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I vetri storici dell’Antica Vetreria Fratelli Toso in mostra alla Casina delle Civette

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La lavorazione del vetro “Murrina” ha reso famose in tutto il mondo una città: Venezia e un isola della laguna veneta: Murano. La fama dei maestri vetrai veneziani, per la verità, si perde nella notte dei tempi, molto prima di quando  nel 1854 i sei fratelli Toso fondano la loro vetreria con il preciso intento di produrre oggetti  di grande raffinatezza, unici nelle forme e, come li definiremo noi oggi, di design.

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I vasi Toso furono creati con tecniche varie ma su tutte prevalse la murrina, recuperata nell’antica tecnica e diventata vero marchio di fabbrica dell’azienda. La murrina é una delle lavorazioni più anrtiche, risalente all’epoca romana. Infatti murrina deriva da “murrino”, termine introdotto nel 1878 dall’abate muranese Vincenzo Zanetti e utilizzato per indicarevasi e ciotole realizzate dagli antichi romani usando un mosaico di piastrelle di vetro. Già nel XVI secolo vennero realizzate opere che imitavano e riproducevano il vetro mosaico romano; ma é dopo la meta dell’ottocento che i vetrai veneziani riprendono la tecnica della murrina, reinterpretandola e attualizzandola, fino a farle raggiungere l’apice nel corso del ‘900. La Fratelli Toso é stata una delle maggiori vetrerie nella produzione di murrina tra la fine dell’0tt0cento e il novecento tanto da guadagnarsi a Murano il soprannome di “murrinari”.

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Da Ferdinando, Carlo Francesco Nicolò, Liberato, Angelo, Giovanni e Gregorio, figli di Pietro del ramo del Toso Cangioro, sono discesi tutti i protagonisti della storia della Vetreria Fratelli Toso fino ai nostri giorni. Alla Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia, fino al 15 settembre 2019, è presente la mostra: “La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980”, con un’esposizione di circa 50 opere in vetro, tutti pezzi unici e rari provenienti direttamente dalla collezione privata dei Fratelli Toso.  Il percorso della mostra, come scrivono i curatori,  inizia dall’anno più significativo per lo sviluppo della manifattura, il 1930, e arriva al 1980, anno della sua chiusura; un lasso di tempo che ha visto grandi successi segnare la storia del design del vetro in Italia che si sono rispecchiati nell’evoluzione artistica e del gusto. L’excursus cronologico presenta opere meravigliose realizzate in numero sempre limitato, se non esemplari unici; opere moderne le cui radici trovano comunque ispirazione nella tradizione tecnica dell’antica vetreria. La raccolta comprende molti esempi della produzione in murrine di fine ’800, i capolavori tra gli anni ’30 e gli anni ’60 e un vasto archivio cartaceo e fotografico che attesta la produzione realizzata in Azienda dalla fine dell’Ottocento fino agli anni ’80 del Novecento.

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Di tutto questo é significativa la presentazione che ci lascia Caterina Toso, quando, con un malcelato orgoglio, parlando di questa esposizione dice: “Un viaggio alla scoperta di una vetreria che ha fatto parte della storia di Murano da metà ‘800 fino agli anni ’80 del ‘900, la cui vita è sempre stata completamente legata a quella della mia famiglia, i Toso Cangioro. Il percorso espositivo é arricchito da alcune riproduzioni di storici disegni scelti nel vastissimo archivio della vetreria, dove sono tutt’ora conservati più di 30 mila disegni, migliaia di foto, cataloghi e documenti relativi alla vita dell’azienda. Sono felice di poter portare avanti questo importante progetto che parla della storia della Fratelli Toso e di chi, come mio padre Arnoldo, ha fatto in modo che questa meravigliosa collezione sia ammirabile ancora oggi”. A questa bella presentazione fanno riscontro le affermazioni della Direttrice della Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia -, Maria Grazia Massafra: “La mostra romana é in uno splendido connubio con la Casina delle Civette dove sono presenti, nel magnifico stile liberty, molte opere d’arte realizzate in vetro , che ben testimoniano la storia e le peculiarità della Fratelli Toso tra gli anni Trenta e Ottanta del Novecento”.

20190518_120550Da sinistra: Caterina Toso; Ivano Balestrieri, curatore; Maria Grazia Massafra, Direttrice della Csina delle Civette – Musei di Villa Torlonia

L’occasione per visitare questa bella mostra è giustificata anche dalla numerose iniziative collaterali quali, sabato 15 giugno e sabato 14 settembre alle ore 11.00 visita della mostra con Caterina Toso, storica del vetro ed erede dell’Archivio della Fratelli Toso, per approfondire la storia della manifattura e del vetro muranese. Le iniziative sono gratuite. È necessario essere in possesso del biglietto del museo da acquistare presso il Casino Nobile. Gratis per i possessori della MIC card. Sabato 22 giugno ore 15.30 e sabato 7 settembre ore 11.00 laboratorio didattico rivolto a bambini dai 6 ai 10 anni dedicato ad una tecnica antichissima: il vetro murrino. Prenotazione obbligatoria al cell. 393/5119290. Laboratorio gratuito per i bambini mentre eventuali accompagnatori possono entrare nel museo e alla mostra con il biglietto acquistato presso il Casino Nobile

Accompagna la mostra un interessante catalogo bilingue – italiano e inglese – edito da Itasystem s.r.l. pag. 139.

Roma – Casina delle Civette – Via Nomentana, 70, fino al 15 settembre 2019 dal martedi alla domenica dalle ore 9,00 alle 19,00- Biglietto d’ingresso: intero €.6,00 ridotto €.5,00, per i residenti nel territorio di Roma Capitale, ulteriore riduzione. Intero €.5,00, ridotto €.4,00, ed ingresso gratuito in ciascuna prima domenica del mese.

Degustazione: Montevetrano

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Presso il Lifestyle Hotel di Roma venerdi 17 maggio u.s. Silvia Imparato riesce a trasmettere la sua passione, la sua voglia di condividere il bello e il buono! Il cibo e il vino abbinato al piatto che s’intende degustare, la qualità di ciò che si beve, ma anche della sua accessibilità e l’esigenza di scoprire la storia di ogni vino che beve e di conoscerlo veramente(ad ogni menù il suo vino): Nel 1983 Silvia Imparato e Riccardo Cotarella decisero di creare un vino da invecchiamento di altissima qualità, sfruttando gli uvaggi tipici di Bordeaux, Cabernet, Sauvignon e Merlot, mantenendo al tempo stesso un legame con il territorio di origine: ecco l’idea di aggiungere l’Aglianico. L’azienda Montevetrano è una tenuta di 25 ettari di cui circa 5 vitati. Le vigne sono situate in un’antica residenza dei Borboni in località San Cipriano Piacentino, circondati da querce, castagni, agrumi e olivi.

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L’azienda non vuole mirare al profitto a tutti i costi ma alla qualità, così sono stati presentati ad un pubblico di esperti otto annate di cui due vini etichettati “Core”, bianco 2017 e rosso 2016, ai quali sono seguiti i Montevetrano 2013, 2012, 2011, 2009, 2007 e 2005. Le finalità dell’azienda per far del buon vino si possono tradurre in una sola frase: “Per fare il vino bisogna stare molto con i piedi nella terra”

Arte & AIDS-2019 Artisti Creativi e Personalità dipingono per sostenere ANLAIDS Lazio.

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

“Felice è chi persegue i propri sogni in piena libertà e in pace con la propria coscienza”.

Il progetto presentato presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, avrà la sua celebrazione finale con la vendita all’asta delle opere, il 3 giugno p.v. per il secondo anno nella residenza settecentesca di Palazzo Doria-Pamphilj, con una cena di beneficienza creata da uno chef stellato per questo evento. Comunicare è un arte. Per ognuno di noi il saper comunicare garantisce benessere, salute e armonia. Per questo è importante saper utilizzare al meglio il potere della comunicazione di capire gli altri e di far capire agli altri noi stessi. Lo scopo è quello di fornire informazioni chiare e personalizzate su tematiche inerenti l’infezione da HIV/AIDS e le altre infezioni a trasmissione sessuale per superare dubbi e incertezze e per favorire l’adozione di comportamenti corretti per la salvaguardia della salute. Anche quest’anno artisti, creativi e personalità di diversi settori saranno alle prese con tavolozza e pennello per realizzare delle opere da trasformare in uno strumento di raccolta fondi: dipinti, ma anche disegni, foto e collage realizzati con un vero e proprio kit per pittura. I protagonisti, dopo il successo dello scorso anno, che ha visto tra i pittori d’eccezione anche Alessandro Preziosi, Filippo Magnini, Luca Zingaretti. Luisa Ranieri, Paolo Sorrentino e Ornella Muti, sono già tantissimi gli artisti e le personalità che si preparano alla nuova edizione da Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti a Giorgio Marchesi e tanti altri nomi che si aggiungeranno a questi. Per saperne di più www.arteanlaidslazio.net

Roma – 16 maggio 2019- Tutti pazzi per il nuovissimo occhiale Hi-Tech di Ottica Romani

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Grandissimo successo nella storica sede di Via Flavia, 122, per il lancio di un nuovissimo modello di occhiale ipertecnologico, destinato a fare tendenza.

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Da due lenti incastrate in cerchietti di metallo, di tartaruga o simili, che si tengono a cavalcioni sul naso davanti a gli occhi per correggere la vista difettosa alla più moderna tecnologia proposta da Ottica Romani con il nuovissimo modello di occhiale “Trendy and Free” che segna un deciso passo in avanti sul fronte della sicurezza, grazie ai suoi importanti contenuti tecnologici che permettono di usare lo smartphone, compagno inseparabile delle nostre giornate, in piena sicurezza. Negli eleganti spazi della sede storica di Ottica Romani accolti al photocall dai padroni di casa Maria Beatrice e Alessio Romani, i numerosi ospiti hanno potuto conoscere le caratteristiche innovative di questo gioiello che racchiude, nel design delle diverse varianti di montatura, un concentrato di tecnologia in cui l’unico limite d’utilizzo è la fantasia, dalla connessione bluetooth, che consente di parlare al telefono rimanendo concentrati sulle proprie attività, fino alle evoluzioni dotate di telecamere in 4K che riprendono e trasmettono live le immagini che vedono i nostri occhi. “La sicurezza è un argomento di grande attualità, anche dal punto di vista sociale e l’uso smodato che facciamo dello smartphone sta diventando un elemento di distrazione responsabile di tantissimi incidenti, vera piaga sociale che potrebbe essere azzerata con semplici accorgimenti tecnologici come questo occhiale che consente di guidare e telefonare in totale sicurezza” – ha affermato  Jimmy Ghione nella seguitissima presentazione in cui ha anche evidenziato le caratteristiche estetiche di questi occhiali dal design moderno ed accattivante e l’interessante rapporto tra l’elevata qualità dell’occhiale ed il suo prezzo decisamente accessibile. L’occhiale viene venduto a €.149,00 e con telecamera €.249,00 (guardare lontano con un occhio alla tradizione e uno sguardo al futuro).

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Ottica Romani, forte della sua grande esperienza, è stata incaricata dall’azienda produttrice di Trendy Hand Free di svolgere il servizio di assistenza attraverso un Fix Corner che provvederà alla diagnosi di eventuali guasti o rotture ed alla riparazione, al ripristino o alla sostituzione con attese ridotte al minimo. Confermando l’elevato standard di qualità, Ottica Romani è in grado di realizzare sul prodotto qualsiasi tipo di lente: da sole, monofocali, bifocali, multifocali, abbinando differenti tipologie di trattamenti e lavorazioni – afferma Alessio Romani – con uno sguardo nel futuro ma nel solco della tradizione della sapienza artigianale che ha segnato l’affermazione della nostra Azienda come punto di riferimento per l’ottica nella Capitale. Le più moderne attrezzature tecnologiche supportano il lavoro dei nostri maestri ottici, affiancandoli nella realizzazione di lenti perfette e destinate a durare nel tempo, restituendo ai nostri occhi una visione nitida del mondo intorno a noi.

La guida “I Borghi più belli d’Italia” nell’edizione 2019

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.comFoto courtesy dell’Ufficio Stampadell’Assiciazione I Borghi più belli d’Italia

Voli nell’aria, sembra che non tocchi la terra, senti le tue radici anche se sei nato in una grande città piena di storia e di bellezze artistiche. Andare per borghi significa staccarsi dalla terra, un rifugio dal rompere e dalla confusione. Una ricerca del silenzio fisico, ma anche metaforico  “alzi gli occhi e abbassi la voce”. Il fascino dell’Italia nascosta, recita il sotto titolo della guida edita dall’Associazione I Borghi più belli d’Italia per l’anno 2019 , però interpreta in senso assoluto il contenuto di quanto è dettagliatamente descritto 704 pagine che descrivono e promuovono la vera bellezza della nostra nazione portando inoltre il turista ad incontrare al kilometro zero le nostre eccellenze enogastronomiche.

20190510_112309                                   Roma – Sede dell’ENIT. conferenza stampa di presentazione della guidaFoto Donatello Urbani

Nell’anno dedicato al turismo lento, afferma il Presidente dell’Associazione fra i Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi, mettiamo a segno tre importanti traguardi: l’ottenimento della certificazione ISO 9001, l’uscita della nuova guida del Club e i dati in forte crescita del turismo nei Borghi più belli d’Italia. Un ruolo importante ed insostituibile nella promozione turistica, è svolto dalla guida I Borghi più belli d’Italia in uscita in questi giorni in edicola, in libreria e on-line,  edita dalla SER – Società Editrice Romana, è arrivata quest’anno alla quattordicesima edizione. Rappresenta lo strumento di comunicazione più tradizionale dell’Associazione, un prestigioso biglietto da visita che da anni presenta l’enorme patrimonio storico, artistico, culturale ed eno-gastronomico dei piccoli gioielli dell’Italia Nascosta.

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Sono 293 i borghi inclusi in questa edizione, illustrata da oltre 200 fotografie e rinnovata nella veste grafica, pur se in continuità con le precedenti edizioni. Vi si trovano tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio in uno dei meravigliosi “borghi certificati”, pronti a mostrare al visitatore le loro bellezze, i paesaggi, l’arte, la storia, i piaceri della tavola e il fascino delle tradizioni. Attraverso la guida il visitatore potrà vivere un’esperienza nel borgo a 360°, grazie anche alle numerose strutture ricettive e commerciali che sono segnalate.

Monte Isola per twitter ph @antocadei                                                                                                     Monte Isola (Brescia)

La Guida opera in sinergia con gli altri elementi di comunicazione dell’Associazione: il portale www.borghipiùbelliditalia.it, che ogni anno registra oltre 1,3 milioni di visitatori unici, le pagine social dell’Associazione, con oltre 350.000 follower, e la rivista Borghi Magazine, distribuita per abbonamento e in edicola in 30.000 copie, disponibile anche nell’edizione digitale. A margine alla presentazione della guida sono stati illustrati i risultati, molto confortanti, sul turismo nei Borghi più belli d’Italia, rilevati dalla Direzione Centrale per le Statistiche Ambientali e Territoriali ISTAT, da cui emerge che il segmento Borghi è in forte crescita: nel 2017 sono circa 3,7 milioni gli arrivi (+ 7,5% – +12,2% stranieri e +4,5% italiani); 14,3 milioni sono le giornate di presenza (+7,9% – +9,5% stranieri e +6,7% italiani), 12,3 giornate per abitante, contro una media nazionale di 7,0. Più elevata nei Borghi la permanenza media nelle strutture (3,9 giorni) rispetto alla media nazionale (3,4 giorni), ambedue i valori sono ovunque in leggero ma costante calo. Infine, i turisti stranieri contribuiscono per il 45% del totale delle presenze. L’offerta ricettiva con circa 216mila posti letto in 10.335 esercizi ricettivi è in crescita rispetto agli anni precedenti.

LoroCiuffennaRoccaRicciardaBorgo3                                        Loro Ciuffenna (Arezzo) -Frazione di Rocca Ricciarda – Foto dall’archivio della redazione

La campagna promossa fra i comuni aderenti all’Associazione fra i Borghi più belli d’Italia per l’anno 2019 è improntata al “plastic free”, bandire in tutto il territorio, in senso assoluto, la plastica in tutte le sue forme e in tutti i suoi usi.

Guida “I Borghi più belli d’Italia” edizione 2019 pagine 704 in formato 14 X 22,5 costo €.14,90 in edicola e nelle librerie. Disponibile la versione on-line su www.borghipiubelliditalia.it

FS ITALIANE. PRESENTATO IL PIANO INDUSTRAILE DA 58 MILIARDI D’INVESTIMENTI

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

E’ stato presentato il 10 maggio 2019 a Roma nella sede istituzionale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane il Piano Industriale 2019/2023 per il futuro dei trasporti e lo sviluppo del sistema Italia. Il primo grande gruppo che investe in Italia. Presenti per il Gruppo FS Italia Gianfranco Battisti, A.D. e Direttore Generale e Gianluigi Castelli, Presidente, nonchè il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Gianfranco Battisti e Gianluigi Castelli nei loro interventi, altamente professionali, e pieni di spunti di riflessione ricordano che sono 180 anni dalla prima ferrovia Napoli/Portici e lo splendido Museo Ferroviario di Pietrarsa è la viva testimonianza di quello che sono state le Ferrovie dello Stato.

Note a cura dell’Ufficio Stampa delle Ferrovie dello Stato Italiano

  • 42 mld per infrastrutture, 12 mld per nuovi treni e bus, 2 mld per metro, 2 mld per altre tecnologie
  • nel 2023 16,9 mld ricavi, 3,3 mld EBITDA, 800 mln utile netto
  • contributo annuo aumento PIL fino allo 0,9%
  • ogni anno +90 mln passeggeri, -400mila auto e -600 mln Kg CO2

Un impegno record, un valore mai così alto, che conferma il Gruppo quale primo investitore in Italia, con punte fino a 13 miliardi all’anno (+75% vs i 7,5 miliardi del 2018).

Uno sforzo, sostenuto per il 24% con risorse di Gruppo, che potrà contribuire alla crescita dell’Italia con la creazione di un indotto per 120mila posti di lavoro all’anno, 15mila assunzioni dirette in cinque anni e un contributo annuo all’aumento del PIL fra lo 0,7 e lo 0,9%. I ricavi raggiungeranno nel 2023 i 16,9 miliardi, l’EBITDA 3,3 miliardi e l’utile netto arriverà a 800 milioni.

La strategia di FS Italiane mette al centro i bisogni delle persone, viaggiatori e dipendenti, dopo un decennio in cui il Gruppo si è dapprima concentrato sul lancio dei nuovi servizi AV e poi sull’integrazione delle diverse modalità di trasporto. L’obiettivo è trasformare la mobilità collettiva in Italia, migliorando significativamente il livello di servizio alle persone, con un forte salto di qualità e la personalizzazione dell’offerta. La crescita stimata all’anno è di 90 milioni di passeggeri in più e, di conseguenza, meno 600 milioni di chilogrammi di CO2 e 400mila auto sulle strade.

Primo Gruppo in Italia per investimenti

Gli investimenti del Piano industriale 2019-2023 sono dedicati principalmente alle infrastrutture: 42 miliardi di euro, di cui 28 per le opere ferroviarie e 14 per le strade; 12 miliardi (di cui l’88% con risorse di Gruppo) per nuovi treni e bus, 2 miliardi per le metropolitane, 2 miliardi per i servizi Information Technology. In totale, trasversali a tutti i settori, oltre 6 miliardi di euro per tecnologie e digitalizzazione.

Accelerazione investimenti al Sud

Il primo risultato concreto di quest’iniezione massiccia di investimenti sarà l’accelerazione di 1.600 cantieri RFI e Anas in tutta Italia. Analoga attenzione è riservata ai processi di manutenzione sia per le infrastrutture sia per le società di trasporto del Gruppo. Gli investimenti per lo sviluppo del trasporto merci beneficeranno, per la prima volta in Europa, dell’emissione di green bond.

Fondamentali sono le opere strategiche con un impatto considerevole sull’avanzamento dei progetti ferroviari quali Terzo Valico, Brennero, Brescia – Verona – Padova, Napoli – Bari e Palermo – Catania – Messina. Proprio al Sud, per le infrastrutture sono destinati 16 miliardi di euro nell’arco di Piano. Di questi, il focus sui progetti stradali riguarda l’A2 Autostrada del Mediterraneo, la Strada Statale Jonica e l’A19 Palermo-Catania.

Nuovi servizi personalizzati

Oltre duemila nuovi mezzi: treni, bus, locomotori e carri merci, per avere la flotta più giovane d’Europa e migliorare sia gli spostamenti (lavoro, studio, svago e turismo) sia la logistica. Nella previsione di una maggiore concentrazione della popolazione nelle aree metropolitane, una parte consistente di nuovi mezzi sarà dedicata al trasporto locale con 600 nuovi treni regionali, anticipando al 2023 la consegna di 239 convogli, e 1.421 bus di cui oltre 500 a zero emissioni (elettrici/ibridi/a metano). Saranno 14 i nuovi Frecciarossa 1000 per consolidare i collegamenti alta velocità; 714 carri e 100 locomotori di nuova generazione concorreranno ad aumentare la quota modale nel trasporto merci.

Il trasporto urbano su ferro sarà ridisegnato con cinque nuove tipologie di servizio, caratterizzate da specifiche frequenze che nelle ore di punta arriveranno a 8 minuti per i servizi urbani, 30’ per suburbani e interregionali, 60’ per regionali e 15’ per fly connect. La security e l’assistenza clienti saranno potenziati saranno potenziate con 800 addetti in più. Il servizio di customer care regionale, primo in Europa, sarà affiancato da servizi digitali alle persone, call center gratuito, chatbot per informazioni e assistenza e un sistema di rimborsi semplificato e immediato.

Venti milioni di turisti stranieri in più saranno intercettati grazie a servizi dedicati e a un’ampia combinazione di mobilità integrata: biglietti unici, una migliore distribuzione multicanale e una customer experience personalizzata. Sarà così incrementata l’accessibilità ai luoghi ad alta vocazione turistica, ridistribuendo i flussi non solo nelle grandi città.

Più crescita per la qualità

Una struttura coordinata e integrata faciliterà le connessioni fra le tre porte di accesso del Paese: stazioni, porti e aeroporti. Da dicembre 2018 Roma Fiumicino è collegata alle altre città italiane con 6 Frecce al giorno; entro l’arco di Piano anche Milano Malpensa sarà connessa a Verona, Padova, Venezia, Bologna e Roma con nuovi collegamenti AV. Previsto poi il potenziamento delle connessioni con aeroporti (Bologna, Catania, Genova, Venezia) e porti (ad esempio Civitavecchia).

La crescita in Europa, con il presidio del mercato domestico, e fuori Europa, con l’esportazione del know-how di eccellenza del Gruppo, permetterà di aumentare i ricavi al 2023 fino a 2,3 miliardi. La valorizzazione delle conoscenze nella gestione di progetti infrastrutturali e di trasporto nei mercati extra europei si articolerà offrendo servizi di sviluppo, gestione e manutenzione di linee ferroviarie sia alta velocità sia convenzionali, sistemi metropolitani di mobilità integrata, infrastruttura, merci e logistica, consulenza specialistica e formazione del personale. Obiettivi che saranno raggiunti grazie a una newco dedicata alle attività extra UE e un centro di competenza per quelle in Europa.

Il Piano industriale 2019-2023 prevede, infine, un nuovo ruolo di FS Italiane per la riqualificazione delle città con il potenziamento dei nodi ferroviari, la rigenerazione degli spazi e interventi per migliorare la mobilità in ambito urbano. Per raggiungere questo obiettivo il Gruppo investirà 5,3 miliardi di euro con una valorizzazione del patrimonio pari a 1,9 miliardi di euro.

Focus qualità

Altro fondamentale obiettivo del Piano industriale 2019-2023 di FS Italiane è un forte incremento degli indici di puntualità, cui sono dedicati 5,5 miliardi di euro di investimenti. Gli interventi, sia per l’infrastruttura sia per il settore trasporto, hanno l’obiettivo di aumentare la puntualità di cinque punti percentuali nel trasporto regionale e dieci in quelli a mercato. Fondamentale importanza riveste il sistema tecnologico ERTMS (European Rail Traffic Management System): già installato sulle linee AV/AC, sarà progressivamente esteso anche alla rete convenzionale, con il conseguente aumento della capacità dei binari e la riduzione della congestione sulle linee.

Gli investimenti nelle nuove tecnologie saranno dedicati anche a robotica e droni, Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale, blockchain. La digitalizzazione investirà anche i processi industriali delle società operative del Gruppo, in particolar modo le attività di diagnostica predittiva sia per l’infrastruttura sia per i treni, attività che ridurranno l’incidenza dei guasti, migliorando l’esperienza di viaggio. Nascono infine tre nuovi Centri di eccellenza: FS Technology, FS International e FS Security.

Pescara Jazz- 1969/2019-

Testo di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.comFoto courtesy dell’Ufficio Stampa Maurizio Quiattrini

“Cinquantanni ma non li dimostra! Sono pochi i festival che durano da cinquant’anni e per un mese consecutivo, con questa programmazione”, così afferma Angelo Valori, direttore del festival, “mezzo secolo di grande musica, due generazioni che seguono il jazz”. E’ stato presentato a Roma, nella splendida Biblioteca del Collegio Romano – Crociera – dove gli arredi, le decorazioni, le strutture architettoniche e gli innumerevoli testi sono l’humus del sapere. Circa centomila i volumi presenti tra cui il fondo “Vessella” che raccoglie un numero notevole di stampati musicali e si collega così alla Sezione Musicale e alla Sezione Teatrale. La musica è un linguaggio universale, nel suo intervento il Sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, tiene a precisare che: “Bellezza é verità e verità è bellezza” e miglior luogo per questa presentazione non poteva che essere la Crociera.

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Il jazz è un virus che se lo prendi non c’è medicinale che possa guarirlo, così commenta Adriano Mazzoletti, voce storica della RAI.

Diciotto concerti in programma con un forte accento sulla forma-canzone, dall’8 luglio al 9 agosto e un gran finale con Fiorella Mannoia.

Foto Fiorella Mannoia

Tanti i big in programma: dalla cantante statunitense Dee Dee Bridgewater (il 19 luglio), al sassofonista americano Joshua Redman (il 20 luglio), al bassista camerunense Richard Bona (il 17 luglio) al chitarrista Robben Ford (l’11 luglio con il Lorenzo Tucci trio, feat. Karima. Biglietti 34.50, 28.75 e 18 euro). In calendario anche il concerto Una noche por Paco (con Antonio Sanchez sexteto e il cuarteto flamenco di Chano Dominguez, il 13 luglio. Biglietti 35, 30 e 25 euro). Ma la vera sorpresa di questa edizione è Jacob Collier (il 21 luglio). Cantante, polistrumentista, producer, fenomeno rivelazione del jazz contemporaneo, celebrità su YouTube, pupillo di Quincy Jones (leggendario produttore di Michael Jackson). “ Come si evince dal programma, grande attenzione è data alla vocalità e alla canzone – afferma il direttore artistico, Angelo Valori -. Pur conservando la parte più strettamente jazz infatti, il festival si amplia con la sezione Pescara Jazz&Songs che mette al centro la forma-canzone quale strumento di comunicazione e innovazione dei linguaggi, dei costumi e della storia di una società.

Foto Dee Dee Bridgewater                                                                                                 Dee Dee Bridgewater

Questo spiega anche la presenza in cartellone di altri nomi di spicco come Giuseppe Anastasi che l’anno scorso ha ricevuto la Targa Tenco per la Migliore opera prima con l’album Canzoni ravvicinate del vecchio tipo (l’8 luglio, concerto di apertura, biglietti 15 e 10 euro) e Bungaro più volte ospite del Festival di Sanremo, a Pescara con Maredentro tour (il 10 luglio, biglietti 15 e 10 euro).  Coinvolti anche tanti jazzisti italiani: come Bepi D’Amato e Tony Pancella (il 22 luglio, biglietti 15 e 10 euro), Flavio Boltro e Stefano Di Battista feat. del gruppo di Maurizio Rolli, Rolli’s Tones II (stesso giorno) e Ada Montellanico quartet (il 9 luglio), che con Tencology ripropone molte canzoni del repertorio tenchiano più alcuni inediti con arrangiamenti jazz (biglietti 15 e 10 euro). Non mancano le riconferme: il Pescara Jazz Club all’aperto (14, 15 e 16 luglio) e i Pescara Jazz Messengers. Due scelte che puntano a rendere più attuale il festival. Si tratta infatti di un’operazione di allargamento del pubblico tramite l’organizzazione di tre concerti gratuiti nel cuore della città, nella bellissima isola pedonale di piazza Muzii, e della valorizzazione degli Under35, in linea con il trend europeo attento al ricambio generazionale. Il progetto Pescara Jazz Messengers presenta infatti giovani musicisti scelti tra studenti e neodiplomati dei migliori conservatori e college italiani ed europei, tra questi il conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Prenderà il via a settembre, inoltre, la collaborazione con la neonata associazione Il jazz va a scuola. Non è da meno l’attenzione che Angelo Valori continua a porre nei confronti delle produzioni sinfoniche e che quest’anno vede protagonisti l’Orchestra sinfonica abruzzese con Michele Corcella ed il trio di Enrico Pieranunzi in una produzione originale (musiche di John Lewis con arrangiamenti di Corcella, il 18 luglio).  Ha  inoltre portato il suo saluto, in veste di pianista classico, anche  Nazzareno Carusi che si è soffermato sull’”importanza della creazione del nuovo pubblico” oggi più che mai.  Rientra infine nel quadro delle iniziative messe in campo per il cinquantennale, la pubblicazione di un volume fotografico celebrativo impreziosito dai saluti di Ted Gioia, il più importante storico del jazz al mondo, Jan Ole Otnæs presidente Europe Jazz Network, Corrado Beldì, presidente I-Jazz, Paolo Fresu presidente della Federazione nazionale Il Jazz Italiano.  Lo stesso Beldì, presente in conferenza, ha parlato del Pescara Jazz come di “un festival che va oltre le due generazioni di vita e guarda al futuro. Proprio domani, a Pescara, terremo la riunione di tutti i festival italiani, è un onore questa volta poterci incontrare in casa Pescara Jazz in occasione del cinquantennale”.  Per quanto riguarda i biglietti, sarà previsto un abbonamento al teatro monumento D’Annunzio (palcoscenico principale, all’aperto, sul Lungomare Colombo, 122) a 100€, per le date dal 17 al 21 luglio. E prezzi popolari per i singoli concerti: in media dai 30€ della poltronissima ai 20€ della gradinata, con ridotti fino a 10€. Sarà coinvolta anche l’arena del porto turistico Marina di Pescara per alcuni dei concerti in programma (abbonamento arena a 30€). I concerti sono annunciati per le 21.15, biglietti presto disponibili online.

Per saperne di più www.pescarajazz.com– facebock.com/pescarajazz

San Daniele smart: la confezione con il sistema di tracciabilità adottata dal Prosciutto di San Daniele

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Il prosciutto è un prodotto di punta fra le nostre eccellenze gastronomiche. Il percorso compiuto fin dalla sua nascita è avvenuto tutto in terra italiana come attesta il suo nome di chiara origine latina: perexsuctum che significa asciugato-, anche se le prime menzioni sono etrusche e risalgono al VI_V sec. a.C.  Gli ultimi passi interessano il nuovo processo d’innovazione digitale predisposto per il prosciutto San Daniele e consiste nella tracciabilità univoca delle vaschette di preaffettato, quale prima innovazione verso una certificazione blockchain dell’intera filiera.

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L’obbiettivo che si vuole raggiungere è quello di far conoscere con l’uso delle più moderne tecnologie quanto assicurato ai consumatori  già da oltre 20 anni iniziando con la sua completa tracciabilità a partire dal suinetto italiano che viene tatuato entro un mese dalla nascita a tutta la sua storia, documentata dalla certificazione che ne garantisce la provenienza e le fasi di allevamento sino alla macellazione, momento in cui le carni divengono materia prima per prosciutti DOP, e che prosegue una volta che le cosce giungono al prosciuttificio garantendo che quella materia prima è idonea per “fare” un San Daniele. Grazie ad un investimento complessivo che supera i 600.000 euro è stato posto in essere un nuovo processo d’implementazione informatica che ha un duplice obiettivo: digitalizzare tutta la documentazione permettendo di linkare in tempo reale i Produttori, il Consorzio e l’Organo di controllo; dialogare in maniera smart e trasparente con i consumatori mettendo a loro disposizione tutte le informazioni disponibili direttamente sulle vaschette di Prosciutto di San Daniele affettato.

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“Il nuovo sistema, afferma Mario Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, consente oggi di gestire tutta la mole documentale della DOP e al tempo stesso permette anche ai consumatori di accedere con estrema fruibilità a tutte le informazioni dettagliate sui prodotti acquistati o che si intende acquistare. Il tutto grazie ad un semplice e veloce scan, direttamente dal proprio smartphone, grazie a un QR code bidimensionale stampato sull’intera produzione delle vaschette di preaffettato-, circa 23 milioni e 500 mila confezioni all’anno- . Lo scan individua e riconosce in forma univoca ogni vaschetta di Prosciutto di San Daniele e le relative informazioni si rendono disponibili  su una pagina web del sito www.ilsandanieletrasparente.it.

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Tante sono le voci sul prodotto riportate in quattro lingue: (italiano, inglese, francese, tedesco) e vanno dalla conferma di autenticità, agli allevamenti/macelli, al mese/anno e durata di stagionatura, passando per la data di confeziomento, gli ingredienti e i dettagli sui produttori, nonché la ditta di affettamento e ad eventuali riferimenti commerciali/marketing”.

Noah’s Train – Il treno di Noè – Ha fatto sosta a Roma Tiburtina per accogliere il contributo di Trenitalia

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Anche l’Arca di Noè è al passo con i tempi e da imbarcazione è divenuta un treno pur lasciando inalterate le finalità: “Evitare la ripetizione di una catastrofe ecologica”. La finalità infatti è quella di promuovere e incentivare il trasporto merci su ferro fra i paesi aderenti al Rail Freight Forward, coalizione di 18 imprese ferroviarie europee che operano nel settore della logistica e del trasporto merci, fra cui Mercitalia Rail,  per ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente e aumentare la quota di mercato del settore fino al 30% entro il 2030.

20190508_094915                                                                I due carri portaconteiner messe a disposizione da Trenitalia

Il Noah’s Train – il treno di Noè – è uno speciale convoglio merci costituito da carri e container messi a disposizione dalle imprese ferroviarie coinvolte nell’iniziativa, che sono stati dipinti da street artist con immagini di animali ispirate alla più antica storia di salvataggio e preservazione ambientale di tutti i tempi. Noah’s Train ha iniziato il suo viaggio per l’Europa a dicembre del 2018 dalla città di Katowice (sede della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2018, COP 24) facendo poi tappa a Vienna, Berlino, Parigi, Bruxelles e Roma.

20190508_100813(0)                              Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare mentre firma il conteiner italiano

Ad accogliere il treno alla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina erano presenti Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Gianluigi Castelli, Chairman Union Internationale des Chemins de fer (UIC) e Presidente Gruppo FS Italiane, Marco Gosso, Amministratore Delegato Mercitalia Logistics (Gruppo FS Italiane), Gian Paolo Gotelli Amministratore Delegato Mercitalia Rail (Polo Mercitalia – Gruppo FS Italiane), Giorgio Zampetti, Direttore Generale Legambiente, e Sandra Gehenot, Freight Director UIC. Ciascuno di loro, nel corso della conferenza stampa seguita all’accoglienza del convoglio, ha illustrato le strategie messe in atto legate a questa iniziativa.

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“Questo treno che viaggia per l’Europa, con i suoi vagoni colorati, porta un messaggio molto importante: per ridurre le emissioni di anidride carbonica e combattere i cambiamenti climatici bisogna spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia. Il trasporto ferroviario emette 9 volte meno CO2 di quello stradale, mi sembra un contributo importante che offre questo settore” ha dichiarato Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. “Il settore ferroviario può svolgere un ruolo chiave nella sfida alla decarbonizzazione del trasporto, che genera complessivamente il 27% delle emissioni in Europa”, ha evidenziato Gianluigi Castelli. “Il Noah’s Train, che ha fatto tappa oggi a Roma, rappresenta il simbolo di questa sfida e dell’ambizione dell’intero settore ferroviario di portare la quota di trasporto merci su ferro dall’attuale 17% al 30% entro il 2030.” “Lo spostamento del traffico merci dalla strada alla ferrovia – ha proseguito Castelli – è uno dei più importanti obiettivi strategici del Gruppo FS Italiane e possiamo realizzarlo puntando alla soddisfazione dei nostri clienti, aumentando la nostra affidabilità e introducendo servizi innovativi, come il nuovo servizio di trasporto merci ad alta velocità Mercitalia Fast”.  Dopo la tappa di Roma il Noah’s Train continuerà il suo viaggio raggiungendo Lipsia, per l’International Transport Forum 2019 (22 maggio), di nuovo Vienna per l’Austria World Summit (28 – 29 maggio) e la Fiera di Monaco di Baviera per il Transport Logistic (4 -7 giugno).

Eva VS Eva – La duplice valenza femminile in mostra a Tivoli – Villa d’Este e Tempio di Ercole Vincitore

wwwTesto e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com

Nell’immaginario maschile i colloqui banali iniziano con: “Parliamo di donne”. In antitesi, la mostra Eva Vs Eva – la duplice valenza femminile nell’immaginario occidentale – allestita negli splendidi saloni di Villa d’Este e nell’altrettanto affascinante Tempio d’Ercole Vincitore a Tivoli, parla proprio di donne e, nell’intento di nobilitare l’argomento, pone, come affermato dal direttore Andrea Bruciati: “un dialogo con il visitatore, per fornirgli strumenti di lettura attraverso l’arte non banali e validi anche al giorno d’oggi”.

Venere con la pipa

Michelangelo Pistoletto: “Venere con la pipa”- 1973- Serigrafia su specchio in acciaio inox. 

Queste affermazioni sono convalidate da oltre 160 testimonianze che vanno dalle opere pittoriche e scultoree, fino a documenti letterari e reperti archeologici nell’intento di richiamare l’attenzione dei visitatori sulla rivoluzione di genere operata in occidente nel XX secolo che ha profondamente innovato il ruolo della donna sia nella famiglia che nella società pur lasciando inalterata la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti dell’eterno femminino. Significativa in proposito la dichiarazione rilasciata dal direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati: “Il progetto espositivo si fonda su una duplicità, che è solo apparente: gli aspetti luciferini ed ambigui della donna si legano inscindibilmente a quelli più luminosi ed idealizzati per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l’immaginario collettivo e l’interpretazione hanno appiattito in un ruolo ….”

Beatrice Cenci

                                 Guido Reni (attrib.): “Beatrice Cenci”

Il variegato ed affascinante percorso espositivo sul mondo della donna attraverso opere d’arte di grande interesse riporta in primo piano figure che vanno da Beatrice Cenci, vittima di carnefici uomini nella bella raffigurazione di Guido Reni, a Penelope con la sua estenuante lotta in difesa della casa e di un ideale di civiltà, a Saffo dai capelli viola che nella sua infinita lirica ama e soffre fuori da ogni potere, e poi Livia, Agrippina, Giulia Domna, donne di potere, non più austere matrone romane, ma eccezionali protagoniste della storia imperiale, per concludere con il dipinto del Guercino: “Maria Maddalena che medita sulla corona di spine”.

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Che dire della due sedi espositive? Villa d’Este con il suo affascinante “Giardino d’acqua” è il simbolo per antonomasia della residenza di delizia, luogo dove  tutto è in funzione per ritemprare fisico e mente. Fu voluta dal Cardinale Ippolito d’Este con l’intento di emulare le principali residenze principesche dei più prestigiosi regni europei reclutando quanto di meglio esisteva sia in architettura, idraulica ed arti visive. Oggi è stata dichiarata bene culturale protetto dall’UNESCO.

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Di non minor fascino é la seconda sede espositiva. Il Tempio di Ercole Vincitore. Ubicato, ora come allora, fuori porta è stato di recente oggetto di accurati lavori di restauro e conservativi ed offre una chiara lettura della sua originaria struttura risalente a più di due millenni fa. L’intera grandiosa struttura, a picco su un dirupo di oltre 100 metri sovrastante il fiume Aniene, oltre al culto per la divinità, svolgeva un ruolo fondamentale, per le sue peculiari caratteristiche, per le imprese del territorio sia agricole che artigianali e successivamente anche industriali. Questa vocazione è, nelle intenzioni del direttore Andrea Bruciati, da riproporre oggi con l’intento di promuovere e valorizzare le produzioni agricole del territorio che può vantare delle vere eccellenze nell’uva da tavola pizzutello, nel miele – una squisitezza assoluta se abbinato ai formaggi, freschi o stagionati dei vicini pascoli nei Monti Tiburtini – ed olio extravergine di oliva. Un primo approccio con queste specialità si può trovare nei vari ristoranti della zona.

Donna con satiro

Figura femminile che si svela davanti a un Satiro – I^ secolo d.C. – Provenienza dal sito archeologico di Pompei.

Per esperienza personale merita una segnalazione il Ristorante “Cavallino Rosso”- Pizza Massimo, 4 8pressi di Villa Gregoriana) tel. +39.0774.335106 – mobile +39.345.8535759 – e.mail ristcavallinorosso@libero.it . Un esercizio a conduzione familiare – Curci – dove la maitre Lucia, insieme al fratello Michele, chef, mettono a disposizione dei clienti la loro migliore professionalità per accoglierli al meglio e per valorizzare queste eccellenze.

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Questa interessante rassegna ha offerto l’opportunità a due iniziative parallele: la presentazione di un nuovo ibrido di rosa e inoltre ricordare il cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Lucrezia Borgia, madre del Cardinale Ippolito d’Este, originario ideatore e padrone di casa di Villa d’Este. Il nuovo ibrido nacque 15 anni fa su iniziativa della s.r.l. Grandi Giardini  Italiani nell’intento di far conoscere e riscoprire, come affermato dalla Presidente Judith Wade, “importanti collezioni di rose antiche e moderne”. Ai Vivai Barni di Pistoia fu affidato di tradurre in realtà l’ambizioso progetto che oggi si è materializzato con la Rosa Grandi Giardini Italiani. Alcune piante di questa rosa hanno trovato dimora nello splendido giardino di Villa d’Este, proprio nel settore più scenografico e attraente quello prospiciente la monumentale grande fontana dalle cento cannelle. Per informazioni sull’acquisto della Rosa Grandi Giardini Italiani, telefono +39.0573.380464 – e.mail info@rosebarni.it  –  sito www.rosebarni.it

Tivoli (Roma) – Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore – Mostra Eva Vs Eva fino al 1 novembre 2019. Biglietto d’ingresso €.13,00 inclusa la mostra. Informazione su orari di apertura, attività didattiche ed eventi collaterali per e.mail va-ve.promozione@beniculturali.it – sito www.villaadriana.benicultuirali.it – Le attività escursionistiche/culturali della s.r.l. Grandi Giardini Italiani sono disponibili nelle agenzie di viaggio e degli operatori turistici; inoltre sono riportate sull’omonima guida in vendita nelle librerie al costo di €.10,00 nonché sul sito www.grandigiardini.it .