L’Eroe – Film di Cristiano Anania in programmazione dal 21 marzo

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Può un semplice reporter, neppure dotato di grandi qualità giornalistiche, impegnato in una piccola redazione di provincia, divenire di punto in bianco un eroe nazionale? Le probabilità sono identiche a quelle della vincita del primo premio nella Lotteria Nazionale con l’acquisto di un solo biglietto. Tuttavia l’impresa riesce a Giorgio, magistralmente interpretato da Salvatore Esposito, ex Genny Savastano in Gomorra, grazie ad un sequestro del giovanissimo rampollo maschio della famiglia più in vista della cittadina. Il sequestro di persona, per qualsiasi scopo perpetrato, è un’azione fra le più ignobili e lo è ancor di più quando vede vittima un ragazzo. Reato che pur scuotendo profondamente l’opinione pubblica nazionale, catapulta, quasi come un gioco perverso, una redazione di provincia, impegnata fino a ieri nella cronaca di piccoli furti in abitazioni, maltrattamenti fra i coniugi, beghe politiche locali quant’altro, fra le grandi media informing nazionali.

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                                        I due interpreti principali: Marta Gastini – Marta – e Salvatore Esposito – Giorgio -.

Tutto questo può anche rappresentare una vera grande occasione per un giornalista che da tempo attende un rilancio per la sua carriera e la sua professione miseramente bistratta dai superiori, proprio come è successo al nostro Eroe. Il film, però, è un “noir” a tutto tondo, con tanto di colpevoli, veri presunti, così come per gli innocenti ingiustamente accusati, colpi di scena e finale a sorpresa che non viene svelata fino all’ultima scena.

 

Ehi Amore… Credo di aver ingoiato il tuo chewingum – Commedia brillante di Vito Boffoli – regia dell’Autore al Teatro Euclide.

Donatello Urbani

Spettacolo classico scacciapensieri. Uno dei tanti che, specialmente nel fine settimana, aiutano dopo una settimana lavorativa a porre in un angolo tutte le preoccupazioni accumulate grazie al buonumore. Le vicende  che s’intrecciano fra loro creano  divertenti contraddizioni e ironici ingarbugliamenti, tra note musicali, aspirazioni, delusioni, in una sorprendente e attuale commedia di oggi.

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Una segnalazione particolare meritano le interpretazioni dei singoli protagonisti per tutti un meritato bravo.

Teatro Euclide -Piazza Euclide 34/A – 00197 Roma – Tel. 06.8082511 – Fax 06.8075497 mobile 392.2437778 – informazioni facebook.com/teatroeuclide – www.teatroeuclide.it – e. mail: prenotazioni@teatroeuclide.it

 

Equilibrio Festival – Aurora boreale a Roma: una rassegna di danza contemporanea dai paesi nordici light e visual art sound performance in live streaming dalla Lapponia “incontri – proiezioni”

Mariagrazia Fiorentino

In collaborazione con le Ambasciate di: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e con il sostegno di Nordic Council of Ministers e Nordisk Kulturfond presso L’Auditorium Parco della Musica tutti i giorni dal 10 al 26 febbraio 2019. La storia che unisce il nostro paese con i paesi scandinavi è un file rouge che non si è mai interrotto. Da Cristina di Svezia a Santa Brigida, da Thorvaldsen a Henrik Ibsen, da Bournoville a Greta Garbo. Questo interscambio di alta cultura è presente ancora oggi. Alle 19,45 tutte le sere gli spettatori potranno assistere alla proiezione del fenomeno dell’aurora boreale con immagini ricevute in diretta dall’osservatorio di geofisica in Lapponia. Un programma culturalmente molto intenso, una vasta schiera di virtuosi con una personalità artistica che oltre ad essere protagonisti, sono, al contempo, testimoni di un’evoluzione e di uno sviluppo di un particolare stile, senza dimenticare alcune fondamentali osservazioni di carattere estetico-stilistico. Mostre, incontri, film, grande professionalità nelle preparazioni culinarie da parte della chef stellata Cristina Bowerman con la sua cucina decisamente salutare e originale, attenderanno i visitatori.

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Per saperne di più sulle date e i programmi consultare il sito della fondazione Musica per Roma.

Il Commissario Montalbano nelle nuova serie televisiva

Testo e e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Una splendida colonna sonora, una melodia unica, accompagna l’inizio di questa nuova serie che festeggia il ventennale della “serie evento” dal primo episodio del 1999 con “Il ladro di merendine”.

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I due nuovi episodi saranno trasmessi su Rai 1 “L’altro capo del filo” l’11 febbraio 2019  e un “Diario del ‘43” il 18 febbraio p.v. in prima serata. Tratti dal romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore – Palermo, pagine 299 costo €.14,00. Regia di Alberto Sironi  accanto a Luca Zingaretti, come nelle precedenti serie: Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e  la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia.

Capodanno Cinese (農曆新年T, 农历新年S, nónglì xīnniánP) – Le celebrazioni per l’anno del maiale simbolo di prosperità e fortuna (豬,亥 Hai) a Roma dal 2 al 10 febbraio 2019.

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Rome Chinese New Year Celebration è un’iniziativa ideata e organizzata da Andrea Amoruso Manzari per KRT™, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare della Cina in Italia, Comune di Roma Municipio I Roma Centro, Fondazione Italia – Cina, BoxArt,  Moutai,  Arthemisia,  Grand Hotel Plaza, 88 Baijiu, Associazione via Condotti, Valverde, Carpineto Grandi Vini Toscana. L’innovazione non ha solo cambiato il modo di produrre cultura, ma anche quella di consumarla. L’intervento dei privati da la possibilità di avere un’offerta culturale che in precedenza era molto lontana, dando nuovo spazio all’educazione e al bello per vivere in un ambiente ricco di sollecitazioni culturali. Queste sono le finalità perseguite da Andrea Amoruso Manzari, promotore di questo secondo format legato al mondo del lusso. Lunedi 4 febbaio dalle 10 alle 13 presso il Grand Hotel Plaza di Roma, hotel 5* lusso, (dove la cortesia e la professionalità sono al primo posto), sono stati predisposti dei pacchetti speciali per i visitatori cinesi così viene affermato da Xiaolei  Zhang, Senior Sales Manager. Roma e Milano sono le due città più importanti per conoscere la cultura cinese, queste sono le parole della Sig.ra  Peng Xiao, Secondo Segretario dell’Ufficio Culturale  nell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

IMG_20180210_155637                                                       Il drago Nian nelle celebrazioni  del Capodanno Cinese dello scorso anno

Le origini del Capodanno Cinese si collegano alla leggenda di un mostro chiamato Nian che usciva dalla  terra una volta ogni 12 mesi, a primavera, per questo la ricorrenza è anche Festa della Primavera (春節, 春节, chūnjié), per predare gli esseri umani, con una particolare predilezione per i bambini. L’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era quello di spaventarlo. Il mostro era sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo ogni 12 mesi, si festeggia l’anno nuovo con canti, strepitii e fuochi d’artificio e indumenti rossi.  Nel calendario cinese i mesi iniziano in concomitanza con ogni novilunio; di conseguenza la data d’inizio del primo mese, e dunque del capodanno, può variare di circa 29 giorni, venendo a coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale Festa delle Lanterne (元宵節, 元宵节, yuánxiāojié).

Per saperne di più sugli eventi in corso aprire la pagina FB: Rome Chinese New Year
Pagina IG:  Romechineseny Infoline: eventi@krt.agency/info@krt.agency – +39 06 45582490

Concorso Lirico Internazionale Gigli-Franci e il progetto “Beniamino Gigli: La Grande Occasione”. Premiazione con un “en plein” di concorrenti coreani. – Premiazione con un “en plein” di concorrenti coreani.

 

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il bel canto si conferma sempre ed in ogni occasione il fiore all’occhiello nazionale. Così è avvenuto anche in occasione della serata finale del concorso lirico internazionale Gigli-Franci  facente parte del più ampio progetto che va sotto il nome di “Beniamino Gigli: La Grande occasione”.

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Le parole del Presidente dell’Associazione lirico-musicale Benaimino Gigli Jr. hanno illustrato finalità e modalità di partecipazione a questo concorso lirico: “Il Concorso Gigli-Franci fa parte della sezione “Ricorda” del più ampio progetto “Beniamino Gigli: La Grande Occasione” ed ha l’obiettivo di RICORDARE i nostri talenti italiani del passato. Il concorso è aperto a cantanti lirici di ogni età e vocalità ed è dedicato alla memoria dei Grandi Maestri Beniamino Gigli e Benvenuto Franci, amici e colleghi di Conservatorio. Alla chiusura delle prime selezioni, avvenute on line, si è arrivati a 46 semifinalisti  in una esibizione svoltasi nel giorno 19 gennaio a porte chiuse di fronte ad una prestigiosa Giuria Internazionale, contendendosi i 16 posti per la finale del 20 gennaio in programma al Conservatorio di Santa Cecilia”.  La serata finale alla quale ha partecipato un folto numero di amanti della musica lirica ha visto l’esibizione dei finalisti  che si sono contesi i premi messi in palio consistenti in borse di studio da parte di: Pio Sodalizio dei Piceni –  primo premio euro 3000; Comune di Recanati – secondo premio euro 1000; Comune di Cerveteri – terzo premio euro 500; Showroom di Design e Arredamento Frattali – quarto premio euro 500; alle quali si sono aggiunte delle menzioni speciali da attribuire ai: Miglior Tenore – un weekend a Recanati sulle orme di Beniamino Gigli gentilmente offerto dall’Associazione Beniamino Gigli di Recanati; Miglior Baritono – un weekend a Pienza sulle orme di Benvenuto Franci ; Miglior Voce femminile – la partecipazione ad una serata nell’ambito della prestigiosa stagione concertistica dell’Università della Tuscia gentilmente offerto dall’Acea e Miglior Diplomando – riconoscimento.

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Il buon successo ottenuto in questa edizione è stata la premessa offerta, tanto agli organizzatori quanto agli sponsor, per indirizzarli verso successive edizioni, sia pure apportando qualche correzione, che oltre ad esaltare un’eccellenza della cultura italiana offrono un notevole richiamo turistico ed un forte incentivo alla conoscenza della provincia italiana, territorio che da sempre  ha visto nascere e coltivare personaggi che hanno dato fama e lustro alla nazione.

 

Teatro Argot – Stagione 2019 – Seconda parte. – Il teatro del futuro

Testo di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Lo spazio Argot rappresenta un valore aggiunto storico, sociale, culturale, incalcolabile per il primo municipio di Roma. L’Argot è un teatro che pensa, una palestra per dei nomadi che non hanno un teatro di riferimento.

Ad aprire la stagione, dal 31 Gennaio al 3 Febbraio, tre performances e uno spettacolo in anteprima di Margine Operativo, progetto artistico che muovendosi da sempre in più campi d’azione ha stimolato negli anni l’interesse del pubblico e della critica. Proprio a loro, il critico teatrale Andrea Pocosgnich ha dedicato il libro I teatri di Margine Operativo, che verrà presentato il 2 Febbraio all’Argot. Il 31 Gennaio 2019,Vita D’Artisti,Conferenza/Performance sulla condizione dei lavoratori dello spettacolo,ideazione Alessandra Ferrero e Pako Graziani, drammaturgia e regia Pako Graziani,con Tiziano Panici. Sempre il 31  gennaio,Beatiful Borders,ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro, regia Pako Graziani,coreografie Francesca Lombardo,performer Francesca Lombardo,sound designer Dario Salvagnini,voce  Tiziano Panici.I confini intorno a noi sono convenzionali e geografici, astratti e reali, fisici e mentali. Lo “sconfinamento” è un processo indefinitamente (ri)costituente, capace di porre in discussione gli ordini consolidati. Quindi a chiudere la serata, Odissea Furiosa, ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro,regia Pako Graziani,coreografie Francesca Lombardo ,performer Francesca Lombardo. Prendendo le mosse dal poema omerico, un’avventura fatta di bellezza, di coraggio, ma anche d’inganni, di condizioni avverse e di guerre, si guarda a Ulisse come avido assaltatore di città, seminatore di guerre perfino fra gli innocui ciclopi che si cibano di api e parlano ai fiori.

Dal 1 al 3 Febbraio 2019 anteprima di La Frontiera,ideazione Alessandra Ferraro e Pako Graziani
drammaturgia e regia Pako Graziani, liberamente tratto da testi di Alessandro Leogrande, Annalisa Camilli, Cormac McCarthy,con Tiziano Panici. Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità.

Merolli - Stranieri                                                            Da “Stranieri” – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Si prosegue, dall’8 al 10 Febbraio, con uno spettacolo di Davide Carnevali che vede in scena Fabrizio Martorelli, Peppa Pig prende coscienza di essere un suino + Performance, un’amara riflessione sulla perdita del valore del gesto artistico nella nostra società.

Fresca del successo di Romaeuropa Festival 2018, Fabiana Iacozzilli sarà in scena nel mese di Febbraio, dal 12 al 17 e poi dal 22 al 24, con La classe – un docupuppets per marionette e uomini, intenta a indagare il rapporto tra l’ infanzia e il diventare adulti attraverso una riflessione sul senso profondo del ricordo.

La classe- Fabiana Iacozzilli                           Da “La classe” Regia e con Fabiana Iacozzilli – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Dal 16 al 21, poi, un progetto speciale in collaborazione con l’Odin Teatret vedrà l’Argot animato da un ciclo di incontri/riflessioni e spettacoli sull’esperienza teatrale, immaginato da uno dei gruppi teatrali che più ha ispirato le ultime generazioni artistiche e che è stato motore, in Italia e nel mondo, di un pieno rinnovamento dei linguaggi scenici attivando una vera e proprio rivoluzione che ha messo al centro della creazione artistica l’uomo/attore/creatore.

Tommaso_Bianco_Maurizio_Sguotti_CANNIBALI_KRONOTEATRO_ foto Nicolò_Puppo_4                            Tommaso Bianco e Maurizio Squatti: da “I Cannibali” – Foto courtesy dell’Ufficio stampa Maurizio Quattrini

Quindi dal 27 Febbraio al 2 Marzo, due messe in scena della compagnia Menoventi, uno dei collettivi artistici più interessanti, attivo negli ultimi dieci anni nel panorama nazionale; dall’8 al 10 Kronoteatro, reduce dalla presentazione della propria teatrografia alla Biennale di Venezia 2018, con lo spettacolo Cannibali, un lavoro su due differenti abitudini e prospettive di praticare e percepire il potere.

Si prosegue, sempre a Marzo, dal 12 al 17 con Itaca per sempre di Trento Spettacoli, che ribalta e umanizza, come l’omonimo romanzo di Luigi Malerba da cui è tratto, il mito di Ulisse e Penelope.

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Dal 26 al 31 Marzo The dead dogs, un testo di Jon Fosse, portato in scena dalla compagnia Dellavalle/Petris e prodotto dalla Corte Ospitale: un giovane uomo uccide il suo vicino di casa perché quest’ultimo ha ucciso il suo cane, una violenza cieca che esplode nel quotidiano e che finisce per sembrare così vicina a noi.

Ad Aprile, dal 3 al 7, è in scena Stranieri un testo di Antonio Tarantino con la regia di Gianluca Merolli, che vede in scena un uomo barricato nella sua casa d’oro, pronto a difendersi da chiunque, persino dalla moglie e dal figlio, cittadini del regno dei morti.

A concludere il mese, dal 12 al 14, L’ospite – una questione privata- di Oscar De Summa, regia di Ciro Massella, spettacolo intento a scoprire i limiti e i confini della giustizia e della libertà personale, quindi i comportamenti umani e il loro sconfinamento nell’inumano.

Dal 23 al 30 Aprile Argot sarà casa per la residenza del NEST, a lavoro su Non plus ultras, progetto d’indagine teatrale firmato da Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, che nasce dall’esigenza di comprendere i meccanismi di uno dei più grandi fenomeni di aggregazione sociale degli ultimi 50 anni: le tifoserie calcistiche, nello specifico il fenomeno Ultras. La restituzione della settimana di residenza avverrà il 2 Maggio così da aprire OVER – rassegna di teatro emergente, in scena fino al 12 Maggio e targata Argot Produzioni e Dominio Pubblico, un progetto quest’ultimo di audience development, nato tra le pareti di questa casa e di quelle del teatro dell’Orologio. Ad abitare e animare la seconda parte anche tante realtà da sempre affini ad Argot, declinate in forme diverse: laboratori, festival e premi. Non manca, infatti, il laboratorio di visione e scrittura critica Il falso specchio, tenuto da Teatro e Critica, il festival di teatro off Inventaria, le selezioni per il premio Hystrio e ancora il laboratorio di recitazione Zappattori, seguito da Lucrezia Coletti e il corso di tecnica Meisner guidato da Laura Nest.  Infine, la rinnovata e storica presenza nella piazza di San Cosimato con il progetto Il Banditore di Trastevere, creato e immaginato con la complicità di quattro giovani associazioni del territorio: Il Ventriloco, Picaro e Zalib – I ragazzi di via della Gatta e sostenuto e accompagnato dall’assessorato alla cultura del Municipio Roma I – Centro Storico.

Teatro Argot Studio Via Natale Del Grande, 27| 00153 Roma- Orario spettacoli:ì dal martedì al sabato ore 20.30, domenica ore 17.30. Info: Tel. 06/5898111 info@teatroargotstudio.com

www.teatroargotstudio.com

 

FIGLI DEL DESTINO – Regia di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli in onda in prima serata su Rai1 mercoledi 23 p.v.

Mariagrazia Fiorentino

Scriveva (P.P.Pasolini) “Il nostro paese è un paese senza memoria”. La docu-fiction Figli del destino, intreccia le ricostruzioni storiche e le immagini di archivio di vari filmati dell’epoca e nuove emozionanti interviste dei quattro protagonisti che raccontano il loro rapporto con le leggi razziali fratricide.

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Sono le storie di quattro bambini italiani ebrei in quattro città italiane diverse vittime dell’orrore e delle vergogna delle leggi razziali emanate nel 1938: “Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava”. Conoscere la storia è di fondamentali importanza per poter proseguire nella costruzione del proprio paese. Scrivono i registi: “Questa docu-fiction intende ricostruire, per la prima volta, la storia di quegli anni dal punto di vista dei bambini descrivendo come si sono sentiti e quello che hanno vissuto in quei terribili sette anni che hanno sconvolto le loro vite e, in senso più generale, la storia così come la conosciamo oggi”. Tutti attori straordinari nei vari ruoli da: Massimo Poggio, Massimiliano Gallo, Valentina Lodovini, Yesus Emiliano Coltorti, Silvia Choen, Giuseppe Pestillo, Patrizio Rispo, Rosa Diletta Rossi, Diego Verdegiglio  e i bambini Chiara Bono, Lorenzo Ciamei, Catello Alfonso Di Vuolo, Giulia Roberto. Bisogna ricordare che l’indifferenza è un pericolo sempre dietro l’angolo.

Flashdance – Un grande ritorno al Teatro Olimpico

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La bellezza non invecchia! Per questa nuova versione del Musical Flashdance, già cult movie della Paramount Pictures, la saggezza popolare trova la sua completa conferma. Prova ne siano i molteplici successi ottenuti a Milano nella stagione 2017/2018 con oltre 70 mila spettatori tanto da spingere gli organizzatori di Ventidieci ad una tournée nel corrente anno nei teatri italiani e fra questi, anche il Teatro Olimpico di Roma dove sarà presente da martedì 5 a domenica 10 febbraio 2019. Teatro che già lo aveva ospitato una decina di anni fa.

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Lo spettacolo, come nelle precedenti versioni, s’ispira alla memorabile pellicola del 1983 intitolata “Flashdance” e diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex. Il film è stato il più visto in Italia in quello stesso anno, con 20 milioni di copie vendute, una colonna sonora da Oscar e un incasso al box office di 100 milioni di dollari. In questa nuova versione teatrale ad interpretare Alex, una metalmeccanica che la sera si esibisce nei night, sarà Valeria Belleudi, allieva della Scuola di “Amici” di Maria De Filippi nel 2004, già attrice di first class musical come “Sister Act”.

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La regia è affidata alla brillante Chiara Noschese – affermata attrice di teatro, casting director e regista di family show quali “Il Piccolo Principe” e “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” – che con “Flashdance il Musical” firma la sua prima regia di un importante titolo internazionale. Anche in questa occasione giocheranno un ruolo di primaria importanza le hit più famose in lingua inglese “What a feeling”, “Maniac”, “Gloria”, “Man Hunt”, “I love Rock’n Roll”, raccordate da altrettante in lingua italiana tutte con interpretazione life in cui la scrittura originale del film resta fedele alla versione musical. Tutto questo ha trovato conferma nelle parole degli organizzatori nella  presentazione dello spettacolo nel corso della conferenza stampa: “Coreografie, musica e canzoni di Robert Cary e Robbie Roth, proiezioni e luci faranno da cornice ad una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale, la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. Uno spettacolo ricco di grandi temi universali senza tempo, portati in scena da un cast di straordinari performer”.

Roma – Tatro Olimpico. Info biglietti e promozione gruppi +39 0632659917 www.teatroolimpico.it  e.mail comunicazione@teatroolimpico.it. Biglietti disponibili su ticketone.it  e in tutti i punti vendita Ticketone e le prevendite autorizzate. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Mathera – L’ascolto dei sassi

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La civiltà dei sassi rivive in questo film e, nello stesso tempo, rende omaggio alla città capitale europea della cultura per il 2019. I sassi di Matera, veri protagonisti di questa pellicola, non sono solo una soluzione abitativa ma una vera e propria civiltà, con proprie regole e proprie relazioni sociali fra gli abitanti dove il senso di vicinanza e solidarietà erano le colonne portanti su cui poggiava l’intero sistema. Il documentario Mathera, per la regia di Francesco Invernizzi prodotto da Magnitudo Film Mathera, presentato alla stampa internazionale presso il The Space Cinema Moderno di Roma il 15 gennaio u.s, è al contempo un esempio di rinascita per il nostro paese e uno scambio di cultura per chi viene e chi va. La finalità é documentare la rinascita di questo luogo e farlo rivivere in un racconto che gli stessi abitanti narrano con l’orgoglio di chi è nato nei sassi o vissuto in quel contesto, testimoni diretti della sua rinascita.

IMG_20190115_113228                                                              Fra i protagonisti del film anche il Sindaco della città di Matera

Dalla prima visita nel lontano 1902 del Presidente Giuseppe Zanardelli che pur di conoscere “de visu” la tragica realtà di una remota regione del mezzogiorno d’Italia, affrontò un viaggio a tratti “avventuroso”. Da quella visita maturò la legge speciale per la Basilicata e in particolare per Matera. Da “vergogna nazionale”, come la definì nel 1948 Palmiro Togliatti e quattro anni dopo nel 1952 fu erogata una legge speciale voluta da Alcide De Gasperi e dal Ministro Emilio Colombo (di origine lucana) che impose a 17 mila persone di abbandonare le case grotta e di trasferirsi in nuovi rioni. Dopo circa 70 anni quella stessa Matera viene celebrata in tutto il mondo come capitale europea della cultura. Scriveva Carlo Levi in Cristo si è fermato ad Eboli nel 1945: “… dentro quei buchi neri dalle pareti di terra vedevi i letti, le misere suppellettili. Sul pavimento erano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali…Le donne magre con dei lattanti denutriti e sporchi attaccati a dei seni vizzi, sembrava di essere in mezzo ad una città colpita dalla peste….”. Il docfilm sarà proiettato in 220 sale italiane e in 74 paesi del mondo.

IMG_20190115_114715                                                               Altro protagonista della pellicola é l’Arcivescovo di Matera

Poi nel prossimo aprile andrà negli Stati Uniti in occasione dei festeggiamenti per gli 80 anni del regista premio Oscar Francis Ford Coppola (di origine lucana).

I sassi “vanno ascoltati e non c’è bellezza senza memoria ci sono momenti di poesia, per me questo film è il giusto prodotto che merita Matera”, queste sono le parole di Antonio Acito, architetto ed urbanista nato a Matera.

IMG_20190115_114017_BURST004                Alcuni affreschi (IX/X sec. d.C.) del ciclo pittorico presente per un totale di mq.500 nella Grotta del Purgatorio

Per la sorprendente somiglianza con i paesaggi della Terra Santa Matera e il parco delle chiese rupestri sono stati trasformati nel tempo in set per la produzione d’importanti opere cinematografiche come il Vangelo secondo Matteo di P.P.Pasolini, The Passion of the Christ di Mel Gibson e molti altri. Matera è una storia di 8 mila anni un crocevia di culture, un viaggio romantico nei sentimenti.