Riapre un monumento particolare – Passetto di Borgo -, con un calendario di visite guidate a cura di Coopculture

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La Soprintendente Speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, Daniela Porro che insieme al Direttore Generale Musei, Massimo Osanna hanno inaugurato la riapertura del Passetto di Borgo, il suggestivo passaggio fortificato tra Vaticano e Castel Sant’Angelo, ha messo in risalto come questo evento rappresenti un momento di rievocazione storica della città di Roma.

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Da comunicato stampa: ”Il Passetto di Borgo, progettato per collegare il Vaticano con Castel Sant’Angelo, vanta una storia ricca e stratificata. Le prime fortificazioni dell’area risalgono all’impero del re ostrogoto Totila nel VI secolo d.C. Successivamente, papa Leone IV, nel IX secolo, ampliò le difese costruendo una cinta muraria a protezione del Vaticano e della Basilica di San Pietro, per contrastare i ripetuti attacchi dei Saraceni.

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Leone IV – “Il Papa Restauratore” – 847/855 d.C. –   A lui si deve la costruzione delle mura leonine  dopo le distruzioni e saccheggi da parte degli arabi, sulle quali verrà edificato il Passetto di Borgo . Il reperto fa parte dell’esposizione allestita nel Bastione S, Marco all’interno di Castel S. Angelo

Nel 1277, sotto papa Niccolò III Orsini, fu realizzato il collegamento tra il Passetto e Castel Sant’Angelo, con l’intento di garantire un passaggio sicuro per i Pontefici. Successivi interventi, come quello di Alessandro VI Borgia (1492-1503), aggiunsero un passaggio coperto, conferendo al Passetto l’aspetto che conosciamo oggi.

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La funzione difensiva e strategica del Passetto divenne celebre durante il Sacco di Roma del 1527, quando papa Clemente VII riuscì a sfuggire alle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di fuga verso Castel Sant’Angelo. Questa via sicura permise al Pontefice di mettersi al riparo e, successivamente, di progettare la sua fuga verso Orvieto.

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                      Confine tra Stato Italiano e Vaticano

Nel 1565, sotto il pontificato di Pio IV Medici, furono realizzate ulteriori modifiche urbanistiche con la costruzione delle mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, segnando il passaggio del Passetto da struttura difensiva a elemento urbano integrato.

Oggi, grazie al completamento dei lavori di restauro e alla nuova proposta di valorizzazione, il Passetto di Borgo torna a raccontare le sue storie, accogliendo i visitatori in un percorso che intreccia passato e presente, offrendo un’esperienza unica di scoperta e conoscenza”.

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Un virtual tour, infine, disponibile sul sito web di Castel Sant’Angelo, consente di poter fruire del Passetto da qualsiasi luogo e distanza.

SCHEDA INFORMATIVA

Nuova apertura con visite guidate, a cura di Coopcultura con archeologi e storici dell’arte sono disponibili da adesso con un calendario in continua implementazione e acquistabili sulla piattaforma www.museiitaliani.it oppure sull’app Musei Italiani scaricabile su App Store o Google Play. Prevedono le formule della visita guidata diurna “solo Passetto”, della visita guidata diurna “Passetto+ accesso a Castel Sant’Angelo” e della visita speciale notturna. A breve disponibili visite accessibili anche per i visitatori con difficoltà motoria.

L’ingresso al Passetto di Borgo avviene dalla Torre del Mascherino, Piazza della Città Leonina.

Per ulteriori informazioni: 0639967100

 

Joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni – Mostra al MAXXI di Roma per ricordare il 60^ compleanno di Nutella

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Vite parallele” quella che hanno coinvolto il prodotto: Nutella, con il produttore: la famiglia Ferrero. Le sessanta primavere, tante ne conta Nutella, non potevano non essere ricordate se non con qualcosa di speciale e per questa occasione la famiglia Ferrero, proprietaria del prestigioso marchio, ha scelto, fra le tante possibili, la cultura con la pubblicazione di un libro e l’allestimento di una mostra al MAXXI di Roma.

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In 293 pagine “Il nuovo mondo nutella – 60 anni di innovazione” di Gigi Padovani per le Edizioni BUR – Rizzoli, con la prefazione di Giovanni Ferrero, – costo €.18,00 – presenta le vicende storiche e familiari dei due protagonisti la famiglia Ferrero, partendo dal pasticciere Pietro, in collaborazione con il fratello Giovanni, e il loro prodotto, dalla madre di Nutella “Supercrema” e “Giandujot” all’attuale, nata nella primavera del 1964 su suggerimento  di Michele Ferrero, succeduto al padre Pietro nella gestione dell’azienda. Una lettura piacevole e interessante che testimonia, fra l’altro, importanti vicende storiche che hanno interessato la nostra nazione dal dopoguerra al dopo Covid19, passando per la nascita della comunità europea, al miracolo economico e alle vicende legate alla prima e alla seconda repubblica.

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Il percorso espositivo ci presenta le varie mete conquistate dalla crema spalmabile Nutella sia in Italia che all’estero tanto da diventare un marchio internazionale con origini italiane. Documenti tratti da originali che hanno fatto la storia del marchio Ferrero testimoniano come da comunicato stampa; “un viaggio che comincia nel 1923 quando Pietro Ferrero apre la sua prima pasticceria a Dogliani (CN) a soli 25 anni. Dagli anni 40 iniziano le prime sperimentazioni della ricetta, ancora lontana dalla crema che conosciamo oggi e allora chiamata Pasta Gianduja” e successivamente Supercrema.

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Di grande interesse è lo spazio centrale dell’esposizione dove i visitatori possono immergersi in un’esperienza sensoriale con l’aroma di Nutella che avvolge l’ambiente rievocando l’esperienza in fabbrica-. Il percorso espositivo offre anche un momento di coinvolgimento grazie alla presenza della box N-U-TELL-A-STORY e alla parete interattiva sulla quale i visitatori possono lasciare il proprio segno, scolpendo un ricordo personale. Inoltre l’Ufficio Educazione propone un ciclo di laboratori per famiglie con bambine e bambini dai 6n agli 11 anni. Dopo un divertente percorso all’interno della mostra per scoprire gli oggetti creati attorno alla mitica crema spalmabile, adulti e bambini progetteranno il loro oggetto incredibile, come un cucchiaio per assaporare gocce di pioggia oppure un barattolo per conservare momenti felici. Appuntamento alle ore 16,30 del 6 gennaio, 9 febbraio, 2 marzo, 20 aprile, fino al 20 aprile 2025 con ingresso gratuito. Info su maxxi.art.