La giornata mondiale delle fiere ricordata a Roma con un convegno su: “La forza delle Fiere Italiane”
Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
Per il terzo anno si ritrovano a Roma nella sala conferenze della Camera di Commercio – Tempio di Adriano – i soci AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane – in occasione della giornata mondiale delle fiere. Questa opportunità è stata buona anche per svolgere un approfondito confronto di idee e programmi di sviluppo sia con le istituzioni pubbliche, private, con gli operatori economici e commerciali, anche stranieri, interessati al settore in armonia con il tema proposto quest’anno che recita: “La forza delle fiere italiane”. “Partendo dal tema generale – The Power of Exhibitions – e muovendoci lungo le direttrici definite da UFI -The Global Association for the Exhibition Industry- attraverso un gruppo di lavoro, di cui AEFI è parte attiva, e quest’anno sintetizzate nelle parole chiave advocacy e talent, abbiamo pensato a un format che da un lato creasse occasioni di confronto tra gli stakeholder e dall’altro mettesse in evidenza il ruolo delle fiere italiane quale luogo di incontro della creatività Made in Italy, riconosciuta in tutto il mondo, e polo di lancio per i nuovi talenti” – commenta Ettore Riello, Presidente di AEFI.
Foto cuortesy dell’Ufficio Stampa AEFI
Come è stato posto in risalto dai vari oratori che si sono succeduti il comparto fieristico a livello mondiale è un vero motore di sviluppo, confermato anche dai numeri: secondo i dati UFI, sono 98 i miliardi di euro di spesa di espositori e visitatori e 680.000 le persone occupate che salgono a 1,8 milioni considerando l’indotto come trasporti, ricettività, ristorazione. Da studi effettuati nel nostro Paese – che trovano conferma nella recente analisi sul commercio internazionale realizzata da UFI a livello mondiale – emerge che 1€ investito nelle fiere genera 2€ di indotto diretto e 8€ di indotto indiretto fra i quali primeggiano importanti flussi turistici. Sempre il Presidente di AEFI, Ettore Riello, nel suo intervento introduttivo ha ricordato inoltre che ogni anno, in tutto il mondo, i 31.000 eventi fieristici coinvolgono 260 milioni di visitatori e 4.400.000 imprese espositrici. Uno scenario in cui l’Italia è protagonista, al secondo posto in Europa e quarta a livello mondiale: con circa 1.000 manifestazioni a calendario nel 2018, di cui 209 internazionali, il settore ha un peso rilevante nell’economia italiana. Per quanto ci riguarda, è stato sottolineato come le fiere italiane siano un asset straordinario che: “generano affari per 60 miliardi di euro dando origine al 50% dell’export delle Aziende italiane che vi partecipano”. Inoltre per il 75,3% delle PMI italiane le fiere sono uno strumento fondamentale di sviluppo. “Sarebbe riduttivo parlare del ruolo delle fiere nel mondo considerandone solo l’aspetto economico – ha continuato Ettore Riello, Presidente di AEFI -. La valenza del loro operare va ben oltre e contribuisce alla diffusione dei nostri valori, delle nostre eccellenze, della creatività italiana che tutto il mondo ci invidia”. La Giornata Mondiale delle Fiere rappresenta anche un’occasione per fare il punto su un comparto solido che offre anche numerose opportunità di carriera. Un comparto in continua evoluzione che “nonostante qualche situazione di difficoltà sa innovarsi e innovare, adeguandosi ai cambiamenti del mercato e dei consumatori, cogliendo le opportunità offerte dal mondo digitale per estendere il potenziale dell’evento oltre il momento espositivo”, sempre nelle parole del presidente Riello. La tavola rotonda “Le Fiere: il luogo dove incontrare la creatività italiana”, seguita degli interventi della mattina, è stata animata dalle relazioni dei rappresentanti delle Fiere italiane che hanno posto in evidenza pregi e difetti del sistema fieristico italiano e suggerito alcune soluzioni quali sgravi fiscali sugli immobili fieristici attualmente gravati da IMU. In uno scambio di idee extra convegno con alcuni operatori sono stati evidenziati possibili campi d’intervento come teatro di eventi in grado di promuovere la creatività a livello internazionale quali un salone dell’olio che potrebbe essere un “OilItaly” sulla falsa riga del Vinitaly che annualmente si svolge a Verona. Il pomeriggio invece è stato riservato al dialogo con operatori esteri provenienti da Brasile, EAU, India, Russia, Regno Unito, Vietnam – grazie al supporto dell’Agenzia ICE. A seguire si é svolto un dibattito tra alcuni testimonial sull’importanza delle fiere quale opportunità di far conoscere la creatività italiana. La giornata si è conclusa con la tavola rotonda “Giovani, progettualità e futuro” con un confronto fra i rappresentanti del mondo accademico anche in funzione della creazione di nuove opportunità di lavoro che può offrire questo settore.
Per ulteriori informazioni sul sito web www.aefi.it