About Donatello Urbani

This author has not yet filled in any details.
So far Donatello Urbani has created 667 blog entries.

RISONANZA CINESE: Esposizione Itinerante Internazionale di Pittura a olio cinese

Testo Pierfrancesco Fedi – Foto Donatello Urbani

Il Complesso del Vittoriano di Roma nell’Ala Brasini ospita dal 19 luglio, e fino al 9 settembre, un’interessante, quanto importante, mostra: “Risonanza Cinese: Esposizione Itinerante Internazionale di Pittura a olio cinese”, la quale ha già toccato città come Parigi (Palais Brongniart) e Hangzhou (Accademia di Belle Arti), riscuotendo consensi e attenzione.

20180718_121648Intervento del Direttore dell’Istituto di Pittura ad olio dell’Accademia Nazionale Cinese di Pittura con alla sua destra i curatori Nicolina Bianchi e Zhan Jianjun

Si tratta di una mostra particolare, nell’ambito della pittura contemporanea cinese, in quanto come già si comprende dal titolo è una mostra incentrata sulla tecnica della pittura a olio utilizzata da un nutrito gruppo di pittori cinesi (ben 62 con più di 150 opere esposte); non si tratta perciò di un’esposizione sulla produzione pittorica attuale, o dell’ultimo ventennio nella Repubblica Popolare, ma affronta esclusivamente l’uso di questa tecnica di esecuzione, che è arrivata dall’Occidente in Cina e conta ormai un secolo di storia e di esperienze nel territorio cinese.

20180718_124126                                             Xu Jiang: “Campo di girasoli in dodici scenari – Il levarsi del vento autunnale

La tradizione pittorica cinese è rappresentata da uno straordinario patrimonio di dipinti i cui più antichi esempi sopravvissuti precedono la fondazione dell’Impero nel 221 a. C. da parte di Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina, riunificata dopo secoli di divisione e di lotte fra diversi regni. La pittura cinese si è espressa nel corso dei secoli nei rotoli (orizzontali e verticali), eseguiti principalmente ad inchiostro su seta o su carta, oppure nei dipinti parietali all’interno di importanti e sontuosi complessi tombali o anche nelle pitture religiose per le strutture buddhiste e taoiste. A partire dal XX secolo attecchisce in Cina anche l’uso della tecnica della pittura ad olio, attraverso la mediazione occidentale, con grandi pittori cinesi che si recarono a studiare in Europa, ma anche in Giappone, per conoscere e impratichirsi di questa “tecnica”, estranea alla tradizione cinese e orientale in genere.

20180718_124255                                                Quan Shanshi: “Ayigul, giovane donna tagika splendidamente agghindata

L’esito di questo impegno è ben evidenziato da questa mostra che si concentra esclusivamente sulla produzione e sugli esponenti principali degli ultimi trent’anni all’incirca, in cui sono comunque presenti più generazioni, dai “maestri”, eredi dei grandi pittori del XX secolo che si cimentarono nei dipinti a olio e hanno consegnato capolavori proprio in questo ambito, agli artisti più giovani, in un panorama caleidoscopico delle ricerche e delle molteplici tendenze.

20180718_125650                                                                                                 Dai Shihe: “Pastorale”

Curatori della mostra, in un sinergico incontro tra Cina e Italia, sono Nicolina Bianchi, Claudio Strinati e Zhang Zuying che, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, hanno cercato di evidenziare quel complesso e articolato legame che contraddistingue il rapporto tra la Cina e l’Occidente nel corso del tempo e che si concretizza nell’adesione a questa tecnica da parte di artisti che coprono diverse generazioni. Nel catalogo sono poi presenti una breve presentazione di Zhan Jianjun e un contributo di Shao Dazhen.

20180718_123923                                                                                               Lou Zhongli: “Soffione”

Le opere, molte di dimensioni considerevoli, sono inserite in tre grandi sezioni tematiche: Il significato della vita; il pensiero umanistico; la terra dell’anima. Ma il visitatore può seguire altre tracce nei diversi percorsi, soffermandosi ad esempio sulle innumerevoli possibilità offerte dalla tecnica ad olio, usata tanto per raggiungere risultati di iperrealismo, quanto per suggerire le tipiche modalità compositive della pittura tradizionale ad inchiostro, ma anche utilizzando evidenti e ben definiti colpi di spatola o effetti di scomposizione e ricomposizione delle fonti luminose. Immagini figurative legate alle rappresentazioni delle numerose minoranze etniche convivono felicemente con immagine astratte, paesaggi e ritratti si alternano e dialogano tra loro, in modo che ciascun fruitore possa ritrovarsi in consonanza con i pittori a lui più congeniali, nel riverbero generale dell’armonioso “soffio vitale” che anima, più che ciascuna delle singole opere, il generale complesso di questa esperienza visiva.

20180718_121439                                                                             Zhan Jianjun: “Pini sui monti innevati”

La mostra non rappresenta tanto l’incontro fra la tradizione orientale e la tecnica occidentale; a questo punto, con un secolo di storia e di esperienze ampiamente vissute ed elaborate, essa si pone come testimonianza di uno dei tanti modi con i quali si può cogliere l’estro creativo che pervade i diversi artisti, ormai eredi anche di questa forma, tecnica ed espressiva allo stesso tempo, come ha ben evidenziato Zhang Zuying con cui abbiamo colloquiato di fronte al suo Autoritratto, ricordando il suo Maestro, uno di quei grandi del XX secolo che più volte sono stati evocati, Liu Haisu (1896-1994).20180718_130035_001                                                                             Wang Yidong: “Il sole mi segue ovunque”

Sono disponibili i cataloghi in due diverse vesti tipografiche una ridotta ed una ampliata con apporti scientifici di specialisti e dei curatori,  sia cinesi che italiani, entrambe con un ampio corredo di riproduzioni fotografiche a colori.

20180718_125311                                                                                    Zhang Zuying: “Antica Via-Tempo”

Roma – Complesso del Vittoriano – Via San Pietro in Carcere (Ala Brasini) fino al 9 settembre 2018 tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 19,30. Biglietto d’ingresso intero €.5,00.  Informazioni tel. +39.06.8715111 – sito web www.ilvittoriano.com

FARA MUSIC FESTIVAL – La musica jazz anima l’estate della Sabina con le sue note.

Donatello Urbani

Da dodici anni Fara in Sabina (Rieti) propone ai suoi turisti estivi una pausa musicale da abbinare al soggiorno che comunque conserva nella lussureggiante bellezza di una natura , silenziosa e incontaminata lontana dalle correnti di traffico, la sua caratteristica fondamentale.  A tutto questo si aggiunge  una sana quanto saporita enogastronomia, grazie al miglior olio extravergine di oliva esistente al mondo.

800px-ItalyFaraSabinaPalazzoOrsini                                                                                         Fara in  Sabina (RI) – Palazzo Orsini.

Significative in proposito le parole dell’Assessore Paola Trambusti che nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento ha dichiarato: “Il turista che sceglie per le proprie vacanze la nostra cittadina, non solo nei mesi estivi, ha scelto di allontanarsi dal turismo di massa mordi e fuggi preferendo trascorrere da noi una vacanza improntata alla salubrità,  al relax e alla cultura senza disdegnare la nostra semplice quanto saporita enogastronomia. I concerti proposti in questo Festival, tutti con ingresso gratuito, sono abbinati ad iniziative culturali quali visite guidate alle sedi dei più significativi monumenti culturali cittadini dal Museo del Silenzio all’interno di un Monastero di Clausura delle Clarisse, al Museo Archeologico che conserva prestigiosi reperti della civiltà sabina provenienti dagli scavi effettuati in  siti prestigiosi quali la città di Cures o Trebula Mutuesca.

800px-ItalyFaraSabinaConventoClarisse2                                                                           Fara in Sabina: Ingresso al Monastero delle Clarisse

Caratteristica di questa dodicesima edizione è averla abbinata alla rassegna “Borghi Swing” , manifestazione promossa dal Ministero dei Beni Culturali – Mibact – fra i sette borghi più musicali d’Italia, della quale Fara Sabina ne fa parte grazie proprio all’organizzazione di questo Festival. Inoltre, come per le precedenti edizioni, anche questa avrà una “Summer School” con corsi di specializzazione per giovani musicisti  e un riferimento con la cultura musicale di una nazione europea che per l’edizione 2019 sarà l’Austria. Spetta di diritto al direttore artistico Enrico Moccia presentare il cartellone dell’intera rassegna musicale che include: “ Il Fara Music Festival, 23/29 Luglio, XI Edizione. Tutti i concerti hanno  inizio alle ore 21:30, con ingresso gratuito, nel Piazzale Roma, parco antistante la pineta di Fara in Sabina, nei giorni:

23/07: GV3 Giuseppe Vitale Trio feat. Cutello Bros – Giuseppe Vitale (piano), Stefano Zambon (contrabbasso), Edoardo Battaglia (batteria).  Special guest Matteo Cutello (tromba) e Giovanni Cutello (sax);

24/07: George Garzone/Leo Genovese Quintet – George Garzone (sax) Leo Genovese (pianoforte) Daniele Germani (sassofoni), Stefano Battaglia (contrabbasso) e Juan Chiavassa (batteria);

20180615_120652                                                                                                Il maestro Gegè Telesforo

25/07: Gegè Telesforo Quartet – Gegè Telesforo (voce), Dario Deidda (basso), Stefano Costanzo (batteria) Marco De Gennaro (pianoforte).

26/07: Tomasz Chyła Quintet – Tomasz Chyła (violino), Piotr Chęcki (sassofono), Szymon Burnos (piano ed elettronica), Krzysztof Słomkowski (contrabbasso), Sławek Koryzno (batteria).

27/07: Quantum Trio – Michal Jan Ciesielski (sax), Kamil Zawislak (piano) e Luis Mora Matus (batteria).

28/07: Mike Moreno Quartet – Mike Moreno (chitarra elettrica), Kendrick Scott (batteria), Matt Brewer (basso) e Aaron Parks (pianoforte).

29/07: Aaron Parks Trio – Aaron Parks (pianoforte), Matt Brewer (contrabbasso), Kendrick Scott (batteria).

In parallelo ai concerti principali si terrà la rassegna “Borghi Swing” che si svilupperà all’interno del Borgo di Fara in Sabina con set interamente acustici per un ritorno alle origini quando ancora l’ascolto non prevedeva amplificazioni. Un vero e proprio salto nel passato ma con uno sguardo verso il futuro per promuovere un territorio che da anni ormai ha aperto le porte al jazz e alla cultura. Tre le location di Fara all’interno delle quali si avvicenderanno gruppi jazz italiani under 35: la chiesa di Santa Chiara, costruita nel 1643, il Museo del Silenzio del Monastero delle Clarisse, del 1673. I concerti in programma avranno il seguente calendario:

28/07 – ore 18:15 – Ermanno Novali Piano Solo – Chiesa di Santa Chiara. A seguire alle  ore 19:30  Zadeno Trio – Monastero delle Clarisse;

29/07 – ore 11:15 – Cocoon -Chiesa di Santa Chiara  e alle ore 12:30 – PS3 (Pietro Santangelo Trio)  – Monastero delle Clarisse. A seguire alle ore 18:15 – Sidewalk Cat Quintet – Chiesa di Santa Chiara e alle ore 19:30 – Zarrinchang Trio – Monastero delle Clarisse”.

Maggiori notizie ed informazioni sul sito www.faramusic.it

RomAfrica Film Festival 2018 alla Casa del Cinema dal 18 al 22 Luglio

Redazione

Un festival che presenta i colori, gli umori e la vita, in tutti i suoi molteplici aspetti, di un continente che spesso occupa le nostre cronache con vicende di tutt’altro  contenuto. Questo festival sarà una buona occasione per aprirsi verso un continente dai molteplici aspetti di quali in gran parte restano da scoprire, inoltre, sarà anche la buona occasione per ricordare il centenario della nascita di Nelson Mandela.   Importante è anche  il contenuto culturale di queste proiezioni, tutte con ingresso gratuito, offerto agli spettatori.

Loc-RAFF-2018-2-v9

Di seguito il programma dell’intera rassegna:

18 luglio: presso il WeGil, a Largo Ascianghi 5 in Trastevere. Alle ore 20:30: “Penalty” (Italia, 2016, 15 min, in it.). Regia: Aldo Iuliano WeGil, Trastevere (solo su invito). A seguire “Atto di difesa“ (Biografico, Sudafrica / Paesi Bassi, 2017, 121 min, dialoghi originali con. sott. it.) Regia: Jean van de Velde WeGil, Trastevere (solo su invito);

19 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 16:00 si terrà una Tavola rotonda sul tema “La nuova cooperazione allo sviluppo”. A seguire alle ore 18:00Penalty” (Italia, 2016, 15 min, in it.). Regia: Aldo Iuliano Sala Deluxe e, in successione “Il console italiano” (Drammatico, Italia / Sudafrica, 2012, 90 min, in it.) Regia: Antonio Falduto Sala Deluxe. Introducono la proiezione  il regista e l’attrice Giuliana De Sio;

20 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00The Recce” (Azione, Sudafrica, 2017, 155 min, v. o. sott. it.) Regia: Johannes Ferdinand Van Zyl Sala Deluxe. Alle ore 17:00Against All Odds” (Italia, 2018, 29 min, v. o. sott. it.) Regia: Charity Resian e Andrea Iannetta Sala Deluxe. A seguireToo much stress from my heart” (Italia / Marocco, 2016, 60 min, v. o. sott. it.) Regia: Ludovica Lirosi Sala Deluxe. Introduce la regista Ludovica Lirosi. Alle ore 19:00Myself When I’m Rea”l (Usa, 2017, 13 min, v. o. sott. it.) Regia: Nefertite Nguvu Sala Deluxe. A seguireThis Is Congo” (Usa / R.d. Congo, 2017, 93 min, v. o. sott. it.) Regia: Daniel McCabe Sala Deluxe. Alle ore 21:00Terrain Vague” (Algeria, 2017, 14 min, v. o. sott. it.) Regia: Latifa Said Teatro all’aperto; a seguireAtto di difesa” (Biografico, Sudafrica / Paesi Bassi, 2017, 121 min, v. o. sott. it.) Regia: Jean van de Velde Teatro all’aperto

21 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00 Concorso Seconde Generazioni. Proiezioni nella sala Deluxe di  corti in concorso realizzati da artisti italiani di seconda generazione. Fuori concorso: Ambaradan di Amin Nour e Paolo Negro, L’ultima rima di Carlo Fracanzani, Appuntamento ai Marinai di Ariam Tekle e Paura dell’ignoto di Gabriel Jenkinson. Presenti Amin Nour (Ambaradam), Carlo Fracanzani e Tezeta Abraham (L’ultima rima). Alle ore 17:00 proiezione della pellicolaChmin-difir” (Tunisia, 2016, 10 min, v. o. sott. it.) Regia: Houdda Maddahi Sala Deluxe. A seguire “Il lamento del pesce rosso” (Tunisia, 2013, 8 min,  v. o. sott. it.) Regia: Oubayd Allah Ayari Sala Deluxe. A seguireEra meglio domani” (Drammatico, Tunisia, 2012, 74 min, v. o. sott. it.) Regia: Hinde Boujemaa. Sala Deluxe. Alle ore 19:00 “Sagar” (Senegal / Marocco, 2015, 12 min, v. o. sott. it. e fr.) Regia: Pape Abdoulaye Seck Sala Deluxe. A seguireMy Name Is Adil” (Drammatico, Marocco, 2016, 74 min, v. o. sott. it.) Regia: Adil Azzab, Andrea Pellizzer, Magda Rezene. Sala Deluxe. Alle ore  21:00 “Rabie Chetwy” (Egitto, 2015, 15 min, v. o. sott. it.) Regia: Mohamed Kamel Teatro all’aperto. A seguireLa bella e le bestie” (Poliziesco / Drammatico, Tunisia, 2017, 100 min,v. o. sott. it.) Regia: Kaouther Ben Hania Teatro all’aperto Introduce l’attrice Mariam Al Ferjani

22 luglio: alla Casa del Cinema, a Largo Marcello Mastroianni 1 in Villa Borghese. Alle ore 15:00Pagine nascoste” (Italia, 2017, 67 min, in it.). Regia: Sabrina Varani Sala Deluxe. A seguireTumaranké” (Italia, 2018, 15 min, v. o. sott. it.) Sala Deluxe Sarà presente Simona Coppini, una delle autrici. Alle ore 17:00Jours Intranquilles” (Algeria, 2016, 30 min, v. o. sott. it.) Regia: Latifa Said Sala Deluxe. A seguireBurkinabè Rising” (Burkina / Usa / Bulgaria, 2018, 71 min, v. o. sott. it.) Regia: Iara Lee. Sala Deluxe alle ore 19:0021 Insonnia” (Gibuti / Italia, 2017, 14 min, in it.) Regia: Kassim Yassin Saleh Sala Deluxe Introducono il regista e l’attrice Paola Lavini. A seguireSamba Traoré” (Fiction, Burkina Faso, 1992, 90 min, v. o. sott. it.) Regia: Idrissa Ouédraogo. Sala Deluxe. Alle ore 21:00 si terrà la premiazione e proiezione del corto vincitore del concorso Seconde Generazioni e a seguire la proiezione di “Idris” (Gibuti / Italia,  2017, 13 min, in it.) Regia: Kassim Yassin Saleh Teatro all’aperto Introducono il regista e l’attore Mirko Frezza. A seguireWallay” (Drammatico, Burkina / Francia / Qatar, 2017, 84 min, v. o. sott. it.) Regia: Berni Goldblat Teatro all’aperto Introduce Nolwenn Delisle (Francofilm).

Maggiori notizie ed informazioni su www.romafricafilmfest.com

Umbria Jazz 2018 con un’Edizione speciale con grandi eventi

Redazione della testata

Questa edizione giunge per la 45/esima volta a Perugia dal 13 al 22 luglio “con una edizione speciale per qualità di proposte, eterogeneità di scelte artistiche, presenza di grandi personalità del mondo della musica. È l’edizione con cui il festival intende dare concretezza al riconoscimento di manifestazione di rilevanza nazionale che l’anno scorso è stato sancito con una legge dello Stato”, come scrivono gli organizzatori dell’ omonima Fondazione. Identica alla precedenti edizioni è la la formula sia per i concerti a pagamento che si terranno nelle tre sedi principali: l’Arena Santa Giuliana, main stage dal 2003, per i grandi eventi in prima serata, preceduti da una performance nel Restaurant Stage a partire dalle 19,30; il teatro Morlacchi per i concerti jazz del pomeriggio, serali e ’round midnight; la Galleria Nazionale dell’Umbria per le performance di mezzogiorno nella Sala Podiani. Quest’anno si aggiungono anche i concerti aperitivo e quelli serali in un locale del centro storico, Umbrò, mentre ritornano le jam sessioni notturne, a partire dall’una, che si svolgono nel ristorante da Cesarino. Confermati gli appuntamenti enogastronomici a pranzo e cena alla Bottega del Vino (tutti i giorni) e a pranzo alla Taverna (solo sabato e domenica). Due, come da tradizione, le location per gli eventi gratuiti all’aperto: Piazza IV Novembre (in quarantacinque anni di storia, l’unico palco sempre presente: se si deve scegliere una immagine che racconti questa storia, è il palco in Piazza IV Novembre) e i giardini Carducci, ma tutto il centro storico di Perugia è coinvolto grazie alle due street parade quotidiane dei Funk Off. Un capitolo importante del lavoro di Umbria Jazz è la creazione di opportunità per i giovani musicisti. Naturalmente parliamo delle Clinics tenute in collaborazione con il Berklee College of Music di Boston che si svolgono a Perugia da trentatré anni e che permettono di studiare ai circa duecento iscritti (divisi in diverse classi) la musica nei suoi diversi aspetti con un metodo didattico che non ha eguali al mondo.

Quincy Jones                                                                                                           Quincy Jones

Aprirà la rassegna un’autentica leggenda della musica jazz: Quincy Jones che per l’occasione festeggia l’ottantacinquesimo compleanno nella serata inaugurale (13 luglio) all’arena Santa Giuliana.  Nei giorni successivi si alterneranno nei vari palcoscenici grandi artisti in una grande rassegna che non è solo l’esaltazione della musica, bensì presenta tutti i connotati di di un evento culturale di livello internazionale come attesta anche il concerto di chiusura del 22 luglio con melody Gardort e Gregory Porter insieme all’Umbria Jazz Orchestra.

Perugia: Fondazione Umbria Jazz – 06122 Perugia Piazza Danti, n.28 – Tel.+39.075.5732432 – e.mail info@umbriajazz.com – box office per acquisto biglietti on line www.umbriajazz.com

 

L’Acquario di Roma

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Un primato invidiabile che vanta la città di Roma è quello di possedere  un gran numero di Musei, monumenti e centri culturali: le statistiche ne contano oltre 200 con 400 monumenti d’interesse nazionale. Uno, però, la cui mancanza è particolarmente avvertita é quella dell’acquario. Dal prossimo 2019, mese previsto giugno, anche questa importante attrazione culturale si aggiungerà a quelli già esistenti pareggiando il conto con le principali città culturali sia pure con una nuova particolare variante presente al momento solo a New York City.

20180702_13095720180702_115916

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Significative in proposito le parole di  Marco Staderini, Presidente della Società Acquario di Roma:”Sarà un edutainment center senza precedenti. La prima mossa è nata 20 anni fa con l’idea di costruire un acquario. Sono occorsi 10 anni per il disbrigo di pratiche burocratiche e l’ottenimento delle licenze. Nei successivi 10 anni  si sono eseguiti i lavori. Oggi siamo in condizione di presentare ai romani e non, un luogo unico che unirà il divertimento alla magia della divulgazione hi-tech, la scoperta del mare al relax, il piacere al business e l’innovazione alla sostenibilità. Abbiamo immaginato un evento ricco di emozione ed engaging power che sfrutta le più avanzate tecnologie disponibili nel campo delle exibition e dei show-events. Così ai pesci identici a quelli presenti negli altri acquari, con una netta preferenza nella presentazione di specie proprie del Mar Mediterraneo, circa 50, se  ne aggiungono ben 27.462 tecnologici. Veri propri robot che sia  nel muoversi che nell’aspetto sono del tutto identici a quelli veri che madre natura ci mette a disposizione.  A questi robot camuffati da pesci è stata affidata, fra le altre, una funzione in più: monitorare le acque, analizzarle e riferire all’esterno lo stato di salute dell’intero acquario.  Alla realizzazione di questi robot hanno contribuito in maniera determinante vari Enti di Ricerca Nazionali, quali CNR, ENEA, INGV, in collaborazione con vari istituzioni universitarie, in particolare romane, ed il fattivo apporto sulla conoscenza del mare  da varie fondazioni ed istituzioni pubbliche e private quali la Guardia Costiera, La lega Navale, WWF, Mare Vivo e molti altri.

20180702_120116                              20180702_120159

 

 

 

 

 

 

Già all’ingresso si respira quell’aria nuova improntata alla tecnologia che caratterizza l’intera struttura. Nell’atrio, infatti, alla base della scalinata tra le colonne principali una sorprendente installazione wordfall sorprenderà il visitatore che potrà passare attraverso la cascata di gocce d’acqua senza bagnarsi: un sensore rileverà la prossimità degli utenti e comanderà alla cascata di aprirsi come un sipario. Una ulteriore possibilità d’interattività consentirà al pubblico di giocare con l’installazione e scrivere o disegnare su un display il proprio nome o altre parole e immagini che diventeranno automaticamente parole e immagini d’acqua. Un tappeto virtuale d’acqua che offre la sensazione di camminare davvero sull’acqua, condurrà gli ospiti verso il fondo della sala dove una sorprendente videoinstallazione olografica lo metterà in scena con una sequenza di autentica vita sottomarina: la proiezione farà in modo che questo mondo sottomarino sia fisicamente presente nello spazio della sala e percepibile dagli ospiti in maniera immersiva e coinvolgente.  La proiezione 3d sul pavimento gestita da sensori di movimento creerà delle micro-onde che reagiscono ai passi dei visitatori che saranno accompagnati da un suggestivo sound design che simula l’ecosistema sottomarino. Sarà presente  anche un inedito open bar: luci e proiezioni creeranno un effetto underwater e una spettacolare sirena nuoterà virtualmente attraverso una grotta sottomarina per sorprendere gli ospiti mentre sorseggiano drink e cocktail. La parola conclusiva spetta a Domenico Ricciardi, Presidente di Mare Nostrum Romae s.r.l. cogestore dell’Acquario di Roma: “Il sogno è ormai di tutti. L’acquario di Roma è di tutti i romani e sta diventando realtà”.

20180702_120020

Roma – Piazzale Umberto Terracini – EUR,  Stazione metro B Palasport – Disponibile anche un ampio parcheggio per moto e auto.

“Peroni Cruda” chiude la mostra “Acqua e Birra per Roma Capitale”

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

E’ stato un eccezionale finissage  quello offerto dalla mostra dal titolo “Acqua e Birra per Roma Capitale” dove la birra Peroni Cruda, riconosciuta la migliore al mondo per l’anno 2018, è stata la vera  coprotagonista. Il periodo espositivo della piccola quanto interessante mostra che ha raccontato il legame tra la Città di Roma, la sua acqua e la  birra prodotta da oltre un secolo dalla Peroni quì in città, è terminato in bellezza.

Peroni Cruda 3                                                      Birra Peroni Cruda a Sant’Ivo alla Sapienza- Foto courtesy Ufficio Stampa Utopia

Acqua e birra in abbinamento hanno richiamato su di loro le attenzioni di questa rassegna ed insieme ci hanno offerto una dimostrazione del ruolo importante che rivestono nella vita dell’uomo e, per questo,  entrambe sono oggetto di cure e attenzioni. (Vedi la recensione sulla rassegna “Acqua e Birra per Roma Capitale” presente in altra pagina di questa rivista). Proprio la volontà di offrire sempre attraverso la ricerca un prodotto che sia sempre al top della qualità e della salubrità, è stata la politica produttiva  seguita dalla Birra Peroni.  Anche questo, fra tutti gli altri, è stato l’incentivo per produrre una  birra “non pastorizzata” che già all’esordio è stata la più pluripremiata della famiglia Peroni e, per l’occasione del finissage, anche la protagonista dell’ultima giornata della mostra. Le caratteristiche che distinguono Peroni Cruda hanno permesso a questa birra di essere nominata, tra gli altri riconoscimenti ottenuti, International Style Lager of The Year in occasione del New York International Beer Competition 2018.

20180628_115447

Distinguendosi tra le oltre 600 birre, provenienti da 14 Paesi che hanno preso parte all’ultima edizione della competizione nel cuore di Manhattan, Peroni Cruda è stata dunque riconosciuta quest’anno come miglior birra a livello internazionale della sua categoria. “Una birra speciale, dunque, per una location altrettanto prestigiosa, come quella dell’Archivio di Stato nel complesso di S. Ivo alla Sapienza che ha ospitato questa rassegna,” ha dichiarato Ludovica Lioy, Peroni Family Brand Manager, che nel proseguo ha affermato: “Peroni Cruda ha contributo a tenere alto in questi due anni l’onore del made in Italy nel mondo. La sua qualità, riconosciuta dai consumatori ma anche dai principali esperti del settore, deriva dall’ingrediente principale, il Malto 100% Italiano, e dal processo produttivo che, grazie alle basse temperature e alla microfiltrazione dei lieviti, garantisce un prodotto stabile nel tempo che mantiene, ad ogni assaggio, la stessa freschezza della birra come appena spillata in birrificio. Questo è il motivo per cui Peroni Cruda  è buona come appena fatta e rende il privilegio dei nostri mastri birrai un piacere per tutti”.  Una dichiarazione importante questa che indirizza i consumatori di birra a scegliere, senza esitazioni, Peroni Cruda quale miglior compagna di questa estate.

ELIZABETH UNIQUE HOTEL – Dimora charme che rivoluziona l’ospitalità negli hotel cinque stelle

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

In una delle vie più anonime di Roma, tra via del Corso e via della Frezza,  tra le preziose mura di Palazzo Pulieri Ginetti, nobile residenza oggi gestita dalla Famiglia Curatella, storica famiglia di albergatori, si trova l’hotel cinque stelle più esclusivo e raffinato della città.

dig

Il nome dell’hotel è un omaggio alla Signora Elisabetta, madre e nonna dei fondatori: figura femminile chiave, che ha lasciato dietro di sé le tracce indelebili del proprio amore e l’esempio di un’accoglienza autentica e unica che ha rappresentato nella maniera migliore il concept della raffinata ospitalità proprio degli hotel 5 stelle tanto a Roma quanto nelle loro strutture alberghiere presenti nelle città di Bologna e Venezia.

IMG_20180627_130105                                                                         IMG_20180627_131401

 

 

 

 

 

 

 

 

 Maurizio Cannavacciulo: “Suppellettili” – 2012 – Opera in vendita                            Michael Gambino: “Dreams” – 2015 – Opera in vendita

Giuseppe Falconieri, già Generale Manager di realtà alberghiere anche internazionali, è stato chiamato a svolgere le funzioni gestionali con incarico di consulente apicale della proprietà e a guidare la direzione creativa e operativa di questo innovativo progetto che si basa su una filosofia realizzata in un’esclusività inedita e visionaria che si riassume nelle parole dello stesso Falconieri: “Il lusso non è apparire, bensì essere compresi e trovare appagamento nei piccoli dettagli e ispirazione nelle suggestioni artistiche con un percorso virtuale antico a contemporaneo, nel privilegio di entrare a far parte di una community di viaggiatori illuminati”. Entrando nella reception si avverte le netta sensazione di essere entrati in una residenza esclusiva dove alle arti è riservato il compito di porgere il benvenuto.

IMG_20180627_131500

IMG_20180627_131445

 

 

 

 

 

 

 

  Simafra: “Chaotic” – 2018 cm.150X400- L’opera é esposta sulla parete sinistra del corridoio

Corridoio nell’Hotel Elisabeth Unique

Opere di pittori, prevalentemente contemporanei  di scuola romana, senza dimenticare anche artisti stranieri, selezionate dal gallerista Fabrizio Russo, segnano un vero e proprio percorso espositivo, accompagnato da un sottofondo musicale,  lungo l’intera area fino agli spazi  personali e riservati agli ospiti.  Grande attenzione è riservata alla musica. E’ messa a disposizione dei clienti una scelta di brani musicali alcuni registrati direttamente nel corso di serate organizzate all’interno dell’hotel. Altra grande attenzione sulla quale si è concentrata una particolare cura sono i servizi offerti agli ospiti ad iniziare da una colazione gourmet che inizia la mattina alle 7 e si protrae fino alle 14,30. Sono offerti prodotti accuratamente selezionati tra le migliori eccellenze “made in Italy” che hanno, tanto  nella coltivazioni e produzione biologica quanto nella freschezza e accuratezza della preparazione, le loro più importanti peculiarità. Identica politica è seguita anche nell’offerta di bevande ad iniziare dai vini, selezionati da Luca Maroni, importante enologo italiano autore di vari testi, guide e promotore di una selezione dei migliori vini italiani dell’anno in corso.

IMG_20180627_135034IMG_20180627_144117

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Due proposte inserite nel ricco menu del brunch: “La carbonara” a sinistra e “Cous-Cous di pesce” sul lato destro

Le attenzioni messe in campo sono molteplici, da quelle ecologiche, con l’esclusione assoluta della plastica, all’ organizzazione  di visite guidate alle più significative realtà culturali e monumentali della città, solo per citarne alcune. Il numero delle camere disponibili è di 27 alle quali si aggiungono altre 6 realizzate in una dependance nello stabile di fronte. Quanto scrive Giuseppe Falconieri nel manifesto redatto per l’occasione dell’inaugurazione, è senza dubbio, il miglior pensiero conclusivo: “Qualità reale, non solo percepita. Ogni dettaglio, sia esso estetico o di servizio, è stato concepito e costruito senza alcun compromesso”.

“Elisabeth Unique Hotel” – Roma Via delle Colonnette, 35 – www.ehrome.com  – info@ehrome.com  – fax +39.06.3219979

ETERNAL CITY. Roma nella collezione fotografica del Royal Institute of British Architects

Testo e foto di Donatello Urbani

L’archivio fotografico del Royal Institute of British Architects (RIBA), ordine professionale che  promuove l’educazione alla qualità dell’architettura, fondato nel 1834 a Londra, conserva nel suo archivio fotografico ben 1,7 milioni di immagini. Un nutrito numero di queste  fotografie, opera di fotografi prevalentemente inglesi, salvo  alcune immagini dei fondi dell’Architectural Press Archive, sono state scattate in territorio italiano con una particolare attenzione alla città di Roma.

20180628_105911 Monica Pidgeon: “Tempio di Vespasiano” – 1961. La strada cuttadina che attraversava i Fori fu eliminata alcuni anni dopo.

Quelle selezionate per questa  mostra dal titolo “Eternal City. Roma nella collezione fotografica del Royal Institute of British Architects”,  esposte nella sala Zanardelli del Vittoriano fino al 28 ottobre 2018,  privilegiano uno sguardo ampio e scrupoloso al dettaglio archeologico come al paesaggio, passando per la scala intermedia dell’architettura della nostra città. Come è stato rilevato nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna, Roma possiede non uno, bensì mille volti, che si riflettono nel Tevere e nelle cupole al tramonto, identità distinte che talvolta si contraddicono e altre si sovrappongono, stratificandosi e costruendo una maglia fitta di episodi.

20180628_111314                                                      James Anderson: “Il Tevere con San Pietro e Csatel Sant’Angelo” -1870 circa

Scrivono in proposito  i curatori: “Da sempre Roma attrae l’interesse degli artisti e dei viaggiatori, che nel corso dei secoli ne hanno interpretato i monumenti e l’immagine complessiva”. Gran parte degli autori delle fotografie erano pittori/fotografi che sistemarono le macchine fotografiche negli stessi luoghi che offrivano panorami e scorci di vita vissuta validi anche per opere pittoriche.

20180628_111621                                                                                      Monica Pidgeon: “Stazione Termini” – 1961

L’iconica scalinata di Trinità dei Monti da via dei Condotti o, caso ancor più paradigmatico, il Foro, sono sostanzialmente ripresi con minime varianti su quelle che sarebbero state le scelte compiute da un pittore. Per quanti hanno la memoria storica di quella Roma scomparsa  presente nelle fotografie esposte,  l’intero percorso espositivo che occupa anche gli spazi di recente apertura,  si tingerà di nostalgia, per i più giovani invece avrà un sapore romantico; su tutti i visitatori, di rimando, specialmente per quanti hanno Roma nel cuore, contribuirà a rafforzare  il vincolo che li lega alla loro “eternal city”.

20180628_110939               Complesso del Vittoriano: Spazi espositivi nella sala Zanardelli recentemente inaugurati ed aperti al pubblico

Roma, Monumento a Vittorio Emanuele II – Il Vittoriano –  Sala Zanardelli – Piazza dell’Ara Coeli fino al  28 ottobre 2018 con ingresso gratuito. L’esposizione, promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, è inserita nell’ambito di Artcity Estate 2018

Storie dal Palatino

Testo e foto di Donatello Urbani

La lunga storia del Palatino, il colle che ha ospitato il centro del potere dell’antica Roma, raccontato con visite guidate, dalla sua nascita e fino alla sua musealizzazione nel percorso del Parco Archeologico del Colosseo in sinergia tra La Soprintendenza e l’Università la Sapienza di Roma che da oltre 30 anni cura gli scavi in questa area. Un’occasione unica offerta ai visitatori dei Fori per assistere da vicino ai lavori di scavo nel cantiere archeologico degli “Horrea Vespasiani” sulla via Nova.

20180626_111012

                                                    L’area degli Horrea Vestasiani sullo sfondo la sostruzione del Colle Palatino

Un’occasione di archeologia pubblica in cui è protagonista la storia di un settore delle pendici settentrionali del Palatino che sarà narrata attraverso le diverse “storie” frutto della ricerca, dei ritrovamenti e le ricostruzioni archeologiche degli ultimi vent’anni. Il direttore del Parco archeologico del Colosseo Dott.ssa Alfonsina Russo e il direttore dello scavo Prof. Paolo Carafa aprono questo primo appuntamento di archeologia pubblica nel Parco archeologico del Colosseo, esito di una lunga collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza. Siamo alle pendici settentrionali del Palatino in un’area che inizialmente intorno al X secolo a.C, fu occupata da nuclei di capanne.

20180626_103509                                                                                          L’area del Tempio di Vesta

In epoca successiva tra il 775 e il 750 a.C. questo primo insediamento fu distrutto per lasciare il posto a una fortificazione con cinta muraria, conosciuta come la Roma Quadrata di Romolo, che circondava il colle Palatino con tanto di bastioni e fossato difensivo. L’area all’esterno delle mura fu suddivisa in lotti che furono occupati da vari santuari tra i quali il Tempio di Vesta e una residenza regia. Dopo il 550 a.C. circa,  le mura furono distrutte il fossato colmato e sopra questa area fu costruita la Prima Via Sacra. Ai lati della stessa via furono costruite nuove lussuose abitazioni. Una di queste abitazioni era di proprietà di Cicerone e dette origine, in occasione della confisca da parte di Silla, alla famosa allocuzione “Cicero pro domo mea”. Tutto cambiò di nuovo dopo l’incendio neroniano del 64 d.C. Venne costruita una nuova Via Sacra fiancheggiata da portici e sul quartiere residenziale furono costruiti dall’imperatore Vespasiano  dei magazzini – horrea – per la conservazione di derrate alimentari, e non solo. Dell’originaria sistemazione urbanistica restano solo la Casa delle Vestali ed il Tempio di Vesta, mentre la Porta Mugonia, una della quattro di accesso al colle Palatino, ed il Tempio di Giove Statore trovarono una diversa ubicazione sempre nella stessa zona. Tutta l’area dei Fori  nelle parole del prof. Paolo Carafa, direttore scientifico dello scavo, avrà vita difficile.

20180626_112416                                                                                      L’area in prossimità della porta Mugonia

La Roma delle invasioni barbariche e  negli anni successivi, passando dal campo vaccino fino all’arrivo dei Piemontesi, vivrà solo sopra la vecchia città con costruzioni, come nel caso di Santa Maria Antiqua,  adattate sulle preesistenti oppure recuperando sui resti della vecchia capitale imperiali quanto necessario per sopravvivere. E’ augurabile che giornate quali quella del 26 giugno scorso vengano ripetute con una certa frequenza. Sono delle buone occasioni per consentire a molti cittadini, specialmente romani, per gettare uno sguardo sulla più prestigiosa istituzione universitaria della nostra città.

NUGO, Il nuovo modo di viaggiare

Donatello Urbani

Una app scaricabile sul telefono portatile rende possibile acquistare soluzioni di viaggio integrando e combinando diverse modalità di trasporto alla quale hanno aderito circa 400 vettori con corse e orari, di cui 50 già acquistabili. In una settimana, la prima in cui è stato divulgato, si sono registrati 14mila download dagli store Android e iOS, grazie anche all’assistenza fornita ai viaggiatori attraverso nugo magazine, la rivista travel digitale in italiano e inglese. Nugo, pronunciata niugo alla maniera inglese, si presenta come la start up che favorisce la mobilità collettiva integrata “door to door”, semplificando la pianificazione del viaggio proponendo mezzi di trasporto pubblici, collettivi e condivisi in tutta Italia. Da oggi treni, metropolitane, autobus, traghetti, car e bike sharing, taxi, oltre a prenotare la sosta dell’auto nei parcheggi delle stazioni ferroviarie sono alla portata di un semplice contatto sul proprio telefono portatile.

IMG_20180621_205519                                                                                       Foto: courtesy Mariagrazia Fiorentino

E’ sufficiente impostare un account e tutto è a portata di mano  nell’insegna dello stretto ed unico rapporto tra viaggiatore e vettore con la preclusione di qualsiasi intervento da parte di altri che non siano stati richiesti con l’account. Certamente il problema dell’esclusività e segretezza della transazione se lo sono posto anche i promotori della app e dai contatti avuti sembra che il sistema offra tutte le maggiori garanzie di sicurezza e riservatezza anche alla luce di quanto accaduto in questi ultimi tempi. Tutto questo è stato confermato anche dalle dichiarazioni di Gianluigi Castelli, Amministratore Delegato di nugo: “nugo ha un obiettivo ben definito: rendere gli spostamenti più comodi e facili, grazie alla possibilità di acquistare con un’unica transazione tutti i biglietti del proprio viaggio, e migliorare l’esperienza dei viaggiatori. Siamo impegnati per espandere il numero di aziende di mobilità e trasporto presenti a bordo di nugo, per offrire così itinerari sempre più completi e competitivi. Vogliamo dimostrare che si può lasciare a casa l’auto privata, a beneficio non solo della travel experience dei passeggeri ma anche dell’ambiente.”