Mariagrazia Fiorentino
Nell’incontro con la stampa che si è svolto lo scorso 20 febbraio nella Sede Centrale – Villa Patrizi a Roma – di Ferrovie dello Stato Italiano, l’Amministratore Delegato, Stefano Antonio Donnarumma, ha fatto presente che la linea ferroviaria italiana è obsoleta, quindi ha bisogno di lavori di manutenzione e messa in sicurezza in più il sovraccarico continuo sulla rete è causa di vari disservizi. Il Gruppo FS gestisce circa 17mila chilometri di linee ferroviarie con oltre 1.600 gallerie, 23.000 ponti e viadotti e 2.200 stazioni. Inoltre ha richiamato l’attenzione dei presenti su alcuni temi in particolare su:
- Opere strategiche: Ad oggi risultano aperti mediamente 1.200 cantieri al giorno, di cui 500 dedicati ad attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete e circa 700 per nuove opere. Questi lavori sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi del PNRR e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura.
- Investimenti in infrastruttura ferroviaria: Gli investimenti sono fondamentali per garantire una rete pienamente funzionale ed efficiente. Ammontano a 10 miliardi di euro, per l’anno 2024, quelli di Rete Ferroviaria Italiana, valore economico trainato dalla manutenzione (per il 30%), dal potenziamento tecnologico della rete e dall’investimento sulle stazioni. Traguardo messo a segno anche per l’upgrade tecnologico di 700 chilometri di linee ferroviarie.
- Cantieri: Contestualmente, è partita la campagna informativa e di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sui cantieri programmati per il 2025.
- Ottimizzazione dell’offerta: Il Gruppo FS, per ridurre il congestionamento di alcune linee ferroviarie, è impegnato nello studio di iniziative specifiche volte all’ottimizzazione dell’offerta. Dal 2009, anno del lancio del servizio alta velocità, il numero di treni che percorrono la rete ogni giorno è significativamente incrementato, passando dai 188 treni al giorno del 2009 ai 400 del 2024. L’asse Milano-Roma, in particolare, costituisce una delle tratte ad alta velocità maggiormente trafficate a livello europeo, con oltre 150 collegamenti giornalieri.
Dopo il Covid c’è stata una ripresa della domanda da parte dei passeggeri, sempre più orientati a viaggiare con mezzi green. Parallelamente, l’avvio dei lavori finanziati dal PNRR comporta la necessità d’intervenire sulla rete, con conseguenti interruzioni programmate del servizio. Tutti questi elementi rendono necessaria una rimodulazione dell’offerta. RFI, in accordo con le imprese ferroviarie e con gli stakeholder identificando una prima serie di provvedimenti di rimodulazione delle tracce su tutto il sistema nazionale a partire dalla rete AV.