Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani
Gli Horrea Piperataria, magazzini imperiali delle spezie, uno dei prodotti più preziosi del monopolio imperiale, furono costruiti dall’imperatore Domiziano sotto la Basilica di Massenzio, e lungo il cosiddetto Vicus ad Carinas, tra Sacra Via e Foro della Pace per stoccare spezie e aromi provenienti dall’Egitto, Arabia e India e ritenuti particolarmente preziosi, tra cui erbe dalle proprietà farmacologiche.
Gli Horrea Piperataria costituiscono l’unica struttura identificata archeologicamente nel complesso sistema logistico dello stato romano preposto all’approvvigionamento e alla commercializzazione delle spezie. Come riportato sul comunicato stampa: “L’edificio era organizzato attorno a cortili porticati scoperti, provvisti di vasche funzionali con pozzi di deflusso, e articolato su più piani come mostrano le tracce di diversi corpi scala. Infatti, il complesso si sviluppava su terrazzamenti per seguire la naturale pendenza della collina. Le spezie d’altronde rappresentavano una ricchezza reale: basti pensare che alcune province dell’impero le usavano, in qualità di beni di prestigio, per versare tasse all’erario. Erano inoltre sfruttate, e importantissime a tal fine, in campo farmacologico. Tutta l’area intorno a cui sorsero gli Horrea Piperataria assunse, e mantenne per secoli, una vocazione “medico/sanitaria”, senza dubbio favorita dalla presenza di questi magazzini. Poco prima della Seconda guerra Punica, in questa zona aveva una domus e una taberna medica Arcagato, originario del Peloponneso, chiamato a Roma a spese dello stato e primo medico pubblico della città. Il celebre Galeno di Pergamo, vissuto nel II secolo e medico anch’esso, aveva in questo settore della città la sua apotheca, ovvero un deposito di beni preziosi, proprio perché il quartiere forniva ampie garanzie di sicurezza, sorvegliato da presidi militari. Non è dunque un caso se, proprio in una delle aule del Tempio della Pace, nel 526 d.C. si installò la basilica dedicata ai Santi medici Cosma e Damiano, continuando così la consolidata vocazione medica dell’area. L’8 Marzo 1429, papa Martino V donò alla Universitas Aromatariorum Urbis (il “Collegio degli Speziali”), la chiesa di San Lorenzo eretta all’interno del Tempio di Antonio Pio e Faustina, perpetrando così fino al giorno d’oggi la tradizione medica del quartiere. Il complesso, infatti, è ancora sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico che svolge funzioni accademiche, culturali e sociali nell’ambito della storia della Farmacia.
Il percorso di visita In ragione di questa estesa stratificazione archeologica e cronologica, il progetto di allestimento è stato concepito come un affascinante percorso illuminotecnico e multimediale di scoperta che parte dal Vicus delle Carinae per arrivare fino all’interno degli ambienti ipogei degli Horrea Piperataria. Si snoda poi lungo una passerella quasi interamente vetrata e appesa al solaio in calcestruzzo degli anni ’30, lasciando visibili le sottostanti strutture archeologiche, come fosse un piano sospeso e sottile su cui i visitatori “levitano”, muovendosi a pochi centimetri dalle antiche pavimentazioni. Il solaio moderno e la struttura metallica, con i loro colori scuri, spariscono avvolti nella penombra, interrotta solo dalle videoproiezioni e dalla progressiva e alternata accensione delle luci architetturali sulle strutture antiche, che illuminano e spengono elementi architettonici a supporto del racconto”.
Le visite avvengono nei giorni di martedì, giovedì e sabato con orario 10.00-11.45-13.15 (italiano) ore 10.30 – 12.15-13.45 (inglese). Modalità visita guidata obbligatoria (€ 8.00) Biglietti Forum Pass SUPER Gruppi massimo 10 persone Durata 75 minuti (30’ visita + 45’ multimediale). Meeting point ingresso di Largo della Salara Vecchia, presso la postazione del personale di vigilanza. Per info e biglietti www.colosseo.it