua a “parlare” alle visioni interiori e alle preoccupazioni anche di noi, uomini e donne dell’età moderna. Nelle sue creazioni Munch punta a rendere visibile l’invisibile.

20250210_131943

                                                                      Edvard Munch: “Disperazione” .- 1894 – Olio su tela

Le cento opere presenti nel percorso espositivo sono state incluse in sette diverse sezioni.

-Nella Prima “Allenare l’occhio” si possono ammirare opere riferite agli anni iniziali della sua carriere pittorica.

-La seconda “Quando i corpi si incontrano e si separano”, ci porta negli anni ‘90 del XIX secolo dove Munch comincia a organizzare le sue immagini di desiderio erotico, risveglio sessuale e desolazione in una serie chiamata “Amore” che sviluppa nel corso dei decenni successivi e trasforma nella serie intitolata “Il Fregio della vita”, che per lui simboleggia un ciclo essenziale della vita umana.

-La terza sezione “Fantasmi” si incentra su quanto scrive l’artista: “La malattia fu un fattore costante durante tutta la mia infanzia e la mia giovinezza. La tubercolosi trasformò il mio fazzoletto bianco in un vittorioso stendardo rosso sangue. I membri della mia cara famiglia morirono tutti, uno dopo l’altro”.

20250210_124905

                 Edvard Munch: “La tomba di P.A, Munch a Roma”  (zio dell’artista e importante uomo di cultura) –  1927 – Olio su tela 

-Quarta sezione “Munch e l’Italia”. Risale al 1899 il primo soggiorno a Roma con l’amata Tulla Larsen ed è l’occasione per trarre in parte ispirazione dall’arte di Raffaello nell’elaborazione del suo Fregio della vita in un allestimento architettonico narrativo. Anche i dipinti monumentali successivi devono un tributo al Rinascimento italiano: “Penso alla Cappella Sistina… Trovo che sia la stanza più bella al mondo.” Munch torna in Italia nel 1922 (“più gloriosa che mai”) e trascorre un giorno a esplorare la Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.

-Quinta sezione: “L’universo invisibile”. Per Munch la Terra è un elemento dotato di coscienza e respiro. Come molti altri intellettuali del suo tempo, egli segue il dibattito in corso in merito al rapporto tra scienza, tecnologia, religione e misticismo. È attratto dalla dottrina del monismo, secondo la quale la mente e la materia, le forze invisibili e il mondo materiale convergono. La cosmologia personale di Munch è modellata sulla base dell’idea che l’ambiente fisico e i corpi delle creature agiscano gli uni sugli altri, permettendo alle energie invisibili (come le radiazioni solari, l’elettromagnetismo, la telepatia, la crescita cellulare) di interagire con il mondo visibile. In mostra Uomini che fanno il bagno (1913-1915), Onde (1908) e Il falciatore (1917).

20250210_124734

                                                                      Edvard Munch: “Il falciatore” – 1917n – Olio su tela

-Sesta sezione: “Di fronte allo specchio (Autoritratto)”. L’artista posa sempre con grande originalità di fronte allo specchio. Invecchiando Munch tiene progressivamente traccia degli effetti causati dall’impietoso passare del tempo: il suo Il viandante notturno (1923-24) raffigura l’artista che sbircia da un lato della composizione, come una vittima dell’insonnia che vaga tra le stanze della propria casa. A settant’anni, Munch si rappresenta come una figura instabile ne Autoritratto tra il letto e l’orologio (1940-1943) con le sue mani prolifiche che penzolano inerti ai lati del corpo. In tal senso lo specchio è uno strumento molto peculiare, suo complice durante i tentativi di auto-invenzione.

20250210_125246

                                                            Edvard Munche: “Autoritratto davanti asl muro di casa” – 1926

-Settima sezione: “L’eredità di Munch”. In tutta la sua carriera Munch è stato un grande sperimentatore, che ha saputo intrecciare numerose forme di creatività: dalla pittura classica al cinema, dall’incisione alla fotografia, la sua ricerca ha mantenuto una straordinaria coerenza ed un potere evocativo ancora oggi estremamente contemporaneo. La sua ricerca, ancora oggi in parte da spiegare, costituisce la premessa per la nascita delle Avanguardie che nel XX Secolo porteranno gli artisti a cercare soluzioni sempre più radicali, spesso non apprezzate dal pubblico nell’immediato, ma destinate a definire il nostro immaginario e diventare gli strumenti migliori per raccontare le nostre emozioni più profonde.

Roma – Palazzo Bonaparte – P.za Venezia, n.5. Fino al 2 giugno 2025. Informazioni e prenotazioni Tel. +39 06 87 15 111 – www.arthemisia.itwww.mostrepalazzobonaparte.itinfo@arthemisia.it. Biglietti d’ingresso: Open € 22,00 – Intero € 18,00 – Ridotto € 17,00

Benvenuti a Roma “Etruschi per l’eternità” – Esposizione all’aeroporto di Fiumicino di opere provenienti dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La campagna “Arte fuori dai musei” da tempo intrapresa da varie istituzioni museali romane ha oggi contagiato anche il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con tre reperti archeologici esposti al terminal 1 zona arrivi dell’aeroporto di Fiumicino per un periodo di un anno. Oltre ventimila persone, tanti sono i passeggeri che giornalmente arrivano in quel settore, riceveranno il “Benvenuto in Italia” da due urne cinerarie in travertino provenienti da Perugia, necropoli del Palazzone, e di un coperchio di sarcofago da Tuscania, che, come riportato dal comunicato stampa: “catturano l’attenzione grazie ai ritratti idealizzati di Laris Afle, Arnth Acsi e Larth Cales, uomini, probabilmente aristocratici, vissuti nel II secolo a.C.

20241216_130602

Tutti e tre i personaggi sono raffigurati sdraiati, mentre partecipano a un simposio: un ricevimento in cui si beveva, conversava e si ascoltava musica, un momento fondante della vita sociale degli Etruschi.

20241216_130710

Le casse delle urne con scene del mito, dai Sette contro Tebe con Edipo che piange i figli al sacrificio di Ifigenia da parte del padre Agamennone. Gli eroi e i miti del repertorio greco, con i loro significati universali che giungono intatti fino a noi, sono scelti per riaffermare i valori su cui si fondava la comunità. Le opere, attraverso il richiamo alla dimensione reale e virtuale del viaggio, stimolano connessioni fra passato e futuro, mondo reale e fantasia, esperienze e aspettative”

20241216_132618

Presenti all’inaugurazione Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma; Luana Toniolo, Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; Francesco Rocca, Presidente delle Regione Lazio.

Aeroporti di Roma ha, infatti, messo da tempo in atto una strategia orientata alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale, fondata su partnership con Enti, istituzioni culturali e museali, che hanno arricchito il “Leonardo da Vinci” di reperti archeologici, opere d’arte di epoche diverse e installazioni contemporanee, con l’obiettivo di ripensare i luoghi di transito promuovendo e valorizzando l’arte e la cultura in tutte le loro declinazioni.”

Nasce il Museo del Corso – Polo museale. – Spazio alla cultura in due importanti sedi romane: Palazzo Cipolla per esposizioni d’arte temporanea e Palazzo Sciarra Colonna per ospitare la collezione permanente e l’archivio storico della Fondazione Roma.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Un nuovo polo che arricchisce l’offerta culturale della città proponendo un ampio programma di mostre temporanee dedicate ai grandi maestri dell’arte mondiale, tra cui Marc Chagall, Pablo Picasso e Salvador Dalì” ha affermato Franco Parasassi, Presidente della Fondazione Roma.

L’occasione era importante ed importante è l’esposizione, fino al 27 gennaio 2025 con ingresso gratuito e per la prima volta a Roma, dell’opera di Marc Chagall “The White Crucifixion” – La Crocifissione Bianca – di proprietà dell’Art Institute of Chicago e giunta in Italia grazie all’iniziativa del Dicastero per l’Evangelizzazione in vista del Giubileo 2025.” Un evento unico che consentirà al polo museale di essere visitato da una grande moltitudine di persone”, ha dichiarato S.E. Mons. Salvatore Fisichella.

20241126_110732

L’opera fu creata dal pittore russo, di origine ebraica nel 1938, dopo i tragici eventi della Notte dei Cristalli del 9 e 10 novembre, e suscitò da subito un grande apprezzamento confermato, a distanza di anni, anche da parte di Papa Francesco, che ne ha sottolineato il forte messaggio di evangelizzazione, ispirato all’unità delle culture religiose e alla difesa della dignità di ogni individuo. In occasione della Festività dell’Immacolata l’8 dicembre c.m. il Santo Padre ha visitato personalmente l’opera e l’ allestimento presso Palazzo Cipolla. “Un evento unico”.

20241126_112806

Da Comunicato stampa: “Il primo nucleo del Museo è rappresentato da Palazzo Sciarra Colonna: antico palazzo nobiliare che conserva al suo interno gli ambienti settecenteschi progettati da Luigi Vanvitelli offrendo un esempio di integrazione tra la dimensione espositiva e quella architettonica. La Libreria domestica e il Gabinetto degli Specchi, appartenuti al cardinale Prospero Sciarra Colonna, sono ambienti suggestivi ricchi di preziose decorazioni pittoriche.

???

Per la prima volta, una delle “quattro meraviglie di Roma” – così era conosciuto Palazzo Sciarra Colonna – apre le sue porte, gratuitamente, al grande pubblico e svela i tesori della sua Collezione permanente, con le opere di artisti che hanno segnato la storia della capitale dal quindicesimo secolo ai giorni nostri, e rivela le inedite carte dell’Archivio storico della Fondazione Roma, i documenti storici del Sacro Monte della Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma.

20241126_114841

                                       Giovan Battista Gaulli (detto Il Baciccio): Mosè con la verga e le tavole della Legge – 1657/166

Qui si trova la Collezione permanente della Fondazione Roma, che raccoglie capolavori di artisti del calibro di Pompeo Batoni, Nicolas Régnier, Gherardo delle Notti, Pietro da Cortona, Giovanni Paolo Panini e Caspar van Wittel. La selezione si estende fino alla contemporaneità con le opere di Giacomo Balla, Gerardo Dottori, Tano Festa, Mario Schifano, Franco Angeli e Lucio Fontana, solo per citarne alcuni. Inoltre, il museo ospita una prestigiosa collezione di monete e medaglie, tra cui spicca la serie delle medaglie papali, che racconta il passaggio dei secoli, da Martino V Colonna a Papa Francesco.

20241126_115045

                                                           Silvestro dell’Aquila: Madonna – fine del XV secolo – legno policromo

Un’altra grande novità è l’apertura al pubblico dell’Archivio storico, che si fa conoscere attraverso la mostra Percorsi di speranza. Testimonianze dall’Archivio storico della Fondazione Roma, inserendosi nel programma espositivo dedicato alla relazione tra il Giubileo e la città di Roma. L’esposizione offre l’opportunità di esplorare documenti straordinari che narrano storie di regine e contadini, di ricostruzione e rinascita, in un affresco che mette in luce l’opera di assistenza che gli storici istituti di credito hanno svolto per secoli”.

IMG_20241126_122657

                                                                                             La cappella di Palazzo Sciarra Colonna

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO – Museo del Corso – Polo museale www.museodelcorso.com | info@museodelcorso.com- T. 06/22877077, call center dal lunedì alla domenica, dalle 9.30 alle 18.00.

Luoghi e orari:

Palazzo Sciarra Colonna – via Marco Minghetti, 22 – Roma – Collezione permanente e la mostra Percorsi di speranza. Testimonianze dall’Archivio storico della Fondazione Roma Dal 30 novembre 2024 al 29 giugno 2025. Apertura il sabato e la domenica con visite guidate gratuite su prenotazione Per fasce orarie e tipologie di visite guidate consultare il sito www.museodelcorso.com. Ingresso gratuito

Palazzo Cipolla – via del Corso, 320 – Roma – Mostra Chagall a Roma – La crocifissione bianca fino al 27 gennaio 2025. Orari: Dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 20. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura della mostra. Aperture straordinarie: 24, 26 dicembre e 6 gennaio: 10 – 20 – 25 dicembre e 1° gennaio: 15 – 20. 31 dicembre: 10 – 15. Ingresso gratuito

Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione – Mostra alla Galleria Borghese fino al 9 febbraio 2025

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Un trionfo delle due maggiori arti rinascimentali e barocche: poesia e arti figurative, insieme in un’inedita connessione in dialogo tra sacro e profano, letteratura, arte e potere, nel primo Seicento.

20241118_120730

                                                                Francesco Furini: Giovan Battista Marino” – 1626 – Olio su tela

Da comunicato stampa: “Seguendo la traccia offerta dai testi di Giovan Battista Marino (1569-1625), la mostra disegna un percorso attraverso la grande arte rinascimentale e barocca, da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura”.

20241118_120538

Fil rouge dell’intero percorso espositivo, magnificamente allestito dallo “Studio di architettura Paolo Bertoncini Sabatino” nelle sale che accolgono la collezione permanente della Galleria Borghese con la quale intesse un interessante dialogo, e l’opera La Galeria (1619), una raccolta di 624 componimenti poetici dedicati ad altrettante opere d’arte divise tra Pitture e Sculture, Favole e Historie, realizzata con un gioco di rispecchiamenti e di continua sfida espressiva tra testi poetici e opere d’arte, reali o immaginarie, come scrivono i curatori.

20241118_120702

                                                                         Antonio Allegri (detto Correggio): Danae – 1630/1631 – Olio su tela

Da comunicato stampa. “La vita e la produzione letteraria di Giovan Battista Marino sono strettamente legate ai maestri e ai capolavori dell’arte figurativa di primo Seicento, con i quali entra in contatto nei circoli intellettuali e nelle corti più importanti dell’epoca, quella di Matteo di Capua a Napoli, di papa Clemente VIII Aldobrandini a Roma, di Giovan Carlo Doria e Giovan Vincenzo Imperiali a Genova, di Carlo Emanuele I a Torino; in questi ambienti, al cospetto di ricche collezioni, il poeta stringe rapporti diretti con artisti come il Cavalier d’Arpino, Bernardo Castello, Caravaggio, Agostino Carracci, Ludovico Cigoli e Palma il Giovane.

20241118_120327

                                                                      Jacopo Tintoretto: Narciso alla fonte – 1555/1560 – Olio su tela

Nel 1615, perseguitato dall’Inquisizione, Giovan Battista Marino è costretto a lasciare l’Italia trovando rifugio a Parigi, alla corte di Luigi XIII e Maria de’ Medici, dove rimane fino al 1623: lì conosce Nicolas Poussin, per il quale scrive una sorta di lettera di presentazione che l’artista avrebbe portato con sé al suo arrivo a Roma. Con questo passaggio simbolico l’ultima fase della parabola del poeta si lega al decisivo approdo romano del grande pittore francese.

20241118_113940

                                                                       Nicolas Poussin: Il Parnaso – 1633 – Olio su tela

Con la sua collezione unica di capolavori iniziata dal cardinale Scipione Borghese nei primi decenni del Seicento, la cura delle opere e l’allestimento scenografico prettamente barocco, la Galleria Borghese rappresenta il contesto ideale per rileggere la figura di Giovan Battista Marino poeta e il suo rapporto con le arti figurative, e di come nel Seicento queste ultime abbiano cominciato a influenzarsi vicendevolmente con la produzione letteraria”.

Roma – Galleria Borghese Piazzale Scipione Borghese 5 – Info  su www.galleriaborghese.beniculturali.it

 

Apre a Roma – Via Mario dei Fiori, 99 – La Ménagèr: concept restaurant, caffetteria, cocktail bar, libreria, store e flower shop.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il modello da seguire nella realizzazione è stato quello presente da tempo a Firenze in Via Ginori. La sede romana si trova a due passi da Piazza di Spagna nel celebre locale che negli anni 80/90 del secolo scorso ha ospitato Gilda, storico ritrovo del jet set romano.

20241114_183623

Mille metri quadri destinati al buon cibo dove l’accurata attenzione alla materia prima è d’obbligo per la realizzazione di piatti raffinati, accompagnati da una carta dei vini curata, con un’ampia selezione di etichette italiane e francesi.

20241114_184217 Tra le specialità proposte: primo piatto spaghetto aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e bottarga seguito dal filetto alla Wellington e quello alla Rossini.

20241114_190821Un particolare tocco di raffinata leggera eleganza è offerto dal flower shop: un’opportunità in più per  vivere un’esperienza speciale.

 

Acqualagna – 59^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco – Cartoceto – 47^ Mostra Mercato dell’Olio di Oliva

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Giorni di fuoco: fornelli fumanti nei giorni 26, 27 ottobre e 1 – 2 – 3 – 9 e 10 novembre 2024 attendono Acqualagna e Cartoceto, due centri marchigiani, in provincia di Pesaro/Urbino, depositari di due autentiche eccellenze della gastronomia nazionale: il Tartufo Bianco di Acqualagna e l’Olio extravergine di Oliva di Cartoceto. Oltre 50 eventi sono stati inseriti in un ricco programma di cooking show, presentazioni, incontri, visite guidate nei centri storici, escursioni sul territorio, conferenze e premiazioni.

20241022_193129

Acqualagna – Centro nevralgico delle iniziative programmate Piazza Enrico Mattei- Fra queste meritano una menzione il “Ristotartufo”, piatti della tradizione culinaria locale e internazionale a base di tartufo bianco; “Mercato del Gusto” prodotti tipici locali, nazionali, eccellenze agroalimentari e artigianato locale; “Salotto da gustare” con la cucina stellata e realizzazioni di cuochi e chef famosi.

Iniziative di grande interesse:

  • Premio Ruscella d’oro 2024 – La ruscella rappresenta la fatica e l’attività del tartufaio che per l’occasione viene conferita a personalità nazionali e internazionali che si distinguono per la loro attività.
  • Gara Nazionale delle città del tartufo – giunta quest’anno alla seconda edizione.
  • Premio Enrico Mattei – quale riconoscimento intitolato ad un conterraneo di grande valore.
  • La cerca del tartufo – campagna promozionale rivolta alle famiglie, inclusi i bambini, tutti i giorni, esclusa la domenica, con partenza dal Parco della Repubblica,
  • Mani in pasta – Scuola di cucina per bambini curata da Antonio Bedini dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani,
  • Borsa del Tartufo di Acqualagna – punto di riferimento per le quotazioni di tartufo bianco stabilite in base alle richieste di mercato ed all’andamento climatico stagionale.
  • Il Camping Club di Pesaro gestirà l’accoglienza dei turisti in camper, Info 348 3020780.

20241022_202143

Cartoceto – Il territorio, tra le colline dell’alta valle del Metauro, vanta un microclima che ha favorito, fin dal XIII secolo, la produzione di olio extravergine di oliva – EVO – tanto da vantare l’unica certificazione DOP della Regione Marche.

20241022_190908

L’Azienda Agricola Biologica di Giuliano Berloni ne è capofila all’interno della suggestiva zona DOP di Cartoceto. “L’amore per la terra e la salvaguardia dell’ambiente uniti alla passione per le proprie origini ha spinto la famiglia ad intraprendere questa affascinante attività.” Il Liquor d’Ulivi, un liquore digestivo, amabile di sapore dolce balsamico è il fiore all’occhiello dell’azienda. www.liquordulivi.it  Da 47 anni le prime due domeniche di novembre sono occupate dalla mostra mercato con il “Cartoceto DOP, il Festival”.

20241022_190922Per l’occasione sia il borgo che l’intero territorio, ospitano percorsi naturalistici, eventi e attività culturali tanto che la città capoluogo di provincia, Pesaro cede a Cartoceto, nella terza settimana di novembre, lo scettro di “Capitale della Cultura 2024”.

Maggiori notizie ed informazioni IAT Cartoceto tel. 0721. 898437 – sito www.prolococartoceto.it – email cartocetopuntoiat@gmail.com