BORGIO VEREZZI – PRESENTATA LA 51^ EDIZIONE DEL FESTIVAL TEATRALE DALL’8 LUGLIO AL 24 AGOSTO 2017

Donatello Urbani – Foto dal sito web del Comune di Borgio Vereggi

Dieci spettacoli, otto dei quali in “prima nazionale”, un’anteprima e un evento speciale all’interno delle grotte, coronano un programma articolato in 22 serate che propongono drammi e commedie il cui filo conduttore é il potere, inteso nelle sue più svariate accezioni. Sono queste le principali caratteristiche che fanno  del Festival di Borgio Verezzi (Savona), la più importante rassegna teatrale estiva in Italia da ben oltre cinquant’anni con un incremento di presenze costante in ciascun anno tanto da renderla autonoma anche economicamente.  Una tangibile dimostrazione è offerta dal passato festival del Cinquantennale archiviato con eccellenti risultati  di pubblico aumentato del 16,1% (oltre 11 mila i paganti dello scorso anno) e incassi cresciuti del 19,8%, e un elevato indice di gradimento con un largo seguito sui mass media e rinnovato interesse della critica. Anche quest’anno questa 51 edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi è stata  presentata nella bella sede romana della Banca Passadore. “Una banca la nostra” afferma il direttore della filiale romana Dott. Paolo Lastrico, “ che vanta un antico e radicato rapporto con la popolazione ligure essendo stata fondata a Genova e, da sempre, ha dimostrato sensibilità ed interesse verso tutte le manifestazioni presenti nei territori dove opera, nessuna esclusa, a partire proprio da quelle turistico culturali, come in questa occasione”.

Gli attori presenti alla conferenza stampa, tutti protagonisti della manifestazione presentata, sono stati Fabio Ferrari, Renato Cortesi, Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Miriam Mesturino, Massimo Dapporto, Paola Quattrini, Vanessa Gravina, Emanuela Grimalda, Luca Giordana, Roberto Ciufoli, Alessandro Benvenuti, Gianluca Ramazzotti, Maurizio Donadoni, Emanuele Salce, Giacarlo Ratti, Silvia Siravo, Gianluca Guidi, Fabrizio Coniglio, Giancarlo Fares, Gabriele Pignotta, Stefano Artissunch. Presenze così importanti sono ancora una volta di più testimoni del grande valore artistico e un valido richiamo turistico culturale di questa manifestazione.

Tiene a precisare il direttore artistico Stefano Delfino, in carica dal 2002 e da poco tempo riconfermato per altri cinque anni, che: “Superata la boa del mezzo secolo, l’edizione 2017 si proietta verso il futuro. E lo fa, ancora una volta, all’insegna del rinnovamento nella tradizione, puntando cioè su testi contemporanei, spesso inediti o stranieri, senza trascurare però i classici, caratteristica delle sue origini, e coinvolgendo, oltre alla sede storica di Piazza Sant’Agostino, anche la suggestiva location delle Grotte di Borgio Verezzi, preziosa risorsa naturale e turistica del territorio comunale”.

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Un ventaglio di proposte diversificate, con la speranza di soddisfare i gusti degli spettatori, fra cui anche molti turisti in vacanza. Aggiunge Delfino: “Ideato nel segno del sorriso anche quando affronta temi più profondi e impegnativi (la leggerezza della pensosità, citata da Italo Calvino nelle Lezioni americane) spazia tra autori di vari Paesi, propone – com’è sua consuetudine – qualche titolo noto anche per la trasposizione cinematografica e conferma come il Festival sia ormai diventato la ‘vetrina’ estiva di alcune delle novità che, nell’invernale, andranno in tournée, esportando quindi in tutta Italia il nome di Borgio Verezzi”. Rispetto alle ultime edizioni, tra tanti nomi eccellenti, accanto a qualche gradito ritorno, figurano anche numerosi debuttanti al Festival. Molto importante sarà nell’edizione di quest’anno il duplice omaggio che verrà reso a Vincenzo Cerami, quattro anni dopo la scomparsa con la prima versione teatrale del suo romanzo “Un borghese piccolo piccolo”, tradotto in cinematografia quarant’anni fa da Monicelli con Alberto Sordi, interprete principale. Questa rappresentazione sarà impreziosita dalle musiche appositamente composte dal maestro Nicola Piovani. Completa l’omaggio a questo grande maestro l’edizione italiana de “Le repasdes fauves” (La cena delle belve), commedia francese dell’armeno Vahè Katcha, nella traduzione di Cerami, fatta pochi mesi prima della morte.

Borgio Verezzi (Savona)– Ufficio Festival Teatrale– Notizie ed informazioni  contattare la Direzione amministrativa: festival@comuneborgioverezzi.it. – www.festivalverezzi.it. Biglietteria: telefono 019.610167- e.mail biglietteria@comuneborgioverezzi.it

VINI SUDAFRICANI A ROMA – Una bella opportunità per gli amanti dell’enologia

Dai francesi abbiamo appreso di come e quanto il vino testimoni la radice dove è nato e prodotto. “Terroir” è stata chiamata questa testimonianza e noi in Italia l’abbiamo sposata con piacere, dandogli anche una traduzione, non troppo letterale, in “biodiversità”. Proprio le biodiversità, non solo italiane, saranno uno dei principali temi che verranno dibattuti e su cui poggia l’ossatura principale di EXPO 2015.

Scoprire territori lontani attraverso un bicchiere di vino é quanto avvenuto nella residenza dell’Ambasciatore della Repubblica Sudafricana a Roma che in collaborazione con l’importatore italiano Afri Wines- www.afriwines.com- ha messo in degustazione i prodotti di due case vinicole, fra le circa 15 da lui rappresentate in Italia: “Cape Dreams” con Shiraz e Pinotage, entrambi  con oltre i 14 gradi a testimoniare i colori forti e le spettacolari asperità presenti nel paesaggio di origine e un eccellente Chardonnay / Sauvignon, prodotto dalla casa Linton Park Wines, significativamente battezzato “white Rhino” i cui proventi di vendita, nella misura del 10%, sono devoluti alla salvaguardia del rinoceronte delle praterie africane a rischio d’estinzione.

www.savetherhino.org

I vini di produzione Linton Park Wines con etichetta Rhino Park sono ben sei, tra bianchi e rossi, e tutti partecipano con l’identico contributo derivante dalla loro vendita, alla campagna promossa dall’associazione “Save The Rhino” in favore del rinoceronte delle praterie africane. In tutti i vini posti in assaggio, però, si sono avvertiti i profumi e i sapori di origine tropicale in maniera così forte ed evidente da avere netta la sensazione di bere un sorso di Africa.

L’occasione è stata buona per presentare anche i diversi punti di vendita ed assaggio dei vini sudafricani in Roma, che si trovano sparsi in tutta la città. Così in centro città si trova il Josephine Bistrot mentre ai Parioli zona nord ci sono:

The Dukes International Cafè  e il Larys  insieme ai ristoranti Il Garigliano  e Alghero .

Nella zona di Piazza Fiume si trovano i ristoranti:

Il Fellini, il Tribeca Cafe  , nonché il Ristorante Costa Paradiso .

In zona Eur:

Ristorante Il Fungo , L’Edera , Caffe
Tortuga , ai Fienaroli  , Ristorante Patanegra   e Ristorante Trecca

Quanto prima sarà possibile trovare nella Carta Vini anche quelli sudafricani negli uvaggi:
Chemin Blanc, Sauvignon Blanc, Cape Blend, Pinotage nei seguenti ristoranti: Enopoli srl , H10 Roma , Pinciano .

Sahara Ristorante, Enoteca e Prodotti Tipici, Clemente alla Maddalena, Il Ceppo, Il Vero Alfredo, Ristorante Maharaj, Ristorante Il Caminetto, Taverna Rossini, Insalata Ricca, Hostaria
Po.

“Affermarsi nel mercato enologico italiano è tanto affascinante quanto difficile”, sono le parole di Giuseppe Sorgini della Bottiglieria Romana  che proseguendo nel suo parere, ci dice: “Nel mercato italiano sono presenti  quanto di meglio per qualità e convenienza esista al mondo per riuscire a ritagliarsi uno spazio nella commercializzazione occorre avere prodotti  che abbiano un valido rapporto qualità/prezzo come è stato riconosciuto ai nostri vini, con varie menzioni, in occasione di rassegne enologiche internazionali malgrado la mancanza di un accordo commerciale tra Unione Europea e Sudafrica, che c’impone il pagamento di dazi dogali d’importazione”. Qui s’inserisce il sorriso di Jacqueline Ntombentle Mpongoshe, assistente nell’Ufficio Politico dell’Ambasciata Sudafricana a Roma, che, per l’occasione, in assenza per impegni istituzionali di S.E. l’Ambasciatore, svolge anche il ruolo di padrona di casa con quella grazia e fascino che conferisce quel tocco di attrazione tutta africana presente anche nei vini. Non pensavo che il terroir si estendesse anche alle persone.

Note: In prima pagina foto del territorio sudafricano. Foto courtesy dell’importatore Afri Wines

INDIA E BUTAN – ESCURSIONE DEL 2012

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