Baja California Sur – Messico – propone ai romani La Paz, meta turistica di grande interesse.

Mariagrazia Fiorentino

Il noto ristorante messicano “El Tiburon”, nella nuova sede romana di Largo delle Sapienza, 1 ha accolto la promozione turistica di La Paz.

Vista aérea - Malecón - FITUPAZ

Da comunicato stampa: “La Paz, B.C.S., conosciuta come “La Porta d’ingresso del Mar de Cortez”, è capitale dello Stato messicano della Bassa California del Sud. Si affaccia su un’enorme baia sul Mar di Cortéz, con bellissime spiagge dalla sabbia bianchissima. É la meta preferita dagli amanti della natura e dell’avventura, da conoscere in ogni suo meraviglioso panorama. Un invito a staccarsi dalla vita di tutti i giorni e rientrare in sintonia con l’ambiente circostante, osservando da vicino la balena grigia, esplorando l’acquario mondiale, nuotando con lo squalo balena o immergendosi con i leoni marini. Vivere l’esperienza di vedere il contrasto tra mare e deserto nei suoi splendidi paesaggi. Scoprire il fascino e il calore che La Paz offre attraverso gli stabilimenti e ricaricare le energie con i suoi tramonti in riva al mare, o lungo il meraviglioso lungomare. La Paz é una comunità che comprende: Todos Santos, un luogo dove festività, cultura, tradizioni e arte si fondono per dare il via ad un’affascinante festa multicolore. La sua gastronomia è una delle esperienze che rendono Todos Santos una tappa imperdibile, con i suoi orti biologici, i prodotti a base di pesce fresco;

Glamping 3 - ChiloChill - La Ventana - FITUPAZ

La Ventana, baia situata sul Mar di Cortez, luogo ideale per il kitesurf, il windsurf, la pesca e la mountain bike.

Altre attrattive di notevole interesse sono:

L’isola di Espiritu Santo, patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO dal 2005 e parco nazionale dal 2007;

Isla Espíritu Santo 2 - FITUPAZ

El Triunfo, cittadina a soli 45 minuti dalla capitale, piena di storie incredibili e che a poco a poco si sta posizionando come una delle tappe obbligatorie per chiunque visiti la Bassa California del Sud”.

Tiburón Ballena 2 - FITUPAZ

Sono territori che, lungi dall’essere lontani, sia pure ben collegati, accolgono una varietà d’influenze e forme turistiche che si preservano e si modificano nel tempo in un contesto dove cultura, natura, gastronomia s’intrecciano. Così agiscono le varie forme del turismo con la loro decentralizzazione, eterogeneità, flessibilità, sostenibilità e resistenza essendo fonte inesauribile di patrimonio e simbolismo con un ruolo fondamentale nell’accoglienza del turista invitato ad essere non un ospite ma un membro attivo della collettività.

Aguachile de Camarón - FITUPAZ

A Roma puoi assaporare la vera cucina messicana presso il Ristorante El Tiburon (squalo balena) – Largo della Sapienza, n.1 o Via Malta, n.12 tel. 06.69227019

 

 

 

Folk a Coltodino con il “Gruppo Folkloristico Città di Cures di Fara in Sabina (RI)” – E se non fosse solo folk?

Donatello Urbani – Testo e foto

Nel sito web del Gruppo Folkloristico Città di Cures di Coltodino, frazione del Comune di Fara in Sabina (Rieti) si legge che questi sia stato costituito nel “2003 per iniziativa di 7 famiglie del luogo, con l’obiettivo di riscoprire e divulgare usi, costumi e tradizioni popolari del proprio territorio”. Nel corso degli anni ai soci fondatori si sono aggiunte molte altre persone.

Colt.3

Le attività intraprese nei successivi 20 anni sono state le più svariate da un approfondita ricerca sugli abiti con una particolare attenzione ai tessuti, alle danze caratteristiche degli anni passati, alle musiche ed alla ricostruzione degli strumenti musicali non più in uso per consentire una fedele interpretazione, con i quali venivano eseguite in passato, fino ad un’ampia documentazione visiva, foto e riprese cinematografiche. Tutto questo è stato al centro dei festeggiamenti del ventesimo anniversario del 7 e 8 settembre 2024.

Colt.5

Un buon interesse, fra le diverse iniziative programmate, è stato richiamato dalla visita guidata da Chiara Apolloni al paese ed al quartiere Santa Maria dei Santi dove sono presenti delle grotte scavate nel tufo utilizzate fino a non molto tempo come depositi di derrate alimentari per il loro costante clima ed i resti di una chiesetta: S.Chiara, di cui resta in piedi solo parte della facciata che, dallo stile architettonico, si potrebbe far risalire al tardo medioevo.

Colt.8

Tutto questo è folk? Così lo abbiamo chiamato da sempre. Sotto l’abito realizzato con i tessuti del corredo matrimoniale della bisnonna, la macine trainata dal mulo o il suono di un triccaballacche che segna il tempo di una danza popolare s’intravede la volontà di tante persone che vogliono lanciare un messaggio: noi resistiamo alla tentazione delle vita in città per vivere una vita sana e culturalmente interessante.

Colt.4La promozione culturale, saggiamente gestita, esclusivo compito delle istituzioni pubbliche, genera progresso e ricchezza su tutto il territorio e offre alla popolazione un’ importante scelta di vita: una urbana anonima immersa in una ripetitiva quotidianità, oppure una rurale, forse identificata con tanto di soprannome, con interessanti risvolti culturali e buoni rapporti sociali.

Puglia “a way of life” presentato alla stampa romana

Testo e Foto Donatello Urbani

Ricordi scolastici: Puglia tacco, Calabria punta dello stivale Italia. Entrambe le regioni pur non potendo modificare la loro posizione geografica offrono, non solo ai propri abitanti e specialmente ai turisti, uno stile di vita di tutto rispetto: attrattivo, innovativo, sostenibile. Afferma in proposito Luca Bianchi, Direttore Generale SVIMEZ esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale: ”E’ questa la Puglia che si afferma come brand riconoscibile a livello nazionale e internazionale sostenuta da valori come qualità della vita, autenticità e identità. Un modello virtuoso di progresso economico e sociale che si consolida grazie alla valorizzazione delle attività culturali e alla gestione strategica del turismo”.

???

Un panel di esperti e personalità politiche ha approfondito questi concetti con il supporto di dati statistici, rilevazioni “in situ” sulle realtà economiche e produttive della regione e possibili futuri interventi legislativi da parte dell’Istituzione Regione Puglia su uno stile di vita, appunto “a way of life”, che, come riportato sul comunicato stampa, “s’indirizza verso il benessere inteso in senso ampio, favorendo uno stretto legame con il territorio. L’utilizzo strategico delle risorse comunitarie, la valorizzazione della cultura, il posizionamento alto delle attività produttive, una comunicazione efficacie sono i punti principali di un’attrattività che coinvolge residenti e turisti”.

Il collegamento con la nave scuola della Marina Militare Italiana “Amerigo Vespucci” che sta compiendo il giro del mondo toccando ben 28 nazioni ha concluso questo interessante workshop

Arabia Saudita – Una meta turistica sempre più vicina dove i colori camminano insieme alle parole.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Nuovi collegamenti aerei offrono l’opportunità al pubblico italiano, in solo 5 ore di volo a partire dal 1 agosto 2024, di scoprire le più esotiche mete arabe dove l’Arabia Saudita occupa la prima posizione di questa speciale classifica.

???

???

 

Come scritto nel comunicato stampa, la collaborazione tra Visit Saudi ed ITA Airways è: “un progetto senza precedenti che avvicina sempre più l’Arabia Saudita al grande pubblico, offrendo un viaggio immersivo nella sua affascinante cultura e l’opportunità di prenotare subito un’avventura indimenticabile in questa terra straordinaria”. Turismo naturalistico e non solo: una lunga tradizione gastronomica accompagna tanto i soggiorni balneari quanto affascinanti escursioni nelle oasi del deserto dove la presenza di reperti archeologici testimoniano la millenaria presenza umana in quelle terre,

???

La terrazza dello store Rinascente ha ospitato questo evento di collaborazione tra un ente turistico ed una compagnia aerea in una serata dove i colori del tramonto offrivano alle bellezze romane un fascino fiabesco quasi irreale. Location migliore non poteva essere scelta per unire bellezza urbana e cultura araba. La cucina e l’ospitalità impeccabile del MAIO Restaurant & Rooftop ha concluso questa serata magica.

Nuova vita per Villa Grazioli

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Roma è stato presentato a Palazzo Massimo il nuovo progetto di restauro conservativo e valorizzazione di Villa Grazioli “Viaggio nella storia- Itinerario segreto alla scoperta della vita e dei capolavori delle Ville Tuscolane, che pone Villa Grazioli come polo baricentrico di contaminazione culturale dei Castelli Romani.

Plinio il giovane mette a confronto nella sua Quinta Epistola lo stile di vita che si conduceva in città in confronto a quella di una villa suburbana: “Non mi trovo mai così bene sia intellettualmente che fisicamente, tengo in allenamento il mio spirito con le occupazioni letterarie e il mio corpo con la vita libera”.

Le ville suburbane da allora in poi furono tutte un fiorire di Horti e giardini, che volevano nella loro magnificenza e impostazione far rivivere gli ideali classici. Gli architetti traevano spunti dai testi antichi studiandone le testimonianze per poi coglierne a pieno l’essenza. Le stesse pur essendo fastose non erano create per una stabile permanenza, ma perfette per ricevimenti in occasione di ricorrenze particolari, maggiore era la distanza dalla città, diversa la funzione della villa che poteva diventare inoltre il luogo preferito per la villeggiatura stagionale. La stessa era una necessità di vita per le classi più elevate.

Villa Grazioli con la sua effervescenza pittorica e sentimentale, che trionfa nelle decorazioni e nei fastosi sfoggi esotici e nuovi, realizzati da Giovanni Paolo Pannini, trova il suo naturale prolungamento anche nella realizzazione di pellicole cinematografiche come nel Marchese del Grillo di Monicelli con Alberto Sordi.

Oggi un progetto modernissimo affronta questo tema con nuove tecnologie ed energie, esperti in vari settori della scienza e della conoscenza, dell’architettura urbanistica e tutela del patrimonio culturale hanno studiato aspetti diversi nell’evoluzione urbana, si uniscono e si confrontano. Ma cos’è un’invenzione? E’ una visione in modo tale che tutti ne possono trarne beneficio, così attraverso visori, (consegnati a richiesta alla reception della Villa), il visitatore potrà immergersi nella storia e nell’arte della stessa. Al tavolo si sono alternati esperti nelle varie discipline ognuno nel settore di propria competenza mettendo in evidenza una proposta: creare circuiti culturali che possano unire i luoghi della cultura laziale, inoltre verrà organizzato annualmente un evento l’8 dicembre dedicato a questo tema e molto altro. Le Ville Tuscolane saranno prossimamente patrimonio  UNESCO. Per saperne di più: events@villa-grazioli.it, gm@villa-grazioli.it

 

K-Drama Festa, il primo festival mondiale dedicato alla cultura e alle serie televisive sudcoreane dal 14 al 17 marzo al Teatro Tasso di Sorrento.

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Trasmettere e sostenere la cultura è un modo di operare nella società in cui sia l’Università “La Sapienza” di Roma che l’Istituto Culturale Coreano – Corea del Sud – si riconoscono profondamente e nel quale si presentano con una propria progettualità tenendo sempre presente l’innovazione, come nel caso della ricerca di nuovi linguaggi mediatici, specie televisivi. L’obiettivo di queste due prestigiose istituzioni è di facilitare la conoscenza all’arte e alla cultura, in una collaborazione esemplare tra partners nazionali e internazionali per i quali la stessa rappresenta un linguaggio universale per comunicare con ogni contesto e territorio. La cultura è prima di tutto dialogo. Un dialogo intelligente e critico che, quanto più è capace d’interessare e affascinare il pubblico, tanto più produce i suoi effetti benefici sulla società.

dav

   Yongjoon Choi, Responsabile Cinema, K-POP, Sport e Turismo – Istituto Culturale Coreano e Bianca Terracciano CoRiS Sapienza, LARS

Da comunicato stampa: “Dopo due anni di lavoro congiunto tra Corea e Italia si è giunti alla prima edizione di K-Drama Festa Sorrento strutturata in forma di Stati generali del K-Drama. Una manifestazione prestigiosa arricchita da momenti di ricerca, incontro e approfondimento scientifico, ammantanti dall’aura glamour che solo una location d’eccezione come Sorrento e le più amate celebrità coreane possono assicurare. K-Drama Festa mira a fornire una piattaforma per le comunità, in continua espansione, di fan e studiosi delle serie e cultura Sudcoreane. Il festival aspira a rafforzare le relazioni tra Italia e Corea del Sud in vari settori tra cui il commercio, la politica, la cultura e il mondo accademico.”

dav

                                             Immagini courtesy NEVER WEBTOON Corp. Project Planning & Design: NEXT Communication

Per dare sapore e gusto a questa iniziativa AT Korea Agro- Fisheries & Food Trade Corporation offrirà una degustazione gratuita di delizie e piatti tipici della cucina coreana, sabato 16 marzo all’ora di pranzo all’interno del bistrot del Teatro Tasso di Sorrento, dopo la proiezione del film.

Per saperne di più kdramafestasorrento@gmail.comhttps://www.kdramafesta,com

 

 

Fieramente in Piemonte – Piccole sagre, grandi prodotti – Presentati a Roma per iniziativa della Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura e Cibo.

Testo Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

Tradizione e innovazione. Sono presenti a “Fieramente in Piemonte 1182 comuni con tante diversità di prodotti perché ogni campanile ha la sua storia”, sottolinea Marco Protopapa, Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, nel suo intervento; “perché usi, costumi e tradizioni sono la fortuna di un territorio e un prodotto di qualità senza storia non si vende”. Mettere in rete i piccoli comuni, dice Andrea Marelli, fa parte di un progetto di globalizzazione interessante e innovativo che unisce tradizione e cultura.

dav

Da comunicato stampa: ” Fieramente in Piemonte ha il suo Punto di forza nella qualità dei prodotti agroalimentari: 23 Dop del cibo, 59 vini a denominazione (18 Docg e 41 Doc), ai quali si aggiungono i 343 Pat, prodotti agroalimentari tradizionali, e propone una rassegna di 58 fiere e sagre sul territorio regionale, indicate da 54 Comuni piemontesi, che per primi hanno aderito all’iniziativa e altri si stanno aggiungendo alla lista. E’ possibile prendere visione degli eventi tramite un motore di ricerca sul sito di Visit Piemonte: https://www.visitpiemonte.com/it/gusto/fieramente-piemonte-piccole-sagre-grandi-prodotti

Per ogni fiera e sagra è presente una scheda informativa dedicata, che contiene le principali informazioni sull’evento e dalla quale si possono approfondire le caratteristiche dei prodotti enogastronomici oggetto delle sagre, sul portale istituzionale Piemonte Agri Qualità:  http://www.piemonteagri.it/qualita/it/

sdr

Fra le eccellenze presentate a Roma “La Fiera della Città della Nocciola” a  Castellero alla sua 42^ Edizione, la “Sagra del Gorgonzola DOP” a Cavallermaggiore e la “Formaggetta di Capra” del Consorzio per la tutela del formaggio  di Roccaverano DOP.”

Sono storie di comunità, lavoro, famiglia per far conoscere questi borghi ricchi di umanità e cultura.

 

Easyjet vola in Spagna con due nuove rotte a partire dal 2023 e 2024

Testo e foto: Mariagrazia Fiorentino – Donatello Urbani

Gli scambi turistici Italia/Spagna rivestono per entrambi i paesi una grande importanza come dimostrano i flussi in continuo aumento; pertanto anche l’offerta turistica si adegua a questo trend offrendo di giorno in giorno nuove ed interessanti proposte. In occasione della conferenza stampa tenutasi l’8 novembre scorso, presso il Centro Multimediale Interattivo spagnolo di Roma, il Country Manager di easyJet in Italia, Lorenzo Lagorio, ha presentato l’offerta dei voli e dei collegamenti della compagnia aerea tra l’Italia e la Spagna. La panoramica dei collegamenti tra i due paesi operati dalla compagnia è “di 17 in totale, di cui due nuove rotte inaugurate nel corso del 2023 (Milano Malpensa – La Coruña e Napoli – Gran Canaria) e l’inedita rotta Pisa – Barcellona, da oggi in vendita e in partenza da fine giugno 2024”.

dav

Tutto questo trova riscontro nei flussi turistici fra i due paesi come ha sottolineato anche il Direttore dell’Ufficio Spagnolo del Turismo a Roma, Dott. Gonzalo Ceballos, affermando “che il mercato italiano per il turismo spagnolo, è il quarto mercato internazionale per quanto riguarda il numero di presenze turistiche e il terzo per quanto riguarda i collegamenti aerei.

dav

La Spagna è un paese ricco di opportunità per quanto riguarda il turismo dal Bel Paese, offrendo ricche esperienze dal punto di vista sia artistico-culturale, sia naturalistico, durante tutto l’anno. I passeggeri italiani possono partire alla scoperta di città vivaci e ricche di storia come Barcellona, La Coruña, Bilbao e Malaga, porta d’accesso per l’Andalusia, oppure progettare una vacanza all’insegna del mare e della natura volando verso le isole Baleari o verso le più selvagge isole Canarie.”

 

 

 

 

 

Cambiare aria! La mobilità collettiva fa bene all’ambiente e con la formula Bus “Hop-on Hop-off” Castelli Romani, e con la proposta offerta da Let’s Go Me si raggiungono risultati ragguardevoli.

Testo e foto:  Mariagrazia Fiorentino – Donatello Urbani

La curiosità e la voglia di conoscere rappresentano una delle priorità nei 17 Comuni dei Castelli Romani, un incontro fra l’antico mondo romano e l’oggi. Tutto inizia con un bando della Regione Lazio per coinvolgere con iniziative turistiche enti pubblici e privati operatori per lo sviluppo territoriale. Il progetto presentato da DMO (Destination Management Organization) Castelli Romani è risultato vincitore e con la collaborazione del tour operator Don’t Stop Me ha organizzato quattro educational tour riservati sia a giornalisti che ad operatori del settore turistico out-going con la formula hop-on hop-off, molto conosciuta nelle grandi città e poco applicata prima d’ora in un distretto territoriale turistico.

sdr

Marino – La Fontana dei Quattro Mori. Voluta da Marcantonio Colonna per festeggiare il suo ritorno vittorioso dalla battaglia di Lepanto, dove aveva comandato la flotta dello Stato Pontificio, una volta l’anno da vino e non acqua. (Tradizione vuole: Mai brindare con acqua!) 

Le mete visitate, scelte per l’occasione e inserite nel programma delle varie escursioni, interessano le località dell’interland romano, con relative attrazioni locali, che nel corso degli anni hanno reso celebri e famosi i castelli romani, incluso quel vasto retroterra turistico culturale ed enogastronomico poco conosciuto ai più e troppo spesso fruibile solo dalla popolazione locale.

Come affermato e scritto nel comunicato stampa nel corso della presentazione le escursioni sono queste un: “…..itinerario personalizzabile, e certificato ad impatto zero attraverso programmi di compensazione, con partenza da Piazzale Appio, al centro di Roma (fermata Metro San Giovanni) il quale permette ai visitatori di personalizzare la loro esperienza di visita attraverso fermate a richiesta secondo tappe prestabilite, alla scoperta del territorio e delle sue vaste ricchezze. Con questa modalità è infatti possibile visitare le principali attrazioni della destinazione, tra resti dell’antica Roma, borghi medievali, palazzi nobiliari, percorsi sotterranei e catacombe, laghi vulcanici e percorsi naturalistici, il tutto accompagnato da una ricca enogastronomia locale fatta di cantine vinicole, street food, trattorie e ristoranti con prodotti 100% locali. Oltre a questo, il tour promuove anche attività di artigianato locale e le numerose sagre che vengono organizzate dai diversi Comuni con cadenza quasi settimanale e durante le quali è possibile vivere un’esperienza veramente autentica e radicata nel tempo. Attualmente gli itinerari possibili sono due: il primo, con partenza il sabato, prevede fermate a Frascati, Grottaferrata, Marino, Castel Gandolfo e Castel Gandolfo lago, mentre il secondo, previsto la domenica, fa sosta ad Albano Laziale, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Castel Gandolfo. Dopo ogni fermata, il mezzo prosegue e torna dopo circa 2 ore per passare alla fermata successiva; durante queste soste visitatori possono personalizzare la loro tappa (della durata di 2 ore circa ognuna) con visite, attività ed esperienze, spesso esclusive”.

mde

Vera star di tutte le escursioni è l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata. Faro di cultura e spiritualità internazionale ha illuminato per oltre un millennio l’Europa e Vecchio Mondo prima ed Nuovi Mondi, dopo. Costituisce ancora oggi un punto di grande interesse e non può assolutamente essere ignorata da quanti, spinti dal desiderio di incontrare testimonianze archeologiche ed eccellenze enogastronomiche, si sentono attratti dai valori spirituali ed intellettuali. Nessun ambasciatore è più idoneo di questa Abbazia a rappresentare, anche turisticamente,  questi luoghi. Visite guidate all’intero complesso abaziale sono organizzate dal Gruppo Archeologico Latino Bruno Martellotta.

dav

Frascati: Antico Forno Ceralli 1920 – Rimasto inalterato fin dalla sua inaugurazione, oggi protetto dalla Sovrintendenza Archeologica e Beni Culturali, é  anche una preziosa testimonianza di cultura artigianale. Qui il “buon pane di una volta” non è un luogo comune.

Da non mancare, inoltre, visite al Forno Ceralli 1920 – Piazza Bambocci,15 Frascati; alla Tenuta di Pietra Porzia – Via di Pietra Porzia Frascati e alla Cantina Storica di Marino, Nanni – Largo S.Lucia,4.

Per maggiori informazioni: https://www.letsgotour.it/tourdeicastelliromani |

www.visitcastelliromani.it | info@visitcastelliromani.it | letsgo@dontstopme-travel.com

“Eccidio” – Un’opera site specific di Ivàn Navarro nel MicroMuseo di Sipicciano (Viterbo)

Mariagrazia Fiorentino – Foto Donatello Urbani

L’opera site specific “Eccidio” di Ivan Navarro, ha una forza e una realtà che ti precipita addosso come un masso, perché un’opera non deve essere solo vista, ma sentita nel profondo. L’artista replica in senso musicale la pura luce e la materia. L’opera sarà visibile a Sipicciano, un piccolissimo paese dell’alta Tuscia viterbese a pochi kilometri dal confine con l’Umbria su un altopiano che domina la valle del Tevere. Il FAI lo definisce “Un piccolo tesoro d’Italia!”.

dav

I rapporti culturali tra l’Italia ed il Cile sono stati da sempre ottimi ed in alcuni periodi come negli anni della dittatura militare di Pinochet hanno raggiunto livelli ragguardevoli, come hanno ricordato sia lo stesso artista che l’Ambasciatore della Repubblica Cilena in Italia in occasione dell’inaugurazione sia dell’installazione site-specific che del MicroMuseo. Il titolo stesso “Eccidio” ha un palese riferimento proprio agli anni di dittatura in cui il regime militare fu insensibile a tutte le forme cultura.

dav

L’intento inoltre è quello di raccontare e valorizzare il territorio nei propositi del Sindaco, Rossi, con percorsi indirizzati per tutte le età perché l’obbiettivo è quello di far conoscere i borghi più o meno conosciuti. Alle visite tradizionali vengono inoltre affiancate esperienze indirizzate alla conoscenza delle tradizioni locali. Molte le sagre e ricorrenze sia religiose che laiche. Primeggia la rievocazione storica delle nozze, con relativo banchetto nunziale, tra Federico Baglioni e Curia Piccolomini Tedeschini avvenuto nel 1576, in abiti medievali. Il palazzo baronale del XVI sec. con affreschi raffiguranti membri della famiglia Baglioni e il complesso monumentale dell’ex Chiesa di S,Maria Assunta in Cielo che custodisce nel suo interno la Cappella Baglioni interamente affrescata con la rappresentazione dei miracoli di S. Francesco, singolare esempio di pittura tardo manieristica, attribuita a Marzio Ganassini.

dav

                                                                                                                         Soffitto della Cappella Baglioni

Da comunicato stampa: In questa occasione sarà qui inaugurato il MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia fondato da Antonio Arévalo, poeta, critico, curatore d’arte contemporanea, già Addetto Culturale presso l’Ambasciata del Cile in Italia. Il progetto è promosso dall’Associazione Culturale Palimpsesto, con il sostegno della Direzione Culturale del Ministero degli Affari Esteri del Cile, dal Comune di Graffignano, dall’Università Agraria di Sipicciano, dalla Pro Loco di Sipicciano, le Accademie di Belle Arti di Palermo, Roma e Viterbo. Obiettivo quello di “promuovere ed esporre nuove opere di artisti contemporanei collocando il MicroMuseo di Arte Contemporanea dellaTuscia nel circuito di arte contemporanea italiano ed internazionale. Poiché la torre era la fonte di luce di tutto il paese, il primo artistada coinvolgere nel progetto non poteva che essere Iván Navarro, artista che dello studio della luce ha fatto la sua firma.” (A. Arévalo).
Il progetto del MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia è iniziato quando Salvador Dalì venne nella Tuscia e scoprì quel Sacro Bosco dei Mostriche ispirò una parte della sua opera. Non lontano da lì, nel giardino La Serpara a Civitella d’Agliano, le opere
di Paul Wiedmer e di altri artisti internazionali costituiscono un microsistema collezionistico eccentrico e indipendente che sfugge al sistema legittimato dei grandi musei, ma diffuso nel territorio.

dav
A Sipicciano (VT), c’è una torre antica, in pietra. L’edificio è particolare, il fabbricato si sviluppa su tre livelli. Per circa tre decenni è servito per la distribuzione dell’elettricità, motivo per cui è noto come Torre Enel o Ex Torre Enel. Di origine medievale, nel XX secolo Ia Torre è stata dedita a infrastruttura tecnologica industriale come si può vedere nelle fotografie d’epoca che mostrano la posa dei cavi e nelle residue apparecchiature elettriche ancora esistenti all’interno della torre. Ha avuto successivamente un periodo di disuso e abbandono. Come sottolinea Antonio Arévalo, “l’edificio è anche illustrativo delle differenti tecniche di costruzione dei diversi periodi attraverso i quali è passato – pietra, mattoni, cemento. L’attuale ristrutturazione è un nuovo strato applicando tecniche contemporanee questa volta con l’obiettivo di convertirlo in un museo e spazio di residenza artistica. Il progetto concepisce in modo originale l’elaborazione concettuale del rapporto tra elettricità e arti visive contemporanee, al fine di provocare una riflessione attuale dall’incontro di entrambi gli elementi, materializzato nella vecchia torre di distribuzione elettrica della città, convertita ora in un museo e in uno spazio per la residenza.”
L’obiettivo è riportare a nuova vita questa Mini Torre storica dandole una nuova e brillante esistenza, creando un MicroMuseo in grado di condurre qui quello sviluppo artistico e culturale che incontra la storia importantissima di questo Borgo; luogo interattivo dove
convergono le più diverse forme di espressività, capace di proporre una programmazione culturale multidisciplinare. Il MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia sarà un contenitore di materia immaginativa, luce, forma, ossigeno; un campo d’azione per interrogare il senso e risvegliare una sensibilità consapevole; un inedito spazio espositivo con opere site specific realizzate da artisti chiamati a trascorrere  periodi di residenza, lavorando con la città, con le scuole, con le associazioni locali, valorizzando così anche il patrimonio architettonico del Borgo di Sipicciano attraverso un programma di mostre e residenze per artisti contemporanei del mondo. Il MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia fondato da Antonio Arévalo è concepito come work in progress, un progetto d’arte contemporanea di respiro internazionale.
“Iván Navarro usa la luce come materia prima, trasformando gli oggetti in sculture elettriche che modificano lo spazio espositivo attraverso l’interazione visuale. Quindi, cosa c’è di meglio che invitare un artista come lui a inaugurare questa esperienza? Le sue installazioni ci restituiscono il mistero e il valore simbolico dell’energia ancestrale.” (A. Arévalo). In questo caso con una scultura circolare collocata a terra al centro della stanza, il cui effetto è quello di una cavità profonda in cui si legge la parola ECCIDIO illuminata fino all’infinito, come una sorta di linea astratta. Benché la soglia simbolizzi l’inizio di qualcosa, l’opera interroga la parete su cosa ci sia al di là, ma cancellando al contempo le possibilità di accedere al suo interno il-lusorio.L’arte di Navarro gioca con rimandi immediati al formalismo moderno, trasformando, da alchimista qual è, semplici materiali in forme radiose, estraendoli dalla convenzione. Da un lato utilizza le possibilità energetiche necessarie per realizzare i suoi innumerevoli macchinari industriali e domestici e, dall’altro, ci ricorda l’idea di potenza che li caratterizza; collegandoli all’uso che se ne fa nella società contemporanea e come metafora politica della circolazione dei
saperi si rivolge alle forme espressive della rappresentazione sociale e politica, ponendo attenzione a una serie di questioni ancora oggi aperte, ma che servono da filo conduttore a un interesse di ordine metodo logico, il legare situazioni simbolicamente di vulnerabilità a processi complessi di ricerca formale. “Le ricerche di Navarro affermano che per ogni energia che si trasforma c’è qualcosa che si per-de, e questa è l’idea che cerca costantemente di ricondurre a una forma visiva. I materiali, contraddistinti dall’apparente freddezza e dall’estremo tecnicismo, dipendono totalmente dall’energia elettrica, un elemento che condiziona la vita umana, proponendo quindi una metafora latente dei fluidi corporei e dell’azione del dare vita, dell’animare gli oggetti. Questi oggetti sono costruiti secondo le proporzioni del corpo umano studiate a suo tempo da Leonardo da Vinci e che misteriosamente continuano ad essere presenti in molti oggetti prodotti industrialmente, in particolare nei tubi fluorescenti che Navarro usa per realizzare le sue opere.” (A. Arévalo).
Ma la tecnologia che anima le sue opere non appartiene esattamente al tempo presente; Navarro colloca il manufatto e rinvia agli anni della sua infanzia e giovinezza in un quartiere periferico di Santiago del Cile, nel momento in cui proliferavano i nuovi strumenti tecnologici per uso domestico, la cui acquisizione o meno era determinante per definire la condizione sociale della famiglia. Per altri versi, la sua stessa attività artistica si fonda su attività manuali: il cablaggio elettrico, l’elaborazione artigianale di oggetti funzionali e altre varie soluzioni di base di ambito domestico. Iván Navarro è cresciuto nella fase conclusiva del XX secolo, nell’estremo Sud del mondo, e la sua opera cerca di catturare i paradigmi della sua epoca, come la realizzazione seriale, con lo spirito politico di “sporcare” la purezza delle forme industriali.