Mariagrazia Fiorentino
Fra le tante manifestazioni che si sono alternate nella giornata del 25 novembre per tenere viva le tante e diverse violenze perpetrate contro i più deboli, specie se donne, due , una a Roma e l’altra a Valmontone, interland romano, sono sembrate a questa redazione particolarmente significative e degne di rappresentare al meglio questo triste fenomeno.
La prima che ha per titolo “Dafne is back” collocata all’interno del Tempietto di Diana nel parco urbano di Villa Borghese, s’ispira alla leggenda di Apollo e Dafne immortalando il momento nel quale Dafne torna a essere libera e non più imprigionata nella pianta di alloro in cui si era trasformata per fuggire alla violenza. L’obiettivo dell’opera è di affermare, come scrivono i curatori: “che la mimesi, il nascondersi o fuggire possono essere solo soluzioni temporanee, emergenziali contro la violenza mentre è assolutamente necessario liberare Dafne e permetterle di essere sé stessa mostrando la propria corporeità e il proprio pensiero senza il rischio di subire violenza fisica o psicologica. Questo vale non solo per Dafne e la donna, ma per chiunque sia costretto a nascondere la propria natura e le proprie idee per sfuggire alla violenza o all’emarginazione. L’opera ferma esattamente il momento in cui le due frecce in piombo e in oro che avevano dato avvio al mito classico, s’incontrano facendo smaterializzare la pianta di alloro che aveva protetto, imprigionandola, l’essenza di Dafne. La ninfa sparisce alla vista degli astanti essendo tornata alla sua piena libertà, rimangono ancora, per pochi attimi, solo le foglie di alloro che aleggiano in espansione nell’aria come unico riverbero ed eco del precedente stato assunto da Dafne”.
L’installazione, opera dell’artista londinese, ma di origine romana, Guido Iannuzzi è visibile fino al 27 marzo 2021. Informazioni per il pubblico: 060608 (tutti i giorni, 9.00 – 19.00); e sul sito sovraintendenzaroma.it.
A cura della redazione
Valmontone, Palazzo Doria Pamphjli, ospita fino al 28 novembre prossimo la II edizione del Women’s Art Independent Festival (W.A.I.F.) il festival dedicato alle donne diretto da Claudio Miani e organizzato da Officina d’Arte OutOut, che si svolgerà nelle suggestive mura di Palazzo Doria Pamphilj. E’ questi, come scrivono gli organizzatori: “Un progetto di e per le donne, che si pone l’obiettivo di creare una nuova comunicazione culturale che punti all’inclusione sociale. Una quattro giorni fatta di incontri e dibattiti con artiste, intellettuali, scienziate e giornaliste che si confronteranno su cosa significa essere una donna oggi e su perché è importante continuare a parlare di diritti delle donne”.
Quanto mai interessante il programma dell’intera manifestazione che prevede:
Ore 16.00 – “La donna del calcio”, Per uno Sport senza generi introduce l’incontro la Presidente della IX Commissione, Eleonora Mattia. Incontro con l’ex-Presidente della A.S. Roma, Rosella Sensi.Moderano l’incontro Massimiliano Magni, speaker di Rete Sport 104.2 e Chiara Zucchelli, giornalista della Gazzetta dello Sport e speaker di Rete Sport 104.2
Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Talkshow rivelazione creato e condotto dal cantautore Luca Bussoletti, dove attori, musicisti, influencer, sportivi, personaggi tv e comici si mostrano per come non li si conosce. Ospite di questa prima puntata Carolina Rey (volto di Rai1 e speaker di Radio Freccia)
Ore 19.30 – “La libertà di essere Donna” – Incontro con l’attrice e performer Giulia Di Quilio e conl’artista e coreografa subacquea Lucia Natale. Modera l’incontro il Direttore Artistico Claudio Miani. Nell’occasione verrà presentato il primo albo #Eros edito dall’Officina d’Aerte OutOut.
Ore 21.00 – “Tra pathos ed Eros. Il potere del Corpo”. Concerto per Pianoforte su stralcicinematografici del M.° Marco Werba. Voce Valentina D’Antoni. Due tempi scenici per raccontare il Grande Cinema.
Ore 11.00 – Il Laboratorio dei Burattini “La Ginestra” presenta “La Principessa e il Drago” – Spettacolo realizzato dai bambini e dalle donne ospiti del Centro Regionale “La Ginestra” di Valmontone, gestito dall’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa.
Ore 15.00 – Proiezione del film Mama di Pablo de la Chica.
Ore 16.30 – “Prevenzione. Come salvarsi la vita”. Incontro a cura dell’Associazione Il Girasole diMirella Morgia.
Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Secondo appuntamento con l’attrice della serie cult Boris, Karin Proia
Ore 19.30 – “Donne in Rete” – Incontro con Eleonora Cicchetti, stilista e founder del brand Eleonora Cicchetti Collection. Partendo dalla moda curvy.
Ore 21.00 – Per la sezione Women’s Theatre, in scena “(R)Esistenze – Le voci di Grimilde, de La Vecchiaccia e di Lella”. Tre quadri teatrali a cura della compagnia X-Pression – per la drammaturgia di Christine Hamp. Massimo Albanesi interpreta Grimilde, Teresa Mitilino porta in scena La Vecchiaccia e Daniele Pagani (er Pantera), Massimo Albanesi (er Moka), Paolo Farina (il professore),raccontano Lella.
Ore 15.00 – Proiezione del film “Che fine hanno fatto i sogni?”. Incontro con la regista PatriziaFregonese De Filippo
Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Terzo ed ultimo incontro irriverente di Luca Bussoletti che porta nel suo salotto Beatrice Fazi, attrice della serie cult Un medico in famiglia.
Ore 19.30 – Proiezione del film Lockdownlove.it di Anna Marcello. Incontro con la regista e attrice Anna Marcello e il resto del cast: Anna Elena Pepe, Elisabetta Pellini e Livia Lupattelli.
Ore 21.00 – Per la sezione Women’s Theatre – “Milena ovvero Emelié du Chatelet” – Spettacolo teatrale per la regia di Maurizio Nichetti e interpretato da Milena Vukotic. Assegnazione del Premio alla Carriera Banca Patrimoni Sella & C. alla eclettica attrice Milena Vukotic.
Tanto intrigante quanto interessante, mi è sembrato, nel giorno di apertura, l’opening dell’installazione d’arte concettuale Renoir –“ Il collezionista di Mondi”, a cura del direttore artistico Claudio Miani, Niccolò Ratto e Renato Florindi con la supervisione artistica di Mauro Malagrande e il contributo espressivo di Giulia Di Quilio (madrina della manifestazione). Nel progetto si affronta il tema della cosmogonia attraverso un’istallazione concettuale dal forte richiamo mitopoietico, con l’obiettivo di stimolare un’esperienza immersiva dal contorno vagamente sciamanico. Qui si fondono alcune visioni sulla nascita dell’Universo proprie delle trazioni orientali e occidentali, diventando uno strumento per valorizzare la figura della donna.