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La Necropoli romana di Passo Corese – Il passato interpreta il presente

Donatello Urbani testo e foto

Il convegno organizzato lo scorso 6 settembre dalla Pro Loco di Fara in Sabina – Sala civica di Santa Chiara – che ha avuto per tema: “Le Tombe di Passo Corese – studio di una necropoli romana” è stato, principalmente, un atto dovuto alla popolazione che gravita e utilizza l’area della Stazione Ferroviaria di Passo Corese, non solo per aver sottratto alla pubblica fruibilità un’area strategica di grande utilità per gli utilizzatori, molti i pendolari, quanto per gettare una luce sugli abitanti  presenti in queste terre nel I – II sec. d.C. scoprirne le vicende umane e le cause che le hanno caratterizzate e, come riportato nel comunicato stampa: “conoscere da vicino alcuni ritrovamenti funerari” provenienti dalla suddetta necropoli temporaneamente esposti nel Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina, sito in piazza Duomo a Fara in Sabina.

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Da comunicato stampa: “Si tratta infatti di antichi resti di eccezionale importanza, che promettono di gettare nuova luce sulla storia di Fara in Sabina e i suoi dintorni. Questi reperti, frutto di recenti scavi condotti nei pressi della stazione della frazione di Passo Corese (durante un intervento di bonifica dagli ordigni bellici è stata infatti incredibilmente rinvenuta una necropoli romana, ovvero ben 42 sepolture datate dal I al III secolo d.C.) includono gli scheletri di una comunità vissuta qui oltre 1800 anni fa. Nello specifico, si tratta delle unità sepolcrali T36 e T38 che offrono preziose informazioni sulle pratiche funerarie e sulla società dell’epoca: viene considerato infatti uno dei ritrovamenti più prestigiosi degli ultimi anni.”

Il convegno, presentato da Alessandra Petra, direttrice del Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina, ha incentrato le sue attenzioni sull’intera campagna di scavo e relativi reperti rinvenuti. E’ oggi possibile conoscerli a fondo e apprezzarne l’importanza grazie agli interventi di studiosi che hanno prima scavato e successivamente studiato con approfondite ricerche scientifiche quanto rinvenuto. Tra questi: dott. Alessandro Betori, Soprintendente SABAP per le province di Frosinone e Latina; dott. Emanuele Brucchietti, archeologo; dott. Mauro Lo Castro, Soc. Coop. Il Betilo – Servizi per i Beni Culturali s.r.l; dott.ssa Rosaria Olevano, Soc. Coop. Il Betilo – Servizi per i Beni Culturali s.r.l; dott. Mauro Rubini, Direttore Servizio di Antropologia della SABAP per le province di Frosinone e Latina; dott. Angelo Gismondi, Laboratorio di Botanica, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; dott.ssa Cristina Martínez Labarga, Centro di Antropologia molecolare per lo studio del DNA antico, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; dott.ssa Flavia Maria Novi Bonaccorsi, Conservatore per i Beni Culturali; dott.ssa Tiziana Orsini, Istituto di Biochimica e Biologia cellule CNR di Monterotondo, Roma.

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L’intervento della suddetta dott.ssa Tiziana Orsini, Istituto di Biochimica e Biologia cellule CNR di Monterotondo, Roma presentando la ricomposizione ossea degli individui  inumati nelle unità sepolcrali T36 e T38, attualmente custodite al Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina di Fara in Sabina – ha consentito di poter appurare quanto gli studi antropologici precedentemente condotti hanno fatto emergere: le condizioni complessive di salute erano buone, nonostante non appartenessero a classi particolarmente agiate. Gli unici indici di deterioramento sono dovuti a fattori di stress occupazionale/funzionale e a una scarsa igiene orale”.

Volendo, per pura curiosità, mettere a confronto le caratteristiche socio/antropologiche di1800 anni fa con quelle presenti attualmente nella popolazione sabina si può rilevare il buono stato di salute in generale della popolazione residente, anche in presenza della durezza del lavoro che richiede l’olivicoltura, dovuto alla salubrità del luogo per la carenza di fonti inquinanti e la buona qualità del cibo. Il buon soggiorno in Sabina è una caratteristica che non ha età.

Per informazioni e prenotazioni per visitare il Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina,   contattare l’Ufficio Turistico Comunale in piazza Duomo, 2: Tel.0765/277321 (gio. ven. sab. domenica e festivi), 380/2838920 (WhatsApp), visitafarainsabina@gmail.com

Mostra a Tivoli – Villa d’Este – “Cari agli dèi: l’età giovane e la rivoluzione nelle arti”, fino al 3 novembre 2024

Giorgia Lattanzi

Il titolo, tratto da un antico verso del commediografo greco Menandro (342-291 a.C. ca.), evoca la questione della morte prematura, punto focale dell’esposizione: “Cari agli dèi” sono le parole che tentano di dare consolazione al dolore di un lutto prematuro, cercando di sanare la perdita con la consapevolezza che gli dèi, riconoscendo il valore e le grandi capacità dei giovani, li abbiano voluti richiamare a sé per averli vicini.

Le opere d’arte offrono  infinite forme di lettura e ognuna di esse apre  scenari culturari che ci permettono di tornare a riflettere su temi ancora irrisolti o degni di essere visitati ogni qual volta se ne senta la necessità

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La mostra ora in corso presso la Villa D’ Este ci riporta la concetto di “ giovinezza”,  un’età dell’uomo dove la carica espressiva è al culmine della sua potenza. Forse un po’ acerba e scevra da ogni forma di saggezza ma proprio per questo è pura, totale e di infinita bellezza.  Gli artisti in mostra sono uniti dal  loro triste ed eroico vissuto. Un filo invisibile lì tiene  uniti,  le loro opere sono sospese su di noi .

Umberto Boccioni, Antonio Sant’Elia, Scipione, Yves Klein, Piero Manzoni, Pino Pascali, Francesca Woodman e Andrea Pazienza, nella loro breve carriera sono stati capaci di realizzare contributi tanto significativi da cambiare profondamente il linguaggio dell’arte contemporanea.

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                                                                                         Pino Pascali – “Velocipedista” – 1963

Accanto alle loro opere, i capolavori di scrittori quali Stephen Crane, Percy Bysshe Shelley, John Keats, Anne Brontë, Henri Alban Fournier, Raymond Radiguet, Heinrich von Kleist, Antonia Pozzi che hanno modificato in maniera indelebile i codici linguistici e l’immaginario collettivo.

Nelle stanze di Villa d’Este, anche spezzoni di film e brani musicali di grandi nomi del passato che nella loro esistenza hanno lasciato capolavori indimenticabili, rivoluzionando la storia del cinema e della musica.

“La rassegna illustra il terzo capitolo di una trilogia che prende spunto dal pensiero di Friedrich Nietzsche, quale risposta culturale alla tragedia umana legata al Covid – racconta Andrea Bruciati -; partire da un’analisi dell’uomo e delle sue fragilità (Ecce Homo, 2021) per una diversa consapevolezza (Umano troppo umano, 2022) al fine di superare i nostri limiti ed evidenziare l’importanza ricostruttiva attraverso le nuove generazioni (Cari agli dei, 2024), è l’obbiettivo che questo itinerario si era preposto. Le nostre radici culturali partono dai semidei dell’arte classica per aggiornarsi alle valenze maledette della poesia simbolista per trovare ampia testimonianza, soprattutto musicale, lungo il secolo appena trascorso. Nello specifico il progetto al centro della disamina è una ricognizione che si focalizza su autori che hanno rivoluzionato le arti visive in Italia nel XX secolo, perché ritengo che l’Istituto, esso stesso risultato di protagonisti pionieristici ai loro tempi, debba ritornare ad essere quella fucina di idee e di soluzioni aperte alla contemporaneità, seminali al prossimo futuro.”

I luoghi cari alle arti sono degli scrigni sicuri,  generatori  e custodi di riflessioni e  significati  che prendono forma e continuano a  donare ai visitatori nuove opportunità per leggere il nostro tempo.

Tlapitzalli Suoni e Musica dell’America Precolombiana per ricordare i 150 anni delle relazioni diplomatiche Italia/Messico in mostra alle Scuderie del Quirinale fino al 15 settembre 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto  Donatello Urbani

Tutti coloro che hanno incontrato le civiltà mesoamericane, specialmente visitando il Messico, non dimenticheranno mai queste terre con i loro miti, misteri, leggende, suoni, città antiche e civiltà arcaiche che in altre epoche furono fra le più avanzate del mondo. Una storia millenaria con circa 60 differenti etnie ognuna con un linguaggio diverso ma unite con un legame culturale forte tra passato e presente. Questa mostra presentata a Roma vuole unire e consolidare le relazioni diplomatiche del nostro paese e il Messico nella ricorrenza dei 150 anni della firma del protocollo diplomatico avvenuta il 15 dicembre 1874.

Il precorso espositivo nato dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura italiano e il Ministero della Cultura del Messico presenta attraverso la selezione di 163 manufatti provenienti delle collezioni di venti musei del Messico, il racconto sistematico delle tante, straordinarie civiltà figurative sviluppatesi oltreoceano con lo scopo di diffondere l’importanza e la peculiarità delle espressioni musicali preispaniche in particolare quello musicale, presente nelle civiltà precolombiane in diversi ambiti quotidiani come la religione, la guerra, la caccia, la salute e le attività domestiche. Un artista sa che per conquistare un successo non si può prescindere dal confrontarsi con il passato e la musica è uno strumento a disposizione dello stesso che la utilizza quando avverte il desiderio di collegare il proprio lavoro ad una storia millenaria.

Da comunicato stampa:” L’origine del suono, in Mesoamerica, come per le nuvole e la pioggia, parte da una forza invisibile della natura: il vento. Secondo la mitologia gli dèi, infatti, regalarono l’arte della musica all’umanità, e per i popoli mesoamericani, il concetto di “musica” includeva inoltre l’arte di cantare e danzare. La mostra prende così il suo nome dallo strumento musicale tlapitzalli, il flauto di Tezcatlipoca divinità precolombiana celebrata nel mese di maggio al termine della stagione secca. Tutt’oggi, grazie agli studi archeomusicologici, conosciamo alcuni elementi dell’estetica della musica preispanica. Come una melodia eseguita contemporaneamente con versioni diverse (eterofonia); o l’interferenza tra frequenze diverse (battimenti); oppure suoni diversi che formano un’armonia (polifonia); due o più ritmi simultanei (poliritmia); così come il rumore integrato al linguaggio musicale. L’esposizione si arricchisce di apparati audio che, grazie alle registrazioni di alcuni brani interpretati per l’occasione, offrono al visitatore una esperienza immersiva fra i suoni emessi da oggetti e strumenti musicali. L’obiettivo della mostra è un’immersione sensoriale totalizzante attraverso una panoramica ricchissima di immagini, documenti, reperti e riproduzioni sonore in grado di trasportare il visitatore in un mondo antico. Un percorso espositivo che intende sottolineare anche la conoscenza e la capacità di questo popolo di riprodurre gli elementi naturali all’interno degli strumenti musicali, inoltre questa rassegna rappresenta la sintesi di un lungo percorso, un’occasione unica per ammirare manufatti antichi con lo scopo di far comprendere ai visitatori la conoscenza e la capacità di questo popolo di riprodurre gli elementi naturali all’interno degli strumenti musicali”.

Accompagna la mostra uno splendido catalogo pag.127 costo €.27 per le Edizioni Artem s.r.l.

Roma – Scuderie del Quirinale – Via 4 Novembre

 

Nuova vita per Villa Grazioli

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Roma è stato presentato a Palazzo Massimo il nuovo progetto di restauro conservativo e valorizzazione di Villa Grazioli “Viaggio nella storia- Itinerario segreto alla scoperta della vita e dei capolavori delle Ville Tuscolane, che pone Villa Grazioli come polo baricentrico di contaminazione culturale dei Castelli Romani.

Plinio il giovane mette a confronto nella sua Quinta Epistola lo stile di vita che si conduceva in città in confronto a quella di una villa suburbana: “Non mi trovo mai così bene sia intellettualmente che fisicamente, tengo in allenamento il mio spirito con le occupazioni letterarie e il mio corpo con la vita libera”.

Le ville suburbane da allora in poi furono tutte un fiorire di Horti e giardini, che volevano nella loro magnificenza e impostazione far rivivere gli ideali classici. Gli architetti traevano spunti dai testi antichi studiandone le testimonianze per poi coglierne a pieno l’essenza. Le stesse pur essendo fastose non erano create per una stabile permanenza, ma perfette per ricevimenti in occasione di ricorrenze particolari, maggiore era la distanza dalla città, diversa la funzione della villa che poteva diventare inoltre il luogo preferito per la villeggiatura stagionale. La stessa era una necessità di vita per le classi più elevate.

Villa Grazioli con la sua effervescenza pittorica e sentimentale, che trionfa nelle decorazioni e nei fastosi sfoggi esotici e nuovi, realizzati da Giovanni Paolo Pannini, trova il suo naturale prolungamento anche nella realizzazione di pellicole cinematografiche come nel Marchese del Grillo di Monicelli con Alberto Sordi.

Oggi un progetto modernissimo affronta questo tema con nuove tecnologie ed energie, esperti in vari settori della scienza e della conoscenza, dell’architettura urbanistica e tutela del patrimonio culturale hanno studiato aspetti diversi nell’evoluzione urbana, si uniscono e si confrontano. Ma cos’è un’invenzione? E’ una visione in modo tale che tutti ne possono trarne beneficio, così attraverso visori, (consegnati a richiesta alla reception della Villa), il visitatore potrà immergersi nella storia e nell’arte della stessa. Al tavolo si sono alternati esperti nelle varie discipline ognuno nel settore di propria competenza mettendo in evidenza una proposta: creare circuiti culturali che possano unire i luoghi della cultura laziale, inoltre verrà organizzato annualmente un evento l’8 dicembre dedicato a questo tema e molto altro. Le Ville Tuscolane saranno prossimamente patrimonio  UNESCO. Per saperne di più: events@villa-grazioli.it, gm@villa-grazioli.it

 

MYA – Un sogno da vivere- Un film di Federico Moccia nelle sale dal 20 maggio 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Commedia musicale? Non proprio anche se la colonna sonora occupa una posizione di primissimo piano in questo film-commedia che ci accompagna passo dopo passo lungo le tappe che contrassegnano il percorso di una cantante –  interpretata da Flora Vona –  prima di raggiungere il successo.

digUn film piacevole che assicura 60 minuti circa di buon relax.

In treno con i nuovi collegamenti verso le mete turistiche estive

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Per rendere ogni viaggio il vostro viaggio, questo è il nostro impegno.

Punto di forza: l’intermodalità per muoversi in maniera sempre più confortevole e sostenibile, grazie a nuove soluzioni combinate con treno, bus, nave o aereo. La Summer Experience 2024, così prende il nome questa campagna promozionale offerta da Trenitalia (società capofila), Busitalia, Ferrovie del Sud Est e FS Treni Turistici Italiani prenderà il via il prossimo 9 giugno con nuovi treni di ultima generazione acquistati anche con fondi PNRR.

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Le novità della stagione estiva sono state presentate lo scorso 20 maggio a Roma dall’ Ing. Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia si riassumono in 960 treni del Regionale ogni giorno in circolazione sui binari laziali, un nuovo Rock per la FL1 Orte – Fiumicino Aeroporto e la FL3 Roma – Viterbo, al via TAP&Go il sistema di pagamento contactless in condivisione con Atac, sempre più mete turistiche marine, (Maratea e la Sardegna), località di montagna (Bardonecchia e la Val Gardena), città d’arte e borghi raggiungibili in treno, bus o con i servizi integrati, nuovi collegamenti “treni+nave” e “treni+aereo”. Il tutto distribuito in giorni feriali e festivi con un’offerta giornaliera di oltre 535 mila posti a sedere, per permettere a pendolari e turisti di raggiungere in maniera rapida, conveniente e sostenibile le più belle e frequentate mete regionali. Ampliata anche l’offerta con i Frecciarossa ed in particolare con gli Intercity ed Eurocity Italia-Svizzera (nelle tratte interne al territorio italiano) a partire da 139 euro. Sconti fino al 50% per chi viaggia con FS Treni Turistici Italiani, inoltre a fine anno sarà ripreso il servizio sulla Milano-Parigi e viceversa. Le attenzioni riservate ai viaggiatori troveranno nel prossimo futuro particolari attenzioni specialmente indirizzate verso i turisti della terza età e per tutti gli amanti del turismo lento ed esperenziale. Si potranno portare a bordo animali da compagnia a titolo gratuito.  Fra le varie campagne di promozione commerciale intraprese da Trenitalia meritano una posizione privilegiata quelle riservate agli sport dove hanno trovato ospitalità quali testimonial  i vari campioni di oggi e di ieri.

 

Macfrut – vetrina mondiale dell’ortofrutta – a Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

L’Ortofrutta é un settore strategico per l’Italia con una produzione di 16 miliardi di euro ed un export 11,6 miliardi fra fresco e trasformato. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (€.620 milioni).

Questa 41esima edizione, presentata nella sede romana dell’ICE, annovera numeri record con 1.400 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (+22% dalla precedente edizione); crescita dell’area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; una presenza sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e renderla l’evento agrifood più internazionale del panorama italiano. A tutto questo si aggiungono 1.500 top buyer provenienti da tutto il mondo, grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice, Saloni tematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3000 mq sull’innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica. Fil rouge della manifestazione tre asset che fanno di Macfrut una fiera unica nel panorama internazionale per la capacità di mettere insieme business, conoscenza e networking attraverso una specifica piattaforma b2b.

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Al centro di tutto c’è la filiera dell’ortofrutta. Secondo i dati Ismea, presentati da Fabio Del Bravo, la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa  24 milioni di tonnellate coltivata su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari da ben 300 mila aziende. Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta, dal campo alla tavola, vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.

Una particolare attenzione è stata riservata nel corso della conferenza stampa al “Piano Mattei” rivolto nella prossima attuazione – al momento è solo un progetto pensato – all’intrattenimento di rapporti egualitari tra Italia e Stati partners. Beneficiario privilegiato sarà il Continente africano, da anni al centro dell’attenzione di Macfrut, divenuto sempre più strategico nelle politiche internazionali del governo. In fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura quali Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le presenze con aree ampliate troviamo Egitto, Algeria, Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 imprese. Un’altra presenza importante arriva dal Continente Sudamericano: Cile, Panama Repubblica Dominicana, Venezuela, Cuba e Argentina. Importante la presenza di 22 grossisti dalla Spagna, ovvero dai due mercati più importanti d’Europa (Madrid e Barcellona) interessati a incontrare in particolare esportatori di mele, kiwi e uva da tavola dall’Italia. Sul fronte delle new entry troviamo l’India, presente anche con una cinquantina di top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan, Libano, Brasile e Argentina.

Uva da tavola

Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza. La Regione sarà presente in fiera con un’importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi attraverso convegni, eventi e degustazioni presentandosi sul palcoscenico internazionale. Una particolare attenzione sarà rivolta alle produzioni ortofrutticole certificate, in primis l’Uva da Tavola IGP, che concentra il 60% della produzione nazionale. Insieme ad essa anche la Cipolla Bianca di Margherita IGP, Arancia del Gargano IGP, Lenticchia di Altamura IGP, Patata Novella di Galatina DOP, Carciofo Brindisino IGP, La Bella della Daunia DOP.

Il prodotto simbolo in questa edizione di Macfrut sarà l’Uva da Tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo che fa del nostro Paese il leader a livello europeo con una produzione di 1 milione di tonnellate. L’uva da tavola sarà al centro del, il Simposio mondiale che nei tre giorni della fiera richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.

Sul fronte dei Saloni, due sono le novità, uno “Innovation Hub For Healthy Food”, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale; l’altro “Agrivoltaico” sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica a integrazione della produzione agricola. Sempre in fatto di innovazione, alla filiera vivaistica è dedicato “Plant Nursery” area che ospiterà anche il Simposio internazionale sui portinnesti (IRS – International Rootstocks Symposium). Di grande interesse “Spices & Herbs Global Expo” il salone europeo dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali; “Pianeta Rosso” riservato al pomodoro, e Acqua Campus sulle innovazioni e tecnologie del risparmio idrico.

In contemporanea ci sarà l’Africa&Mediterranean Poultry Forum, evento internazionale dedicato al settore   avicolo, promosso da Fieravicola, in collaborazione con Assoavi e Unaitalia.

Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 8-9-10 maggio 2024, con orario 9.30-18.00. Info www.macfrut.com

 

Leonardo da Vinci ricordato nel 572^ anniversario della nascita al Museo/Mostra “Il Genio e le Invenzioni”al Palazzo della Cancelleria di Roma e nell’esposizione di opere dell’artista italo-spagnolo Francesco Astiaso Garcia

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“…..nulla egli toccò che non trasmutasse in bellezza eterna.” – Berenson

In occasione del 572 anniversario della nascita di Leonardo da Vinci, il Museo/Mostra permanente  allestita nel Palazzo della Cancelleria a Roma dove sono esposte ben 65 riproduzioni delle più note macchine interattive progettate da Leonardo, è stata incrementata con varie riproduzioni di alcuni disegni relativi alle diverse aree di studio del genio del Rinascimento: ingegneria, tecnologia, musica, botanica, aeronautica, anatomia, cucina, robot, autocarri, ponti girevoli, macchine da stampa, sottomarini, apparati scenografici e molte altre.

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L’indiscusso fascino e interesse che si avverte lungo tutto il percorso espositivo è stato notevolmente ampliato con l’inserimento al suo interno delle opere dell’artista italo-spagnolo Francesco Astiaso Garcia.

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Fin dalla Genesi, la donna è stata plasmata da Dio come “aiuto simile” all’uomo (Genesi 2,18). Creatura di ineguagliabile bellezza e forza interiore, ella custodisce il mistero della vita, donando al mondo il frutto del suo grembo e nutrendo con amorevole dedizione la famiglia, focolare di affetti e di speranza. Tutto questo l’artista riesce a trasmettere nelle sue opere.

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Da comunicato stampa: “pittore e fotografo di fama internazionale. Nel corso della sua carriera artistica si è fatto apprezzare per la sua capacità di ritrarre la figura umana in modo da fissarne su tela l’essenza spirituale. Ha realizzato affreschi e pitture murali sia all’estero che in Italia, esponendo le sue opere in numerose gallerie d’Arte. Inoltre, dal 2011 collabora con il Vaticano per cui realizza commissioni artistiche. I quadri proposti all’interno della Mostra di Leonardo sono delle rivisitazioni delle celebri opere di Leonardo Da Vinci come la Gioconda, la Scapigliata, la Madonna del Garofano, la Dama con l’ermellino e tante altre. Per saperne di più sull’artista consultare il sito www.francescoastiaso.com

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E ancora, al fianco di Astiaso Garcia, anche le opere di Mario Taddei, artista, studioso ed esperto di multimedialità, dei codici e delle macchine di Leonardo da Vinci. La sua cifra stilistica si basa sulla rielaborazione digitale di figure ispirare ai manoscritti del maestro”.

Roma – Palazzo della Cancelleria – Piazza della Cancelleria, n.1 – Orari dal lunedi al venerdi dalle 9,30 alle 19,00 -. Weekend e festivi fino alle 19,30 – Costo biglietto d’ingresso acquistabile anche on-line: €.9,00 – 19/64 anni – studenti ed anziani. (over 65 anni) €.7,00 – bambini €.6,00 (5/12 anni)- gratis fino a 4 anni.

 

 

Batman mattatore della XXXII edizione Romics – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games – Nuova Fiera di Roma dal 4 al 7 aprile 2024.

Mariagrazia Fiorentino – Foto courtesy dell’Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

In questa XXXII Edizione Batman sarà il protagonista assoluto in questa edizione primaverile di Romics. Quattro giornate di condivisione e di passione e, come recita il comunicato stampa: “pronte ad accogliere il pubblico nei 5 padiglioni con oltre 70.000 mq espositivi della Fiera. Romics è una manifestazione fieristica internazionale, certificata da ISFCERT – Istituto Certificazione Dati Statistici Fieristici, ente ufficiale riconosciuto da Accredia, con oltre 350 espositori nazionali ed internazionali, dove l’immaginario di giovani e meno giovani si sprigiona in un mix di generi e interessi attraverso molteplici percorsi di partecipazione e occasioni di confronto. Entertainment e approfondimento specialistico sono la cifra di una kermesse rivolta ad un pubblico di appassionati, professionisti e operatori del settore”.

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“Tante le sorprese per la trentaduesima edizione di Romics, – racconta Sabrina Perucca, Direttrice Artistica di Romics – un programma ampio e diversificato, capace di raccontare le innovazioni e i nuovi trend e allo stesso tempo di riservare centralità per i grandi Maestri, i personaggi e gli universi narrativi che ci accompagnano, direi nella nostra quotidianità, da diverse generazioni. Partiamo allora con i festeggiamenti per gli 85 anni di Batman, personaggio amatissimo e sorprendente nella sua capacità di rinnovarsi pur restando sempre fedele a se stesso. Ad accogliere il pubblico di Romics il meraviglioso manifesto realizzato da Simone Bianchi dedicato al cavaliere oscuro. Cinque straordinarie personalità artistiche nel fumetto, cinema e musica, premiate con l’assegnazione del Romics d’Oro: la geniale fumettista Vanna Vinci; il musicista e compositore Riccardo Zara; Dan Panosian, disegnatore americano di successi internazionali; Dylan Cole, Concept Art Director del grande cinema; Simone Bianchi, disegnatore per Marvel e DC Comics. Una edizione che celebra inoltre importanti compleanni come quello dei 75 anni del settimanale Topolino e delle Serie TV Happy Days e Heidi e che rende omaggio allo scomparso editore Francesco Coniglio con una mostra originale. In collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e la Scuola Romana dei Fumetti, arrivano i Corpi a Regola D’Arte degli atleti paralimpici con una mostra e un evento di live painting. Un omaggio immancabile infine per Akira Toriyama, il grande mangaka scomparso recentemente. Centrale come sempre il grande fumetto d’autore con centinaia di iniziative e con il Premio Romics del Fumetto, in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura – MIC e l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale”. Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXXII edizione del Festival Simone Bianchi, Vanna Vinci, Riccardo Zara, Dan Panosian e Dylan Cole.

Fra le tante iniziative in programma segnaliamo:

La mostra di: Simone Bianchi “Pellegrino tra gli spazi” che espone una selezione di 20 opere originali che esplorano le varie sfaccettature e collaborazioni dell’artista. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile,

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                                                                                                   Simone Bianchi: “Scarlet Witch” – Upperdeck

Vanna Vinci presenta la sua ultima opera dal titolo: “Viaggio notturno” pubblicata da Sergio Bonelli Editore. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile.

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                                                                                                                           Vanna Vinci: “Autoritratto”

L’incontro celebrativo a Riccardo Zara, con l’assegnazione del Romics d’Oro in programma sabato 6 aprile.

L’incontro celebrativo con l’assegnazione a Dan Panosian del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile. La mostra organizzata vuole celebrare Dan Panosian come un costruttore di emozioni, un artista capace di creare scene ipertrofiche di azione e sequenze delicate nei dettagli delle espressioni dei personaggi.

L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro a Dylan Cole è in programma sabato 6 aprile. Dylan Cole, è stato nominato all’Academy Award come co-produttore di Avatar: La via dell’acqua, supervisionando il design dell’intero franchise Avatar, in particolare per la luna di Pandora, compresi ambienti, creature, personaggi e culture. Ha collaborato alla realizzazione di oltre 60 film come Senior Matter Painter in Return of the King, Concept Art Director per Avatar e Production Designer in Maleficent. Per questa prima mostra italiana si rende omaggio al noto production designer e art director americano Dylan Cole.

Francesco Coniglio – Editore libero. La mostra celebra la vita e la carriera di Francesco Coniglio, uno dei protagonisti del mondo del fumetto italiano degli ultimi 50 anni. Organizzata in collaborazione con Alessandro Bottero, la mostra offre uno sguardo trasversale sulle molteplici attività e passioni di Coniglio.

Corpi a regola d’Arte. La mostra, realizzata in collaborazione con la Scuola Romana dei Fumetti e il Comitato Italiano Paralimpico, celebra l’arte, lo sport e l’inclusione, diffondendo un messaggio di bellezza e diversità.

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Tra gli eventi speciali segnaliamo: Topolino: 75 anni insieme! Da 75 anni Topolino nel suo storico formato a libretto accompagna intere generazioni attraverso le storie di Paperino, Topolino e i loro eccezionali compagni di avventure. In collaborazione con Rai Kids due eventi speciali: domenica 7 aprile la proiezione di Sapiens? di Bruno Bozzetto un film nato da un’idea originale di Bozzetto che vuole invitare a riflettere sull’aggettivo “sapiens” associato all’essere umano.

Sono 111 i titoli iscritti alla ventiduesima edizione del Premio Romics del Fumetto realizzato sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura istituto autonomo del Ministero della Cultura e in collaborazione con l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale.

Tantissimi gli illustratori e disegnatori che hanno candidato le loro illustrazioni per la seconda edizione del concorso Disegniamo il Maggio – Contest per illustratori per l’ideazione dell’immagine della campagna nazionale per la promozione della lettura Il Maggio dei Libri 2024, organizzato e promosso da Romics, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura – Ministero della Cultura. Le 15 opere finaliste, selezionate dall’apposita Giuria, saranno esposte in mostra e l’opera vincitrice verrà premiata nel corso della cerimonia di premiazione sabato 6 aprile.

Torna la diciannovesima edizione di Romics Gran Galà del Doppiaggio, in programma sabato 6 aprile. La festa che premia i più importanti doppiatori italiani del cinema nazionale e internazionale,

Tra i film in programmazione: Gli Acchiappaeroi: da Ghostbusters ad Avatar, dall’85° anniversario di Batman alla grande animazione. Il grande cinema torna nel Movie Village di Romics con anteprime, protagonisti e incontri sui titoli più importanti in arrivo in sala e su piattaforma nei prossimi mesi.

Molti gli eventi speciali tra cinema, doppiaggio, cosplay e musica: venerdì 5 aprile Heidi festeggia il suo compleanno a Romics in una celebrazione unica con il panel Buon Compleanno Heidi!

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Torna l’atteso appuntamento del Romics Cosplay Award, la prestigiosa sfilata cosplay dove i cosplayer di tutta Italia, sono chiamati a sfidarsi rappresentare l’alto livello del cosplay italiano. Romics, gioco e condivisione: per gli amanti del card games al padiglione 9 tantissimi tornei e dimostrazioni di giochi da tavolo e carte collezionabili.

Romics da giovedì 4 a domenica 7 aprile dalle ore 10:00 alle 20:00. Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni). L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket. Aggiornamenti: www.romics.ithttps://www.instagram.com/romicsofficialhttps://www.tiktok.com/@romicsofficial

Arriva al traguardo il Carro di Eretum – Museo Archeologico di Fara in Sabina (RI) – dopo oltre mezzo secolo

“A quel tempo i Sabini portavano oro e non erano meno degli Etruschi amanti delle raffinatezze” –

Dionigi di Alicarnasso 38,24

Donatello Urbani

La partenza di questa avvincente avventura inizia nel 1934 quando un distaccamento militare segnalò la presenza di una necropoli in territorio di Montelibretti, utilizzata dalla popolazione di Eretum che insieme a Cures erano i maggiori e più importanti centri abitativi della Sabina Tiberina. Quando nel 1970 iniziarono i lavori di scavo archeologico, a cura del Prof. Massimo Pallottino, dell’Università La Sapienza di Roma, le prime dieci tombe scavate non presentarono alcuna rilevanza storico/culturale, mentre la XI^, collocata sul Colle del Forno, apparve subito appartenere ad una famiglia aristocratica, come indicavano le dimensioni e l’intera struttura, e risultò, purtroppo, profanata da ignoti tombaroli che, dopo averla parzialmente distrutta, avevano lasciato in situ solo vari oggetti da loro ritenuti di scarsa importanza.

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Le ricerche intraprese segnalarono, dopo vari anni, l’esposizione di un corredo funerario appartenuto ad un principe sabino, cosi recitava la didascalia, nel Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, in Danimarca, che lo aveva acquistato, insieme a parte del corredo funerario, dal noto trafficante di reperti archeologici Giacomo Medici. La restituzione del materiale conservato a Copenaghen, 328 reperti, avvenne nel 2016, dopo una lunga trattativa, e, come ha ricordato nel suo intervento la Dott.ssa Francesca Licordari,  della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, iniziò da parte di archeologi italiani e della stessa lo studio e la catalogazione di tutto il materiale con quella passione che solo un giovane riesce a comunicare. La definitiva esposizione di tutto il materiale recuperato nel Palazzo Brancaleoni, sede del Museo Archeologico di Fara in Sabina (RI) le cui sale contengono anche manufatti e reperti provenienti da insediamenti sabini fino all’età romana, è avvenuta con una cerimonia lo scorso 17 marzo.

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Da comunicato stampa: “Tra i numerosi e splendidi reperti recuperati dalla città di Eretum si conserva anche un nucleo di 12 lamine in bronzo sbalzato di fattura greca ma prodotte in Etruria nell’orizzonte cronologico del tardo orientalizzante, fabbricate da abilissimi orafi per decorare un calesse da parata destinato ad un principe sabino di cui non abbiamo altre notizie né conosciamo il nome…..

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Furono accurate le ricerche attraverso le quali si ricostruì il percorso dei materiali trafugati: l’acquisto del corredo da parte di trafficanti di opere d’arte e della successiva vendita al Ny Carlsberg Glyptotek. A seguito di queste ricerche il Ministero della Cultura si attivò per il recupero e nel 2016 il complesso funerario venne restituito all’Italia.

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Dopo l’acquisto del corredo il Museo danese avviò una campagna di restauri finalizzata ad allestire una tomba, che comunque permise agli studiosi italiani di visionare i reperti e stabilire senza ombra di dubbio la provenienza dalla necropoli di Colle del Forno in quanto i reperti recuperati e depositati nel Museo di Fara in Sabina erano in perfetta connessione con quelli conservati nel museo danese.

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La tomba XI restituisce tutto lo splendore di una famiglia di Re e Regine, grandi guerrieri e donne di potere, che affermano il proprio ruolo sociale e politico attraverso l’esibizione di oggetti che oggi definiremo iconici, indossati in cerimonie pubbliche e riti religiosi.”

Restano ancora da recuperare alcuni reperti, tra i quali un bellissimo elmo in bronzo, venduti al Museo Archeologico di Magonza per la restituzione dei quali sono in corso trattive che ci auguriamo abbiamo pieno successo il prima possibile.

Museo Archeologico di Fara in Sabina (RI) – Piazza del Duomo, n.3 – Lunedi, Mercoledi, Venerdi 9,00/14,00 – Martedi e Giovedi 9,00/14,00 e 15,00/18,00 Informazioni tel. 0765.277321 – 2779244 email info@museofarainsabina.it -. Biglietti d’ingresso € 3,00 – Museo Civico Archeologico – Intero € 5,00 Visita guidata al Museo Archeologico e al Museo del Silenzio del Monastero delle Clarisse – Ridotto € 3,50 Over 65, centri anziani accreditati, gruppi, guide turistiche e accompagnatori turistici in visita personale, giornalisti iscritti all’albo – Ridotto scuole € 3,00 Scuole di ogni ordine e grado. Gratuito per professori ed accompagnatori nella misura di 1 ogni 20 alunni. € 3,50 per eventuali accompagnatori eccedenti – Gratuito 0-6 anni e diversamente abili Integrato € 8,00  – Visita guidata al Museo Archeologico, al Museo del Silenzio e al Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa (RI) Integrato ridotto € 6,50 Gruppi (almeno 10 persone) Integrato ridotto € 5,00
Target 7/14 anni Integrato gratuito 0-6 anni e diversamente abili Percorso –  “Caccia la Tesoro” € 3,50/bambino (interno al Museo)