Palazzo del Drago a Bolsena: Location prestigiosa per eventi

Testo e foto di Donatello Urbani

Oltre la banalità e l’ordinario quotidiano. Differenziare un evento, ancor di più se questo è una cerimonia matrimoniale, sfruttando al meglio il luogo dove questi si svolgono è stato l’intendimento perseguito da Don Ferdinando del Drago con l’apertura del meraviglioso Palazzo del Drago, ricco dio storia e grande fascino.

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Attrattive queste non solo turistiche bensì fedeli testimoni del passaggio dei secoli che lo rendono estremamente interessante e assolutamente predisposto per accogliere eventi e matrimoni di altissimo profilo”, come ha rilevato la moderatrice della conferenza stampa convocata per l’occasione, Dott.ssa Erika Gottardi,  nel presentare i vari relatori. Significative sono state anche le parole della Dr.ssa Bianca Trusiani, presidente del comitato tecnico scientifico del Buy Wedding in Italy e membro del comitato scientifico presso l’Osservatorio Italiano Destination Wedding Tourism che ha esposto con chiarezza come la cultura abbia bisogno di essere “spettacolarizzata” per una valorizzazione dei beni e delle bellezze dei territori che sia al passo con i tempi.

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Il Destination Wedding è una necessità evidente per un mercato in continua evoluzione che vuole vivere emozioni ed esperienze, avanzare proposte autentiche e supportate da figure professionali di altissimo prestigio come Stefania Marchetti, capace di progettare, costruire e realizzare eventi unici che trasmettano il respiro della nostra cultura, l’amore per la vita, la passione ed il gusto italiano che gli stranieri cercano nel nostro Paese. “Dobbiamo cambiare approccio valorizzando la nostra cultura e il Destination Wedding è una ulteriore occasione per fare economie e per esportare i nostri valori storico culturali ed il più autentico e prezioso Made in Italy – ha affermato la Dr. ssa Stefania Marchetti, filologa, ideatrice di eventi a tema storico e location manager di Palazzo del Drago, al termine della conferenza.

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Il Palazzo del Drago sorge nel cuore del borgo vecchio di Bolsena ed attualmente è la residenza privata del Principe Ferdinando Fieschi Ravaschieri Del Drago. Il piano nobile del palazzo, quello destinato ad accogliere gli eventi pubblici, si articola in una successione di saloni affrescati che si aprono su  logge e terrazze con vedute sul lago, una cappella e giardini. Dalla nostra guida Maria Pace Guidotti apprendiamo che fu “costruito verso la metà del XVI secolo, fra il 1533 e il 1561, per volontà del Cardinale Diacono di S. Agata, Tiberio Crispo, figlio di Giovanni Battista Crispo e Silvia Ruffini, la famosa amante del Cardinale Alessandro Farnese”.

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Il Cardinale si servì dei migliori artisti,quali Prospero Fontana, alcuni dei quali lavorarono per lui anche a Perugia e Castel  S.Angelo a Roma. Le strutture murarie si devono agli architetti Simone Mosca e Raffaello da Montelupo. Questa prestigiosa residenza ha potuto ospitare nel corso della sua lunga vita papi quali Paolo III, Alessandro Farnese. In suo onore fu costruita una loggia – Loggia Paolina – e affrescato un salone con scene dedicate alla storia di Alessandro Magno, accompagnate da altre che riproducono le storie di Amore e Psiche e della fondazione di Roma intercalate da grottesche. Tra le altre grandi personalità che vissero o soggiornarono nel palazzo si annoverano Margherita d’Austria, Orazio Spada, Balthus e Cy Twombly. Sempre dalla nostra guida apprendiamo che “negli anni successivi alla morte del Crispo, il Palazzo divenne proprietà delle famiglie Cozza e Caposavi. A metà del XVII secolo, il palazzo fu acquistato dalla famiglia Spada che ne rimase proprietaria per 224 anni. Nel 1894 il palazzo passò ai Principi del Drago, che ne sono tutt’ora proprietari. Il complesso fu danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e sottoposto a grandi opere di restauro e ristrutturazione negli anni Sessanta e Settanta, per volontà del Principe Giovanni del Drago”.  Fra gli apporti notevoli dei Principi del Drago c’è una formella realizzata da Luca della Robbia, di grande interesse artistico. Attualmente abbelisce la cappella di famiglia conferendole un tono di alta classe e raffinata bellezza, pronta ad accogliere anche cerimonie matrimoniali con rito religioso. Limitarsi ad una presentazione del palazzo senza rivolgere lo sguardo intorno al territorio ricco di storia e cultura sarebbe una grande limitazione. L’intero interland di Bolsena é oggi un importante punto di sosta per i camminatori/pellegrini che percorrono la Via Francigena. Lungo tutto il percorso questi si trovano s stretto contatto con un excursus sulla storia dell’arte che parte dagli Etruschi con le tombe dipinte della vicina Tarquina e, passando per il Palazzo del Drago, arriva alla land-art dei nostri giorni con opere di artisti contemporanei posizionate ai bordi del cammino.

 

Aquileia – Roma celebra un’amicizia lunga 2200 anni con una mostra al Museo dell’Ara Pacis

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La mostra, allestita nell’area espositiva dell’Ara Pacis a Roma, vuole celebrare i 2200 anni dalla fondazione di Aquileia e, nello stesso tempo, raccontare le tappe salienti della storia di questa città attraverso preziosi reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, prestatore di molte opere d’arte di eccezionale valore,  e dal Museo della Civiltà Romana. Focus centrale di questa rassegna é la presentazione di Aquileia  quale  Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente  ripercorrendo le numerose “trasformazioni” della Città nei suoi momenti storicamente più significativi: l’antica città romana, l’Aquileia bizantina e medioevale e il Patriarcato, sino a giungere al periodo in cui fu parte dell’Impero Asburgico e  agli anni della Prima Guerra Mondiale e del successivo dopoguerra con il ruolo primario avuto in occasione delle celebrazioni riservate al Milite Ignoto.

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Pietro e Paolo- Rilievo in calcare del IV^ sec. d.C.                          Scena di fondazione – Calco in gesso di originale del 1^ sec. a.C.

Nel corso della conferenza di presentazione di questa rassegna è stato posto in rilievo il grande valore scientifico che riveste insieme all’affascinante percorso, curato da Cristiano Tiussi, Direttore della Fondazione Aquileia, e da Marta Novello, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, con un contributo di don Alessio Geretti, curatore delle iniziative culturali di Illegio, i cui interventi hanno posto l’accento sull’importanza del rapporto Aquileia-Roma e sulla straordinaria capacità della città di rigenerarsi:  più volte risorta dopo invasioni, spoliazioni, guerre e terremoti. Fondata nel 181 a.C., Aquileia fu concepita sia come avamposto di Roma nel lembo estremo nord-orientale della penisola, sia come centro d’irradiazione del Cristianesimo nell’Italia Settentrionale e nelle regioni del Centro ed Est Europa.

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Concetti presenti anche nelle parole dell’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, Presidente della Fondazione Aquileia: “Per secoli Aquileia è stata porto commerciale di primissimo piano dell’intero Mediterraneo e ha costituito la porta d’entrata non solo di derrate e di merci, ma anche di arte e idee provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che, rielaborate e metabolizzate, si sono poi diffuse nell’Italia Settentrionale, nei Balcani e nel Noricum. Fu anche sede di un Principato Ecclesiastico e di uno Stato Patriarcale, a partire dal 1077 e fino alla conquista veneziana nel 1420, mentre il Patriarcato come entità ecclesiastica fu soppresso solo nel 1751, avendo come eredi le Arcidiocesi di Udine, per la parte veneta, e di Gorizia, per la parte imperiale”.

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Friuli: terra di tradizioni enologiche- Pigiatura delle uve nel II/III^ sec. d.C.                                                           Oggetti in ambra

Per mettere in rilievo tutte queste unicità di Aquileia, a livello nazionale ed europeo, gli organizzatori sono ricorsi all’esposizione di preziose testimonianze del passato attraverso un percorso espositivo che offre ”una suggestiva selezione di calchi in gesso, modelli e preziosi pezzi originali, avvalendosi anche del supporto di strumenti multimediali”. Fra gli oltre 30 reperti esposti in originale, ha un ruolo primario la “Testa di Vento”, fusione bronzea di ascendenza ellenistica, la Testa di Vecchio, improntata a forte realismo, la bellissima stele funeraria del gladiatore, due eccezionali mosaici (raffiguranti uno “pesci adriatici”, l’altro uno stupendo pavone), rilievi marmorei e statue. È inoltre presente un’ampia e preziosa collezione di oggetti in ambra, espressione di quell’artigianato artistico che si era sviluppato nella città, punto d’arrivo dell’antichissima “Via dell’Ambra” proveniente dal Baltico, dove la resina fossile era raccolta. Mettendo in secondo piano i 23 calchi di reperti aquileiesi realizzati nel 1937 in occasione della Mostra Augustea della Romanità, le 43 splendide fotografie del grande Maestro friulano Elio Ciol, presenti al centro del percorso espositivo e un bassorilievo in pietra calcarea del IV secolo raffigurante l’abbraccio tra Pietro e Paolo nella sezione cristianesimo, non può passare senza citazione la commovente testimonianza sul Milite Ignoto.

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Qui è esposto per la prima volta il tricolore, recentemente donato allo Stato, che avvolse, nella cerimonia in Basilica ad Aquileia nel 1921, il feretro di un soldato caduto e disperso, in rappresentanza di tutte le vittime disperse in guerra. “Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente” è anche l’occasione, come ha rilevato il Sindaco Emanuele Zorino, per aprire una finestra sulla città e richiamare l’attenzione, anche turistica, dei visitatori. In tal proposito due significative campagne promozionali coinvolgeranno i visitatori nelle giornate del 23 e 24 novembre offrendo loro le specialità enogastronomiche del territorio, alle quali si aggiunge, nella giornata del 20 novembre 2019, la proiezione del film sulle tre vite di Aquileia. Quanto di meglio per dare un sapore  e visibilità ad una città che apre le braccia per mostrarsi al meglio senza limitazioni e reticenze.

Roma – Museo dell’Ara Pacis – Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) fino al 1 dicembre 2019 tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 19,30. Biglietto d’ingresso integrato:Museo dell’Ara Pacis più Mostra, intero €.13,00, ridotto €.11.00. Sono previste facilitazioni e gratuità. Informazioni tel. 060608 – sito www.arapacis.itwww.museiincomune.itwww.zetema.it

 

Roma – L’organo della Basilica di San Lorenzo fuori le mura torna a suonare

Testo di Luca Casalicchio – (ofmcap) – foto tratte dall’enciclopedia on line Wikipedia

Il 9 novembre alle ore 19,30 si terrà il Rito di benedizione e il concerto inaugurale. Dopo oltre un anno di lavori, l’organo della Basilica di San Lorenzo fuori le mura risuonerà nella splendida cornice che lo ospita per l’evento che lo vedrà protagonista. Lo strumento – costruito da Ruffatti nel 1958 – versava da diverso tempo in pessime condizioni; pertanto si è voluto promuovere un intervento teso non solo al ripristino di tutte le sue funzionalità, ma che lo valorizzasse, affinché potesse esprimere al meglio le proprie sonorità tanto nel contesto liturgico quanto in quello concertistico.

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L’inaugurazione, patrocinata dal Pontificio Istituto di Musica Sacra (ndr. PIMS), sarà caratterizzata dai saluti iniziali del parroco, padre Armando Ambrosi OFMCap, e di altre Eccellenze Reverendissime. Seguirà l’intervento di monsignor Vincenzo De Gregorio, preside del PIMS, e di Massimo Lanzini e Carlo Dell’Orto, gli organari ai quali era stato affidato il lavoro. Le conclusioni saranno tenute da Sua Eccellenza Monsignor Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento e storico della chiesa. Il programma prevede, inoltre, il Rito di benedizione dell’organo e una serie di interventi organistici, eseguiti dal maestro Marco Di Lenola, docente invitato al PIMS (ndr. che ha seguito il progetto di restauro e lo stato di avanzamento dei lavori), con la collaborazione – per le parti in canto gregoriano – dal maestro Stefano Fioravanti, cantore sistino. Per la circostanza, verranno suonate alcune opere di Johann Sebastian Bach, Filippo Capocci, Theodor Flury, Girolamo Frescobaldi, Felix Mendelssohn e Jean Langlais. Un appuntamento da segnare con la matita rossa nel calendario.

Roma – Basilica di San Lorenzo fuori le mura – Piazzale del Verano, n.1.

DestiMED Project – Un passo aventi per l’ecoturismo nel bacino Mediterraneo

Testo e foto di Donatello Urbani

Turismo gioie e dolori. Su questa linea si muovono tutti gli operatori del settore cercando di mettere in pratica politiche che aderiscano nel modo migliore a questi principi, partendo dalla considerazione che tutti i turisti, sia pure con diverse modalità, sono consumatori di risorse. Di rimando pagano questi servizi in valuta pregiata generando un ritorno economico di grande importanza. Il progetto DestiMed, in collaborazione con i tour operator, vuole offrire strumenti e competenze necessarie per sviluppare, gestire e promuovere servizi ricettivi inseriti in pacchetti economici di alta qualità che siano anche rispettosi  e sostenibili  per l’ambiente.

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In proposito è stata messa a punto una metodologia standardizzata e condivisa fra tutti gli operatori turistici sia pubblici che privati per la misurazione e il monitoraggio delle finalità che si propone di raggiungere questo progetto. La Regione Lazio, capofila di questa iniziativa, ha selezionato due aree protette del  suo territorio, il Parco Nazionale del Circeo e l’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, proponendo un’offerta turistica innovativa in grado di preservare completamente l’ambiente e di offrire benefici reali alle comunità locali, valorizzandone le tradizioni e la cultura,  come ha affermato Enrica Onorati, Assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio. In totale DestiMed coinvolge 13 aree protette sparse in tutto il bacino mediterraneo  per la realizzazione di azioni pilota rivolte  alla diffusione di un’offerta turistica che appaghi in pieno le aspettative dei clienti e soddisfi popolazioni e territori dove si svolge.

Maggiori informazioni su www.meetnetwork.org e www.destimed.interreg-med.eu

AIR TRANSAT porta il Canada ancora più vicino

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’occasione è una di quelle da non perdere assolutamente. Air Transat dopo essere stata eletta “Miglior Compagnia Aerea Viaggi Vacanze al Mondo” da Skytrax e World Airline Awards 2019, ha preso la palla al balzo  per rafforzarsi  sul mercato italiano con la presentazione dei nuovi voli Roma/Toronto operati per la 1^ volta nella stagione invernale dopo 32 anni di attività dall’aeroporto di Roma Fiumicino.

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La presentazione è avvenuta nella terrazza della Rinascente con la presenza anche di S.E. l’Amabasciatrice del Canada. Significative in proposito le parole della Sales & Markitng Director Air Transat Italy, Tiziana Della Serra, che ha affermato: “ L’aeroporto di Fiumicino si conferma l’hub centrale in Italia per Air Transat e siamo molto felici di poter offrire, da quest’anno, anche voli diretti tra Italia e Canada in inverno fino al 10 gennaio 2020”.

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I voli in partenza da Fiumicino nelle giornate di venerdi e domenica con tre livelli di tariffe eco per la classe economica alla quale si aggiunge la classe club e sono operati con Airbus 330-300: n° 2 voli diretti Roma/Toronto e voli in connessione Roma/Montrèal via Toronto.

La natura è l’aspetto predominante del turismo canadese ed i green lover trovano qui la terra che può appagare tutti i loro desideri.

I voli Air Transat possono essere prenotati in tutte le agenzie di viaggio, sul sito web airtransat.it, per telefono 06.59606512 e per email airtransat@rephouse.it. Per gruppi, minimo 10 pax, c’è un’apposita casella email airtransat.gruppi@#rephouse.it

Abbonamento per tutti – Proposte per incentivare gli abbonamenti teatrali

Mariagrazia Fiorentino

Si è tenuta presso la sede AGIS Nazional di Roma un incontro tra le istituzioni e gli addetti ai lavori per fare il punto sulla situazione degli abbonamenti teatrali che hanno visto come capofila grandi teatri e piccole realtà sul territorio romano. Sono 24 i teatri che con un costo di €.102,00 offrono abbonamenti a 10 diversi spettacoli validi per tutta la famiglia. E’ un modo per ritrovarsi con più generazioni a confronto.

Per saperne di più sui teatri aderenti e la loro programmazione consultare il sito www.abbonamentopertutti.it

“RAW”: Rome Art Week 2019 – Presentata la IV edizione 21-26 ottobre 2019

Testo e foto di Donatello Urbani

Per l’edizione di quest’anno 2019 – la IV in ordine cronologico –  Rome Art Week si è avvalsa della collaborazione di Palazzo Merulana;  “Istituzione che condivide la missione di apertura verso il territorio per l’emersione di buone pratiche artistiche e culturali del contemporaneo a Roma”, come scrivono i curatori. RAW è una manifestazione a cadenza annuale che ha l’obiettivo di costruire una rete tra le strutture espositive, gli artisti, i critici e i curatori d’arte e proponendo contenuti diversificati ad un pubblico eterogeneo. Rome Art Week offre, infatti, la possibilità di dimostrare le potenzialità, spesso nascoste e poco conosciute presenti Roma  in termini di arte contemporanea. Forti delle  passate esperienze e dei buoni risultati ottenuti: l’edizione 2018 ha portato alla creazione di 441 eventi che hanno coinvolto ben 25.000 persone tra collezionisti, appassionati, addetti al settore artistico e curiosi, questa edizione di Rome Art Week 2109  vede  la partecipazione di 142 strutture, 322 artisti e 27 curatori.

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Le iniziative offerte ruotano tutte intorno all’apertura al pubblico di gallerie e spazi espositivi ai quali si aggiungono eventi e mostre allestite per l’occasione con l’intento di proporre un’ aggiornata prospettiva sull’arte contemporanea. Gli artisti, galleristi, esperti e personalità del mondo delle arti visive  coinvolti in questa IV edizione sono: Giovanni Albanese, Paolo Balmas, Angelo Bellobono, Francesco Buonerba, Lorenzo Canova, Valentino er, Teitziana D’Acchille, Alberto Dambruoso, Roberto Gramiccia, Helia Hamedani, Claudio Strinati, Saverio Verini. Il sito romeartweek.com offre una mappatura delle diverse realtà artistiche che operano nella città di Roma permettendo agli iscritti di presentare al pubblico la propria struttura durante tutto l’anno. Inoltre per facilitare i percorsi e per permettere al pubblico di poter partecipare a più incontri possibili, la città di Roma è stata suddivisa in cinque zone, a seconda del numero di gallerie e di artisti presenti in ciascuna di esse: a ogni zona è stato suggerito un giorno della settimana per il vernissage. Gallerie e artisti di una stessa zona, con una collaborazione indipendente ma sincronizzata, che si propone di raggiungere un notevole afflusso di persone. Rome Art Week è un progetto culturale totalmente indipendente e no profit promosso da Kou – Associazione per la promozione delle Arti visive,  con la collaborazione sia di privati che d’istituzioni pubbliche

Roma: dal 21 al 26 ottobre 2019. Info sito web romeartweek.com – email info@romeartweek.com

 

Romics – Edizione autunnale 2019-

Testo di Flamina Zacchilli – foto Donatello Urbani

La realtà del Romics prende vita due volte all’anno. La Nuova Fiera di Roma è un’area colossale, che si estende orizzontalmente su un insieme di capannoni immensi, e verticalmente su due livelli. C’è quello mobile di chi va e viene, verso le bancarelle di cibo e bevande, verso le aree all’aperto dove sedersi e riposare le stanche membra, o semplicemente ad ammirare dall’alto delle balconate le bancarelle, i costumi, i colori e il fervore. E c’è quello immobile di chi si ferma ad ammirare la merce e i prodotti di merchandising delle loro opere preferite. Di chi si ferma per una foto, una chiacchierata, cinque minuti di riposo.

20191004_162601                                                                       Cosplay: un festa per l’intera famiglia

L’arte del Cosplay ha avuto origine in Giappone, ma si è diffusa presto anche da noi col proliferare della tradizione dei Comics – i ritrovi periodici di fan di film, anime, manga, videogiochi e fumetti per scambiarsi conoscenze, comprare prodotti e divertirsi in compagnia di chi condivide i loro gusti – anche in occidente. Il nome della pratica unisce la parola “costume” e “play”, e fa riferimento ai fan delle opere più famose che si vestono come i personaggi che adorano. È una vera e propria arte moderna, cui si dedicano ormai migliaia di persone con mezzi che vanno dal casalingo al ricercato. Tra i favoriti del momento vi sono Aziraphale e Crowley, protagonisti della serie Good Omens di Amazon tratta dal romanzo Buona Apocalisse A Tutti di Neil Gaiman e del compianto Terry Pratchett. La coppia del compito angelo bibliotecario dalla spada di fuoco (che ha dato via) e dell’irriverente demone fan dei Queen è diventata in breve tempo una delle favorite dei nerd del momento, immediatamente iconica e riconoscibile dai colori degli outfit accoppiati: bianco e sabbia per Aziraphale, rosso fuoco e nero per Crowley, fino ai capelli. Senza dimenticare le lenti a contatto con la pupilla verticale, richiamo all’abilità del demone di assumere le sembianze di un serpente. Aziraphale e Crowley sono riconoscibili in ogni interpretazione, dai costumi già classici indossati dagli attori della serie alle versioni femminili – accettate anche dal canone, data la natura sovrannaturale dei due protagonisti – a quelle negli abiti delle innumerevoli epoche passate dove il rapporto affettuoso tra i due si è sviluppato fino al giorno d’oggi.

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Tra i supereroi della Marvel, il più amato del momento è Spider-man, in tutte le sue versioni. Da anni Peter Parker, il secchione newyorchese morso dal ragno radioattivo, non è più il solo a indossare il celebre costume con le ragnatele, e il film d’animazione Spider-man: Un Nuovo Universo ha consacrato nella cultura pop questa possibilità. Là è infatti Miles Morales, un affettuoso adolescente afrolatino, a ricevere i poteri del Ragno, e un Parker trentenne e disilluso lo intuisce all’uso dei poteri. E non solo: le altre persone-ragno di universi alternativi che incontrano includono la bionda Gwen Stacy, storica fidanzata di Parker, la geniale adolescente Peni Parker, Spider-Noir, proveniente da un universo uscito direttamente da un film noir, e il maiale antropomorfo Spider-Ham, che si muove e combatte seguendo la legge illogica dell’animazione. Nel fronte DC, a farla da padrone non è invece un supereroe, ma un malvagio. Joker, la storica nemesi di Batman, è stata fatta risorgere a nuova popolarità dal film di Todd Howard vincitore di Leone d’Oro per Miglior Film a Venezia. La giacca del pagliaccio è rossa anziché viola, e il suo arcinemico Batman compare a malapena, ma la nuova versione introspettiva piace ai fan quanto alla critica illustre, e loro non mancano di omaggiarla.

20191004_160244                              Spazio riservato ai cospalyers per foto e immergersi nei panni dei loro personaggi preferiti

Ogni tanto, ai comics compare qualche personaggio importante. L’ospite d’onore del Lucca Comics, che si tiene ogni anno nella città toscana nel ponte tra la fine di Ottobre e l’inizio di Novembre, sarà Rebecca Sugar, creatrice della serie d’animazione di Cartoon Network Steven Universe. Reduce da un film per la Tv accolto col consueto entusiasmo e dall’annuncio di una serie spin-off, la sua apparizione promette di essere accolta con successo. A questa edizione del Romics compare invece la fumettista Silvia Ziche, creatrice del personaggio di Lucrezia e assidua illustratrice dei fumetti di Topolino. Ai Comics si presenta molto spesso: è sempre piacevole lavorare a contatto con il pubblico, cui autografa vecchie copie del giornale a fumetti e disegna su misura Paperino, Paperina o Zio Paperone. Ma tra i presenti figurano anche giovanissimi, creativi che si fanno conoscere su Internet per i loro fumetti e il loro artigianato. Come Vanessa Santato, reperibile su Facebook presso la sua pagina Dillingercomics, che ha acquistato i diritti del brand Mattel Poochie – una cagnolina dal pelo rosa, molto in voga negli anni ottanta – e lo rilancia con i suoi disegni e adesivi. I disegni colorati di MilkyRosy, “mangaka beginner and illustrator”, Kydori, Kappazap e molti altri. Che si tratti di personaggi di loro creazione o di figure iconiche della pop culture, sta a loro reinterpretarli a piacimento. Sono giovani, ma pieni di inventiva. E ad altri giovani rivolgono la loro creatività.

Premio “PENISOLA SORRENTINA 2019 “ Arturo Esposito

Mariagrazia Fiorentino

                                                                                                                                                    “….là nel golfo di Sorrento, alcuni pescherecci                                                                                                                                                   illuminati dalla luna piena, si rincorrono e i i                                                                                                                                                  pensieri si perdono nella notte……”

 

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Presso il Teatro Eliseo di Roma, il Direttore artistico, Luca Barbareschi, ha introdotto quale padrone di casa la conferenza stampa “…. in un momento così difficile come il nostro in cui si tende a drammatizzare, io sono un vecchio che crede nelle istituzioni, avendole anche frequentate, auspicando un profondo investimento nella cultura”.

La proclamazione ufficiale dei vincitori della XXIV^ edizione si svolgerà al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento il 26 ottobre p.v. Il premio vanta un palmares di altissimo profilo qualitativo con riconoscimenti assegnati anche a premi Oscar. Il premio fondato nel 1996 dal poeta sorrentino Arturo Esposito, si conferma un appuntamento di rilievo per il mondo della cultura e dello spettacolo, posto sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal MIBACT e dal Ministero dell’Interno.

Mario Esposito: “ Il premio nasce ogni anno come una vita, un premio che sa collegare approfondimenti d’interesse civico e culturale”. Il critico letterario Patrizia Danzè ha tracciato il profilo del Prefetto Raffaele Lauro, al quale è stato consegnato il premio alla carriera narrativa con una menzione che tocca le corde del cervello e del cuore (è un intellettuale di vecchio stampo, attento allo spazio e al tempo…in un dialogo decisamente mediterraneo…).

20191011_164826                                                                                            Il Prefetto Raffaele Lauro

Genius Loci, non c’é luogo senza genio. Il Comune di Piano di Sorrento vuole dedicare una sezione speciale alle storie del territorio, ai generi culturali che raccontano o comunque rappresentano il luogo. Non un semplice Award, un modo per offrire la bellezza e il fascino della cultura, attraverso la lettura privilegiata dei suoi abitanti, nel principio crociano delle tante storie che fanno la storia di un’Europa dei cittadini e della cultura.

Trovo che questa iniziativa sia assolutamente coerente con le strategie dell’Unione Europea per la gioventù in quanto promuove la partecipazione dei giovani alla vita democratica e al contempo, favorisce l’impegno sociale e civile, contribuendo a valorizzare a pieno le potenzialità dei nostri cittadini …” (Presidente del Parlamento Europeo Davide Maria Sassoli).

Per i vincitori di questa edizione consultare il sito web con i relativi profili www.premiopenisolasorrentina.com

Roma – Videocittà – Due mostre completamente diverse nelle ex caserme di Via Guido Reni, 7, nell’ambito del “Festival della visione” dal 9 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.

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Arte virtuale Van Gogh e Calude Monet Experience

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Per la prima volta a Roma: Vedi, senti e vivi i luoghi che hanno ispirato i due giganti della pittura più amati di sempre. Dobbiamo ringraziare la tecnologia VR, strumento virtuale di ultima generazione per essere immersi a 360 gradi nei paesaggi, nelle atmosfere, nei colori di questi artisti. E’ un viaggio in cui il pubblico potrà partire da Van Gogh e ritornare a Monet e viceversa, come se ci trovassimo all’interno dell’opera ai tempi di  Arles e Giverny.

 Living Dinosaurs – Dopo lo straordinario tour mondiale la più grande mostra di dinosauri “animatronici” mai realizzata arriva in Italia!

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“Living dinoaurs” è una mostra educativa adatta a tutta la famiglia che accompagna i visitatori in un coinvolgente viaggio nel passato, fra Triceratops e Tyrannosauro Rex. Un’opportunità di gioco e sperimentazione, un percorso interattivo che favorisce il dialogo fra bambini, proponendo occasioni di creatività, scambio e sviluppo cognitivo.

Laboratori per bambini in entrambe le mostre. Per maggiori informazioni concultare i siti www.artevirtualeexperience.itwww.dinosaurslive.it