A tutti i nostri lettori i migliori Auguri di Buona Pasqua
Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
Mariagrazia Fiorentino
Un film scritto, diretto ed interpretato da Antonio Albanese di ruolo di Mario Cavallaro, coadiuvato da Andrea Salerno e Stefano Bises. Interpretato da Aude Legaselois, per la prima volta come protagonista nel ruolo di Dalida e Alex Condja, nel ruolo di Oba. Il film dice Albanese, nasce da un’esigenza personale: l’incontro tra due solitudini, quella di Mario (piccolo commerciante milanese, introverso) e di Oba (senegalese). Un tema particolare é l’incontro tra due esseri umani che attraverso loro trova delle verità e lo sguardo si apre verso una serenità diversa. Da non perdere per la sua attualità. Il film uscirà nelle sale il 29 marzo in 300 copie.
Mariagrazia Fiorentino
Il film é tratto dall’omonima opera teatrale di Vincenzo Salemme, con V.Salemme che firma anche la regia e con Massimiliano Gallo (Lello il secondino), Tosca D’Aquino, la moglie Teresa Parascandolo, e Iaia Forte (Lucia Scamardella).
Napoli. A casa Parascandolo fervono i preparativi per una magnifica festa sulla splendida terrazza dove il capofamiglia, l’ingenuo Gennaro, geometra e piccolo imprenditore edile, vive con Teresa, famelica moglie dalla feroce ambizione di salire sempre più in alto nella scala sociale. Per il diciottesimo compleanno della figlia Mirea, Teresa ha deciso di fare le cose in grande e non ha badato a spese, dal catering agli arredi, ha persino scritturato un cameriere indiano relegando in cucina la vecchia domestica non ritenuta abbastanza esotica per una festa così importante! Gennaro, pur di accontentare le donne della sua vita e con l’aiuto di Lello, l’invadente aiutante del portiere, continua ad assecondare ogni loro capriccio e a spendere una fortuna per una festa che lui stesso definisce “esagerata”. Tutto sembra perfetto, gli invitati iniziano ad arrivare, ma un’inaspettata notizia giunge dal piano di sotto, da casa Scamardella, dove abitano un padre molto anziano e la figlia zitella: la sfortuna ha deciso che il signor Scamardella doveva morire proprio il giorno della festa. Cosa fare? Come si fa una festa con un morto sotto casa? Salemme é Gennaro, un piccolo eroe spaesato dei nostri giorni, che non parla solo a Napoli, ma al mondo, perchè siamo troppo chiusi in noi! Un film fra paradossi e comicità.
Mariagrazia Fiorentino
Primo comandamento: “ Non avrai altro DIO all’infuori di TE”. Il film esplora “il confine tra fede e credulità, tra cialtroneria e religione”, quella che vediamo spesso nelle nostre città o in televisione. Lo “IONISMO”, nasce come una scappatoia “best of” degli altri culti a cui rubacchia riti e concetti. L’idea è semplice e geniale, trasformare un albergo in luogo di culto per non pagare le tasse. Un film gioioso, che ci fa comunque riflettere, Edoardo Leo, co-autore della sceneggiatura, interpreta il ruolo di Massimo. Nel suo intervento: “Abbiamo cercato di essere scorretti senza ridicolizzare chi crede, ponendo un confine netto tra fede e credulità”. Margherita Buy è Adriana, la sorella commercialista, Giuseppe Battiston, (Marco), uno scrittore fallito. E’ un film che non vuole dare risposte, ma porre domande. Uscirà nelle sale il 29 marzo p.v.
Mariagrazia Fiorentino
E’ il grande cinema d’autore, che trova la sua ispirazione nella tradizione ma che si rinnova, in questa edizione. Saranno interessate varie città italiane; si parte da Roma per poi toccare, con focus ed artisti, Bologna, Firenze, Milano, Napoli,Palermo e Torino. Presentato a Roma nella prestigiosa sede diplomatica di Palazzo Farnese, una delle residenze più belle della città, la cui costruzione si deve alla famiglia Farnese a partire dal 1513. L’Ambasciatore di Francia, Christian Masset, nel suo interevento introduttivo: “……Il cinema é il legame dei popoli…..”. Questa edizione é dedicata a Valeria Bruni Tedeschi, madrina della manifestazione, nel segno del grande cinema d’autore e del legame artistico che ha sempre unito la Francia e l’Italia. L’attrice ha saputo raccontare luci e fragilità di una umanità specchio del nostro tempo, donne sensibili e tormentate alle prese con crisi e rinascita, ma soprattutto animate da una spassionata fiducia nelle virtù magiche dell’arte e quindi del cinema.
Una scena del film “Une jeune fille de 90 ans”
Il 5 aprile p.v. incontrerà il pubblico al cinema “Nuovo Sacher” per presentare insieme al co-regista Yann Coridian, il toccante documentario: “Une jeune fille de 90 ans” che segue il lavoro di un noto coreografo nel reparto geriatrico di un ospedale. La danza risveglia nei pazienti sorrisi e lontani ricordi. Negli occhi della dolce Blanche, malata di Alzheimer, a risvegliarsi é una memoria d’amore. Il presidente di UniFrance, Serge Toubiana: “Roma é un luogo straordinario per il cinema francese, un ponte che ha sempre unito registi ed attori di questi due paesi, tra il cinema italiano e francese c’é sempre stata una grande intesa e spero che continuerà così”. La direzione artistica é di Vanessa Tonnini che in una parte del suo intervento afferma: “Aprire una finestra sul cinema francese contemporaneo é privilegiare un cinema d’autore”. I film proiettati in versione originale, sottotitoli in italiano, saranno presentati da autori ed interpreti.
Per saperne di più e conoscere le date e i luoghi delle proiezioni consultare il sito. rendezvouscinemafrancese.it.
A’ BIENTOT !!
Testo e Foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani,
“Si comincia a creare solo quando si smette di avere timore”. Così si esprimeva Joseph Mallord William Turner (23 aprile 1775 – 19 dicembre 1851), un artista senza tempo che ha vissuto nel suo tempo; è presente in questa mostra da titolo “Turner -Opere della Tate” in una veste privata quasi intima. Le opere che lo testimoniano hanno una qualità senza tempo, sembrano fatte oggi o forse domani. La mostra, curata da David Blayney Brown, torna a Roma dopo 50 anni, al Chiostro del Bramante, con una raccolta di opere esclusive. La collezione esposta in questa rassegna, espressione del lato intimo e riservato dell’artista, faceva parte della sua galleria privata e documenta, in maniera significativa, le tante località che lo videro un vero viaggiatore desideroso di conservarne visivamente il lieto ricordo. Infatti queste opere sono conosciute oggi come ‘Turner Bequest’ e sono state realizzate nel corso degli anni per il suo ‘proprio diletto’ secondo la bella espressione del critico John Ruskin. Un piacere estetico e visivo che conserva ricordi di viaggi, emozioni e frammenti di paesaggi visti durante i suoi soggiorni all’estero. Era infatti abitudine dell’artista lavorare sei mesi all’aria aperta durante la bella stagione e solo in inverno chiudersi nel suo studio per riportare su tela i ricordi di ciò che aveva visto dal vivo. Alla sua morte l’intera collezione fu donata all’ Inghilterra e dopo un lungo contenzioso con gli eredi é conservata attualmente presso la Tate Britain di Londra.
Lago di Lucerna con la Rigi. 1841/42 – Matita colorata e acquerello su carta.
Il percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni, ricco di oltre 90 opere tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di olii mai giunti insieme in Italia, caratterizza la mostra “Turner. Opere della Tate” dedicata al celebre e rinomato maestro dell’acquerello che “con la sua pittura ha influenzato più di una generazione di artisti, quali Claude Monet, Caspar David Friedrich, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Paul Klee, Franz Marc, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Mark Rothko, James Turrell e Olafur Eliasson. Natura e romanticismo si fondono nella raffigurazione perfetta del sublime e nella contemplazione di una forza inarrestabile, quasi misteriosa, che andava rievocata per rispondere al bisogno dell’artista di ricercare un linguaggio in constante evoluzione che anticipasse i tempi e le mode artistiche. Ed è proprio nella capitale inglese, città con più aspettative, grazie a mostre d’arte, spettacoli teatrali e iniziative nel campo delle scienze e della letteratura, che Turner produce immagini emotivamente intense che divengono il mezzo attraverso il quale l’uomo si sente finalmente libero di sognare”, come ha scritto il curatore.
Roma. Arco di Costantino. 1835 – Olio su tela
Questo artista può essere definito un autentico cantore delle bellezze della natura e di fantastici paesaggi urbani prima che la rivoluzione industriale modificasse entrambi in senso modernista. Turner giunse per la prima volta a Roma nel 1819, per tornarci successivamente nel 1828, e proprio in questa occasione ci lasciò una preziosa testimonianza: “ …ho trovato questa città affascinante ed ho compreso il perché tutti gli artisti vengono qui”. Di grande interesse e cariche di fascino le opere che immortalano la nostra città d’inizi ‘ottocento. In mostra sono presenti scorci che superano il tempo ci offrendoci una Roma eterna insieme a parti della città che non esistono più come nel caso dei Fori, Colosseo compreso, quanto il tutto si chiamava “campo vaccino”. Un diario di un viaggiatore del Grande Tour scritto non con le parole bensì con immagini che anche in tema di fascino e presa emotiva non sono inferiori alla forma scritta.
Dopo Roma, questa rassegna, andrà in Argentina a Buenos Aires.
Chiostro del Bramante – Arco della Pace, Roma, fino al 26 agosto 2018 aperto tutti i giorni con orari: lun/ven 10.00-20.00 -sab /dom 10.00 -21.00. Costo del biglietto d’ingresso (audioguida in omaggio) Intero 14,00 €. – Ridotto 12,00 €. guide con tesserino, diversamente abili, forze dell’ordine con coniuge e modello AT, soci cartafreccia in possesso di un biglietto Frecce con destinazione Roma utilizzato nei 5 giorni precedenti Enjoy “https://www.chiostrodelbramante.it/post_mostra/enjoy/”L’arte incontra il divertimento acquistato dal 1 al 25 febbraio. Promozione valida fino al 29 aprile 2018. Ridotto 9,00 €. Ragazzi 6 – 18 anni- 10,00 €.- Gruppi- 5,00 €. Scuole- acquistabili online http://bit.ly/turner_tickets. Biglietto Open in cassa 15,00 €.- Open Online 15,00 €.+ 1, 50 prevendita https://www.chiostrodelbramante.it/acquisto-bigliettoopen-online/.- Previste gratuità. Informazioni: 06 68809035 – infomostra@chiostrodelbramante.it
Testo e foto di Donatello Urbani
Questa mostra, allestita all’interno del sito archeologico del Colosseo/Palatino racconta uno dei luoghi più celebri e simbolici della Roma rinascimentale e barocca: gli Horti voluti dai Farnese, visitabile fino al 28 ottobre 2018, è stata inserita in un percorso lento appositamente predisposto per quanti desiderano approfondire la storia e godere delle bellezze del luogo. Il giardino, allestito a partire dalla metà del Cinquecento dal Cardinale Alessandro Farnese, era strumento per affermare la raggiunta e consolidata posizione politica e istituzionale della nobile famiglia. Non a caso, inglobando i palazzi imperiali, sorse là dove Roma fu fondata e dove ebbe sede il potere da Augusto in poi. L’itinerario della rassegna, all’interno della vasta area archeologica, si snoda nel luogo dove un tempo sorgevano gli antichi giardini. Dalla via Nova, al limite del Foro Romano, fino alle Uccelliere sul colle Palatino, una pannellistica illustrata accompagna il visitatore nel racconto delle trasformazioni degli Horti.
Ingresso agli Horti Farnesiani Ingresso al ninfeo della pioggia ed alle uccelliere al piano superiore
Il percorso di visita è concepito come una narrazione che prende avvio con le geometrie del verde volute dai Farnese, ripercorre la stagione del Grand Tour, quando i giardini nel pieno della decadenza acquisirono quel volto romantico che tanto affascinò poeti e artisti, primo fra tutti Goethe, e termina agli inizi del Novecento, quando iniziarono le indagini archeologiche. Allori, cipressi, tassi, alberi di agrumi, rampicanti e rose damascene vengono ripiantati in questa occasione suggerendo il fascino dell’antico giardino. Tornano per la prima volta sul sito originario due prestiti di eccezionale valore – collocati nelle Uccelliere – provenienti dalla collezione Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: la scultura del Barbaro inginocchiato, in marmo nero antico e pavonazzetto, all’epoca utilizzato come portavaso, e di Iside fortuna, in marmo bigio morato, che decorava una delle nicchie della scala ai lati del Teatro del Fontanone.Proprio quest’ultima fontana ha finalmente ritrovato l’aspetto originario, una volta liberata dalla pesante incrostazione calcarea di gusto naturalistico, esito di un intervento tardo-ottocentesco e su cui crescevano calle e capelveneri. Sono tornati, così,visibili sia il gioco d’acqua che la composizione di vasche sovrapposte che consentono all’acqua di tornare a scorrere in successive cascatelle e terminare il percorso nella grande vasca polilobata.
Statue di Daci in marmo poste nelle uccelliere Statua in marmo nero e pavonazzetto raffigurante un barbaro inginocchiato
Nelle Uccelliere vengono esposti anche i due giganteschi busti di Daci prigionieri che, nel Seicento, decoravano il criptoportico d’accesso al Ninfeo della Pioggia. “Al di là del consueto circuito turistico che porta i visitatori dal Colosseo al Foro Romano, a volte senza il tempo necessario per assaporare la magia dei luoghi, nasce così un percorso alternativo, dal passo lento, in un giardino inaspettato, contemporaneamente reale e immaginario, fino al belvedere già amato dai Farnese e che ancora oggi permette di riempirsi gli occhi della Bellezza più autentica di Roma”, spiega Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo. Entra a far parte integrante del percorso anche un nuovo progetto di valorizzazione con tecnologie digitali immersive – in una continuità con la precisa scelta allo stesso tempo scientifica e divulgativa che ha già riportato grandi consensi a Santa Maria Antiqua e nella Domus Aurea. In questa occasione, nel Ninfeo della Pioggia – uno degli spazi di piacere e ricreazione progettato dai Farnese – è stato concepito un coinvolgente viaggio nel tempo attraverso l’impiego di sofisticati apparati multimediali. Un video mapping ripropone quella che, in base allo studio delle fonti, doveva essere la fisionomia del complesso degli Horti Farnesiani. Suggestioni prospettiche e visioni a volo d’uccello restituiscono filari d’alberi, pergolati e antichi giochi d’acqua.
Ingresso alle uccelliere. Ricostruzione dell’originale terrazza Il ninfeo della pioggia
Roma, Palatino fino al 28 ottobre 2018 con orario 8.30/17.30 dal 16 al 24 marzo- 8.30/19.15 dal 25 marzo al 31 agosto – 8.30/19.00 dal 1 al 30 settembre – 8.30/18.30 dal 1 al 28 ottobre. Chiuso 1 maggio. Biglietto Intero € 12,00; ridotto € 7,50 (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente) Il biglietto, valido 2 giorni, consente un solo ingresso al Colosseo e un solo ingresso al Foro Romano-Palatino. Informazioni www.electa.it #HortiFarnesiani – Visite guidate biglietti on-line www.coopculture.it – tel. +39.06.39967700
Donatello Urbani
Grazie alle riuscitissime precedenti 22 edizioni, Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, è divenuta, tanto nell’edizione primaverile che in quella autunnale, una vera attrazione attesa sia da un pubblico giovanile quanto adulto convinto di rivivere ed incontrare, in queste occasioni, gli eroi degli anni giovanili. La presentazione proposta dal Direttore Artistico, Sabrina Perucca, ne riconoscono pienamente la validità: “Romics è il grande appuntamento con il pubblico sui linguaggi dell’immaginario, universalmente riconosciuti come media e contenuti generatori di cultura, capaci di veicolare messaggi e smuovere coscienze, grazie alla straordinaria forza evocativa – e poetica – delle immagini, delle parole e della letteratura disegnata. Questa mondo è una parte vitale dell’industria culturale dell’intrattenimento, uno spaccato del mercato dove anche l’Italia recita un ruolo da protagonista sia nei contenuti che negli interpreti”. Nei quattro giorni della kermesse sono stati programmati eventi, incontri e spettacoli nei 5 padiglioni dove si svolgeranno oltre 100 presentazioni in 10 differenti location. Ai visitatori sarà offerta la possibilità d’immergersi in tutti i mondi della creatività, dal fumetto all’illustrazione, dalla narrativa al cinema ed avere a portata di mano le novità delle grandi case editrici, delle fumetterie, stabilire contatti diretti con collezionisti, partecipare a videogiochi e agli imperdibili incontri con autori ed editori. Nel rispetto della tradizione la partenza coincide con l’assegnazione dei Romics d’oro a tre straordinari ospiti. Saranno premiati con il Romics d’Oro: Tsukasa Hojo, il papà di Occhi di Gatto, City Hunter e Angel Heart; Massimo Rotundo, maestro del fumetto italiano, sketch artist, autore poliedrico (Tex, Gangs of New York); Martin Freeman divo britannico, grande interprete di personaggi amati in tutto il mondo, da Guida Galattica per Autostoppisti a Bilbo Baggins de Lo Hobbit fino ad arrivare a John Watson dell’amatissima serie tv Sherlock e al recentissimo Ghost Stories.
I principali eventi culturali inseriti in questa XXIII^ edizione si riferiscono a :
Grandi mostre dedicate al fumetto, ai Romics d’Oro, al cinema e all’illustrazione. Verrà ripercorsa la carriera in particolare degli ospiti premiati con il Romics d’oro; con un attento sguardo alle Donne che disegnano Donne, che prevede una straordinaria mostra–evento live guidata dalle più sorprendenti autrici italiane. In altra sezione sarà esposta una selezione di oltre 100 elaborati del Concorso Nazionale I Linguaggi dell’Immaginario per la Scuola. Tutte le opere iscritte al Concorso Romics dei Libri a Fumetti, saranno disponibili alla consultazione da parte del pubblico.
Comics City, uno spazio sempre più ampio dedicato ai grandi incontri del fumetto con anteprime e presentazioni, agli autori con disegno in diretta, murales, dedicaces e mostre in cui prenderanno vita tutte le espressioni della creatività;
Tavola Rotonda: sulle Donne che disegnano Donne dove saranno protagoniste Arianna Rea, Lady Be, Leila Leiz, Alice Pasquini e Betta Cianchini, coordinatrice dell’incontro.
Presentazione del fumetto Tazio, la visionaria storia di Tazio Nuvolari, uno dei più grandi piloti della storia dell’automobilismo mondiale,edito da Tunuè.
Tavola Rotonda Il ritorno di Darkwood Monitor, la prima rivista zagoriana, organo ufficiale dello storico Zagor Club fondato da Giuseppe Pollicelli, Daniele Bevilacqua e Sergio Climinti. Coordina l’incontro Moreno Burattini.
Panini Comics, evento che vuole essere un omaggio al Maestro Hojo;
Shockdom: la nuova edizione a colori che presenta V For Vangelo, , pungente satira sul potere economico e mediatico della religione cattolica di Stefano Antonucci e Daniele Fabbri, gli autori di Qvando c’era Lvi e Il Piccolo Fuhrer.
saldaPress. La casa editrice italiana di The Walking Dead sbarca a Roma per raccontare i suoi progetti editoriali e, con l’occasione, presenterà in anteprima il primo volume di Alters, serie AfterShock che ha per protagonista la prima super-eroina transgender del fumetto mondiale.
Coconino Press – Fandango presenta in anteprima assoluta DOKU la nuova collana di manga giapponesi, insieme a Ratigher, direttore editoriale di Coconino Press.
Fandango ha organizzato l’incontro con regista e cast del film “La profezia dell’armadillo”, diretto da Emanuele Scaringi e tratto dal libro a fumetti di Zerocalcare.
Il Concorso Romics dei Libri a Fumetti in questa edizione si presenta ricco di novità: la già collaudata collaborazione instaurata tra Romics e il Cepell – Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, conduce in questa edizione all’istituzione del Premio Nuovi Talenti che riconoscerà ai primi tre classificati un contributo per la promozione delle proprie opere in alcuni dei più importanti festival del settore e il Premio Reading Experience per favorire sempre più l’avvicinamento dei giovani lettori alla letteratura disegnata di qualità.
Romics Gran Gala del Doppiaggio, dove verranno assegnati i prestigiosi Premi alla Carriera ai grandi doppiatori di Cinema e Serie TV. Tra i riconoscimenti, i Premi Ferruccio Amendola, Andrea Quartana e per la prima edizione il Premio Vittorio De Angelis.
Incontro – intervista al fumettista cult Simon Hanselmann, nomination all’ Eisner Award e reduce dal Premio per la migliore serie all’ultimo Festival di Angoulême con Happy Fucking Birthday; l’incontro sarà coordinato da Luca Valtorta, giornalista di Repubblica.
Cristina D’Avena, l’amatissima interprete delle più celebri sigle di cartoni animati che hanno accompagnato generazioni di bambini e ragazzi si esibirà a Romics ripercorrendo i suoi successi più famosi.
Presentazioni delle maggiori Case Editrici sulle novità editoriali, tra cui Coconino Press – Fandango, Panini Comics – Planet Manga, Edizioni BD, RW Edizioni, Tunué, Shockdom, saldaPress, Bugs Comics.
Romics Narrativa: ritorna la grande narrativa con importanti proposte con due panel dedicati a due dei generi più amati dal pubblico, il primo sulla scrittura del giallo con Marcello Simoni (Einaudi), Mirko Zilahy (Longanesi) e Luca Poldelmengo (Edizioni E/O), il secondo sulla fantascienza e distopia con una tavola rotonda condotta da Carlo Pagetti con Irene Grazzini (Fanucci), Laura Facchi (DeA Planeta) e Matteo Meschiari.
Cerimonia di Premiazione della seconda edizione del Concorso Nazionale I linguaggi dell’immaginario per la scuola, realizzato col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rivolto alle scuole di ogni e ordine e grado.
Poste Italiane Filatelia. In occasione della XXIII edizione sarà presente anche con tante sorprese realizzate esclusivamente per il Festival.
Street Art: torna a Romics il tradizionale incontro con gli street artists del momento e workshop a cura di David Diavù Vecchiato e MURo – Museo di Urban Art di Roma.
Movie Village: un salto avanti e indietro nel tempo ed un approfondimento sui film più attesi in uscita in sala e dell’home video.
Romics@perlascuola propone alle scuole eventi dedicati, laboratori didattici, creativi, workshop, con la possibilità di confrontarsi direttamente con i grandi protagonisti nazionali e internazionali (autori, editori, produttori, tecnici, attori, youtuber) del mondo del fumetto e dell’illustrazione, dell’editoria, del cinema, dell’animazione e degli effetti speciali, dei videogiochi.
Pala Games con i grandi nomi del gaming italiano e mondiale: Euronics, Microsoft, Warner, Trust Gaming, Ubisoft, XJOY, Nintendo, Sony Playstation, MTB, i tornei di FIFA 2018.
Lega Prima Romics, con le fasi finali della terza edizione del campionato italiano di “League of Legends, Lega Prima – Romics”, organizzato in collaborazione con GEC, Giochi Elettronici Competitivi.
Romics Cosplay Award si conferma con le selezioni internazionali per la grande gara mondiale Clara Cow’s Cosplay Cup – C4 in Olanda, inoltre per il Miglior Cosplay singolo è previsto un biglietto aereo A/R per il Giappone.
Romics Body Art. Quattro giorni ricchi di appuntamenti dove in diretta noti body painter realizzeranno le proprie opere utilizzando i corpi umani come tele. In questa edizione viene lanciata la prima edizione del Romics Body Art Contest dove i partecipanti si sfideranno ispirandosi al tema Il Fascino del Sol Levante.
Roma – Fiera di Roma – , via Portuense 1645 da giovedì 5 aprile a domenica 8 aprile 2018 dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Raggiungibile con l’autostrada per Fiumicino e con il treno metropolitano in partenza da tutte le stazioni esclusa Roma Termini. Sul nostro sito www.romics.it – le novità e il programma. INFO: 06 9396007 – 06 93956069 e.mail: info@romics.it. Consigliato l’acquisto on-line sul sito www.romics.it del biglietto giornaliero, o l’abbonamento full 4 giorni. Sezione Visitatori>Biglietteria. IMPORTANTE: i possessori del biglietto acquistato on line accedono dagli ingressi Nord, Est e Sud, e possono recarsi direttamente ai tornelli. Gli ingressi in fiera sono alle entrate: Nord – Sud ed Est. Accrediti, ospiti, gruppi organizzati all’ingresso Nord desk accrediti – piano superiore. Accesso Cosplay: esclusivamente ingresso Nord – piano inferiore. Biglietti e costi:
Biglietto giornaliero feriale (giovedì – venerdì) € 10
Biglietto giornaliero festivo (sabato – domenica) € 12
Biglietto giornaliero Cosplay € 5
Biglietto ridotto € 8 (over 80, militari, bambini di età inferiore a 10 anni)
Biglietto gratuito per bambini di età inferiore ai 5 anni, per gli invalidi (oltre il 70% di invalidità) più un accompagnatore info@romics.it
Abbonamenti: 4 giorni € 26 – 3 giorni (venerdì-sabato-domenica) € 24 – 2 giorni (sabato-domenica) € 18
Testo e foto di Donatello Urbani
I messaggi dell’uomo invisibile. Potrebbe essere questo un sottotitolo della mostra allestita nel Complesso del Vittoriano – Ala Brasini – con oltre settanta opere dell’artista cinese Liu Bolin. Tutto iniziò nel 2005 con un decreto dell’amministrazione della città di Pechino che ordinava la demolizione del quartiere Suojia Village, dove risiedevano molti artisti critici con il governo nazionale. Liu, ai suoi esordi come artista, si mimetizza fra le macerie del suo studio, “si fa fotografare e divulga le foto, dando il via a una protesta silenziosa e trasparente riscuotendo, allo stesso tempo, un inaspettato successo” come scrivono i curatori.
Il percorso espositivo che si articola in sette sezioni, racconta, nella prima, la storia di questo artista partendo proprio dalla performance di Pechino fino agli scatti più recenti realizzati del 2017 in Italia, Roma e Caserta. Da Pechino Liu Bolin si sposta prima in Italia, i monumenti caratteristici delle città di Venezia, Milano e Verona, dall’Arena, al Teatro alla Scala e al Ponte di Rialto sono i temi delle sue opere; per trasferirsi, come testimoniato nella terza sezione nelle principali metropoli del resto del mondo. Così New York, Londra, Parigi e molte altre accolgono invisibilmente l’artista. “Svanire il Italia, divenendone parte: tra cibo, vino, cultura design e il mito della Ferrari” , come scrivono i curatori, è il tema della quarta sezione; mentre nella quinta sezione Liu Bolin entra, sia pure invisibilmente, nella più sofisticata creatività della moda immedesimandosi negli atelier di Valentino, Jean Paul Gaultier, Angela Missoni e diversi altri.
Le ultime due sezioni, sesta e settima, trattano rispettivamente la società del consumo, con gli scaffali dei Supermarket ed il mondo dei Migranti, che rischiano la vita fra i flutti marini pur di avere la disponibilità di un tozzo di pane. La principale caratteristica di rassegna questa è, senza dubbio, legata alle molteplici interpretazioni che offre ai visitatori stimolandone all’infinito la fantasia per riuscire a trovare quella che più si avvicina alle proprie convinzioni. Sembra proprio che Liu Bolin ci prenda per mano e ci accompagni in un viaggio a ritroso, questa volta in forma invisibile, ed insieme percorrere tutte le mete che ciascuno ha visitato nel corso della propria vita.
Roma – Complesso del Vittoriano – Ala Brasini – Via S,Pietro in Carcere (Lato Fori Imperiali), fino al 1 luglio 2018 dal lunedi al giovedi dalle ore 9,30 alle 19,30, venerdi e sabato fino alle 22,00 e domenica fino alle 20,30. Biglietto d’ingresso intero €.12,00, ridotto €.10,00; costo del biglietto congiunto con la mostra di Monet, intero €.21,00, ridotto €.18,00. Informazioni e prenotazioni al n° 06.8715111 oppure sul sito web www.ilvittoriano.com – hastag ufficiale #MostraLiuBolin
Donatello Urbani
Il dilemma, uno di quelli tanto cari alla drammaturgia inglese– vedi William Shakespeare- “Essere una persona o solo una malattia”, è al centro del film “Il Sole a mezzanotte” (Midnight sun) diretto da Scott Speer ed interpretato dalle giovani promesse del cinema made in USA Bella Thorne e Patrick Schwarzenegger, figlio del più famoso Arold.
Il film racconta una struggente storia d’amore che ruota intorno alla malattia che ha colpito la diciassettenne Katie Price – Bella Thorne- che la costringe a non esporsi mai neppure alla pur minima luce solare pena la morte. A questa pesante limitazione si contrappongono i postumi di un intervento chirurgico imposto per contenere i danni di una rovinosa caduta fuori dall’acqua della piscina, causata da una sbornia, della giovane promessa del nuoto, Charlie Reed (Patrick Schwarznegger) che lo condiziona psicologicamente nel riprendere l’attività sportiva. Durante il giorno Katie è costretta a chiudersi in casa, ma è dopo il calar del sole che la sua vita si anima.
Una sera d’inizio estate, alla chiusura delle scuole, Katie e Charlie sono vittime di Cupido. Lei è segretamente innamorata di lui fin da quando frequentava le elementari e lui corrisponde questo amore inframmezzandolo a una sviscerata ammirazione per le canzoni che Katie compone e le cui melodie sono anche uno splendido file rouge che accompagna tutta la storia. Entrambi i ragazzi riusciranno vincitori nelle rispettive sfide, grazie al reciproco aiuto, sia pure con risultati diversi. “Charlie’s song” – la canzone di Charlie – accompagnerà d’ora innanzi la sua futura vita sportiva.