Certificazione di Origine per il caffè brasiliano

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Bisogna allungare l’orizzonte, non accorciarlo.

La prima Denominazione di Origine del caffè brasiliano risale al 2013 – Regione del Cerrado Mineiro – ma già dal 2005 fu istituita l’Indicazione di Provenienza. La Denominazione di Origine – DO –  è, come affermato nel corso della sua presentazione all’Ambasciata del Brasile a Roma, “un diritto di proprietà intellettuale col quale si attesta che un determinato prodotto possiede qualità o caratteristiche dovute esclusivamente o essenzialmente all’ambiente geografico compresi i fattori naturali e umani”.

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I produttori di caffè che decidono di aderirvi devono rispettare un rigoroso disciplinare che prevede, come nel caso fissato dalla Regione del Cerrado Mineiro, produttrice il 40% di tutto il caffè brasiliano – 6 milioni di sacchi- : le aziende produttrici devono trovarsi nell’area geografica della regione; trovarsi ad un’altitudine minima di mt.800 – massima 1300 s.l.m.; il produttore deve essere membro di un’associazione o di una cooperativa affiliata alla Federazione dei Produttori di Caffè del Cerrado; conferire lotti di caffè che abbiano ottenuto un punteggio minimo di qualità di 80 punti basato sulla metodologia SCA; presentare una dichiarazione di conformità alla legislazione sociale ed ambientale del Brasile; i lotti devono essere depositati in magazzini accreditati; la conformità ai criteri sopra descritti consente l’accesso ai marchi ed ai certificati di qualità ed autenticità di origine della Denominazione di Origine Regione del Cerrado Mineiro. A tutto questo si aggiungono 5 dispositivi di verifica dell’autenticità: 1- Imballaggi ufficiali della Denominazione di Origine, 2- Certificati di qualità e di origine; 3- marchi di origine (per caffè crudo o per caffè tostati); 4 – sistema di tracciabilità; 5 – Fingerprint (metodo scientifico per l’identificazione dell0rigine del chicco di caffè. Da non trascurare infine che molti dei 4.500 produttori di caffè del Cerrado Mineiro adottano l’Agricoltura Rigenerativa dove si praticano regole di sostenibilità ambientale e non sono ammessi i fertilizzanti chimici tradizionali e comunque inquinanti.

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Animatori dell’iniziativa, oltre i rappresentanti ministeriali e diplomatici della Repubblica del Brasile, il Caffè Illy, che commercializza una confezione di 250 gr. di caffe arabica con le indicazioni di origine e i rappresentanti della regione del Cerrado Mineiro insieme a alcuni produttori di caffè che hanno voluto dare il maggior risalto possibile a questo incontro.

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Se volete gustare un super caffè del Cerrado Mineiro, recatevi a Roma in Via Piave, n.8 da Le Levain Cafè, – tel. 06.43682011 – 376.2067672 – dove gentilezza e cortesia sono di casa. Per saperne di più www.picapaucaffe.com – shop.lelevainroma.it