Parco Archeologico del Colosseo e del Palatino- Forme nuove per visite slow.

Testo e foto di Donatello Urbani

Turista mordi e fuggi? Hai fatto il tuo tempo, adesso rischi di giungere fuori tempo massimo. I nuovi sette percorsi studiati dalla Sovrintendenza preposta, come indicati dal titolo “S.U.P.E.R. – Seven Unique Places to Experience in Rome” – che ruotano intorno ai più significativi monumenti presenti nelle aree archeologiche del Foro e del Palatino, con l’aggiunta del Colosseo,  sono ad ingressi contingentati con l’acquisto di un biglietto suppletivo dal costo di €.18- e richiedono almeno due giorni di tempo per visitarli. Il biglietto consente un itinerario che attraversa il Foro Romano e il Palatino arricchito da videoproiezioni, lightmapping, voci narranti e nuovi supporti divulgativi.

dav                                          Ricostruzione digitale delle decorazioni presenti in origine nel criptoportico neroniano

Il tutto risulta ben chiaro nelle parole della Sovrintendente Alfonsina Russo: “la delicatezza degli apparati decorativi e la necessità di godere appieno di un’esperienza immersiva non potranno  assorbire l’alto numero di visitatori che ogni anno accede al Parco archeologico del Colosseo. Il Museo Palatino e il Criptoportico neroniano riusciranno ad accogliere tutti i possessori del biglietto S.U.P.E.R.; per Casa di Livia e Casa di Augusto saranno previste delle prevendite on line e alle casse (+ 2 euro) con prenotazione dell’orario di accesso al fine di assicurare la visita, senza però esaurire tutti i posti; per tutti gli altri siti l’accesso sarà possibile fino ad esaurimento dei posti disponibili”. Il nuovo itinerario prevede infatti la visita dei seguenti monumenti (informarsi sugli orari, al momento stabiliti: estivo dal 1 aprile al 27 ottobre; invernale dal 28 ottobre al 31 marzo dell’anno seguente):

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  • Casa di Augusto – Uno di locali nella situazione attuale e nella ricostruzione digitale
  • Criptoportico neroniano; aperto tutti i giorni, capienza massima 35 persone, durata della visita 12’ minuti;
  • Museo Palatino; aperto tutti i giorni, capienza 225 persone, durata della visita 1 ora circa;
  • Casa di Augusto; solo di Lunedì, mercoledì, venerdì , domenica ore 9.00 – 14.00, capienza massima 23 persone, durata della visita 40’ minuti;
  • Casa di Livia, solo di Lunedì, mercoledì,  venerdì ore 9.00 -18.30; domenica ore 9.00 – 14.00 , durata della visita 30’ minuti, capienza massima 23 persone;
  • Aula Isiaca – Loggia Mattei; solo di Lunedì, mercoledì, venerdì ore 9.00 -18.30; domenica ore 9.00 – 14.00 , durata della visita 15’ minuti, capienza massima 15 persone
  • Tempio di Romolo, solo nei giorni di martedì, giovedì, sabato ore 9.00-18.30; domenica ore 14.00 – 18.30, durata della visita 15’, capienza massima 30 persone;
  • Santa Maria Antiqua, con Oratorio dei 40 martiri e Rampa di Domiziano; solo nei giorni di martedì, giovedì, sabato ore 9.00-18.30; domenica ore 14.00 (orario invernale dalle 13,00)– 18.30, durata della visita 30’ minuti, capienza massima 60 persone.
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Casa di Livia: Le decorazioni pittoriche di due diversi locali

Roma:  Parco archeologico del Colosseo, Palatino e Foro Romano. Costo del biglietto d’ingresso intero €.18,00, ridotto €.13,50, comprensivi della mostra in corso (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente. Il biglietto è valido due giorni e consente un solo ingresso al Colosseo e due ingressi al Foro Romano-Palatino. Chiuso il 1 maggio, 25 dicembre, 1 gennaio e la prima domenica di ciascun mese che prevede l’ingresso gratuito. Informazioni, prenotazioni  e acquisto on line Tel. 06.39967700 oppure sul sito www.coopculture.it.

L’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio Militare – ISCAG -.

Testo e foto di Donatello Urbani

La principale caratteristica del patrimonio culturale italiano è quella di avere una diffusione  molto ampia e frammentata sia sul territorio che su infinità di istituzioni grandi e piccole che conservano, spesso gelosamente ma sempre con la massima cura, le preziose testimonianze. Fra queste istituzioni spiccano i musei delle Armi Militari tanto che hanno richiamato l’attenzione del Ministero dei Beni Culturali che, di recente, ha stipulato con loro una specifica convenzione presso l’ISCAG il 7 luglio 2016, con le firme dei Ministri Franceschini e Pinotti. Obiettivo dell’accordo è la conservazione e la valorizzazione del ricco e variegato patrimonio conservato nei musei militari italiani con l’intento  di consentirne sia la conservazione che, speriamo in breve tempo, anche una regolare pubblica fruibilità.

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Giuseppe Ciocchetti: “Il Pioniere” – mosaico anni 1940                          Antonio Arosio: “Tipo do donna albanese” – Carta Marzo 1941

Sabato 21 aprile scorso con una bella cerimonia grazie alla borsa di studio annuale destinata ai laureandi restauratori della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, la Fondazione Paola Droghetti onlus ha finanziato il restauro del mosaico intitolato Il Pioniere, opera dei primi anni Quaranta del Novecento, che orna il salone detto di Giulio Cesare al primo piano dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, sul Lungotevere della Vittoria a Roma. Il pannello musivo, di m 3,48 x 2,18 è firmato da Giuseppe Ciocchetti, titolare all’epoca di un’attivissima bottega con sede a Roma, nota soprattutto per la scultura celebrativa e funeraria, e rappresenta il passaggio delle insegne imperiali da parte di un soldato romano a un moderno soldato del Genio, denominato ‘pioniere’ per le sue specifiche funzioni di supporto alle operazioni militari. Le condizioni conservative dell’opera rischiavano di mettere in pericolo l’integrità del manufatto, soprattutto a causa di vistosi distacchi e deformazioni del manto musivo, rendendo quindi necessario un tempestivo intervento di restauro. Questo è stato condotto dalle laureande Carlotta Taddei, assegnataria della borsa di studio, con la collaborazione di Mariaclaire Lecci; direttore dei lavori Laura D’Agostino, storico dell’arte; direttore tecnico Daniela Gennari, restauratore del Laboratorio di restauro Manufatti Musivi dell’ISCR. E’ stata questa anche una buona occasione per visitare il Museo dell’Arma del Genio Militare.

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Carro per il trasporto dei piccioni viaggiatori                                                                 Bacheche con il telegrafo e primo apparecchio radio

Il percorso espositivo si articola tutto al pian terreno di un edificio fatto costruire in epoca fascista per conservare ed esporre cimeli e testimonianze storiche di una specialità dell’Esercito Italiano che ha avuto stretti rapporti di collaborazione con le tecnologie più avanzate  disponibili nelle varie epoche.  I reperti e le testimonianze esposte offrono una visione storica delle varie tappe percorse dalla nostra civiltà  attraverso un percorso, irto di difficoltà, com’è ben comprensibile, vicino  sia alla pura ricerca scientifica che al sentimento umano. Destano meraviglia i piloti dei primi aerei, quali quelli che pilotarono l’aereo “Bleriot”,  qui esposto, dove i materiali più usati sono la tela cerata e le canne di bambù e di vimini intrecciate.

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Mongolfiera                                               Aereo realizzato da Luigi Bleriot nel 1909 con il quale trasolò la Manica

Altrettanta partecipazione e stupore sono suscitati nell’immergersi  nei panni dei primi  trasvolatori con le mongolfiere oppure l’emozione provata da Marconi quando captò il primo segnale radio, anch’esso esposto in questo museo. Nel piazzale antistante l’ingresso principale al museo, fra i vari reperti esposti, tutti già in dotazione ai reparti militari del genio, hanno trovato spazio oltre ad un carro adibito al trasporto dei piccioni viaggiatori, le prime auto progettate e costruite da industrie italiane con il preciso impiego nelle operazioni militari ed oggi assimilate tutte nella parola “jeep”. Notevoli per il valore artistico la vetrata realizzata su cartoni di Duilio Cambellotti nella vetreria romana Giuliani nell’abside della cappella, (immagine in evidenza), così come vari dipinti realizzati da pittori/scultori soldato esposti in un’ala del museo contigua alla sala conferenze. Una collezione veramente interessante che, almeno in questa occasione, ci porta a guardare con un occhio diverso questa preziosa Arma del Genio Militare non impiegata, come avvenuto di recente, in operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite da calamità, bensì rivolto alla cultura.

“UN NUOVO VOLO SU SOLARIS”

Mariagrazia Fiorentino – Foto in evidenza courtesy Ufficio Stampa Licia Gargiulo e Marco Ferri

Ogni vera conoscenza e cultura prende coscienza se si comunica nell’arte. Una cosa bella è una gioia per sempre. Sarà la suggestiva Sala della Musica del Complesso di San Firenze a ospitare dal 28 maggio al 31 luglio 2018 la mostra “Un nuovo volo su Solaris”, promossa dal Museo Anatolij Zverev di Mosca (Museo AZ) e dalla Fondazione Franco Zeffirelli e ispirato al film del regista Andrej Tarkovski dei primi anni Settanta del Novecento.                                                                                                   

Il cinema è un’arte collettiva, nel film “Solaris” (1972) di Andrej Tarkovskij erano stati messi insieme una serie di modelli esemplari dell’arte mondiale, di oggetti creati sulla Terra e selezionati dal regista per rivivere su un altro pianeta. Per il progetto espositivo “Un nuovo volo su Solaris”, il Museo AZ propone una sua nuova selezione di opere d’arte afferenti a un patrimonio congeniale a Andrej Tarkovskij: si tratta infatti di lavori dei suoi contemporanei, i maestri dell’underground sovietico attivi tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del Novecento. Palazzo San Firenze un’installazione futuristica che ricorda una stazione spaziale, dotata di 22 schermi per la proiezione di video che saranno composti da materiali fotografici e cinematografici unici legati all’opera di Andrej Tarkovskij.

Nella stessa sede saranno collocati anche i migliori lavori degli artisti russi della seconda metà del Novecento: Anatolij Zverev, Francisco Infante, Dmitrij Plavinskij, Dmitrij Krasnopevcev, Vladimir Jankilevskij, Vladimir Jakovlev, Lidija Masterkova, Petr Belenok, Ulo Sooster, Vladimir Nemuchin, Ernst Neizvestnyj, per un totale di 32 quadri e due sculture. Il ventennio 1960-1980, periodo in cui Tarkovskij ha girato i suoi film, in Russia è stato segnato anche dalla nascita dell’arte non ufficiale. Senza dubbio si è trattato di una sorta di “Rinascimento sovietico”, di una nuova fioritura della pittura, della grafica, della scultura d’avanguardia. Gli artisti attivi negli anni ’60 non erano uniti tra loro o con i rappresentanti di altre forme creative tramite manifesti comuni: ognuno di loro creava a modo proprio, in maniera originale ed irripetibile. Ad unire queste figure a Tarkovskij sono l’epoca storica, l’approccio innovativo al raggiungimento dei propri obiettivi artistici e l’aspirazione irrefrenabile alla libertà, nell’arte prima di tutto.

“La scelta della Fondazione Zeffirelli come partner del Museo AZ per la realizzazione del progetto ‘Un nuovo volo su Solaris’ non è casuale – dice Natalia Opaleva – poiché Franco Zeffirelli, una vera e propria leggenda dell’arte mondiale, è nato a Firenze; Andrej Tarkovskij, regista russo noto in tutto il mondo, è vissuto a Firenze dopo aver lasciato l’Unione Sovietica. E l’Italia è collegata a momenti cruciali della biografia di Tarkovskij, come il conferimento del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia per L’infanzia di Ivan, o la sceneggiatura e le riprese del film Nostalghia portate avanti insieme a Tonino Guerra. L’incontro di questi due grandi nomi a Palazzo San Firenze – conclude la direttrice Opaleva – ci ricorda non solo le vette raggiunte dall’arte nel passato, ma ci parla anche della prosecuzione del dialogo tra Italia e Russia, in particolare tra le culture dei due paesi. Il nostro comune volo sul pianeta Solaris appassionerà tanto gli amanti della fantascienza e i cinefili, quanto gli esperti e gli estimatori delle belle arti che, da tutto il mondo, vengono a visitare Firenze”. L’amore di Franco Zeffirelli per la cultura russa è antico aggiunge Pippo Zeffirelli, vicepresidente dell’omonima Fondazione -. Uno dei suoi primi lavori in compagnia di Luchino Visconti fu realizzare le scene delle Tre Sorelle di Cechov nel 1952. Più tardi ha portato diverse delle sue produzioni in tournée in Russia, dalla Lupa con Anna Magnani alla sua spettacolare messa in scena del Romeo e Giulietta con Giancarlo Giannini e Annamaria Guarnieri, riscuotendo un enorme successo di pubblico. Nel 1968 la distribuzione del film Romeo e Giulietta, come nel resto del mondo, toccò il cuore di tutti i giovani russi. I suoi film sono sempre stati apprezzati dal pubblico russo e la mostra dei suoi lavori scenografici esposti al Museo Pushkin di Mosca riscosse un enorme successo. Quindi è con grande piacere che la Fondazione Zeffirelli accoglie all’interno dei suoi spazi una così prestigiosa istallazione ispirata al film di Andrej Tarkovskij Solaris, prodotta e patrocinata dalla direttrice del museo moscovita. Ci auguriamo – conclude – che tutto questo possa dare adito a un sodalizio di interscambio artistico e culturale tra la Fondazione Zeffirelli e il Museo AZ di Mosca.

La Fondazione Franco Zeffirelli – Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo di Firenze – offre a tutti, e in particolare agli specialisti e agli appassionati delle arti dello spettacolo, la possibilità unica di conoscere da vicino il patrimonio lasciato da una delle leggende del mondo dell’arte a livello mondiale. ll Museo, ubicato al primo piano del Complesso Monumentale di San Firenze, ospita oltre 300 opere legate alle attività del Maestro. Alla mostra permanente si affiancano esposizioni dedicate alle più autorevoli personalità artistiche di tutto il mondo e ai soggetti teatrali e cinematografici sviluppati dallo stesso Zeffirelli nel corso della sua carriera. Afferma Caterina D’Amico, consulente della Fondazione Zeffirelli e storica dello spettacolo: “La fondazione è in funzione da solo sei mesi. È una operazione culturale di grande rilievo, un’occasione spettacolare attraverso il cinema per far conoscere quest’arte a molti sconosciuta”.

Sala della Musica, complesso di San Firenze, piazza San Firenze 5, Firenze dal 28 maggio – 31 luglio 2018. Prezzo del biglietto (comprensivo della visita al museo) Intero: € 13 (ridotto € 10) con Orario Dal venerdì al mercoledì (giovedì chiuso) dalle 10 alle 18; la biglietteria chiude alle ore 17 Servizio visite guidate Info e prenotazioni al numero 055-2001586;  e.mail: info@exclusiveconnection.it. Sito web http://www.museum-az.ru/florence/  – https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/

Youtopia – Un film di Bernardo Carboni, regista indipendente.

Mariagrazia Fiorentino

Curiosità e scoperta insieme, condizione essenziale per invertire le tendenze alla distruzione e affrontare tutti gli strumenti per la riconquista del futuro. Ma deciderà il tempo accompagnato da rigore e modestia. Il film verrà proiettato al Movie Days di Giffoni: “Cosa succede quando una giovane ragazza (Matilda De Angelis), al fine di ridurre i debiti della madre (Donatella Finocchiaro), mette all’asta sul web la propria verginità? Le protagoniste, insieme ad Alessandro Haber, ci faranno vivere una storia drammaticamente reale, che scuoterà le coscienze di molte persone.”   Il film è attualissimo, perché fotografa in modo attento e preciso, alcune realtà dei nostri giorni in maniera asciutta. Cosa può portare la realtà virtuale usata in modo sbagliato? Con un finale a sorpresa amaro ma vicino alla cronaca nera che leggiamo tutti i giorni.   Il film uscirà nelle sale il 25 aprile prossimo.

Gelato Festival Europa 2018- Ulteriore tappa per selezionare i campioni verso la finale mondiale

Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La prima delle nove tappe per la selezione  europea dei partecipanti al Festival del Gelato 2018 che si terrà a Firenze nel prossimo mese di settembre, si è svolta proprio a Firenze dal  20 al 22 aprile al piazzale Michelangelo. In questo stage  inaugurale della kermesse si sono confrontati i migliori maestri gelatieri con l’intento di essere inclusi fra i selezionati alla gara finale che si terrà sempre a Firenze nel prossimo mese di settembre con la proclamazione del miglior artigiano gelatiere  e miglior gelato dell’anno.  Successivamente la manifestazione raggiungerà la nostra città dove si tratterrà da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio negli spazi di Villa Borghese(via delle Magnolie) .

Gelato 2018 foto                                                                                                          Partecipanti all’edizione 2017

Le gelaterie presenti nella tappa romana sono: Il Re Sole di Roma, Gran Caffé di Ostia, Tempesta di gusti di Roma, I golosoni di Roma, Il gelatiere di Cerveteri, Accademia di Roma, Nonno Lillo di Roma, Fortini Caffè di Roma, Caffé del Mar di Vieste, Biancaneve e i sette nani di Palermo, Gelatario di Roma, Gelarmony arte del gelato siciliano di Roma, Palazzo del freddo di Roma, Mastrobattista di Latina e Gelateria daRe di Roma. Nell’occasione sarà presente anche la Sindaca Virginia Raggi. I partner strategici di questa golosa iniziativa  sono Carpigiani, la più importante industria di macchine per produrre gelato e Sigep – Italian Exhibition Group – la maggiore manifestazione del comparto freddo/gelateria che annualmente si svolge nei padiglioni di Rimini Fiera.  In questa occasione, unica per scoprire i segreti del mondo del gelato, fra golosi assaggi,sono offerte interessanti possibilità  di assistere ad iniziative a tema, laboratori didattici e alla produzione del gelato nel più grande laboratorio mobile al mondo: Buontalenti , sistemato in tre grandi food truck da 13 metri. Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bimbi sotto il metro), disponibile anche in prevendita sul sito (www.gelatofestival.it/biglietto), darà diritto all’assaggio di tutti i gelati in gara, più quelli degli sponsor e alla partecipazione alle attività del villaggio.

Gelato 2018

Dopo Roma il festival si sposta a  Torino in piazza Vittorio Veneto dove si tratterrà da sabato 5 a domenica 6 maggio, e si concluderà a Milano in piazza Castello nei giorni di sabato 12 e domenica 13 maggio negli spazi sia della Milano Food Week che del circuito Milano Food City. Le successiva tappe sono all’estero in una partnership con il gruppo  McArthurGlen, i cui outlet ospiteranno alcune delle tappe fuori dai nostri confini.  Il tour estero parte infatti con lo stage al McArthurGlen outlet di Berlino (1-2 giugno), continua a Varsavia (9-10 giugno), a Covent Garden a Londra (23-24 giugno) e termina al McArthurGlen outlet di Parndorf (Vienna) il 6 e 7 luglio. Il programma continentale culminerà con la All Star a Firenze (14-16 settembre), la gara dei campioni, che riunisce e mette a confronto su un unico palco tutti i vincitori delGelato Festival dal 2010 ad oggi, prima di varcare l’Atlantico per l’edizione americana, in 8 tappe tra la West Coast e –per la prima volta –la East Coast. L’obbiettivo finale di tutta la campagna è stata illustra Achille Sassoli, Market Development Director di Carpigiani Group, nel corso di una conferenza stampa: “… partito a gennaio a SIGEP, ci porterà verso il Gelato Festival World Masters  nel 2021, voluto dai Concessionari Carpigiani che hanno già organizzato 22 Challenge in 10 paesi e tre continenti con il coinvolgendo di quasi 500 maestri gelatieri. Questa partnership e i suoi sviluppi a livello mondiale, su mercati per noi chiave, confermano la nostra volontà di fornire il miglior supporto possibile a tutti i gelatieri, i primi portavoce del prodotto che sta conquistando il mondo del food con la sua artigianalità e creatività.”

gelato 2018 - foto 1Firenze: Piazzale Michelangelo che sarà sede della selezione finale dei candidati italiani nrl prossimo mese di settembre

La World Masters 2021 sarà la sfida che vedrà impegnati i migliori gelatieri artigianali del pianeta con centinaia di prove in quattro anni su cinque continenti, con giurie tecniche e popolari per aggiudicarsi il titolo di campione mondiale. I primi 8 classificati di ciascuna tappa del Gelato Festival Europa 2018 conquisteranno il diritto a proseguire nella sfida verso la finale. Non si tratta solo del principale torneo individuale internazionale di categoria, ma di un progetto di posizionamento strategico del gelato artigianale e di tutta la filiera, con l’obiettivo di coinvolgere nella sfida 5.000 chef gelatieri da tutto il mondo e generare un +15% di indotto per il settore, con un media value globale per il made in Italy stimato in 50 milioni di euro.

Nel tour fra le maggiori città italiane ed estere, sono coinvolti 150 gelatieri in 8 stage, per poi tornare a Firenze a metà settembre con la “All Star”,  la sfida finale tra i vincitori di tutte le precedenti edizioni della kermesse. Come da tradizione l’appuntamento, che in ogni città vedrà la presenza di 16 tra i migliori gelatieri artigianali della Penisola selezionati tra oltre mille candidati, ognuno dei quali porterà in assaggio le proprie specialità. Intesa Sanpaolo è il Top Sponsor di Gelato Festival 2018 in Italia. La partnership non si esaurirà nelle tappe delle piazze dove Intesa Sanpaolo è partner del concorso, ma continuerà nelle filiali e negli eventi sul territorio organizzati con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane e la cultura del saper fare.  I maestri gelatieri che si distingueranno ai Festival saranno chiamati a portare il loro know-how artigianale e i gusti premiati in un ricco programma di appuntamenti che si svilupperà durante tutto l’anno.  La varie manifestazioni organizzate offriranno ai buongustai di tutto il mondo, in particolare alle famiglie, una buona occasione per un giorno di vera festa all’insegna dello stare insieme e del buon sapore.

VIII^ edizione de “La pellicola d’oro”

Mariagrazia Fiorentino

Per la prima volta al festival del Cinema di Venezia , è Il cinema che premia il cinema. E’ stato premiato un macchinista e l’evento verrà ripetuto nei prossimi anni. Questi mestieri con le nuove tecnologie vanno diminuendo e premiare questi lavoratori è doveroso. Placido Domingo Jr sarà l’ospite d’onore nella duplice veste di cantante e premiatore dell’VIII^ Edizione de “La Pellicola d’Oro” che si svolgerà a Roma venerdi 4 maggio alle ore 20,30 presso il Teatro Italia, Via Bari,18.

Il cinema è fatto di un mondo meraviglioso, quello che non appare, ma le mani callose lo dicono “Abbiamo i tecnici più bravi al mondo”, così dice Paolo Masini.  Le votazioni per la scelta delle cinquine delle quattordici categorie in concorso, sono state effettuate da una giuria costituita da 150 addetti ai lavori di notevole caratura professionale. “La Pellicola d’Oro” è un riconoscimento che ha come obiettivo l’importanza di portare alla ribalta quei “mestieri” che hanno un ruolo fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico che frequenta le sale cinematografiche o guarda i film sui canali televisivi. Parliamo dei titoli di coda di un film, riconoscendo dal macchinista alla sarta di scena. Dagli effetti speciali agli Stuntman, dalle sartorie cineteatrali ai costruttori di scene. Accanto a questi riconoscimenti però, non mancano premi speciali che vengono assegnati ad altri esponenti del cinema, dello spettacolo e della cultura, che si sono particolarmente distinti nella loro carriera. La manifestazione sarà presentata da Edy Angelillo.

LE CINQUINE composte sono per:

DIRETTORE DI PRODUZIONE
Benedetta Altissimi – ACQUA DI MARZO
Daniele Spinozzi – AMMORE E MALAVITA
Fabio Carlà – BRUTTI E CATTIVI
Ivo Micioni – FORTUNATA
Roberto Leone – COME UN GATTO IN TANGENZIALE

OPERATORI DI MACCHINA
Claudio Cofrancesco – CUORI PURI
Daniele Proietti – FALCHI
Gianni Aldi – DOVE NON HO MAI ABITATO
Luigi Andrei – FORTUNATA
Roberto Luzzi – IL PREMIO

CAPO ELETTRICISTA
Alessandro Cardelli – FORTUNATA
Emilio Scattaretico – IL PERMESSO – 48 ORE FUORI
Mauro Pescetelli – BRUTTI E CATTIVI
Otello Diodato – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Roberto Bianchi – NOVE LUNE E MEZZA

CAPO MACCHINISTA
Diego Tessarin – DOVE NON HO MAI ABITATO
Marco Emidi – NON È UN PAESE PER GIOVANI
Patrizio Marra – LA TENEREZZA
Sandro Fabriani – FORTUNATA
Sergio Rossi – BRUTTI E CATTIVI

ATTREZZISTA DI SCENA
Massimo Avolio – LA TENEREZZA
Roberto Benetti – BRUTTI E CATTIVI
Serena Agnetti – AMMORE E MALAVITA
Stefano Carbonaro – MAMMA O PAPÀ
Stefano Morbitelli – NOVE LUNE E MEZZA

SARTA DI SCENA
Giuliana Esposito – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Laura Lattanzi – LA CASA DI FAMIGLIA
Melissa Anzellotti – UNA QUESTIONE PRIVATA
Sabrina Salvitti – LA TENEREZZA
Tica Florentina Doina – BRUTTI E CATTIVI

TECNICO EFFETTI SPECIALI
Luca Ricci – ADDIO FOTTUTI MUSI VERDI
Maurizio Corridori – BRUTTI E CATTIVI
Paolo Ricci – LASCIATI ANDARE
Renato Agostini – FORTUNATA
Roberto Ricci – LA PARRUCCHIERA

SARTORIA CINETEATRALE
Anna Mode 68 – NON È UN PAESE PER GIOVANI
La Bottega di Alice – AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO
Nori – GLI ASTEROIDI
Pronti Motore Azione – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Sartoria Farani – BRUTTI E CATTIVI

CAPO COSTRUTTORE
Dino Nardoni – MR FELICITÀ
Gianluca Franculli – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Gianluca Franculli – MAMMA O PAPÀ
Ionel Maicam – FORTUNATA
Roberto Laurenzi – BRUTTI E CATTIVI

STORYBOARD ARTIST
Cristian De Matteis – BEATA IGNORANZA
Cristiano Donzelli – MR FELICITÀ
Francesco Crispi – ADDIO FOTTUTI MUSI VERDI
Lorenzo Ceccotti – MONOLITH
MarcoValerio Gallo – BRUTTI E CATTIVI

MAESTRO D’ARMI
Alessandro Borgese – AMMORE E MALAVITA
Angelo Ragusa – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Emiliano Novelli – BRUTTI E CATTIVI
Emiliano Novelli – LA TENEREZZA
Gianluca Petrazzi – FORTUNATA

CREATORE EFF. SONORI
Gianluca e Sergio Basile – AMMORE E MALAVITA
Marinelli Ef. Sonori – NON È UN PAESE PER GIOVANI
Massimo Anzellotti – MR FELICITÀ
Mauro Esempi Sandro Rossi – MONOLITH
Piergiorgio DE Luca – IL PERMESSO – 48 ORE FUORI

ATTORI
Antonio Albanese – COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Claudio Santamaria – BRUTTI E CATTIVI
Luca Marinelli – UNA QUESTIONE PRIVATA
Simone Liberati – CUORI PURI
Stefano Accorsi – FORTUNATA

ATTRICE
Claudia Gerini – AMMORE E MALAVITA
Daniela Poggi – L’ESODO
Jasmine Trinca – FORTUNATA
Lucia Ocone – POVERI MA RICCHISSIMI
Paola Cortellesi – COME UN GATTO IN TANGENZIALE

 

 

Macfrut 2018 – In mostra a Rimini Fiera il sistema ortofrutticolo italiano dal 9 all’11 maggio 2018.

Mariagrazia Fiorentino

Su un’area di oltre  55mila metri quadrati di superficie (+10% sul 2017) di Rimini Fiera, s’incontreranno, dal 9 all’11 maggio 2018, invitati da  Cesena Fiere, organizzatrice di Macfrut  edizione 2018,  ben 1100 espositori, di cui il 25% esteri, e 1500 buyer, animando  con oltre 50 eventi la vetrina internazionale del settore ortofrutticolo italiano: che nel 2017 ha segnato il record di export con  5,1 miliardi di euro (+2,5%).

Macfrut

Renzo Pieraccini, Presidente Macfrut, ha messo in evidenza: “La novità assoluta è il Tropical Fruit Congress con la presenza di 150 buyer esteri e 30 italiani.  L’impronta internazionale di questa fiera di filiera, unica in ambito internazionale, è offerta dagli undici  settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi. Significativa la  presenza dei maggiori gruppi della Grande distribuzione europea, 30 top buyer internazionali del food invitati in sinergia con Cibus, una forte partecipazione dall’Est Europa di buyer e produttori, così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico (Malesia, Singapore). Nei tre giorni di fiera le novità proposte interesseranno tutti i comparti della filiera, dalla genetica delle aziende sementiere alle tecnologie del pre e post raccolta, fino alla quarta gamma. Non solo. L’Italia da sempre è leader mondiale delle tecnologie meccaniche per le aziende ortofrutticole, sia ad indirizzo orticolo sia frutticolo. Ben 15.000 metri saranno dedicati all’area pre-raccolta – Macfrut Field Solution – con tutte le principali novità di settore. In Fiera ci sarà anche un’area ‘dinamica’, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali. Per valorizzare l’innovazione nella produzione e nelle tecnologie della filiera ortofrutticola, insieme all’Informatore Agrario è stato confermato il Macfrut Innovation Award. Valutate da una qualificata giuria di esperti, vengono premiate le innovazioni tecniche più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti. Una sezione speciale del premio sarà dedicata ai prodotti di “IV Gamma”, a cui è dedicato anche un convegno internazionale coordinato dal Professor Giancarlo Colelli”.

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Evento di punta a valenza mondiale il Tropical Fruit Congress (10-11 maggio), il primo summit europeo dedicato a Mango e Avocado, che vedrà la presenza dei principali produttori e importatori di queste due tipologie di frutti tropicali. In proposito dopo Perù (2016) e Cina (2017), Paese partner 2018 sarà la Colombia. Con oltre 9 milioni di tonnellate lo Stato Sudamericano è un importante produttore di ortofrutta. Non solo banane e ananas ma, grazie alla straordinaria biodiversità, è produttore di un’ampia gamma di frutta tropicale, a partire da avocado e mango. “La Colombia ha il potenziale per essere una delle sette dispense alimentari del mondo”, come afferma S.E. l’Ambasciatore in Italia Juan Mesa Zuleta. Il suo commercio estero segna un  import di oltre 350.000 tonnellate di ortofrutta e rappresenta inoltre un importante mercato. Il settore ortofrutticolo è in forte sviluppo e la Colombia necessita di tecnologie e packaging per elevare i propri standard produttivi e accrescere la competitività delle proprie esportazioni.

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La regione italiana partner per quest’anno è il Veneto che da sempre è uno dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano. La sua produzione di orticole é in pieno campo ed occupa una superficie di 27.600 ettari, per un valore alla produzione di circa 615 milioni di euro. Poco meno di un terzo delle superfici sono destinati alla coltivazione del Radicchio, prodotto simbolo dell’edizione 2018 di Macfrut. La sua parabola esemplifica bene il percorso di questo prodotto: alcuni anni era caratterizzato per la bassa qualità e la poca considerazione, oggi è in piena rinascita, sposato da consumatori e alta gastronomia. Tornando al Veneto, l’area destinata a frutteti è di circa 20mila ettari, per un valore che si avvicina a 300 milioni di euro. Le colture maggiormente diffuse sono mele, pere e kiwi. Complessivamente il Veneto ortofrutticolo (incluse le patate) in valore si avvicina al miliardo di euro alla produzione. Folta anche la presenza istituzionale delle Regioni, oltre al Veneto, l’Emilia Romagna, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Piemonte, Puglia.
Fra i vari convegni merita una particolare attenzione quello organizzato nel giorno di venerdì 11 maggio, alle ore 11, nell’area dedicata alle fiere internazionali nella Hall B7-D7 all’interno di Macfrut, verrà presentata la nuova iniziativa dedicata alla filiera dell’asparago: International Asparagus Days.  Appuntamento che verrà segnalato sarà a Cesena Fiera, dal 16 al 18 ottobre 2018, con una tre giorni dedicata all’asparago.

Info Macfrut 2018: Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 9-10-11 maggio 2018, orario 9.30-18.00. www.macfrut.com

1945 – La shoa ungherese narrata in un film come una testimonianza storica .

Donatello Urbani

Tutto si svolge nel lasso di tempo, lungo non più di mezza giornata, che intercorre tra una arrivo e una partenza di un treno in un piccolo paese della campagna ungherese in un caldo giorno estivo del 1945. Alla stazione ferroviaria scendono dal treno due ebrei, come indicano gli abiti che indossano, uno anziano e uno giovane, insieme  a due casse dall’apparenza pesanti e dal contenuto misterioso e, una volta caricate su un carro trainato da un cavallo, s’incamminano tutti verso il centro del paese distante dalla stazione ferroviaria un’ora di cammino. Questo episodio che ha tutti i caratteri della normalità da origine ad un “redde rationem” fra la popolazione che  non ha dimenticato la falsa testimonianza e la delazione fornita agli occupanti tedeschi, ed ha molto da farsi perdonare. La mala coscienza collettiva presente in tutta la popolazione scatena un panico indescrivibile e condiziona, nel frattempo, lo svolgersi della vita quotidiana dalle più insignificanti incombenze al matrimonio del figlio del vicario, l’autorità locale, fino a condizionarne gli epiloghi che in alcuni  casi saranno veramente tragici. Il tutto si svolge in contemporanea ad un altro importante  evento che coinvolgerà, di li a poco, l’intera vita nazionale: l’occupazione russa e l’avvento della dittatura comunista. La pellicola, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 3 maggio, mentre in quelle statunitensi la proiezione è già iniziata dai primi giorni di aprile, non è solo un monito a non dimenticare.  Il suo valore, oltre quello della testimonianza storica, è nascosto nell’insegnamento  rivolto a quanti, in procinto di essere coinvolti in importanti vicende umane, devono compiere la grande scelta se accettarle, solo per un tornaconto personale, oppure, in dialettica con la propria coscienza e convinzioni morali e religiose, rifiutarle in toto.

Earth – Un giorno straordinario.- Un omaggio al Pianeta Terra

Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Solo in 300 sale italiane  verrà proiettato questo spettacolare docufilm nei giorni 22-23 e 24 aprile 2018. Ascoltare il racconto su quanto avviene in un qualsiasi giorno nel “Nostro pianeta blu”, come afferma la suadente voce di Diego Abatantuono che con garbo, stupore e un sottile umorismo ci porta per mano, sarà una bella esperienza che può essere vissuta insieme alla famiglia. “Proprio per le famiglie è stato prodotto questo film” è quanto dichiarato dal rappresentante italiano della casa di distribuzione.

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Tutto si svolge nelle 24 ore di una qualsiasi giornata dal sorgere del giorno fino al successivo, notte inclusa anche negli oceani , con il sole primo attore assoluto. Ciascuna attività è documentata nel corso  delle varie ore in modo tale che tutte le attività vitali degli esseri viventi sono presentate nei loro più spettacolari momenti: dalle lotte per la sopravvivenza affrontati dai cuccioli appena nati, a quelle per la riproduzione senza escludere quelle che quotidianamente tutti dobbiamo affrontare, anche per procurarsi il cibo, incluso l’uomo, anche se non fa parte di questa narrazione.

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Non possono passare indifferenti gli spettacolari inseguimenti dei serpenti delle Galapagos per procurarsi un lauto pranzetto a spese delle appena nate iguane marine. Altrettanto spettacolare è il rientro del pinguino pigoscelide antartico dopo aver procurato il cibo per la famiglia in una pesca che si è estesa in mare aperto per oltre 80 kilometri. Di non minor effetto sono le scene che presentano un colibrì coda a racchetta che lotta con un’ape per il nettare e che si concluderà a suo vantaggio grazie ad un classico temporale estivo così frequente nell’Equador.

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Se le scene diurne sono affascinanti altrettanto lo sono quelle notturne dove i vermi luminosi che pendono dalle caverne per intrappolare le mosche tra i filamenti setosi del loro nido, sono gli attori principali. La voce emozionante di Diego Abatantonio riesce a trasmettere allo spettatore emozioni e sentimenti puri. Sarebbe stato altrettanto interessante anche un semplice riferimento alla conservazione delle bellezze faunistiche e floreali del nostro pianeta, forse questo sarà il soggetto della prossima Festa del  Giorno della Terra.

Canaletto: A Roma si ricordano i 250 anni dalla morte con una grande mostra retrospettiva

Testo e foto di Donatello Urbani

Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 -1768) noto come Canaletto, viene ricordato nel duecentocinquantesimo anno dalla morte con una grande retrospettiva negli spazi espositivi del Museo di Roma Palazzo Braschi a Piazza Navona. La mostra espone ben 42 dipinti, inclusi alcuni celebri capolavori, 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio. Canaletto è uno dei più noti artisti del Settecento europeo. Con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della veduta ‒ ritenuto fino ad allora secondario ‒ mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura, anzi, innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo, come scrivono i curatori.

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Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione  – 1729                                  Riva degli Schiavoni verso ovest da San Biagio – 1734/35

Descrisse nelle sue opere gli ultimi anni della Serenissima vissuti da gran parte della popolazione, arti incluse, nel rimpianto, più che nel ricordo, di un glorioso passato. Inizia la sua carriera nell’atelier del padre Bernardo dipingendo i fondali per il teatro, da poco tempo riformato da Carlo Goldoni con l’abbandono della “commedia dell’arte”. Questa attività lo porterà anche a Roma chiamato dai Capranica per  realizzare gli addobbi del teatro omonimo. Il soggiorno romano segnerà una tappa importante nella sua carriera artistica spingendolo a compiere un passo successivo oltre il “capriccio architettonico”, tema principale delle sue vedute,  dipingendo scene di rovine architettoniche che la città eterna gli metteva in bella mostra.

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Basilica di Massenzio, S.Francesca Romana e il Colosseo – 1753/54                        Veduta del Campidoglio e della Cordonata – 1755

Dalla giovinezza tra Venezia e Roma come uomo di teatro e impetuoso pittore di rovine romane, sempre negli scritti dei curatori, al suo ritorno da Roma come stella nascente sulla scena delle vedute veneziane.  Prosegue poi arrivando al successo internazionale, con le commissioni degli ambasciatori stranieri per le ampie tele che rappresentano le feste della Serenissima in loro onore – in mostra si può ammirare il magnifico Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell’Ascensione del Museo Pushkin – e l’entusiasmo dei turisti inglesi del Grand Tour. Per loro le luminose vedute di Venezia, così ricche di dettagli architettonici e di vita quotidiana, rappresentano i più incantevoli souvenir del viaggio”.  I nove anni trascorsi a Londra non segnarono il successo sperato. La luce ed i colori della terra inglese sono molto diversi e alquanto lontani da quelli della laguna veneta, contrariamente a quanto era avvenuto a Roma. Qui a Londra deve pubblicare annunci sulla stampa per rispondere ad alcune voci denigratorie. In mostra, prezioso documento storico/artistico di questo soggiorno, sono le due parti di un’unica, ampia tela, raffigurante Chelsea da Battersea Reach, tagliata prima del 1802 e riunita in questa mostra per la prima volta.

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Le due parti dell’unica tela in origine raffiguranti Chelsea, la Rotonda e Casa Ranelagh viste dal Tamigi – 1751 –

La parte sinistra proviene da Blickling Hall, National Trust, Regno Unito, quella destra dal Museo Nacional De Bellas Artes de la Habana, concessa eccezionalmente in prestito dal governo cubano. Il percorso espositivo é concepito come un vero e proprio dossier sulla personalità e la creatività di Canaletto, si snoda attraverso otto sezioni che raccontano, come scrivono i curatori, “ il suo rapporto con il teatro, il capriccio archeologico ispirato alle rovine dell’antica Roma, i primi successi a Venezia, gli anni d’oro, il rapporto con i suoi collaboratori e l’atelier e la presenza del nipote Bernardo Bellotto (con alcuni precisi confronti tra le versioni del maestro e dell’allievo della stessa veduta), le vedute di Roma e dell’Inghilterra, gli ultimi fuochi d’artificio al ritorno a Venezia. Completano il percorso espositivo alcuni documenti dell’Archivio di Stato di Venezia. La scelta è intesa a illustrare la genesi delle creazioni dell’artista, svelando il lavoro “dietro le quinte”, la sua capacità di catturare la realtà e di trasformarla con la fantasia, facendo così dissolvere l’immagine stereotipata di “Canaletto fotografo”.  Tornato a Venezia, viene eletto accademico delle Belle Arti con difficoltà. Infine, come accade a molti geni, la morte lo coglie in povertà.

Catalogo Silvana editore pagine 255 costo in mostra €.29,00

Museo di Roma a Palazzo Braschi Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10 fino al 19 agosto 2018 con orari dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19, chiuso  lunedì, 1 maggio Biglietti Biglietto “solo mostra”: intero € 11; ridotto € 9; Speciale Scuola € 4 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni); Speciale Famiglia: € 22 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni) Biglietto integrato Museo di Roma + Mostra (per non residenti a Roma): intero € 17; ridotto: € 13 Biglietto integrato Museo di Roma + Mostra (per residenti a Roma): intero € 16; ridotto € 12 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente, natale di Roma 21 aprile e nei giorni festivi. Info Tel. 060608 (dalle 9.00 alle 19.00) www.museodiroma.it; www.museiincomune.it – #CanalettoRoma.