Mg. Fiorentino – D. Urbani

“Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo da attrarlo, con una sostenutezza o un granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono” – Italo Calvino

Nella città di Roma , dalla sua fondazione ad oggi, i formaggi hanno sempre accompagnato la vita dei suoi abitanti testimoniando validità e bontà di quel patrimonio che da sempre gli è appartenuto, nato e sviluppatosi in un territorio forte e fragile, silenzioso e assordante nella varietà di colori, paesaggi, sapori e storia.

Con la designazione a “Città del Formaggio – Caput Casei”, il 28 marzo 2025, in Campidoglio, si aggiunge una nuova narrazione dell’attrattività romana, che esalta il valore della filiera casearia come elemento chiave della cultura enogastronomica della Capitale e dell’intero Paese.

Con oltre 50 caseifici attivi, una tradizione casearia secolare, una produzione consolidata di 4 DOP (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e addirittura 17 formaggi PAT, il 28 marzo 2025 Roma Capitale entrerà con pieno merito nell’Albo delle Città del Formaggio, istituito da ONAF nel 2020, che a fine 2024 contava 32 Comuni e che a fine 2025 raggiungerà quota 42 municipalità.