Savinio incanto e mito – Mostra al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps fino al 13 giugno 2021.
Donatello Urbani
Una critica non troppo benevola, vuole, con una buona dose di superficialità, la pittura romana della prima metà del secolo scorso una testimonianza archeologica avvalorando così la bella iniziativa della direzione di Palazzo Altemps, uno dei più interessanti e raffinati musei archeologici presenti a Roma, che ospita una grande mostra monografica del pittore Savinio dal titolo “Incanto e mito”, per la cura di Ester Coen e l’organizzazione di Electa. Se da un lato ci sono le notevoli ed importanti trasformazioni intervenute nel frattempo nell’arte pittorica, in contrapposizione troviamo la modernità dei personaggi e la validità tutt’ora presente nel messaggio artistico che hanno tramandato. La rassegna presente a Palazzo Altemps, che ospita circa 90 lavori, tra dipinti e opere grafiche, lascia emergere, come scrive la curatrice, “i molteplici interessi dell’artista che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla pittura al teatro. Eclettico ed erudito, Alberto Savinio (Andrea De Chirico, 1891-1952) rappresenta la figura di un intellettuale dalla complessità straordinaria, capace di far dialogare e intessere le discipline umanistiche in un linguaggio visionario e all’avanguardia. Un aspetto pienamente messo in luce dall’innesto delle sue opere nella collezione permanente di arte antica del Museo”.
“Poema marino”
L’intero percorso espositivo è stato suddiviso in vari periodi corrispondenti ai più importanti momenti che hanno interessato la vita artistica di Savinio partendo da un focus, tra gli anni 1925 e il 1931 trascorsi a Parigi dall’artista, per giungere alle ultime produzioni testimoni di una poetica che associa e coniuga antico e moderno, estetica e ironia, memoria e fantasia in un’ottica globale oggi di grande attualità. Scrive in proposito la curatrice: “Il gioco, le strutture e trame illusorie e chimeriche, le civiltà passate e le epoche aurorali, la decostruzione dei racconti leggendari e mitici, le caleidoscopiche immagini che spezzano l’equilibrio visivo in composizioni inattese e folgoranti, diventano gli indizi da inseguire negli spazi del piano nobile del Museo. Sarcastico e pungente, Savinio affonda a piene mani nella letteratura “noir” e misterica, nella filosofia greca riletta attraverso i pensatori tedeschi di fine ottocento, Nietzsche in particolare nell’illuminante metafora del gioco, scintilla primaria per l’esegesi dell’artista.” Contrariamente al fratello Giorgio De Chirico, Alberto Savinio fu più eclettico con uno spirito più gioioso del loro tempo dando, nel contempo, lustro all’arte italiana.
“Ira di Achille”
Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps Roma, Piazza di S. Apollinare, 46 fino al 13 giugno 2021 dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 19.45 (ultimo ingresso ore 19.00) chiuso il sabato e la domenica biglietti abbonamento annuale 10 € (valido fino al 31 dicembre 2021, consente l’ingresso a tutte le sedi del Museo Nazionale Romano: Palazzo Altemps – Terme di Diocleziano – Crypta Balbi – Palazzo Massimo). Biglietto d’ingresso 2 € per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni gratuità secondo la normativa vigente (biglietto online) Card2020 la validità è prorogata al 31 dicembre 2021 servizio di biglietteria unicamente online www.coopculture.it. Modalità di visita: è sospeso il servizio di biglietteria in sede – obbligo di indossare la mascherina – misurazione della temperatura tramite termoscanner all’ingresso; gel igienizzante a disposizione dei visitatori all’ingresso; ingresso consentito al massimo a 14 visitatori ogni 15’. Percorso di visita a senso unico indicato da mappe, anche scaricabili dal sito del Museo. Il piano terra di Palazzo Altemps resta temporaneamente chiuso, le visite guidate sono consentite a un massimo di 10 visitatori, incluso l’accompagnatore. E’ sospeso il noleggio delle audioguide; è garantito il servizio di bookshop informazioni mn-rm.info@beniculturali.it