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Apre a Roma il Centro Ceco di cultura con una mostra di manufatti artistici

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Questo Centro Ceco di cultura inaugurato a Roma è il 22^ nel mondo voluto dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ceca con il preciso compito di promuovere e divulgare la cultura di questa nazione. La mostra di manufatti artistici allestita per l’occasione nelle varie sale  di un villino in Via dei Gracchi, 322, testimonia in modo inequivocabile proprio questa finalità ribadita anche nelle parole sia di S.E. l’Ambasciatrice che in quelle della Direttrice Dr.ssa Petra Březáčková.

davIl saluto di S.E. l’Ambasciatrice della Repubblica Ceca in Italia, sulla sinistra la Direttrice dell’Istituto Ceco a Roma e sulla destra il Direttore degli Istituti Cechi nel mondo

Le circa 20 opere presenti lungo il percorso espositivo, tutte provenienti dalla collezione permanente del Museo del Vetro e del Gioiello, sono una preziosa testimonianza della pluriennale esperienza degli artisti cechi nella preparazione di gioielli, in particolare di bigiotteria, e nella lavorazione dei cristalli, famosi quelli di Boemia. Alla realizzazione di questi manufatti hanno contribuito i più prestigiosi artisti, studi di arredo e di moda nonché scuole ed università specializzate nella formazione dei futuri artisti e personale specializzato. Interessanti attività sono state inserite, come ha dichiarato la Direttrice, nella futura attività di questo Centro che ha messo a punto una buona premessa per essere seguito con interesse dagli amanti della cultura e del bello.

Centro Ceco di Roma – Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma – Via dei Gracchi, 322 – 00192 Roma – T: 329 8026474 – E. mail : brezackova@czech.cz

Roma – Casa del Jazz dal 24 giugno al 1 agosto 2019 “Summertime 2019 e i Concerti del Parco”

Mariagrazia Fiorentino

Un festival al quale partecipano musicisti jazz, swing e tutto quello che c’è di bello nell’espressione musicale. Apre e chiude la conferenza stampa alla Casa del Jazz un Quintetto di Ottoni accompagnati da chitarra solista. “Il jazz è musica, il jazz è vita”. Si parte il 24 giugno a ritmo di tango con il “Quinteto Astor Piazzolla”, per seguire con il grandi nomi della musica Gary Clark Jr., Roma Sinfonietta, Leonard Bernestein, George Gershwin, Gegè Telesforo, Andrea Motis, NTJO New Talents Jazz Orchestra, Enrico Pieranunzi, Funk Off, Incognito, Bill Frisell, Tony Scherr, Kenny Wollesen, Steve Gadd Band, Eric Legnini, Raffaele Casarano, Charles Lloyd, “Peter Erskine, Eddie Gomez, Dado Moroni”, Max Weinberg, Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura, Jacques Morelenbaum, Sergio Cammariere, Antonello Salis e Simone Zanchini, Javier Girotto & Aires Tango “25”, Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello.

Per i concerti nel Parco Estate 2019 “Signora Libertà, Signorina Fantasia. “E’ l’inciso di una famosa canzone di Fabrizio De André, la “signora libertà, signorina fantasia” con la sua “nuvola di dubbi e di bellezza”sintetizza alla perfezione, come solo la vera poesia è in grado di fare, il motivo ispiratore di questa nuova edizione dei I Concerti nel Parco: “una programmazione scoppiettante che esprime la libertà  di muoversi  in territori diversi, a volte distanti fra loro, nel segno della fantasia, della curiosità, della ricerca di sempre nuovi stimoli”, (così afferma Teresa Azzaro). S’inaugura il 5 luglio con “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry in una libera interpretazione di Filippo Timi e Lucia Mascino, per proseguire con Edoardo Ferrario, Sarah Jane Morris, La Compagnia Sciarabballo e l’Ensemble Transumanze Popolari. “Incontri in musica fra Faber e Gaber”, ideato e presentato per la prima volta a Roma da Neri Marcorè. Richard Galliano, Teresa de Sio, Cesare Picco, Alessio Bertallot, Ute Lemper, Omar Sosa Yilian Canizares. Il 1 agosto l’Orchestra di Piazza Vittorio chiuderà la rassegna con “OPV all’Opera”, in cui proporrà arie d’opera elaborate e reinterpretate in chiave originale, dal Flauto Magico al Don Giovanni di Mozart alla Carmen di Bizet. Il mondo del jazz è un mondo di grandi solisti, ma che sanno unirsi in maniera magistrale e brillante anche in formazione.

Per conoscere tutte le date, le programmazioni, le agevolazioni per i giovani, consultare il sito www.casajazz.it

RES: CEREALIA 2019 – L’etica nel piatto: Cibo, Salute e Ambiente riproposti da un antico cereale: il “Farro”

Testo e foto di Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Il farro, cereale simbolo di questa nona edizione del Festival Cerealia , manifestazione culturale annuale ispirata ai Vestalia Ludi a dedicati a Cerere, divinità protettrice delle messi e dell’agricoltura in generale, voluta ed ideata da due studiose dell’antica Roma Letizia Staccioli e Paola Sarcina. Il progetto, nato nove anni fa e promesso dalla rete Cerealia Festival, vuole promuovere, grazie proprio ai vari cluster regionali messi in piedi, la cultura, l’alimentazione, l’ambiente, il territorio, l’economia e il turismo dei popoli che si affacciano sul “mare nostrum”, “stimolando lo sviluppo di modelli sostenibili di economia circolare e sposando quindi anche il modello globale della blue economy”, come affermato da Paola Sarcina in occasione della conferenza stampa ospitata nei locali dell’ISOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale -. In questa ottica viene riproposta a nuova vita un’antica specie di frumento, il farro, uno dei primi grani coltivati dall’uomo. In Italia sono coltivate tre diverse specie: il “triticum monococcum”, originario delle aree montagnose della Turchia con attestazioni databili al  X – IX millennio a.C.  Anche nell’uomo di Similaun – soprannominato Oetzi – sono presenti tracce che attestano l’uso nella sua alimentazione di farro monococco.

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Dalla selezione di questi semi deriva la seconda specie: il “Triticum dicoccum”, antenato del moderno frumento duro secondo recenti studi (Ozkan ed altri).  Il farro dicocco è usato in Italia indifferentemente sia in chicchi interi decorticati o pelati in zuppe e minestre, oppure macinato per produrre pasta, biscotti, pizze e dolci. La terza specie presente da noi il “Triticum Spelta”, è, rispetto ai due precedenti, il più giovane sia per origine, la sua più antica presenza è accertata nei territori del Mar Caspio, Afganistan e Kazastan, sia per coltivazione, databile a circa duemila anni fa. Da studi compiuti su alcuni campioni – Salamini ed altri – risulta essere il progenitore degli attuali frumenti teneri. Oggi la spelta è in Europa la specie di farro maggiormente interessata a programmi di miglioramento genetico e sono state ottenute numerose varietà iscritte nel Registro Europeo, mentre i registri del monococco e del dicocco sono stati istituiti solo nel 2004 in Italia e non in altri paesi europei. In epoca romana il farro , chiamato “far” e dal quale deriva il nome della nostra farina,  era l’alimento base dei legionari, mentre nel popolo si mangiava sia nelle ”plus”, simili alle nostre farinate o polente, oppure in una grande varietà di gallette, focacce e pani e probabilmente anche in antenate forme dell’attuale pasta. Da questa premessa non può non nascere un grande interesse per il programma dell’intera manifestazione che ha come paese ospite la Tunisia e nel Lazio si svolgerà dal 6  al 9 giugno p.v.

Le altre regioni italiane interessate al Festival Cerealia sono la Sicilia, la Puglia e la Lombardia.

Maggiori notizie sulla Rete Cerealia Festival e per le prenotazioni  alle iniziative in programma telefonare, e Whatsup, al numero 350 011 9692 (11:00-13:00 / 16:00 – 20:00) – e.mail cerealialudi@cerealialudi.org –  FB: https://www.facebook.com/CerealiaFestival – TWITTER: https://twitter.com/CerealiaFest

 

Mostre in Mostra, Roma contemporanea dagli anni Cinquanta ai Duemila – Il Palazzo delle Esposizioni di Roma rende omaggio al talent-scouting

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Se dovessi individuare le due maggiori caratteristiche proprie delle Gallerie d’Arte, non avrei dubbi nell’indicare in “Scopritori di talenti” e nella “ricostruzione del momento specifico in cui l’opera diventa momento collettivo”, come messo in luce dalla curatrice della mostra “Mostre in mostra”, Daniela Lancioni,  i due più importanti  fra i tanti meriti degni di plauso. In questo “progetto raffinato”, come osserva Cesare Pietroiusti, Presidente dell’Azienda Palaexpo, nel presentare la rassegna allestita al primo piano del Palazzo delle Esposizioni di Roma, sono presenti circa 60 opere d’arte tra dipinti, scultura e installazioni, già esposte in sei diverse gallerie d’arte romane e realizzate, a partire dagli anni Cinquanta dello scorso secolo per arrivare ai primi dell’era corrente, da altrettanti artisti, alcuni agli inizi della loro carriera artistica.

20190530_103046                                                                                       Titina Maselli: “Camion” – 1953

Coinvolti in questa rassegna sono: Titina Maselli – Galleria La Tartaruga 1955 -; Giulio Paolini – 1964 Galleria La Salita -; Luciano Fabro – 1967/71 Incontri internazionali d’arte -; Carlo Maria Mariani – 1981 Galleria Gian Enzo Sperone -;Jan Vercruysse – 1990 Galleria Pieroni -; Myriam Laplante – 2004, Fondazione Volume e The Gallery Apart. Il percorso espositivo parte dal salone centrale, allestita come un’agorà dalla quale dipartono le sei sale che accolgono le opere dei sei artisti. S’inizia con Titina Maselli che ci presenta delle visioni notturne di una New York ricolma di scheletri d’impalcature messe in luce dai fari dei camion. Nella sala successiva, curata di persona dall’artista, sono presenti le opere di Giulio Paolini che per la prima volta si cimentava in una personale –  Galleria d’arte La Salita di Gian Tommaso Liverani – . Di lui, nobiluomo, ci dice la curatrice: “…non era un compagno di strada dei pittori, ma possedeva grande intuito…”. Luciano Fabro è presente grazie al supporto dell’Archivio Carla e Luciano Fabro e, a seguire, incontriamo l’interessante tela di Carlo Maria Mariani – in evidenza di questo articolo – che ci presenta personaggi del mondo artistico quali Achille Bnito Oliva, Luigi Ontani, Vettor Pisani e molti altri.

20190530_102359                                                                                            Myriam Laplante: “Elisir”

“Una sensibilità diversa” come rilevato sempre dalla curatrice, è presente nei Tombeaux del belga Jan Vercruysse prima d’incontrare le opere di Myriam Laplante che concludono il percorso.  Caratteristica comune in molte opere pittoriche e che non può assolutamente essere taciuta, é, unita al  senso profondo avvertito nel recupero delle immagini umane, la gioia dei colori e la poesia dei valori propria nella pittura dei veri pittori, i quali si fanno sempre più rari anche per il prevalere di una falsa modernità pittorica.

20190530_102645                                                            Carlo Maria Mariani: “Amore e Psiche” – 1979. Collezione Privata

Una serie di fotografie di Sergio Pucci, riprese a partire dalla metà degli anni Cinquanta negli studi degli artisti o in occasione di varie mostre, accompagna le narrazioni della rassegna e fornisce un “importante contributo alla rievocazione storica del periodo in esame” come ha rilevato il Direttore dell’Azienda Palaexpo. Senza cadere in una banale generalizzazione, se avvertita è comunque non voluta, in tutta la rassegna è presente e si respira il mondo delle gallerie d’arte, motore culturale rivolto anche alla scoperta, prima, e all’affermazione, poi, dei nostri migliori interpreti dell’arte contemporanea.

Roma – Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194 – fino al 28luglio 2019. Biglietto d’ingresso intero €.10,00 ridotto €.8,00. Informazioni e prenotazioni sito www.palazzoesposizioni.it tel.06.39967500

Sis.T.In.A – Sistema per il Turismo Innovativo nell’Alto Mediterraneo

Testo e foto di Donatello Urbani

Un grande e meritato plauso dobbiamo riservarlo a questo progetto dall’insolito nome Sis.t.in.a –  di partenariato fra 4 Tour Operator e varie istituzioni pubbliche di 5 regioni – 3 italiane e 2 francesi – voluto per destagionalizzare i flussi turistici aumentando la permanenza attraverso la diversificazione integrata dell’offerta e la promozione innovativa. I cinque territori: Sardegna, Corsica, Provenza – Alpi Costa Azzurra – Toscana e Liguria –  abbattono vecchie rivalità per proporre, in un unico catalogo, un prodotto turistico che centra i suoi obbiettivi sul diporto nautico, il bike, il wellbeing, l’enogastronomia, il wedding e il mototurismo.

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Attorno a questi prodotti, come affermato nel corso della conferenza stampa,  il programma Sis.t.in.a. realizza per il sistema turistico imprenditoriale un insieme di strumenti di marketing: sito web, video promozionali dei 5 territori protagonisti, l’organizzazione di eventi anche al di fuori dell’aarea di progetto, nonché workshop, tutti rivolti all’attivazioni di azioni promozionali innovative finalizzate a consentire la piena fruizione delle risorse attive dei territori. Maggiori notizie e informazioni sulle attività su @interregSISTINA

Matera2019 celebra i 50 anni dell’uomo sulla Luna

Testo e foto di Donatello Urbani

L’occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla luna, concomitante con quello di essere per l’anno 2019 Capitale Europea della cultura, non poteva passare inosservato alla città di Matera e cosi sono state programmate varie iniziative fra le quali spiccano per importanza una performance multimediale con gli Icebreaker, musiche di Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois e una rassegna d’immagini esclusive riprese dallo spazio. La performance dedicata alla missione lunare che verrà rappresentata nello scenario di Cava del Sole a Matera il prossimo 18 luglio, è nata da un progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019 ed é sostenuta da Leonardo, azienda leader a livello mondiale nel settore dell’Alta Tecnologia. Matera è il luogo dove sorge uno dei centri spaziali più avanzati al mondo. Operativo dal 1994, fa parte della rete nazionale e internazionale di centri operati da Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%). Il sito è dedicato all’osservazione della Terra e, con l’adiacente Centro di Geodesia dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), nato nel 1983, forma il Polo Spaziale di Matera. Da Matera un raggio laser, MLRO (Matera Laser Ranging Observatory) dell’ASI, raggiunge periodicamente il suolo lunare sul quale sono stati posizionati alcuni retro riflettori nel corso delle missioni Apollo e, in seguito, dalle missioni robotiche Lunokhod. Le misure di distanza Terra-Luna, ottenute dal tempo di andata e ritorno del laser, permettono di effettuare studi fondamentali di fisica, di relatività generale e di conoscenza della struttura interna del nostro satellite naturale. Nel corso della performance musicale, grazie al contributo di Leonardo, verranno proiettate le spettacolari immagini satellitari acquisite dal Centro Spaziale di Matera, dove opera e-GEOS, – joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%) – attiva nel settore della geo-informazione. Acquisisce ed elabora le immagini satellitari, un patrimonio d’informazioni che dallo Spazio aiuta e protegge la salute del nostro Pianeta e migliora la vita sulla Terra. Questa interessante iniziativa s’inserisce in una lunga serie di tanta altre tutte rivolte alla promozione culturale in generale e nello specifico alla valorizzazione turistica del territorio. Per ulteriori notizie e informazioni visitare l’apposito sito web.

Alla tenuta La Tacita riflettori accesi sulle bellezze di Miss Mondo

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La luna è sogno. Splendeva nel parco il 25 u.s. Era una di quelle notti in cui pallida, fantasima, la luna splende nel buio come un cielo in un cielo. Che emozione per queste 25 ragazze che partecipano per le selezioni regionali di Miss Mondo.

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Fascino ed eleganza in passerella sposano l’incanto dei luoghi della prestigiosa struttura, ospitata all’interno di un parco naturalistico. Presso la Tenuta La Tacita Country Weddings, elegante e prestigiosa location nel cuore della Sabina, tra Roma e Rieti e spettacolare scenario d’incantevoli matrimoni e prestigiosi eventi, si è tenuta la selezione Finale per la Regione Lazio di “Miss Mondo”, imperdibile appuntamento con la bellezza femminile.Una qualificata giuria di giornalisti, esperti del settore hanno fatto da cornice fra cui Monica Indaco, manager della struttura, Roberto Carosi, titolare dell’omonima sartoria maschile, Barbara Vissani Wedding Planner e Wedding Designer.

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Le giovani partecipanti si sono espresse nel portamento, nelle arti e non solo. “Ho accolto con piacere la possibilità di ospitare questo evento che pone al centro dell’attenzione la bellezza e l’eleganza femminile – afferma Monica Indaco – decisamente in armonia con il fascino di questo luogo incantevole in cui si respira l’amore per l’ambiente e il gusto del bello, in un’equilibrata alternanza tra le maestose ed eleganti costruzioni e le incantevoli meraviglie della natura. La nostra Tenuta è infatti un’armoniosa composizione di più location immerse in un paesaggio superbo di 130 ettari in cui si alternano lo chalet delle rose, la piscina scenografica, il vigneto, la tartufaia, gli uliveti secolari, le sequoie importate dal Nord America, migliaia di piante di lavanda e, soprattutto, Vacunae Rosae, uno dei roseti più importanti al mondo. Una ricchezza di ambientazioni che accoglie con la medesima eleganza ricevimenti di nozze ed unioni civili con una analoga varietà che troviamo anche nella proposta enogastronomica, potendo scegliere tra la nostra prestigiosa ristorazione stellata, capitanata dal Maestro Antonio Sciullo – già insignito di 2* Michelin – e la possibilità di accogliere la cucina di catering esterni, avvalendosi di tutti i servizi offerti dalla Tenuta”.

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La serata del concorso, organizzato dallo stilista di Miss Mondo Lazio, Erasmo Fiorentino e dal coreografo Maurizio Serafini, si è aperta con la presentazione delle concorrenti e la selezione delle tre finaliste di “Model Lazio 2019” per l’assegnazione delle fasce “Talent” e “Beach Lazio 2019 con una selezione di combinati da spiaggia.  Eleganti abiti da sera sono stati indossati in occasione dell’uscita finale delle modelle, che ha decretato la vincitrice di “Model Lazio 2019”, Diana Giacometti. La vincitrice è stata insignita con la corona realizzata da Federica Galletti per la gioielleria Boccacci.

Per ulteriori informazioni sulla location “La Tacita” consultare il sito www.latacita.it oppure e.mail: info@latacita.it

In mostra i borsisti dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici –.

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Un pino marittimo caduto dopo una bufera di vento è il tema trattato in quasi tutte le opere dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici -.  La monumentale pianta, vecchia di oltre 200 anni era l’indiscusso simbolo del bel giardino della villa e la sua caduta ha avuto un’infinità di interpretazioni come attestato dai sedici borsiti presenti con le loro opere nella mostra dal significativo titolo “Si alza il vento” curata da Hou Hanru e Evelyn Jouanno presente nei locali al piano terra fino al prossimo 18 agosto. Su questa linea s’inserisce l’opera a quattro mani di Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard che espongono in un tappeto di moquette variopinto parti del tronco del pino caduto dipinte nell’intento di donarle una seconda vita sulla falsariga di quanto disse Claude Lèvi-Straus riguardo la pittura che alcuni popoli applicano sul proprio corpo: ”Dovevi essere dipinto per essere un uomo”.

20190524_122623                                                               Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard presentano la loro opera

Il percorso espositivo prosegue, come hanno dichiarato i curatori nel corso della conferenza stampa, con: “…. le realizzazioni dei pensionnaires che operano nel vasto campo della creazione e in discipline varie come le arti visive, il design, l’architettura, la musica, il cinema, la letteratura e la storia dell’arte. L’insieme dei progetti presentati è il frutto delle loro ricerche e attività durante la loro residenza di un anno a Villa Medici”. L’ispirazione di questi contenuti è in diretta interpretazione con le loro esperienze vissute a Roma e in Italia lette però con la sensibilità artistica individuale formata e cresciuta in una nazione diversa, sia pure vicina per confini e cultura.

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Significativo in proposito è quanto scrive Riccardo Venturi, storico dell’arte, italiano trasferito a Parigi,  in un interessante trattato a corredo delle sue riproduzioni delle stampe di Piranesi conservate nella biblioteca dell’Accademia di Francia: “….Certo, si trattava di un falso storico: la città di Roma non era mai stata così come la vedevo, con quelle rovine sparse qui e là, né allora, quando gli edifici erano interi – come nelle pagine trasparenti delle guide turistiche che lasciano apparire una città sontuosa sopra un paesaggio di rovine –, né oggi che le rovine erbose convivono coi palazzacci della speculazione edilizia. La cosa non mi preoccupava molto, e mi ero convinto che vedevo quello che vedeva Piranesi quando realizzava i suoi scorci. Non come nel più spettacolare spioncino di Roma, il buco della serratura che incornicia prospetticamente la cupola di San Pietro a piazza Santa Maria del Priorato, unica architettura realizzata da Piranesi. Ma come nelle sue vedute di una città che genera storia attraverso i frammenti o quelli che l’artista chiamava “avanzi”. Quegli “avanzi delle antiche fabbriche di Roma, sparsi in gran parte per gli orti ed altri luoghi coltivati”, che spariscono non solo per l’usura del tempo ma anche “per l’avarizia de’ possessori”. A questo servono le stampe: a conservare una traccia, come scrive Piranesi nella prefazione a Le antichità romane. Gli avanzi degli antichi edifizi di Roma (1756)”.

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Un omaggio musicale alle sua città natale è quello offerto da Clara Iannotta, compositrice musicale, che con uno strumento di sua invenzione – pale in legno ed elestico fatte ruotare da un motore elettrico – ci trasmette le sue idee e le sue percezioni attraverso un suono che ci rimanda al ruolo che hanno le piante sul verde cittadino specie quando vengono meno come accaduto in questo inverno nel giardino di Villa Medici e nell’attiguo  parco urbano di Villa Borghese. Ciascuna opera in esposizione è degna di un’approfondita presentazione e, in proposito, si rimanda al prezioso catalogo trilingue (francese, italiano, inglese) che propone un percorso aperto e poetico nel cuore dei progetti in mostra, come scrivono i curatori di questa esposizione all’Accademia di Francia – Villa Medici, prima residenza d’artista fondata da Luigi XIV nel 1666, che si attesta come una delle istituzioni più attive e aperte alla sperimentazione e al dialogo nella creazione contemporanea a Roma e nel mondo.

Roma – Accademia di Francia – Villa Medici – Viale Trinità dei Monti, n.1., fino al 18 agosto 2019 dal martedi alla domenica con orario 10,00/19,00. Costo del biglietto d’ingresso: valido per la mostra e la visita guidata al giardino, intero €.12,00 – ridotto €.6,00; valido solo per la mostra, intero €.6,00 – gratuito sotto i 18 anni. Ulteriori notizie sul sito www.villamedici.it oppure per telefono +39.06.61503

 

Indonesian cinema days – Rassegna cinematografica dal 23 al 26 maggio 2019

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino – press.eurintuni@virgilio.it

Presentato a Roma presso il cinema Farnese il Festival “Indonesian cinema days” alla presenza dell’Ambasciatrice dell’Indonesia a Roma presso lo Stato Italiano Sig.ra Esti Andayani. La rassegna è stata organizzata nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del 70^ anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Indonesia e l’Italia, l’Ambasciata Indonesiana a Roma, il Ministero dell’Istruzione e della Cultura Indonesiana, in collaborazione con Y.C.I.Joint Culture Initiatives e il Direttore Artistico Italo Spinelli.

20190524_204549                                                                S.E. l’Ambasciatrice della Repubblica Indonesiana a Roma.

Ricco il calendario degli eventi in corso. Apre la splendida serata un fuori programma di Ayu Laksmi, un’unica e splendida voce, accompagnata da uno strumento tradizionale a corde. A seguire la proiezione della pellicola cinematografica “A copy of my mind”, prodotta da Kamila Andini e presentata a Venezia in cui si narra la storia di un amore difficile tra una donna che lavora in un salone di bellezza ed un doppiatore di DVD pirata durante le turbolente elezioni presidenziali in Indonesia. Gli uomini non devono necessariamente essere perfetti, intelligentissimi, non seguire le regole. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata ma in questo film non avviene.

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Tutti i film sono in versione originale con sottotoli in italiano. Per conoscere le proiezioni dei prossimi giorni consultare il sito del cinema Farnese.

La guida Oli d’Italia 2019 e Degusta con il Talent.

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Presentato a Roma al Chorus Caffè in Via della Conciliazione la Guida Oli d’Italia 2019 edita da Gambero Rosso in Italiano e Inglese, pagine 491 €.13,90, I migliori oli sono contraddistinti da una, due tre foglie e due foglie rosse a seconda del grado di eccellenza. Una serata dedicata ai migliori oli extravergine di oliva inclusi nella guida “Oli d’Italia 2019” e ai vini biologici e biodinamici, premiati con i tre bicchieri verdi nella guida “Vini d’Italia 2019”. Tutti gli oli e i vini presenti sono stati accompagnati da assaggi creati da “Giorgione”, uno dei volti più noti di Gambero Rosso Channel HD. Gli assaggi in degustazione sono stati: Zuppa di roveja e bruschetta con olio a crudo, strozzapreti acqua e farina, fave, pecorino e guanciale croccante; lasagnetta di castrato e caciotta abruzzese; goulash e patate alla tirolese. Tutti gli assaggi hanno riscosso un notevole successo sia dagli esperti del settore che da parte del pubblico. Per un elenco completo delle aziende presenti consultare il sito www.gamberorosso.it