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DMO ES.CO – Esquilino Comunità, Porta di Roma – Un progetto di turismo rigenerativo, che punta sulla cooperativa di comunità e sulle opportunità del Terzo Settore

Donatello Urbani

Un’idea di turismo che “esce” dalle dinamiche tradizionali e che apre la Porta ai visitatori di Roma attraverso la relazione con la comunità locale, alla scoperta di un ventaglio di esperienze differenziate da “vivere e condividere”. E’ questo il punto di partenza della DMO ES.CO. Esquilino Comunità, Porta di Roma, la Destination Management Organization dedicata al quartiere Esquilino, ammessa a finanziamento dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso pubblico per l’attuazione di interventi a sostegno delle destinazioni turistiche del Lazio. Tre gli asset strategici individuati: il posizionamento geografico, un territorio ospitale e multiculturale, la promozione di benessere e salute nel quartiere oggi considerato più cool della Capitale.

DMO ESQUILINO 23 MARZO 2“La DMO ES.CO. rappresenta un unicum perché, a differenza di tutte le altre, che coinvolgono territori più estesi, riguarda un solo Rione – ha affermato la presidente Letizia Casuccio – Il contesto offre così tante e differenziate risorse da averci fatto individuare subito gli elementi di un progetto di turismo rigenerativo strategico per Roma. Puntiamo sulla nascita di una Cooperativa di Comunità: i cittadini che ne faranno parte saranno i veri protagonisti della DMO, al contempo produttori e fruitori dell’accoglienza dei turisti. Saranno l’elemento di informazione turistica e di valorizzazione e della cura del Rione stesso”. Altro fattore di forza, messo in evidenza da Casuccio, è il fatto che l’Associazione ES.CO., nata come Ente del Terzo Settore, potrà essere strumento utile di co-progettazione per Roma Capitale. A questo intervento si sono aggiunti altri importanti contributi offerti da Maria Elena Rossi – Dir. Marketing e Promozione ENIT – Agenzia del Turismo; Lorenza Bonaccorsi – Presidente Municipio I di Roma Capitale; Mariano Angelucci – Presidente XII commissione capitolina permanente; Valentina Corrado – Assessore al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio e della Destination Manager Michela Valentini, tutti espressione di una volontà diretta alla ricerca di nuove e valide opportunità turistiche a sostegno di una ripartenza per una città che ha fatto del turismo la sua più importante risorsa socio/economica.

 

“Colori e immagini della Scienza – Art&Science Across Italy” In mostra al Palazzo delle Esposizioni – Sala Fontana, piano Zero (ingresso Via Milano) dal 22 marzo al 3 aprile 2022


Mariagrazia Fiorentino –  Foto Donatello Urbani

Per una credenza che affonda le radici nei millenni passati, arte e scienza sono agli antipodi come il raziocinio contrapposto alla fantasia. Questa diatriba sembra oggi passata di moda  come dimostra la mostra “Colori e immagini della Scienza – Art&Science Across Italy”  organizzata nell’ambito di un progetto voluto dall’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – in collaborazione con il CERN di Ginevra che si propone di avvicinare i ragazzi al mondo della scienza utilizzando il linguaggio dell’arte.

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Lungo il percorso espositivo si possono ammirare circa 70 opere realizzate da 210 studenti provenienti da 28 istituti secondari che dal 2020 partecipano alla terza edizione del progetto Art&Science.

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Scrivono in proposito i curatori: “Ogni opera è stata ispirata da un argomento scientifico, che spazia tra varie discipline, dalla fisica alla geologia, ed è stata realizzata in seguito a una serie di seminari e incontri con ricercatori e ricercatrici che si sono svolti lo scorso anno. Nella fase creativa gli studenti e le studentesse sono stati seguiti da professori e artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma che hanno progettato e realizzato l’allestimento della mostra. Le più significative opere esposte in mostra saranno premiate il 4 aprile 2022 durante un evento dalle 16.00 presso Sapienza Università di Roma. Le opere premiate andranno a comporre la mostra e la competizione nazionale, che si terranno al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 13 al 30 maggio. Gli autori e le autrici delle opere ritenute più significative nella mostra nazionale saranno ospiti al CERN per un master sul rapporto tra arte e scienza a settembre 2022. All’edizione 2020-2022 di Art&Science Across Italy partecipano più di 5600 studenti, da 140 scuole di 10 regioni, dove il progetto è coordinato da alcuni ricercatori e ricercatrici delle sezioni INFN e delle Università locali. Le studentesse e gli studenti hanno realizzato un totale di circa 1000 opere che saranno esposte in 12 mostre nelle città che partecipano al progetto. I 20 vincitori della competizione nazionale sono infine invitati a partecipare a un master sul rapporto tra arte e scienza presso i laboratori dell’INFN o al CERN”.

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Roma – Palazzo delle Esposizioni -. Sala Fontana di Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194 (ingresso Via Milano) Dal 22 marzo al 3 aprile 2022 dalle 10 alle 20 chiuso il lunedì. Ingresso gratuito Maggiori informazioni: https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/colori-e-immaginidellascienza  Per essere aggiornati sulle mostre di Art&Science Across Italy si rimanda alla pagina facebook del progetto https://www.facebook.com/artandscienceacrossitaly Tutte le news e le informazioni sul progetto Art&Science Across Italy https://artandscience.infn.it

 

 

 

 

 

 

 

“London Calling: British Contemporary Art Now” – 50 anni di arte contemporanea londinese dal 17 marzo al 17 luglio, a Palazzo Cipolla a Roma

Maria Grazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Ho ascoltato per la prima volta “London calling” dei the clash, quando avevo 14 anni, è stato come il canto della Sirena che mi ha attirato nella capitale. (Mat Collishaw)

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                                Mat Collishaw: “Seria ludo” – 2016- Acrilico, alluminio, luci Led, motore, vernice, resina, acciaio, cera.

Per la prima volta in Italia, la mostra “London Calling: British Contemporary Art Now”. 50 anni di arte londinese racconta attraverso oltre 30 magnifiche opere di 13 artisti di fama internazionale: da David Hockney a Anish Kapoor, da Jake e Dinos Chapman a Damien Hirst fino ad arrivare a Idris Khan. La città di Londra ha svolto un ruolo molto importante nell’arte contemporanea a partire dagli anni 60 dello scorso secolo. Una sequenza di artisti la cui carriera è stata in qualche modo influenzata dalla capitale britannica, o perché vi sono nati, oppure vi si sono recati durante la propria formazione, o magari trasferiti in un secondo momento in modo da essere vicini alle grandi gallerie e musei, quando non semplicemente per andare alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Artisti che hanno contribuito a collocare Londra nell’Olimpo delle avanguardie artistiche, così come lo erano state in precedenza Firenze nel Rinascimento, Parigi con l’Impressionismo o New York nella seconda metà del XX secolo. Partendo dal più anziano, David Hockney, fino a giungere al più giovane, Idris Khan, il percorso espositivo propone uno spaccato dell’attuale scena artistica londinese attraverso una serie di opere iconiche selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi.

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” …. e se il passato e il futuro si potessero incontrare?…

Ynca Shonibare: “Planets in my head, Young Ecoligist”. Manichino in fibra di vetro, tessuto di cotone in stampa Was olandese, mappamondo in ottone, piastra appoggio in acciaio, trepiede e teodolite.

Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, LissonGallery, Modern Forms, Victoria Miró Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery,New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea. La varietà degli artisti presenti consente, inoltre, di contemplare tecniche compositive assai diverse tra loro, come pittura, scultura, disegno, ceramica, fotografia, video e molto altro, esprimendo una molteplicità di temi quali la vita quotidiana, il confino, l’esplorazione dell’essere umano, il paesaggio, la politica, la religione, la storia dell’arte, la letteratura, la musica, il genere, la violenza o il rapporto tra la vita e la morte. e di averne assorbito il dinamismo e l’anticonformismo in una determinata fase della loro carriera.

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In primo piano: Anish Kapoor: “Non Objet” – 2014. Acciaio inossidabile. In secondo piano: ” Magenta Apple” – 2018. Acciaio inossidabile e vernice

A Palazzo Cipolla si è scelto di esporre le produzioni più recenti di questi artisti (fatta eccezione per qualche pezzo iconico, come ad esempio il Glen Matlockdi Hirst del 1997 o il vaso in ceramica di Grayson Perry del 1995) per dare conto dell’assoluta vitalità, originalità e dirompenza del messaggio di cui sono portatori ancora oggi, nel secondo decennio degli anni Duemila. Il percorso di mostra conduce il visitatore lungo un viaggio ideale in grado di condensare, in pratica, in poco più di una trentina di opere, la storia dell’arte contemporanea europea e occidentale, sia dal punto di vista delle sperimentazioni stilistiche che da quello delle ricerche di tipo concettuale.

Quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita. (Samuel Johnson)

Così la curatrice Maya Binkin: «Londra è una città unica nel suo genere. Per avere successo qui un artista deve essere il migliore nel suo campo: un’eccellenza, questa, che ha un impatto diretto sulla città elevandone gli standard, così da garantire che sia solo l’arte migliore a entrare nelle sue gallerie. È un ciclo che si alimenta da solo, perfezionandosi di volta in volta. La mostra “LondonCalling” presenta al pubblico una selezione di artisti che sono riusciti a sfondare malgrado la con-correnza spietata.»

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David Hockney – Sulla sinistra: “Self Portrait” – 2012. Disegno su carta realizzato con iPad. Destra: “Ser Tatton Sykes”. Disegno su carta realizzato al computer e stampato a getto d’inchiostro.

Le fa eco il curatore Javier Molins: «Per trovare una città con una tale concentrazione di talenti artistici bisogna risalire indietro nel tempo fino alla Firenze del Rinascimento. L’arte di quel periodo dovette la sua nascita a una serie di fattori, tra cui il progresso scientifico, economico e politico che portò le città a competere tra loro per attrarre i migliori artisti. Allo stesso modo, la rivoluzione dei costumi e il grande sviluppo economico che investirono Londra negli anni Sessanta hanno dato vita a un vivace ambiente artistico nel quale scuole d’arte e gallerie si contendevano i migliori studenti e gli artisti di spicco mentre i musei si sfidavano a colpi di mostre sensazionali. Non solo, le stesse istituzioni facevano a gara per premiare gli artisti più meritevoli e i collezionisti per acquistare le opere migliori. Lo scopo di questa mostra è di presentare il lavoro degli artisti di quel periodo, cercando di spiegare le ragioni che hanno decretato il primato di Londra sulla scena dell’arte contemporanea globale.»

Catalogo “London Calling – British contemporary art now – Da David Hockney a Idris Khan” – Edizione Gli Ori – Pistoia. Pagine 144. Prezzo €.28,00

Roma, Palazzo Cipolla, Via del Corso, 320. Dal17 marzo 2022 al 17 luglio 2022 con orario dal martedì alla domenica ore 10.00 > 20.00. Biglietto d’ingresso intero € 6,00 (audioguida inclusa) – Ridotto € 4,00 (audioguida inclusa) – valido per giovani fino a 26 anni, adulti oltre i 65 anni,  e varie categorie.  Info: Risponditore automatico: T. +39 06 9837051Email:biglietteriapalazzocipolla@gmail.com• Possibilità di accesso cani certificati per particolari patologie. Obbligo super green-pass.

Ercole Olivario – Concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali italiane

Donatello Urbani

Unico in Italia (purtroppo), questo concorso intende premiare i frantoi e i veri produttori di olio extravergine ottenuto da sole olive italiane che, come affermato dal presidente Giorgio Mencaroni, hanno indirizzato i loro sforzi nell’ottenere prodotti di altissima qualità, in un territorio dove guide, premi ed attestati vari abbondano in quantità tali da uguagliare il numero di etichette e promozioni commerciali. In questa iniziativa determinante è il contributo offerto dalle Camere di Commercio locali, in questa trentesima edizione particolare è quello prestato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, come ha voluto riconoscergli il presidente dell’Unioncamere nel corso della conferenza stampa tenuta a Roma. Perugia è la città dove il 26 marzo prossimo avverrà la premiazione.

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I premi in palio in questo anno 2022 sono 12: i primi classificati di ciascuna della due categorie Dop/IGP ed Extra Vergine nelle tre tipologie di fruttato leggero, medio ed intenso. A questi sono aggiunti altri 7 premi speciali:

  • Menzione speciale Olio Extravergine Biologico, al prodotto, certificato a norma di legge, che ottiene il punteggio più alto tra gli olii biologici finalisti;
  • Premio speciale “Amphora Olearia”, per la migliore confezione secondo regolamento;
  • Premio “Giovane Imprenditore”, al titolare rappresentante dell’impresa con età fino a 40 anni;
  • Menzione “Olio Monocultivar”, dedicata all’olio monocultivar che ha ottenuto il punteggio più alto;
  • Menzione di Merito Impresa Donna dedicata alla valorizzazione ed incentivazione delle imprese femminili arrivate in finale;
  • Menzione di Merito Impresa Digital Communication alla realtà aziendale che investe nella comunicazione e nello sviluppo della cultura digitale;
  • Menzione di Merito “Giorgio Phellas – Turismo dell’Olio” ad un’azienda finalista che s’impegna nella proposta di esperienze di oleoturismo, in grado di valorizzare l’olio ed il territorio di appartenenza.

Inoltre per promuovere la cultura dell’olio italiano di qualità all’estero, verrà assegnato il premio “Leikithos”, stabilito in collaborazione con l’ICE e le Camere di Commercio italiane all’estero. Ad una personalità che si è fatta “ambasciatore” dell’olio e della cultura dell’olio italiano di qualità all’estero.

I partecipanti al concorso Ercole Olivario, scelti da una giuria di esperti  in una prima selezione regionale, passano ad altra nazionale costituita da 16 degustatori ed degustatrici in rappresentanza delle regioni a maggiore vocazione olivicola scelti tra i soggetti iscritti nell’elenco di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergine ed extravergine.

I finalisti di questa edizione 2022 provenienti da 16 regioni sono 110 in rappresentanza di 96 aziende: n.9 dall’Abruzzo- 2 dalla Basilicata- 8 dalla Calabria- 7 dalla Campania- 2 dall’Emilia Romagna- 14 dal Lazio- 2 dalla Liguria- £ dalle Marche- 11 dalla Puglia- 11 dalla Sardegna- 11 dalla Sicilia- 9 dalla Toscana- 9 dall’Umbria.

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Grazie a suggerimenti offerti da vari chef è stato istituito anche un concorso riservato ai produttori dell’oliva da tavola – “Ercole Oleario Olive da Tavola” che in questa seconda edizione avrà uno svolgimento in parallelo dedicato all’olio extravergine di oliva.

Maggiori informazioni: Segreteria Nazionale del Concorso Ercole Olivario – C/o Promocamera – Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Umbria – Tel. +39.075.9660589 – 075.9660369 – promocamera@umbria.camcom.itercoleolivario@umbri.camcom.itwww.ercoleolivario.it

Arte da bere – Le dimore del vino – Progetto per la valorizzazione del vitigno Cesanese presentato all’ l’Enoteca Regionale Vyta, Via Frattina 94 a Roma, lnsieme alla nuova DMO Bibere de arte.

Donatello Urbani
Il progetto si pone come obiettivo raccontare la storia della terra e del territorio attorno alla città di Roma come affermato in conferenza stampa, Inoltre é rivolto a proporre esperienze enogastronomiche, in particolare rivolte al Cesanese, vitigno autoctono rappresentativo del Lazio. In proposito ha dichiarato Pierluigi Cianni, presidente DMO “Bibere de Arte”: “Questo progetto parte dall’idea che Il vino è espressione di diversità e ricchezza per un territorio. Degustando un vino pregiato è facile chiedersi: «Quale storia di questa terra ci sta raccontando?». Nel nostro caso il territorio va da Piglio, capitale del Cesanese, a Valmontone, due città che dedicano grandi eventi al vino (il San Lorenzo Wine Festival a Piglio e Armonie di ottobre a Valmontone) e hanno due dimore storiche da valorizzare come Castello Colonna di Piglio e Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone”.

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Sono stati coinvolti in questa iniziativa 20 enti, 7 pubblici e 13 privati, tra i quali il Comune di Valmontone, il Comune di Piglio, l’Università “La Sapienza” di Roma, Valmontone Outlet, IIS Gramsci di Valmontone, IISP Rosario Livatino Turistico Alberghiero Cave, IPSSEOA Buonarroti Alberghiero Fiuggi, Associazione Culturale Artenova, Associazione Culturale Xenia, rete di imprese dei Castelli della Sapienza, Monti Lepini e Prenestini, rete di imprese di Valmontone città, agenzia di viaggi e tour operator Think Away Viaggi, agenzia di viaggi Wanderlust Viaggi, Enoteca di Piglio, Autoservizi Cerci, Piglio in arte, associazione per la gestione della strada del vino cesanese, azienda speciale servizi integrati comunali, proloco di Valmontone, proloco di Piglio. Presenti all’evento il Presidente DMO Pierluigi Cianni e il direttivo DMO, i partner del progetto, Roberto Cipresso (winemaker di fama internazionale e scrittore), lo chef Paolo Gramaglia (1 Stella Michelin, Ristorante President di Pompei). Testimonial della serata Antonello Fassari.

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In occasione della conferenza stampa è stato presentato, inoltre, il Tartufo più, progetto lanciato nel 2019 per avvicinare buongustai al mondo del tartufo e far conoscere i segreti di un prodotto d’eccellenza italiano e del Lazio attraverso la degustazione di creazioni realizzate con tartufi “a km 0” dagli chef Stefano Bartolucci di Rosso Divino e Riccardo Cori e Sonia Pontecorvi di Elle et Lui.  Questo ha trovato conferma nelle dichirazioni di Antonella Parodi  – cavatrice di tartufi “Dietro il tartufo, quello che apprezziamo a tavola, c’è molto da scoprire: dall’addestramento dei cani, che deve essere un gioco sia per noi che per loro, ai sacrifici che si fanno per raccoglierlo, spesso sotto la pioggia, con la neve o il freddo che taglia le mani. Perché è vero che è sempre una bella passeggiata nella natura ma fatica e difficoltà non mancano. Vale la pena evidenziare che il Lazio è una delle poche regioni in Italia dove si trovano tutte le 9 specie di tartufo, sia bianco che nero. Purtroppo, negli ultimi tempi, anche il tartufo subisce gli effetti del cambiamento climatico e, unito alla presenza di cinghiali in cerca di cibo, diventa davvero difficile trovarne, se non si hanno cani ben addestrati”.

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Di grande interesse e capaci di destare curiosità fra i presenti è stato quanto dichiarato da Riccardo Corsi, geometra di Segni,  con la storia della sua tartufaia, impiantata sui Monti Lepini per gioco e con scetticismo nel 2007, che dal 2018 inizia a produrre i primi tartufi e, oggi, ha dato vita ad una piccola azienda familiare. “Ereditai dei terreni da mio nonno – racconta – e volevo metterci i marroni, tipici di Segni. Ma il terreno non era adatto. Sapevo che, in passato, in quella zona si andava a tartufi e così prendemmo una cinquantina di piante e iniziammo a tirarle su. Nel 2018, con piacevole sorpresa, abbiamo iniziato a raccogliere i primi tartufi, lo scorzone estivo, che pian piano sta entrando a pieno titolo a far parte delle attività dell’azienda agricola “Il Tartufo Lepino” di Fagiolo Francesca, che mette insieme il tartufo al marrone di Segni e, insieme,  stanno offrendo belle soddisfazioni”.
L’insieme di queste eccellenze territoriali offrono un valido richiamo per un turismo naturalico di alto livello grazie alle produzioni agricole, specie per il tartufo,  che sono possibili solo dove é presente un territorio incontaminato scevro da qualsiasi inquinamento atmosferico.

House of Gucci – Nelle sale dal 16 dicembre 2021

Mariagrazia Fiorentino
Il film “House of Gucci”, regia e produzione di Ridley Scott e distribuito da Eagle Pictures, oltre la storia degli ultimi protagonisti di una tra le più celebri “maison” del mondo della moda, ci presenta le impressioni avvertite negli Stati Uniti d’America, in prevalenza sul mondo degli affari, sulla nostra imprenditoria nei difficili anni 1975/95.

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Dietro il mondo dorato della moda, uno per tutti, che in quegli anni vedeva primeggiare, con una gestione interamente familiare, la maison Gucci,  si nascondevano, molto spesso, interessi finanziari, non sempre rispettosi della legge, ai quali facevano riscontro altrettante ambizioni di potere e gelosie che spesso superavano i rapporti di sangue e di parentela.

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Tema principale del film, narrato in ben due ore e quaranta minuti, è l’arrivo nella famiglia Gucci di Patrizia Reggiani, una ragazza di umili origini, grazie al matrimonio con Maurizio, l’erede designato a condurre l’azienda di famiglia nel difficile mondo della moda.  Come ben sappiamo dalle cronache giudiziarie il matrimonio tra Patrizia e Maurizio terminò con l’uccisione di Maurizio e vide come mandante la stessa Patrizia, moglie divorziata che non aveva mai accettato la fine della loro relazione.

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Da segnalare l’interpretazione di Lady Gaga, di grande spessore interpretativo e molto aderente alla protagonista Patrizia Reggiani così come sono altrettanto valide quelle dell’intero cast chiamato a confrontarsi con una storia di cronaca nera che ha avuto ampia risonanza non solo nelle cronache giudiziarie e in maniera molto maggiore in quelle mediatiche. Compito comunque che tutti assolvono in maniera brillante.

Dante in mostra a Roma nel Museo Pietro Canonica per ricordare i settecento anni dalla morte

Mariagrazia Fiorentino – foto Donatello Urbani

Questa mostra si può interpretare anche come un atto dovuto al sommo poeta offerto dalla città Roma, che negli anni in cui visse il poeta era sede del papato, causa prima del suo esilio dall’amata Firenze e della sua peregrinazione nelle varie corti italiane. Sono esposte opere della collezione del Museo, fotografie e documenti che danno corpo all’idea di Dante percepita dallo scultore piemontese  e l’intenso rapporto intercorso tra lo scultore e il sommo poeta. Scrivono in proposito le curatrici Carla Scicchitano, Anna Gigante e Fabiola Polsinelli: “Pietro Canonica (Moncalieri, TO 1869 – Roma 1959), raffinato ritrattista delle più importati famiglie aristocratiche e delle principali Corti europee, amava molto leggere Dante, lo dichiara apertamente nelle sue memorie ma soprattutto se ne può trovare testimonianza in alcune sue sculture. Un rapporto evidente là dove l’omaggio al poeta è diretto, ma anche una traccia da cercare, da mettere in evidenza là dove Canonica s’ispira al mondo poetico di Dante. Queste opere, individuate all’interno della collezione permanente del Museo, in occasione della mostra sono state integrate dal ricco materiale fotografico e documentario solitamente conservato nell’archivio storico. Dall’indagine sono emersi segni e indizi che ci fanno capire l’importanza di Dante per l’immaginario dello scultore piemontese e il suo mondo creativo: con quali versi e con quale iconografia Canonica si è confrontato, quali tematiche ha selezionato e quali simboli ha scelto per dare corpo alla sua idea di Dante. Dallo studio e dall’accostamento dei materiali sono arrivate nuove interessanti letture delle opere di Pietro Canonica”.

Il percorso espositivo suddiviso in tre sezioni, si sviluppa interamente al pino terra del villino ubicato nel cuore del parco urbano di Villa Borghese – Piazza di Siena.

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La prima sezione s’ispirata al tema dell’amore ed accoglie alcune opere che rimandano alla triste storia di Paolo e Francesca narrato nel Canto V dell’Inferno e a La Veglia dell’Anima (1920), tema presente nel canto XVIII del Purgatorio.

Tra le opere che più esplicitamente omaggiano Dante un gesso raffigurante Beatrice (1910), calco dell’originale in marmo e bronzo che da fonti archivistiche risulta presente al Museo Peterhof di San Pietroburgo, in Russia.

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La seconda sezione affronta il difficile rapporto tra Dante e le istituzioni pubbliche come lo stesso poeta affronta nelle tre diverse invettive rivolte alla repubblica marinara di Pisa,  all’Italia  all’amata Firenze.

La terza sezione non ha un riferimento unico e ben definito; è una ricerca culturale nelle opere di Canonica dei temi affrontati dal Sommo Poeta nelle sue opere letterarie.

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Tutte le opere esposte lungo l’intero percorso espositivo vogliono consentire ai visitatori, anche attraverso apparati didattici e multimediali, come scrivono le curatrici: “…di approfondire alcune tematiche e d’immergersi in un contesto evocativo ed emozionale grazie anche alla lettura di alcuni versi tratti dalle opere di Dante”.

Roma, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, viale Pietro Canonica, 2 (piazza di Siena) – Roma fino al 27 febbraio 2022; con orari: dal martedì alla domenica ore 10.00-16.00 e ingresso gratuito. In ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legge del 23 luglio 2021, n. 105, l’ingresso al Museo sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass. Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5).Nel Museo é obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Info mostra Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–19.00) www.museocanonica.itwww.museiincomune.it

Montalto delle Marche (AP) – Ricorda il quinto centenario della nascita di Papa Sisto V^ – Felice Peretti – con una mostra che pone a confronto l’illustre concittadino con Pericle Fazzini dal 13 dicembre 2021 al 30 giugno 2022.

Donatello Urbani

L’esposizione  dal suggestivo titolo: “Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria”, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi che sono anche i curatori insieme a Roberta Serra e Alessandro Masi, intende fare un parallo fra due figure molto diverse fra loro: un Papa visionario e uno dei maggiori scultori italiani del Novecento.

Ritratto Sisto V^ - Anonimo

                                                                              Anonimo – Ritratto di Papa Sisto V^: Felice Peretti

Apparentemente distanti, Sgarbi per nostra fortuna ci ha abituato ad abbinamenti impossibili, hanno a ben vedere molto in comune. Nascono entrambi a Grottammare –Sisto V nel 1521 e Fazzini nel 1913 –, entrambi, come scrivono i curatori,  operano a Roma ma non abbandonano mai le loro radici e l’amore per la terra natale, e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto delle Marche -sede principale della mostra -città d’origine della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì “Patria carissima”.

Al lavoro                                                                                                   Pericle Fazzini nella sua atelier

L’esposizione si inaugurerà  il 13 dicembre prossimo, giorno in cui 500 anni fa nasceva Felice Peretti, quel papa Sisto V^ che nel seppur breve pontificato (1585-1590) diede un forte impulso, tra le altre cose, alle arti e alle opere pubbliche -tanto da essere definito l’Urbanista di Dio – non solo a Roma, ma anche in altre città marchigiane, come nel piccolo borgo di Montalto delle Marche che ancora oggi porta i segni del suo operato e della sua grandiosa visione.

Monumento a Sisto V^                                                     Montalto delle Marche: Monumento a Papa Sisto V^ realizzato da Fazzini nel 1985

La mostra “Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria” si apre idealmente con quel Monumento a Sisto V progettato da Pericle Fazzini per la città di Montalto delle Marche tra il 1984 e il 1985 che ancora oggi svetta nel borgo ed è l’orgoglio dei cittadini, come spiega Vittorio Sgarbi: “L’idea di collegare Sisto V a Pericle Fazzini è legata a un’occasione anch’essa celebrativa e cioè il monumento dedicato a Sisto V, l’ultima opera marchigiana realizzata da Fazzini, di invenzione aerea, concepita da un artista che ha voluto rappresentare l’anima del Papa più che la sua opera e quindi appartiene ad un momento e ad un’epoca, parliamo del 1986, in cui la grande stagione di Fazzini era al suo culmine. Lentamente poi, questa personalità, che era stata così emergente anche per essere collegata a importanti personalità dell’arte e della poesia del ‘900 come Ungaretti, a cui forse si deve il ritratto più significativo del poeta, sembra essere dimenticata”.

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  Pericle Fazzini: “Onda”                                                                                                                       Pericle Fazzini: “Ragazzo con i gabbiani

Uno stretto rapporto, infine, lega l’artista Fazzini con la spiritualità e come trasformando “la materia in qualcosa di vivo arriva fino a noi,…” come spiega Daniela Tisi. Fra le sue opere primeggia la celebre Resurrezione della sala Nervi, in Vaticano, voluta da Papa Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II e inaugurata nel 1977. Ogni opera, come scrivono i curatori, “ racconta e rappresenta il dualismo tra spirito e materia sotteso in tutta la produzione dello scultore, a cominciare dal Ragazzo con i gabbiani(1940-1946), tutt’ora installata nella passeggiata marittima di Grottammare, presente in mostra con un bozzetto in legno e disegni preparatori, e ancora le figure femminili, la serie delle Onde del 1968, e quelle opere intrise di “sensibilità francescana” che raccontano la vita del Santo”.

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Pericle Fazzini: “I miei zoccoli sulla spiaggia”                                                                    Pericle Fazzini: “Onda” – !982

L’intero percorso espositivo accoglie non solo sculture, ma anche grafica, i pastelli degli anni Settanta e Ottanta tra cui spicca “I miei zoccoli sulla spiaggia”, del 1982, e infine uno studio su carta e un bozzetto in bronzo inediti relativi al Monumento a Sisto V che rappresentano“la conclusione del suo percorso attraverso gli itinerari del sacro e della natura” come scrive Roberta Serra. La mostra Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria vuole rendere omaggio a questi marchigiani illustri, l’artista Fazzini e il Pontefice Sisto V^ celebrato nel cinquecentenario della sua nascita. Non solo, l’esposizione rappresenta anche l’occasione, partendo proprio da Montalto, di scoprire la presenza di Sisto V tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, in un percorso fatto di luoghi, opere ed evidenze monumentali tutte da visitare e che si snoda tra Grottammare, Montalto delle Marche, Fermo e all’interno dei Musei sistini del Piceno.

unnamed Resurrezione                                                     Roma – Stato Città del Vaticano – Aula Paolo VI^: Pericle Fazzini “Resurrezione”

A  completamento del percorso turistico/culturale nelle terre di Papa Sisto V^, è di grande importanza quanto segnalato dalla news letter “Turismo News”, n.684 di Unionturismo che viene trascritto per intero:

VIAGGIO STRAORDINARIO FRA I MUSEI DELLE MARCHE. La chiusura dei musei, resa necessaria per contenere la diffusione del contagio da COVID 19, oltre a causare danni economici e sacrifici occupazionali, impedisce la produzione e la fruizione di valori che mai come in questo momento costituirebbero strumenti di pubblica utilità e conforto, più che occasione di semplice godimento. Per questo, in un momento eccezionale dove è preclusa la fruizione culturale nelle forme tradizionali, la Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura e Icom Marche si sono fatti interpreti del mondo delle attività culturali e, in particolar modo del sistema dei musei marchigiani, dando loro voce con nuovi percorsi della conoscenza, grazie a una rappresentazione digitale del patrimonio culturale marchigiano attraverso oltre 60 clip video condivisi sui canali social della Regione Marche e sul blog www.destinazionemarche.it. Queste 60 clip, prodotte da più di 30 musei, ma anche da comuni ed enti culturali marchigiani, hanno una durata di circa due minuti e sono visibili sui canali social della Regione Marche: in una playlist dedicata sul canale Youtube Marche Tourism, sulle pagine Facebook Marche Tourisme Tesori delle Marche, sull‟accountTwitter Marche Tourism, e sul blog della Regione. www.europejournal.eu a firma Mariagrazia Fiorentino

25 Novembre2021 – Due significative manifestazioni – mostra temporanea a Roma , Villa Borghese e Festival Cinematografico a Valmontone – per ricordare la violenza di genere contro le donne.

Mariagrazia Fiorentino

Fra le tante manifestazioni che si sono alternate nella giornata del 25 novembre per tenere viva le tante e diverse violenze perpetrate contro i più deboli, specie se donne, due , una a Roma e l’altra a Valmontone,  interland romano, sono sembrate a questa redazione particolarmente significative e degne di rappresentare al meglio questo triste fenomeno.

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La prima che ha per titolo “Dafne is back” collocata all’interno del Tempietto di Diana nel parco urbano di Villa Borghese, s’ispira alla leggenda di Apollo e Dafne immortalando il momento nel quale Dafne torna a essere libera e non più imprigionata nella pianta di alloro in cui si era trasformata per fuggire alla violenza. L’obiettivo dell’opera è di affermare, come scrivono i curatori: “che la mimesi, il nascondersi o fuggire possono essere solo soluzioni temporanee, emergenziali contro la violenza mentre è assolutamente necessario liberare Dafne e permetterle di essere sé stessa mostrando la propria corporeità e il proprio pensiero senza il rischio di subire violenza fisica o psicologica. Questo vale non solo per Dafne e la donna, ma per chiunque sia costretto a nascondere la propria natura e le proprie idee per sfuggire alla violenza o all’emarginazione. L’opera ferma esattamente il momento in cui le due frecce in piombo e in oro che avevano dato avvio al mito classico, s’incontrano facendo smaterializzare la pianta di alloro che aveva protetto, imprigionandola, l’essenza di Dafne. La ninfa sparisce alla vista degli astanti essendo tornata alla sua piena libertà, rimangono ancora, per pochi attimi, solo le foglie di alloro che aleggiano in espansione nell’aria come unico riverbero ed eco del precedente stato assunto da Dafne”.

L’installazione, opera dell’artista londinese, ma di origine romana, Guido Iannuzzi è visibile fino al 27 marzo 2021. Informazioni per il pubblico: 060608 (tutti i giorni, 9.00 – 19.00); e sul sito  sovraintendenzaroma.it.

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A cura della redazione

Valmontone, Palazzo Doria Pamphjli, ospita fino al 28 novembre prossimo la II edizione del Women’s Art Independent Festival (W.A.I.F.) il festival dedicato alle donne diretto da Claudio Miani e organizzato da Officina d’Arte OutOut, che si svolgerà nelle suggestive mura di Palazzo Doria Pamphilj.  E’ questi, come scrivono gli organizzatori: “Un progetto di e per le donne, che si pone l’obiettivo di creare una nuova comunicazione culturale che punti all’inclusione sociale. Una quattro giorni fatta di incontri e dibattiti con artiste, intellettuali, scienziate e giornaliste che si confronteranno su cosa significa essere una donna oggi e su perché è importante continuare a parlare di diritti delle donne”.

Quanto mai interessante il programma dell’intera manifestazione che prevede:

  • VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021

Ore 16.00 – “La donna del calcio”, Per uno Sport senza generi introduce l’incontro la Presidente della IX Commissione, Eleonora Mattia. Incontro con l’ex-Presidente della A.S. Roma, Rosella Sensi.Moderano l’incontro Massimiliano Magni, speaker di Rete Sport 104.2 e Chiara Zucchelli, giornalista della Gazzetta dello Sport e speaker di Rete Sport 104.2

Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Talkshow rivelazione creato e condotto dal cantautore Luca Bussoletti, dove attori, musicisti, influencer, sportivi, personaggi tv e comici si mostrano per come non li si conosce. Ospite di questa prima puntata Carolina Rey (volto di Rai1 e speaker di Radio Freccia)

Ore 19.30 – “La libertà di essere Donna” – Incontro con l’attrice e performer Giulia Di Quilio e conl’artista e coreografa subacquea Lucia Natale. Modera l’incontro il Direttore Artistico Claudio Miani. Nell’occasione verrà presentato il primo albo #Eros edito dall’Officina d’Aerte OutOut.

Ore 21.00 – “Tra pathos ed Eros. Il potere del Corpo”. Concerto per Pianoforte su stralcicinematografici del M.° Marco Werba. Voce Valentina D’Antoni. Due tempi scenici per raccontare il Grande Cinema.

  • SABATO 27 NOVEMBRE 2021

Ore 11.00 – Il Laboratorio dei Burattini “La Ginestra” presenta “La Principessa e il Drago” – Spettacolo realizzato dai bambini e dalle donne ospiti del Centro Regionale “La Ginestra” di Valmontone, gestito dall’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa.

Ore 15.00 – Proiezione del film Mama di Pablo de la Chica.

Ore 16.30 – “Prevenzione. Come salvarsi la vita”. Incontro a cura dell’Associazione Il Girasole diMirella Morgia.

Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Secondo appuntamento con l’attrice della serie cult Boris, Karin Proia

Ore 19.30 – “Donne in Rete” – Incontro con Eleonora Cicchetti, stilista e founder del brand Eleonora Cicchetti Collection. Partendo dalla moda curvy.

Ore 21.00 – Per la sezione Women’s Theatre, in scena “(R)Esistenze – Le voci di Grimilde, de La Vecchiaccia e di Lella”. Tre quadri teatrali a cura della compagnia X-Pression – per la drammaturgia di Christine Hamp. Massimo Albanesi interpreta Grimilde, Teresa Mitilino porta in scena La Vecchiaccia e Daniele Pagani (er Pantera), Massimo Albanesi (er Moka), Paolo Farina (il professore),raccontano Lella.

  • DOMENICA 28 OTTOBRE 2021

Ore 15.00 – Proiezione del film “Che fine hanno fatto i sogni?”. Incontro con la regista PatriziaFregonese De Filippo

Ore 18.00 – Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Bussoletti. Terzo ed ultimo incontro irriverente di Luca Bussoletti che porta nel suo salotto Beatrice Fazi, attrice della serie cult Un medico in famiglia.

Ore 19.30 – Proiezione del film Lockdownlove.it di Anna Marcello. Incontro con la regista e attrice Anna Marcello e il resto del cast: Anna Elena Pepe, Elisabetta Pellini e Livia Lupattelli.

Ore 21.00 – Per la sezione Women’s Theatre – “Milena ovvero Emelié du Chatelet” – Spettacolo teatrale per la regia di Maurizio Nichetti e interpretato da Milena Vukotic. Assegnazione del Premio alla Carriera Banca Patrimoni Sella & C. alla eclettica attrice Milena Vukotic.

Tanto intrigante quanto interessante, mi è sembrato, nel giorno di apertura, l’opening dell’installazione d’arte concettuale Renoir –“ Il collezionista di Mondi”, a cura del direttore artistico Claudio Miani, Niccolò Ratto e Renato Florindi con la supervisione artistica di Mauro Malagrande e il contributo espressivo di Giulia Di Quilio (madrina della manifestazione). Nel progetto si affronta il tema della cosmogonia attraverso un’istallazione concettuale dal forte richiamo mitopoietico, con l’obiettivo di stimolare un’esperienza immersiva dal contorno vagamente sciamanico. Qui si fondono alcune visioni sulla nascita dell’Universo proprie delle trazioni orientali e occidentali, diventando uno strumento per valorizzare la figura della donna.

Roma – Centrale Montemartini: Si arricchisce di sei nuove opere la mostra “Colori dei Romani. I Mosaici dalle Collezioni Capitoline”

Mariagrazia Fiorentino

Fascino e bellezza. Queste le caratteristiche principali delle “Domus” presenti nella città di Roma e che, in epoca imperiale, passata la parsimoniosa modestia repubblicana, raggiunsero vette inimmaginabili in una testimonianza rara che dimostra il livello culturale della famiglia di appartenenza.

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All’abitazione si richiese di rappresentare lo “status symbol” della famiglia specie in quelle parti che nei secoli seguenti s’identificarono come di rappresentanza, non di rado anche nelle tombe. Nell’Urbe risiedeva l’elite dell’impero e la loro presenza è documentata da limitate ma significative presenze documentate prevalentemente nei mosaici ed in numero minore, ma altrettanto significativa, negli  affreschi. Auguriamoci che dopo questa esposizione tutti i vari reperti non tornino nuovamente nei depositi dei Musei Capitolini ma restino fruibili a tutti i cultri dei mosaici e del bello.

La mostra Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni Capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presenta per la prima volta al pubblico come scrivono i curatori: “altri sei capolavori che si aggiungono all’ampia selezione di mosaici già proposta nell’esposizione in corso dall’aprile 2021. Un evento importante che, attraverso la trama colorata di queste opere, prosegue il racconto della storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento. Le sei opere si inseriscono nel percorso della mostra arricchendone le diverse sezioni tematiche con inediti motivi figurativi e geometrici. Nuove trame colorate realizzate con grandi tessere di preziosi marmi policromi caratterizzano i due mosaici inseriti nella prima sezione, Storia e tecnica del mosaico, entrambi databili tra il III e il IV secolo d.C.

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Il primo presenta un motivo a scacchiera con riquadri di differenti colori, mentre il secondo è decorato da una più complessa composizione formata da motivi geometrici e floreali. Tessere di marmi preziosi, di basalto e di porfido rosso, creano un efficace contrasto cromatico.

Anche la sezione Vivere e abitare a Roma si amplia, accogliendo nei suoi spazi nuove opere, tra queste domina il grande mosaico pavimentale con decorazione a cassettoni, proveniente da una lussuosa domus che sorgeva in età repubblicana sull’Aventino. L’eccezionale stato di conservazione del mosaico presenta il pavimento integro in tutte le sue parti.

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La sezione I mosaici dei sepolcri, infine, accoglie altre opere inedite, tra cui un mosaico bianco e nero che presenta una vivace decorazione con figure di amorini circondati da tralci di acanto. Il mosaico costituiva il pavimento di una tomba scoperta a Roma nel 1936, durante gli scavi per la costruzione di una chiesa nei pressi della Stazione di Trastevere; l’edificio sepolcrale faceva parte della necropoli che in età romana sorgeva lungo la via Portuense.”

Roma – Centrale Montemartini, via Ostiense 106, fino al15 giugno 2022. Dal martedì alla domenica  con orario 9.00 – 19.00; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00. Chiuso il 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura. Biglietteria: Ingresso museo e mostra: non residenti nel territorio di Roma Capitale intero € 10,00; ridotto € 9,00;residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): intero € 9,00; ridotto € 8,00. Ingresso gratuito e ridotto per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Per i possessori della MIC Card l’ingresso è gratuito. L’ingresso al Museo è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass. Nel Museo È obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Info mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.zetema.itwww.centralemontemartini.orgwww.museiincomune.it