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Alchimia di una vita – Opere di Laura D’Andrea Petrantoni dedicate a Marguerite Yourcenar nel 120^ anniversario della nascita in esposizione a Roma fino all’11 giugno 2023 al Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Il dialogo tra l’artista e la scrittrice favorisce l’energia creativa dell’immaginazione letteraria, tanto l’una che l’altra condividono la promozione di una potente forza culturale: l’educazione al bello e al gusto. Un compito che accompagna il lettore per tutta la vita. La comparazione delle forme artistiche esige ironia, memoria e umiltà. Laura D’Andrea Petrantoni, legge ed elabora idee saccheggiando l’autrice Marguerite Yourcenar annotando e facendo fermentare tutto ciò che è stato scritto, promuovendo al contempo un’incessante vitalità culturale.

Ritratto principessa - 1

                                       Laura D’Andrea Petrantoni: “Ritratto della Principessa Alice Blanceflor de Bildt” – 2023 Olio su tela

La mostra: “Alchimia di una vita” nasce da un’idea e a cura di Laura Monachesi in sinergia con la Direzione Musei statali della città di Roma diretta da Mariastella Margozzi,  il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, diretto da Matilde Amaturo e il Centro Internazionale “Antinoo per l’Arte” – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar presieduto da Michele Amici. Il percorso espositivo curato da Massimo Domenicucci e Chiara Domenicucci Zottin, oltre offrire ampi riferimenti alla principale opera letteraria della Yourcenar: “Le memorie di Adriano Imperatore”, vuole porre in particolare risalto due temi: il legame tra la precedente proprietaria del villino, donato nel 1970 allo Stato Italiano, che ospita il Museo Alice Blanceflor de Bildt, consorte del principe Boncompagni Ludovisi, e la scrittrice Marguerite Yourcenar, entrambe sensibili alle varie declinazioni l’universo femminile e l’inizio di un’emancipazione della donna tra il XIX e il XX secolo;  celebrare la Yourcenar prima donna accolta nell’Accademica di Francia (1981), istituzione voluta dal cardinale de Richelieu nel 1635, il cui titolo ha inserito la scrittrice fra “Gli Immortali” della letteratura.

Modello di Pier Cardin

  Sulla destra il modello dell’abito realizzato da Yves Saint Laurent per la Yourcenar in dialogo con realizzazioni di sartorie romane

L’occasione permette anche di ammirare il progetto dell’abito realizzato da Yves Saint Laurent per l’ingresso di Marguerite Yourcenar quale membro dell’Accademia di Francia. Oltre le opere d’arte sono esposte riproduzioni fedeli di alcuni preziosi documenti sottoposti alla tutela della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, i cui originali sono conservati nell’Archivio del Centro Internazionale “Antinoo per l’Arte” – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar presso la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale – Palazzo Cipolla, Roma.

Marguerite a Paris

Laura D’Andrea Petrantoni: “Margguerete a Paris” – 2023 – Olio su tela

Museo Boncompagni Ludovisi – Roma – Via Boncompagni, n.18 – Il museo e la mostra sono a ingresso gratuito.
Orario di visita: dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.30; ultimo accesso ore 19.00
Tel. 06 42824074
Mail: dms-rm.museoboncompagni@cultura.gov.it
Sito web: www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it
FB: www.facebook.com/MuseoBoncompagniLudovisi
IG: www.instagram.com/museoboncompagniludovisi
Ufficio Promozione e Comunicazione – Direzione Musei Statali della città di Roma –

dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

 

Romics festeggia la sua XXX edizione: Natura, colori e bellezza alla Fiera di Roma dal 30 marzo al 2 aprile 2023

A cura della Redazione – Foto Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Una kermesse ininterrotta con eventi in contemporanea nei 5 padiglioni con oltre 350 espositori pronti ad accogliere il pubblico negli oltre 70.000 mq espositivi. Romics è uno spazio internazionale per industrie e professionisti creativi che con il suo innovativo format, dà voce all’immaginario di giovani e adulti coniugando entertainment e contenuti speciali, per offrire al pubblico diversi percorsi di partecipazione diretta e di approfondimento rispetto ai propri generi d’interesse.

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L’intervento della Direttrice Artistica Sabrina Perucca riepiloga il vasto programma di questa edizione che fra l’altro prevede la premiazione di quattro autori con il Romics d’Oro, Katja Centomo, Manuele Fior, John Howe, Marcos Martín; il ritorno a Romics del grande giornalista Vincenzo Mollica per festeggiare i 40 anni dello speciale TV Letteratura Disegnata e parlare dei grandi Maestri del fumetto. Per i 45 anni di Goldrake in Italia  ci sarà la presentazione del remix della sigla Ufo Robot, realizzato da Vince Tempera e il DJ Massimo Alberti. Un grande omaggio al Maestro Leiji Matsumoto, con ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto e lavorato con lui. Grande attesa poi per i festeggiamenti per i 100 anni della Warner Bros. Inoltre, ad accogliere tutti i visitatori, una originale mostra dei lavori dell’illustratore Paolo Barbieri dedicata a Fiaba e Mito. Una grande sorpresa per tutti i lettori di Topolino, la presentazione ufficiale della storia Paperugantino, scritta e disegnata da Marco Gervasio, con la realizzazione della special variant cover esclusiva a tiratura limitata per Romics. Tra gli incontri dedicati al pubblico e agli operatori, Il lettering nel fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE – Associazione Italiana Editori. La grande arte del fumetto e dell’illustrazione, la condivisione di passioni, divertimento e scoperta di mondi creativi sempre nuovi, Romics vi aspetta!

Romics 2023

Il manifesto ufficiale della XXX Edizione di Romics, L’Orchidea, a firma di Paolo Barbieri, racconta il cuore della manifestazione, un’esplosione di energia racchiusa in un solo fiore.

INFORMAZIONI IN BREVE
Quando: da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile dalle ore 10:00 alle 20:00.
Dove: Fiera Roma, Via Portuense 1645, 00148 Roma (RM), ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni)
Ingresso: L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o presso i rivenditori autorizzati Vivaticket.

Aggiornamenti:
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Contatti
Mail: info@romics.it
Tel: 06.93956069 / 06.9396007

Cinecittà World – Presentato in Campidoglio il programma 2023

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La scelta del Campidoglio – Protomoteca- per la presentazione del programma del corrente anno del maggiore parco tematico di Roma Capitale: Cinecittà World non è stata casuale. Infatti per questa stagione le attrattive saranno triplicate grazie ai nuovi due parchi tematici Roma World, un’esperienza sulla storia romana (vedi la precedente recensione in questa rubrica) e Aqua World, un tuffo nelle attrattive e giochi d’acqua. Nel suo intervento l’Assessore ai grandi eventi, sport,, turismo e moda nella città di Roma, Alessandro Onorato afferma: “…..una città che passa da un turismo culturale a un turismo scientifico”….

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Come tradizione anche quest’anno la programmazione di Cinecittà World sarà accompagnata da un nutrito numero di eventi collaterali, oltre 60 per l’anno corrente, ad iniziare dal prossimo 19 marzo con la Festa del Papà.  Sono stati fatti accordi di collaborazione con i Musei Capitolini, biglietto d’ingresso integrato, e Trenitalia, biglietto inclusivo di treno, navetta e ingresso al parco. Maggiori dettagli sui programmi, calendario eventi sul sito www.cinecittàworld.it

Destinazione Asturie “Il Paradiso Naturale”

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Roma, Palazzo delle Esposizioni – 9 marzo 2023. E’ stata presentata la destinazione Asturie “Il paradiso Naturale!”.

Le Asturie sono un punto di riferimento per il turismo sostenibile in Spagna. Più piccole della regione delle Fiandre, con un milione di abitanti e appena 10.600 chilometri quadrati, ospitano 400 Km. di costa meglio conservata della Spagna, oltre a sette dichiarate riserve della biosfera dall’UNESCO, tra cui il primo Parco Nazionale spagnolo: quello dei Picos de Europa.

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Le Asturie sono l’ultimo rifugio selvaggio in Europa occidentale per specie come l’orso bruno. Un territorio plurale ed esuberante, che ha saputo armonizzare i rapporti tra ambiente e attività umana. Una destinazione ecoturistica ancorata a tradizioni secolari che si sono concretizzate in usi, costumi e anche in paesaggi. Si tratta di un territorio incastonato tra la montagna e il mare, due paesaggi che in certe zone s’incontrano letteralmente, con solo un’ora di macchina tra l’alta montagna e alcune delle oltre 200 spiagge.

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L’UNESCO ha inserito nei suoi elenchi cinque grotte asturiane che vantano le prime manifestazioni dell’arte paleolitica, oltre a uno dei complessi architettonici altomedievali più grandi e meglio conservati d’Europa: il preromanico asturiano. Quest’ultima è l’eredità del Regno delle Asturie, a cui si deve anche l’origine del Cammino di Santiago nei primi anni del IX secolo.

Quattordici tappe da sogno da Roncesvalle a Santiago de Compostela “Il cammino ti chiama!” perché non si può una volta che lo si è faticosamente percorso separare la strada dalla vita, ogni tratta acquista un significato peculiare, terapeutico i passi scanditi per ore, giorni, settimane ritrovano la vera dimensione del tempo che scorre: un tempo lento che credevi non fosse più possibile e che si collega a sensazioni, emozioni incontri occasionali, allora si, che ti senti in paradiso sei nel territorio delle Asturie.

Distanti solo 25 km le une dalle altre, le tre città sono accoglienti e sicure, di dimensioni tali da poter essere vissute a piedi o in bicicletta. Il Cammino primitivo, che riproduce il primo percorso di pellegrinaggio verso Santiago, parte dalla cattedrale di Oviedo/Uviéu, capitale delle Asturie.

Oviedo fa parte dell’area metropolitana asturiana e condivide il suo prestigio con Gijón/Xixón e Avilés.

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Le Asturie sono “Cocina de Paisaje”, perché affacciarsi a una finestra di qualsiasi villaggio asturiano è come aprire il frigorifero di casa. I pascoli delle valli, i frutteti delle pianure e il Mar Cantabrico sono al tempo stesso magazzini e produttori di alimenti in un ambiente naturale tra mare e montagna. Le Asturie vantano oggi una delle scene gastronomiche più effervescenti della Spagna, dove le cucine più all’avanguardia, rappresentato da 10 chef stellati, scegliendo ingredienti naturali e tradizionali, promuovendo un modello di gastronomia sostenibile. La conservazione delle ricette tradizionali è dovuta anche, in gran parte, al lavoro delle Guisanderas, un collettivo di cuoche che offrono versioni aggiornate della cucina tradizionale nelle loro “casas de comidas”. Un autentico esempio di slow food e di gastronomia sostenibile. Le Asturie sono tra i primi produttori di sidro spagnolo, con una cultura del sidro che aspira a diventare Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Sono inoltre la culla di prodotti riconosciuti a livello internazionale, come i formaggi, tra cui Cabrales, Gamonéu, Afuega’l Pitu e Casín, degni rappresentanti di una delle regioni casearie più ricche d’Europa.

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Ciao Roma, sei a 155 minuti dal paradiso con 3 frequenze settimanali dirette da Fiumicino di Ryanair e Volotea da Milano.

Per saperne di più su voli consultare il sito Ryanair e per il territorio delle Asturie i siti: www.turismoasturias.it – e mail: comunicacion@turismoycultura.asturias.es – Facebook: @AsturieParadisoNaturale – Youtube: asturie

Ligabue – 30 anni in un giorno – Dedicato all’evento di Campovolo 2022 – nelle sale solo nei giorni 20 – 21 e 22 marzo 2023

Testo e  Foto Donatello Urbani

Il ritorno all’attività concertistica dopo il fermo Covid 19 è stato festeggiato da Luciano Ligabue con un grande evento svoltosi a Campovolo (Correggio) nella scorsa estate 2022. L’occasione dello stop aveva spinto l’artista a fare un punto sulla trentennale professione di musicista ed era stata tanto attesa quanto ritenuta speciale da proporre tre ore di musica life, invitarvi le varie band che lo avevano accompagnato nei lunghi 30 anni di attività ed immortalare l’evento con la realizzazione di un lungometraggio da affidare alla sapiente regia di Marco Salom.

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Significativo il ritornello della canzone di apertura “Abbiamo vinto noi” che sapientemente ha interpretato sia il sentimento comune di tutti i partecipanti al concerto che lo spirito respirato lungo tutte le circa due ore di proiezione della pellicola insieme a tante vecchie e nuove composizioni del repertorio di Ligabue. Una buona occasione, questa, per riporre definitivamente in un cassetto chiuso a chiave paure, noia e suspence accumulate nelle lunghe giornate di pandemia imperante. “Siate folli; i sogni non finiscono mai!” – Caludi0 Maioli.

Roma – Museo dell’Ara Pacis 6 marzo 2023 – Presentazione ricerca DiSI Young e 10 anni EY Foundation

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Quale sarà il ruolo del digitale nella costruzione di un futuro più sostenibile? La percezione dei giovani”. L’occasione del convegno è stata per celebrare i 10 anni della EY Foundation Onlus, e per presentare la nuova analisi inedita “Digital Sustainability IndexTM (DiSITM) Young. La sostenibilità digitale per i giovani” insieme a Fondazione per la Sostenibilità Digitale. L’interessante dibattito ha voluto appronfondire insieme a esponenti del terzo settore e del mondo universitario il tema sulla correlazione tra trasformazione digitale e sviluppo sostenibile in particolare sulla generazione Z

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Ogni relatore ha esposto le proprie esperienze nei campi di competenza e come si stanno muovendo nei vari settori nel nostro paese, in Europa e nel mondo offrendo spunti di riflessione e approfondimento, documenti, rumors e anticipazioni.

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I lavori si sono conclusi con alcuni brani musicali a cura di AYSO String Quintet.

Vital Spaces, Sodexo – Foto che raccontano l’innovazione di spazi e modalità di lavoro nelle aziende italiane.

Testo e foto Donatello Urbani –Mariagrazia Fiorentino

Sodexo, multinazionale francese leader nei servizi di ristorazione, di cura e manutenzione degli spazi, quasi esclusivamente rivolti ad aziende, ha allestito nella sede romana del proprio cliente, Toyota Italia, una mostra fotografica dall’emblematico titolo: “Lavorare per cambiare”.

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Titolo oltremodo propiziatorio alla presentazione di nuovi posizionamenti in linea con la trasformazione in atto nel mondo del lavoro e gestione del personale, come avvenuto in occasione dell’inaugurazione, con l’organizzare un convegno al quale hanno partecipato molti dei 1300 clienti italiani.

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Le opere esposte hanno espresso in immagini un’Italia nuova e in rinnovamento in linea con quanto il Direttore Segmento Aziende Sodexo Italia, Enrico Bartoli, ha confermato in parole:” “Il concetto di lavoro è mutato progressivamente nel tempo. Si è passati dal vivere per lavorare al lavorare per vivere, ben rappresentato dagli anni ‘80 e ’90. Oggi la nuova frontiera è il lavorare per cambiare: andare a lavorare per cambiare noi stessi e cambiare il mondo in meglio. Per questo anche a Roma, come a Milano e in altri territori dello stivale, abbiamo riscontrato importanti evoluzioni e concrete innovazioni nelle modalità di lavoro e nell’organizzazione degli spazi di lavoro. Abbiamo inoltre notato che l’attenzione e la cura nei confronti dei collaboratori, inteso come equilibrio personale ed efficienza lavorativa, è un aspetto già molto presente nelle aziende della Capitale e del Lazio. È in questo nuovo scenario che Sodexo ha deciso di annunciare Vital Spaces, la nuova proposta di valore per le aziende che vogliono intraprendere questo percorso di sperimentazione e innovazione - prosegue -. Sodexo è un’azienda di servizi a valore aggiunto: il servizio di ristorazione, storicamente il nostro core business, oggi incide per il 70% del fatturato mentre gli altri servizi Soft & Hard FM, che portano un valore all’esperienza del dipendente in azienda tramite la gestione e la cura degli spazi, pesano per il 30%. La nostra previsione è quella di una crescita nei servizi FM (Facilities Management) che porteranno nel prossimo triennio ad una suddivisione del fatturato rispettivamente al 60% per il servizio di ristorazione e al 40% per gli altri servizi.”

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Nuove tecnologie hanno aperto scenari che nei vicini anni preCovid-19 consideravamo del tutto impensabili. Si può essere nella propria postazione in ufficio ed aggiornare le competenze e mansioni in un percorso storico/archeologico, per un dipendente amante dell’archeologia e della storia, oppure fra le galassie interplanetarie per gli amanti della fantascienza. Sarà sufficiente entrare in uno specifico “Dome” per realizzare un’esperienza nel metaverso e un percorso in realtà virtuale in multiplayer grazie a dei visori innovativi. In questa direzione l’intervento di Alexis Lerouge, Direttore Marketing Aziende di Sodexo Italia: “Ora si vedono sempre più spesso i nuovi “phone booth” per isolarsi e lavorare nelle aree comuni oppure divani con scrivanie e pannelli insonorizzanti per riunioni e video meeting con poche persone, spazi fruiti sia fisicamente che virtualmente. Ma anche parcheggi dedicati al car sharing o alla ricarica elettrica. Lavorare per cambiare mostra insomma come – da una parte – una migliore vivibilità dell’impresa può fare la differenza sulla qualità della vita e sull’esperienza di benessere del posto di lavoro e dall’altra mette in evidenzia il bisogno che le aziende hanno di trasformare gli spazi perché si prestino alla sperimentazione e alla creatività per innovare e restare rilevanti in futuro”.

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Di grande interesse gli interventi proposti ai presenti dai vari specialisti e ricercatori interpellati da Sodexo Italia: Carmelo di Bartolo, Docente di Creatività e Progettazione Iulm e di Ergonomia Cognitiva Unisob, Gianandrea Ciaramella Architetto e professore associato del Politecnico e l’esperto di smartworking di Workitect Luca Brusamolino, che hanno. animato il convegno.

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“Il ruolo dei servizi si sta trasformando perché sta cambiando il modo in cui si utilizzano gli spazi. Gli spazi degli uffici sono sempre più spesso oggetto di una trasformazione che comporta una loro riduzione o rimodulazione per un impatto più sostenibile dell’impresa nell’ambiente. Sono spazi sempre più flessibili e polifunzionali perché le medesime aree devono essere destinate ad accogliere diversi tipi di attività durante la giornata o diverse tipologie di lavoro: di gruppo o individuale. Sono spazi che devono permettere l’incontro delle persone, indispensabile per favorire la creatività e il senso di appartenenza all’azienda. Il lavoro da remoto, infatti non è parimenti efficace quando è necessario stimolare la creatività e l’attaccamento all’azienda. Quello che le aziende stanno sperimentando sono soluzioni e servizi per far vivere bene le persone in spazi gradevoli e facili da usare. Soluzioni che permettano di avere a disposizione aree di dimensioni e con caratteristiche adatte agli obiettivi dell’attività dei lavoratori: una postazione individuale insonorizzata o un ambiente ampio dove riunirsi o ancora una sala dove lavorare senza distrazioni. Ancora, aree per dare prestigio all’azienda e messe a disposizione dei collaboratori così da valorizzarli e farli sentire strategici”.

Nella Vita e nel Hanji – Le arti visive tradizionali coreane rivisitate con la carta Hanji nelle opere del maestro Lee Seung Chul esposte a Roma presso l’Istituto Culturale Coreano

Donatello Urbani

Il momento di grande gloria tra la carta coreana Hanji e la pittura fu vissuto nel 1994 in occasione della fine dei lavori di restauro, pulitura e conservazione dell’intero ciclo pittorico della Cappella Sistina. Si parlò allora di une vero matrimonio e di una fortunata unione, dove solo le peculiari caratteristiche della carta Hanji, senza provocare alcuna alterazione, consentirono, una volta applicata sui preziosi quanto delicati affreschi, la loro ripulitura e ricostituzione degli originali pigmenti già vecchi di quasi 500 anni.

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La carta tradizionale Hanji, antica manifattura coreana denominata anche “carta dei mille anni” per la sua durata e resistenza nel tempo, è prodotta dalla sola corteccia della pianta del gelso attraverso un procedimento esclusivo e del tutto artigianale. “La capacità orientale di tradurre la corteccia del gelso in fogli di carta richiede una manualità sviluppata nel corso di molti secoli. Le strumentazioni, i gesti, la sapienza sono aspetti antropologici plasmati dalla conoscenza dei maestri cartai grazie alla loro perseveranza e volontà”, come riportato nel prezioso catalogo che accompagna le opere del maestro Lee Seung Chul, realizzate tutte in carta Hanji e presenti in questa mostra allestita, fino al 21 aprile 2023, nelle sale dell’Istituto Culturale Coreano In Italia.

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E’ lo stesso artista a presentarci in occasione dell’inaugurazione della mostra le varie opere affermando che: “Per un artista un’opera d’arte è traccia e risultato della propria vita. Il modo in cui ogni artista da voce alla propria esistenza varia a seconda della tipologia di lavoro e di immagine selezionata……Punto fondamentale delle opere presentate in questa mostra è il legame tra la tradizione e l’essenza della carta Hanji…” In questa ottica sono state selezionate le opere presenti lungo il percorso espositivo sia che esse facciano precisi riferimenti alla vita quotidiana con le casse tradizionali “bandaji”, nella realtà realizzate in legno di pino, le giare, queste realizzate in terracotta, oppure le varie religioni presenti nella popolazione siano esse di natura buddista che cristiana. “In altre parole”, scrive sempre l’artista,“ questi manufatti artigianali sono espressione dell’esistenza stessa di un individuo”.

Roma – Istituto Culturale Coreano – Via Nomentana,12 – Fino al 21 aprile 2023 con ingresso gratuito

LuceLabCinecittà – Nuovi strumenti di formazione e aggiornamento per lavoratori e aspiranti professionisti nel settore dell’audiovisivo inserito nel PNRR 2022/2026

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

“Cos’è il cinema? Quanto lo fai un baraccone …- talvolta però diventa poesia.” Lina Wertmüller,

Proprio  per consentire alla cinematografia  italiana, dal baraccone fino alla poesia, di conservare il buon nome e il grande prestigio che gode in tutto il mondo che Cinecittà e Archivio Luce, sotto il coordinamento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, hanno messo a punto un nuovo progetto, sotto il nome di LuceLabCinecittà, rivolto alla formazione e aggiornamento per lavoratori, manager, studenti e aspiranti professionisti del settore.

Il progetto interesserà:

Corsi di alta formazione per figure manageriali altamente specializzate e capaci di operare a livello internazionale destinati a giovani
laureati e giovani professionisti che vogliono aggiornare o raffinare le proprie competenze.
Dipartimento tecnico con l’obiettivo di preparare giovani artigiani sugli importanti mestieri tradizionali per formare nuove maestranze tecnico-artistiche in grado di soddisfare i crescenti volumi produttivi degli Studi, del mercato nazionale dell’audiovisivo e dello spettacolo attraverso l’istituzione di 8 botteghe:
Nel 2023:
Bottega artigiana falegnameria
Bottega artigiana di pittura e decorazione
Bottega make-up and hair
Bottega sartoria e taglio costume
Nel 2024:
Bottega artigiana di carpenteria metallica
Bottega artigiana di tintura, invecchiamenti, elaborazione costumi
Bottega artigiana attrezzeria e props
Bottega artigiana laboratorio plastico

Master in virtual production: due edizioni di uno stesso master, per un totale di 30 studenti che partiranno nel 2023. Il corso avrà una durata di circa 8 mesi per 510 ore complessive di formazione, I master sono rivolti alla formazione delle seguenti figure:

Ad artist,
Background,
Motion capture technician,
Unreal specialist,
Unreal technical artist,
Ledwall in-camera background artist,
Media producer

Valorizzazione degli archivi storici. Il progetto formativo, che sarà attivato nel 2024 mira ad aggregare conoscenze eterogenee, partendo da discipline tradizionali, per la valorizzazione della conoscenza.

Conservazione e restauro. I corsi sono finalizzati alla formazione di professionisti nel campo della tutela del patrimonio cinematografico e audiovisivo. Queste, le figure professionali oggetto dei corsi:
Archivista di audiovisivi
Ricercatore documentalista
Ripresa e montaggio di materiali audiovisivi
Contenuti per la comunicazione in rete: Content manager, Curator, social
Media manager
Commercializzazione e gestione diritti: Business Developer
Tecnico della pellicola
Operatore allo scanner
Tecnico del suono

Corso specialistico di conservazione e documentazione videoarte. Obiettivi del corso, in partnership con il Museo MAXXI,
professionisti e la formazione di neoprofessionisti su conservazione,
restauro, documentazione, archiviazione e gestione dati nelle opere a
matrice analogica e digitale.

Per maggiori informazioni vai al sito: www.cinecitta.com

 

“Pietro Cascella Inedito – Le opere degli esordi a Roma (1938/1961)” – Roma Casino dei Principi di Villa Torlonia fino al 19 marzo 2023 -

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

La mostra racconta un capitolo poco noto della storia dell’artista abruzzese attraverso più di cento opere, molte delle quali inedite.

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                                                                       Pietro Cascella: “Il cinghiale” – 1941 – Tempera su tela

“Io non ammiro il quadro, ma ammiro l’uomo …..” Paul Gauguin – 1903; niente di più calzante per le opere di Pietro Cascella (Pescara 1921/Pietrasanta 2008).

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                                                        Pietro Cascella: “Studio di volti” – 1938/39 – Pastello e tempera su carta

Questa mostra, allestita in occasione dei cento anni dalla nascita dell’artista, può essere letta come veicolo per creare un rapporto tra l’arte contemporanea e il cittadino, molte volte distratto dal mondo del bello che lo circonda. Scrive Cascella: “Ero badato ed educato dai colori dei cieli, dalle stagioni, dalle masse poderose dei buoi, dal volgere delle stagioni, ma anche dai piccoli uccellini rapidi che appena li guardi scompaiono dalla grandiosità del mare…….Stavo sempre attorno a mio padre, lo aiutavo a preparare i colori, a tendere  le tele. Lui dipingeva e noi, Andrea ed io, si rimaneva ore e ore a guardarlo…..Sono diventato pittore, quasi senza accorgermene, sotto il suo sguardo.”

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                                                                          Pietro Cascella: “Crocifissione” – 1942 – Olio su tela

Come da comunicato:

Pietro Cascella è stato un grande scultore italiano del Novecento, ma prima di giungere a quella che lui stesso chiamava la “vera scultura”, quella in pietra, che lo ha reso riconoscibile agli occhi del mondo, egli ha percorso la strada che muove dal disegno alla pittura, con immediati riconoscimenti pubblici, tra cui la partecipazione alla IV Quadriennale romana nel 1943, e alla Biennale di Venezia nel 1948. Circa un decennio, il primo dell’attività del giovane abruzzese, in cui egli si presenta essenzialmente come pittore. Una pittura certamente non di segno costante, identificativo di un carattere in formazione, ma che bene ha saputo cogliere gli umori del momento e recepire le rapide evoluzioni linguistiche che andavano susseguendosi lungo il corso degli anni Quaranta. Un percorso che in mostra è visibile attraverso i primi disegni di soggetto rurale che rimarcano il legame dell’artista con la propria terra, fino alle tele in cui sperimenta i diversi linguaggi da quello espressionista della Crocifissione del 1942 a quello più propriamente post cubista visibile in Donna d’Abruzzo del 1948.

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                                                                              Pietro Cascella: “Senza titolo” – 1961 – alluminio

Un capitolo al quale seguirà, dal 1949, la stagione della lavorazione della ceramica e il primo approccio alla scultura modellata, assieme al fratello Andrea, la moglie Anna Maria Cesarini Sforza e Fabio Rieti, nell’evocativa fornace di Valle dell’Inferno a Roma…”.

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                                                                  Pietro Cascella: “Ragazza di Rapino” – 1951 – Ceramica policroma

Come scrivono i curatori nel catalogo: “Valle dell’Inferno, borgata di fornaciari alle porte di Roma. Una famiglia di pittori ha scelto la creta. Emigrati da Via Margutta Pietro Cascella e Compagni si sono messi a modellare personaggi d’argilla in mezzo ai fornaciari.

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I mattonari vi si aggiravano accaldati, seminudi, veramente simili alle anime dannate di una bolgia dantesca, da cui era derivato il nome evidentemente fantasioso…..Agli operai non piaceva il realismo gli piacevano di più queste cose colorate, allegre. E d’altra parte erano più giuste. E l’allegria veniva anche dalla fine della guerra, dalla coscienza di essere scampati alla morte.”

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                                                                   Pietro Cascella: “Campo chiuso” – 1959/60 – Sabbia e tempera su tela

La produzione del decennio successivo, si caratterizza con una serie di opere definite “sabbie” realizzate in una innovativa tecnica in cui respira il clima dell’Informale materico di quegli anni spatolando su grandi tele talvolta assemblate insieme, polveri di mattone o di marmo in cui affiorano motivi antropomorfici sintetizzando le strutture anatomiche di un corpo.

Pietro Cascella scriveva nel 1992 di Picasso: E’ stato il più grande di tutti in assoluto, ci siamo incontrati per strada a Roma tanti anni fa. Svoltavo e ho visto Picasso…..

La mostra è un viaggio nell’arte e nella bellezza

Lo splendido catalogo che accompagna questa rassegna con contenuti culturali, scientifici e fotografici di alto valore è edito da Edizioni Cervo Volante pag. 184 costo €.30,00.

Per saperne di più Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.museivillatorlonia.it -www.museiincomuneroma.it  – www.pietrocascella.it