About Donatello Urbani

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Job Valet – Un nuovo modo di offrire e trovare lavoro nel turismo proposto con la collaborazione di Academy Skal.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Solo la sensibilità di operatori turistici che vivono da vicino e all’interno di questa realtà hanno titoli e meriti per proporre incentivi e promozioni all’intero settore.  Così è nata  una prima piattaforma specializzata per trovare ed offrire lavoro in hotel e ristoranti grazie all’iniziativa di alcuni operatori turistici. A questa hanno aderito con un accordo di collaborazione Skal Academy e varie associazioni di categoria quali:  ADA, direttori d’albergo, AIRA, impiegati d’albergo, AICR, capi ricevimento, e AMIRA, portieri di albergo. Job Valet si avvale di un algoritmo che nelle parole di Luigi Sciarra, suo promotore: “nasce per guidare i candidati nell’individuare e valutare le competenze tipiche, professionali e interpersonali, del proprio ruolo e consentire alle strutture alberghiere di trovare profili validi, con esperienza e soprattutto con competenze e certificazioni specifiche nel ruolo. Ad oggi Job Valet vanta al suo interno oltre 400 strutture alberghiere e ristoranti nonchè più di 35 mila professionisti registrati. Ciò la rende la più completa banca dati strutturata di professionisti specifica per il settore hospitality in Italia”. L’iscrizione a Job Valet è gratuita per i privati mentre le aziende pagheranno una retta associativa di costo  molto contenuto.

Di non minor importanza è stata la proposta offerta da Academy Skal nell’intento di affiancare Job Valet,  che ha previsto, con le parole di Antonio Percario, Presidente Skal International Roma:  “sessioni formative dove i membri possono iscriversi e partecipare sia come insegnanti, sia come studenti, per rimanere in contatto con il mondo in rapida evoluzione del Turismo, con diversi argomenti in ogni sessione”. I seminari proposti da Academy Skal avranno il seguenti calendario:

  • 9 novembre 2018: I Social Network;
  • 12 novembre: Come si scrive e aggiorna un CV;
  • 23 novembre Come si conduce un colloquio di lavoro;
  • 30 novembre: Customer Satisfaction & Problem Solving;
  • 7 dicembre: Rapporti con le OTA e disintermediazione.

Il costo è di €.10,00 a lezione per i Soci Skal e di €.20,00 per i non Soci:

Per entrambe le iniziative e per iscrizioni, informazioni e partecipazione ai seminari riferirsi :

Job Valet – sito web: www.jobvalet.com – e mail: info@jobvalet.com;

Academy Skal: sito web: www.skalroma.org  – e.mail academyskal@gmail.com

Pomezia light festival – Per tre giorni – 21/23 settembre – Pomezia si veste di luce.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’effimero che già nei secoli scorsi si era ritagliato spazi importanti, torna con prepotenza nei giorni nostri con vesti e contenuti nuovi, come è avvenuto a Pomezia, dove anche  l’effimero, come l’industrializzazione, quì aveva trovato una casa che la popolazione si augurava invece duratura. Nell’occasione del “Pomezia light festival” il nuovo effimero si è presentato proponendo videomapping, light art, digital performance. Il passato di questa “città di fondazione”, ultima nata nell’era fascista, è riproposto e rivisitato con giochi di luce che interagiscono con il pubblico, palazzi abbandonati che rivivono con nuovi colori, proiezioni che catapultano lo spettatore in dimensioni diverse spingendolo a guardare  quello che lo circonda con occhi nuovi.

20180921_210558Luca Maugeri – Jacopo Rachlik: “Shishi Odoshi” – Opera generata con il vapore e ispirata alla cultura orientale. Rappresenta una fontana di bambù giapponese usata solitamente come spaventapasseri (come dice il titolo dell’opera) e presentata in questa occasione come ornamento da giardino. Un contenitore mobile di acqua, una volta pieno, si rovescia e versa il contenuto in una pentola posta sopra un fornello che, a sua volta, emette una colonna di fumo a forma di figura umana. L’opera vuol far riflettere sulla percezione del tempo (un itervallo di circa 3 minuti separa una figura dall’altra) che scandisce la vita della societa odierna.

La smart city che si fa avanti é la città intelligente che subentra in una linea di continuità a quella ideale che gli artisti ed architetti già nel rinascimento proponevano in alternativa al borgo fortificato medievale. Infatti oggi, come nel rinascimento, A Pomezia sono stati chiamati intellettuali ed artisti – 27 di cui 8 internazionali –  alla rivisitazione della nuova città che si propone in  oltre quindici interventi distribuiti in un percorso di un kilometro e mezzo illuminato da ben mille metri quadri di luce, dando vita ad una città che dall’idealità scende nella realtà sia pure nel limitato tempo di tre giorni dal 21 al 23 settembre. L’iniziativa si articola  in ben cinque sezioni: “Around the city” strade e piazze  della città accolgono installazioni luminose video animate da un’interattività tra artisti e pubblico. A questa seguono: “Eyes Up Tower”, la torre civica accoglie video e live mapping che vanno installazioni luminose al neo ad opere realizzate con stampante in 3/D; “Fun At The Beach”, esibizioni da veri artisti; “Pomezia Light Festival Under 35”, riservata ad artisti italiani di età inferiore ai 35 anni; infine “Pogetto Collapse” uno spazio che elabora il tempo di un possibile collasso al progetto utopico di smart city “…un controcanto necessario per presa di coscienza del fatto che anche il progetto più forte può essere fragile”, come affermato da uno degli organizzatori che al loro interno  hanno offerto un valido contributo oltre 50 universitari e liceali di Pomezia. A tutto questo fanno da corona  incontri e letture nella biblioteca civica.

20180921_205654Fanni Iseppon – Davide Giaccone: “Scatole del vento”. L’opera consiste in un tour in più tappe fra le strade della città tramite una bicicletta autoalimentata con batterie e pannelli solari. Il titolo indica la velocità con cui le immagini cambieranno. Grazie all’ausilio di un anemometro si potrà misurare la velocità del vento i cui valori saranno elaborati dall’applicazione “Pure data Extended”

Maggiori notizie, informazioni e prenotazioni alle visite guidate si  hanno sul sito web www.pomezialightfestival.it – oppure httpswww.facebook.com/PomeziaLF/

Teatro Argot Studio: CECI N’EST PAS UN THÉÂTRE – Stagione teatrale 2018/2019 – Direzione artistica: Francesco Frangipane e Tiziano Panici

Mariagrazia Fiorentino

Un piccolo spazio, un luogo dove far girare le idee, in una strada anonima nel cuore pulsante di Trastevere, dove le ragioni di cuore e affettive, non certo “economiche”, lo fanno vivere in maniera attiva. Una presenza gioiosa della cultura, uno spazio di formazione e di laboratorio.

Teatro Argot Yoris Petrillo - Elogio della Follia #ilikedopamina                                                                 Teatro Argot Studio: Yoris Petrillo – Elogio della follia

Il teatro Argot Studio “è giunto oramai alla sua trentacinquesima stagione e ad animarlo è ancora l’irrinunciabile desiderio, o forse meglio la necessità, di indagare la contemporaneità, cercando di decifrarla e interpretarla attraverso linguaggi mai scontati. La stagione 2018/2019 è divisa in due parti, una dedicata alle nostre produzioni e un’altra alle ospitalità. Una scelta che testimonia la natura più profonda e sincera di Argot: quella di essere casa, quindi luogo in cui si crea e in cui si accoglie, ma non solo….  Apre la stagione, dal 3 al 21 ottobre, lo spettacolo Volevamo essere gli U2 ma forse era meglio Vasco, ‘sequel’ della commedia di successo Volevamo essere gli U2, che nel 1990 ha debuttato proprio con noi e che segna il gradito ritorno all’Argot dell’autore e regista Umberto Marino e del cast originale “in una nuova pièce generazionale con musiche in scena, battute e qualche lacrima”. Si prosegue, dal 23 al 31 ottobre, con Un mondo perfetto, scritto e diretto da Sergio Pierattini. Il testo affronta il tema attuale e complesso dell’adozione o delle false vocazioni, di sogni che una volta svelatisi mostrano la faccia della sconfitta e del disinganno.

Quindi dall’8 al 17 novembre, l’adattamento di Zio Ivan di Čechov, firmato da Alice Spisa. Prendendo le mosse da Čechov, Zio Ivan esplora un mondo sempre più tragicamente improntato all’individualismo, in un’Italia moderna e accecata dagli idoli. Dal 20 al 25 novembre, Per Caterina ideato e diretto da Aliosha Massine. Da una parte un padre che lotta per i sogni di sua figlia, una bambina di sei anni innamorata della danza classica e, dall’altra, un consulente finanziario costretto dalle circostanze a beffarsi dell’amico. Dal 27 novembre al 2 dicembre, Elogio della follia #ilikedopamina, ispirato al capolavoro di Erasmo da Rotterdam, riscritto da Aleksandros Memetaj con la regia di Tiziano Panici. Un ritratto distopico della società di oggi, dove il fenomeno dei social media, della visualizzazione spasmodica e dello Star-System assume rilevanza fondamentale tale da dividere il mondo in due classi: classe A e classe C. E dal 5 al 23 dicembre 7 anni, successo spagnolo tradotto e adattato per il teatro da Enrico Iannello con la regia di Francesco Frangipane. I soci fondatori di un’azienda di grande successo, infatti, vengono a sapere che il fisco ha messo gli occhi sul loro conto segreto in Svizzera, su cui hanno depositato una grossa somma di denaro non dichiarato. Di fronte alla prospettiva di finire tutti alla sbarra, i quattro giungono alla conclusione che uno solo dovrà assumersi la colpa e scontare sette anni in carcere per il bene dell’azienda.

Teatro Argot Aleksandros Memetaj - Elogio della Follia #ilikedopamina                                                          Teatro Argot Studio: Aleksandros Memetaj – Elogio della follia

Dal 22 al 27 gennaio, Best Friend di Giuseppe Tantillo. Cris e Davi hanno dieci anni e se lo dicono spesso. Come fosse un mantra. In questo bisogno di affermarlo risiede la loro prima dichiarazione di libertà. Scegliere l’amico del cuore è, infatti, la prima grande decisione che la vita ci chiede di prendere.  Una casa anche quest’anno abitata da vecchi amici che tornano a farci visita, da inquilini fedeli e affezionati e da tanti nuovi ospiti che si affacciano per la prima volta alla nostra porta. È stata sempre questa la peculiarità dell’Argot: mischiare le carte, far crollare le certezze, shakerare il vecchio col nuovo per avventurarsi su strade poco battute ed accogliere stimolanti sfide”. Nel teatro Argot Studio gli artisti sono gli artigiani della scena che dopo aver frequentato questa casa vanno fuori e poi ritornano con le loro esperienze, uno spazio dove nascono delle cose per poi ripartire.

Teatro Argot Studio- Via Natale del Grande, 27 – Roma. Per avere tutte le informazioni sulle innumerevoli attività del Teatro Argot consultare il sito www.teatroargotstudio. com

Marcello Mariani – Forme dal terremoto.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Gli eventi sismici che nell’anno 2009 colpirono la città de L’Aquila hanno segnato in maniera indelebile non solo la vita privata di Marcello Mariani, (L’Aquila 1938/2017), bensì hanno rappresentato anche un punto di svolta in quella artistica.

IMG_20180918_180203            Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2008. Olio e tecnica mista su tela. Opera realizzata prima del sisma del 2009

Dopo aver perso sia lo studio che l’abitazione era frequente incontrare Marcello Mariani mentre camminava in silenzio nella periferia dell’Aquila deturpata dal sisma, mentre raccoglieva pezzi d’intonaci e calcinacci lungo strade deserte di quartieri evacuati, come scrive Gabriele Simoncini nel catalogo che accompagna la mostra allestita all’Accademia di Belle Arti di Roma e curata dallo stesso Simongini insieme al figlio dell’artista, Daniele Mariani. Quanto raccolto veniva usato per “creare nuove  e bellissime opere astratte in cui c’è, anche fisicamente, tutta quell’apocalisse” sono sempre parole di Simongini che proseguono con: “…In un legame indissolubile tra l’artista e la sua città natale, i muri da lui dipinti sono stati anche di buon auspicio e quasi di stimolo ideale per la rinascita di uno dei simboli della città. La cinta muraria trecentesca, oggi in gran parte restaurata dopo il terremoto del 2009. Insieme a una quindicina di opere, tutte realizzate nel 2009,sono esposti tre grandi quadri degli anni successivi che testimoniano le stratificazioni di memorie, di segni, di voci di storie dimenticate che animano i palinsesti dipinti da Mariani.”

IMG_20180918_180940                                        Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2009. Frammenti d’intonaco. Tecnica mista su tavola

Fanno da cornice alle opere pittoriche alcune fotografie in bianco e nero scattate da Gianni Berengo Gardin che oltre a testimoniare le distruzioni provocate dal sisma offrono momenti di sincera amicizia che lo stesso fotografo nutriva per l’amico pittore. Questa rassegna, tiene a precisare Daniele Mariani, fa da apripista a quella che “voluta dalla Regione Abruzzo nell’occasione del decennale degli eventi sismici, sarà allestita nei prestigiosi spazi del Complesso del Vittoriano”.

IMG_20180918_180236                                                            Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2012. Olio su tela

L’aver fatto una sosta all’Accademia di Belle Arti di Roma, seppur breve fino al 29 settembre, è un segno del “profondo rispetto che l’artista nutriva per questa istituzione soprattutto per il messaggio creativo ed etico trasmesso ai più giovani, per quel senso di memoria in divenire espresso anche dalle sue opere post terremoto”, come scrive sempre nel catalogo Gabriele Simongini.

Roma – Accademia di Belle Arti – Sala Colleoni – Piazza Ferro di Cavallo (Via di Ripetta) fino al 29 settembre 2018 con ingresso gratuito.

Verticalmovie Festival – Cortometraggi in verticale girati con lo smartphone animano Piazza del Popolo a Roma dal 20 al 23 settembre 2018.

Testo e foto di Donatello Urbani

Un interessante studio ha rilevato che il 70% dei filmati girati con lo smartphone sono in formato verticale. Questo non poteva passare inosservato al mondo del movie e proprio da questo interesse è nato il “Verticalmovie Festival” che è stato presentato alla Casa del Cinema di Roma a cura dell’ideatore e direttore artistico, Salvatore Marino, e  dell’amministratore unico  di Interprojet Event, azienda organizzatrice dell’evento, Maurizio Ninfa. A questa iniziativa, che promette interessanti futuri sviluppi in svariati settori,  hanno aderito operatori  sia della comunicazione quali la RAI e Videobank, società leader in Europa nel campo del broadcasting video e uplink satellitare, che di svariati settori economici quali Trenitalia che ha promosso un’apposita sezione di proiezioni  denominata Vertical Train dedicata ai viaggi in treno e premiata da Frecciarossa. Le altre sette sezioni in concorso sulle quali si cimenteranno gli autori dovranno trattare i seguenti temi: Vertical Open, tema aperto, Vertical Woman, dedicata alle donne come autrici e registe, Vertical Comedy, commedia e comicità, Vertical Doc. documentari e docufiction a tema My Italy e Ri-cycle, Vertical Home, dedicata a chi cerca casa, sezione questa sponsorizzata dalla SIDIEF che premierà l’opera migliore, Vertical 2K, rivolta ai nati dall’anno 2000 in poi che è anche l’unica a non prevedere premi in denaro, e Vertical Sport a tema sportivo. A queste otto sezioni si affiancano altre quattro fuori concorso relative  alla produzione di un notiziario in verticale con Vertical News, all’intrattenimento, pubblicità a musica con Viral Web, a nuove forme di espressione artistica con Vertical Art e alle opere verticali di grandi maestri del cinema con la sezione Maestri Verticali. Fra gli eventi in programma che si svolgeranno nei quattro giorni dal 20 al 23 settembre 2018 e dettagliatamente descritti sul sito www.verticalmovie.it merita una segnalazione la proiezione in format verticale nella giornata di domenica 23 settembre, dalle ore 9,00 alle 14,00, della  Half Maraton Via Pacis, mezza maratona multi religiosa per la pace organizzata dalla FIDAL e promossa da Roma Capitale e dal Pontificio Consiglio della Cultura. Da non trascurare anche i premi previsti con il Best Vertical Movie Short, assegnato dalla giuria tecnica consistente in €.3.500,00 più targa per il vincitore assoluto mentre per i classificati al secondo il premio è di €.1.500,00 più targa e di €.1.000,00 più targa per il  terzo. Ai premi della giuria tecnica si aggiungono altri in denaro assegnati dal pubblico e riconoscimenti vari, senza denaro, assegnati da una giuria di qualità per le varie sezioni.

Teatro Ivelise – Roma, Via Capo d’Africa, 8/12

Mariagrazia Fiorentino

Un luogo per chi ama l’essenza dello spettacolo, un salotto intimo dove ritrovarsi a due passi dall’Anfiteatro Flavio. “Il Teatro Ivelise, infatti, è recitare, ballare e fare musica, grazie agli artisti che ha incontrato nel suo percorso di vita…., dedicato alla formazione artistica attraverso la quale ha consolidato nel tempo valide collaborazioni con gli insegnanti e gli allievi”. Uno spazio che guarda con interesse alle nuove generazioni. Gli spettacoli iniziano  il 5 ottobre con “Mamma son tanto felice perché” commedia di e con Angelica Bifano. “Cosa comporta non accettare l’assenza?”, “quanto tempo serve per elaborare un lutto?”, “è possibile ricominciare una nuova vita a 50 anni?”. Questi sono alcuni degli interrogativi che si pone Delfina che ripercorre con il corpo e con la mente una storia appena finita.

Teatro Ivelise corso-burlesque

Terminerà la rassegna il 5 maggio 2019 con “La maison de Lolà” – varietà, regia di Brenda Monticone Martini con le coreografie di Lola Lustrini. La Maison de Lolà è il format più frizzante del Teatro Ivelise, una miscela esplosiva fatta di: burlesque, boylesque, cabaret e musica dal vivo. Ad accogliere gli ospiti nel salotto della maison saranno personaggi bizzarri un po’ francesi, e di altre epoche. Un luogo magico per vivere storie di personaggi incantevoli e viaggiare tra le piume e l’ironia del favoloso mondo del burlesque”.

Per conoscere il calendario completo degli eventi consultare il sito web www.teatroivelise.it

REF – RomaEuropa Festival 2018

Mariagrazia Fiorentino

Trentatresima edizione del Festival dal 19 settembre al 25 novembre 2018.

E’ il regista e coreografo Serge-Aimé Coulibaly che inaugurerà al Teatro Argentina di Roma la rassegna. Ventisette luoghi diversi con eventi di danza, teatro, musica, cultura e altro. “Promuovere l’apertura alla conoscenza, dice Monique Veaute, presidente della Fondazione RomaEuropa, è un modo per poter negare i falsi preconcetti riguardo i rischi  che la nostra società corre incontrando altre civiltà. E’ una sfida che il festival intende accogliere invitando artisti dall’Africa, dall’Asia, dal Nord e Sud America e dal Medio Oriente”.

Romaeuropa 2018

E’ un modo per conoscersi e farsi conoscere, un legame fra culture lontane ma che lo sono solo all’apparenza. Alcune di queste iniziative sono gratuite.

Per saperne di più giorni di programmazione, orari e prezzi degli eventi in cartellone consultare il sito web www.romaeuropa.net

 

Sembra mio figlio – Un film di Costanza Quatriglio che ne firma la regia con BASIR AHANG, TIHANA LAZOVIC e DAWOOD YOUSEFI, dal 20 settembre al cinema distribuito da Ascient Film con RAI Cinema

Mariagrazia Fiorentino

E’ un incredibile storia vera, una tragedia umana, ma non banale. Un film che coglie il momento buio e triste in cui viviamo, in questa Europa sempre più arida di sentimenti ed accoglienza vera. E’ una storia di “ricongiungimento familiare al contrario”, che ha luogo nel territorio di partenza e non in quello di esilio, scrive Amnesty International. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara

Jan e i suoi fratelli sono i figli della diaspora, non sono attori professionisti e tutto questo offre una freschezza di recitazione unica. Un film da non perdere

Domenica 30 settembre 2018 – Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia all’insegna delle eccellenze del cibo e del vino delle varie località

Testo e Foto di Donatello Urbani

Per la terza volta l’Associazione Borghi Autentici d’Italia richiama l’attenzione dei turisti organizzando su ben 60 comuni rassegne, sagre e feste che, in linea con le indicazioni ministeriali , sono rivolte al cibo ponendo le loro attenzioni sull’enogastronomia dei vari territori. Infatti “Cibo e vino: orgoglio di comunità” è il tema scelto per questa terza Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia che si svolgerà il 30 settembre 2018 con una festa diffusa su tutto il territorio nazionale e che vede la partecipazione di oltre 60 piccoli e medi comuni aderenti all’Associazione Borghi Autentici d’Italia. Dalla Liguria alla Sicilia, i comuni che parteciperanno all’evento racconteranno la storia dei loro sapori, attraverso una serie d’iniziative dedicate, tra street food, show cooking, mercatini autentici a km 0, convegni, mostre fotografiche ed eventi di carattere antropologico e storico. L’elenco aggiornato delle località dove si svolgeranno queste manifestazioni è riportato sul sito web www.borghiautentici.it oppure telefonando 0524.587185 o per e.mail associazione@borghiautenticiditalia.it.

Da Francesco a Francesco – L’Unione Nazionale delle Pro-Loco presenta la Quinta Edizione del cammino di Francesco che in sedici tappe unisce Assisi e Roma

Donatello Urbani

Il via è previsto per  il 19 settembre da Roma (piazza San Pietro), mentre l’arrivo sarà il 4 ottobre ad Assisi. Un percorso suddiviso in 16  tappe per 266 chilometri, toccando ben 18  località. Questa in poche righe la quinta edizione della staffetta da “Francesco a Francesco” , organizzata dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) che è stata presentata nella sala “Spadolini” del Ministero dei Beni Culturali (Mibac), a Roma. I partecipanti cammineranno lungo la Via di San Francesco, attraverso i luoghi in cui il Santo ha trascorso gran parte della propria vita, lasciando importanti tracce. Il percorso, accessibile a tutti, si snoda tra boschi, strade e sentieri di Lazio e Umbria, tra gli splendidi scorci della Valle Santa Reatina e lungo il tratto Spoleto-Norcia del percorso benedettino, incoronata tra le vie verdi più belle d’Italia: dieci le tappe in territorio del Lazio, sei in Umbria; 18 le località attraversate indicate di seguito:19 settembre: Roma San Pietro-Fontenuova, 23 km (livello di difficoltà: facile).20 settembre: Fontenuova-Monterotondo, 24 km (facile).21 settembre: Monterotondo-Palombara Sabina, 12 km (facile).

22 settembre: Palombara Sabina-Montelibretti 17 km ( mediamente facile).

23 settembre: Montelibretti-Poggio Moiano (15, mediamente facile).

24 settembre: Poggio Moiano-Poggio San Lorenzo 13 km (mediamente facile).

25 settembre: Poggio San Lorenzo-Rieti 18 km (facile).

26 settembre: Rieti-Poggio Bustone, 19 km (mediamente facile).

27 settembre: Poggio Bustono-Greccio, 21 km (facile).

28 settembre: Rieti-Greccio, 19 km (facile).

29 settembre: Greccio-Torreorsina, 18 km (difficile).

30 settembre: Torreorsina-Ceselli, 18 km (facile).

1 ottobre:  Ceselli-Spoleto, 12 km (difficile).

2 ottobre: Spoleto-Trevi, 12 km (mediamente facile).

3 ottobre: Trevi Spello-Santa Maria degli Angeli, 20 km (facile).

4 ottobre: Santa Maria degli Angeli-Assisi, 5 km (facile).

L’occasione della presentazione di questa staffetta ha offerto anche l’opportunità ai presenti di parlare dei problemi comuni a tutti i 44 cammini previsti nella rete predisposta dal Ministero  dei Beni Culturali per il territorio italiano  con l’intento di promuovere una forma  di turismo lento che, da recenti studi, sarà quella che più delle altre caratterizzerà il turismo degli anni a venire.