House of Gucci – Nelle sale dal 16 dicembre 2021

Mariagrazia Fiorentino
Il film “House of Gucci”, regia e produzione di Ridley Scott e distribuito da Eagle Pictures, oltre la storia degli ultimi protagonisti di una tra le più celebri “maison” del mondo della moda, ci presenta le impressioni avvertite negli Stati Uniti d’America, in prevalenza sul mondo degli affari, sulla nostra imprenditoria nei difficili anni 1975/95.

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Dietro il mondo dorato della moda, uno per tutti, che in quegli anni vedeva primeggiare, con una gestione interamente familiare, la maison Gucci,  si nascondevano, molto spesso, interessi finanziari, non sempre rispettosi della legge, ai quali facevano riscontro altrettante ambizioni di potere e gelosie che spesso superavano i rapporti di sangue e di parentela.

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Tema principale del film, narrato in ben due ore e quaranta minuti, è l’arrivo nella famiglia Gucci di Patrizia Reggiani, una ragazza di umili origini, grazie al matrimonio con Maurizio, l’erede designato a condurre l’azienda di famiglia nel difficile mondo della moda.  Come ben sappiamo dalle cronache giudiziarie il matrimonio tra Patrizia e Maurizio terminò con l’uccisione di Maurizio e vide come mandante la stessa Patrizia, moglie divorziata che non aveva mai accettato la fine della loro relazione.

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Da segnalare l’interpretazione di Lady Gaga, di grande spessore interpretativo e molto aderente alla protagonista Patrizia Reggiani così come sono altrettanto valide quelle dell’intero cast chiamato a confrontarsi con una storia di cronaca nera che ha avuto ampia risonanza non solo nelle cronache giudiziarie e in maniera molto maggiore in quelle mediatiche. Compito comunque che tutti assolvono in maniera brillante.

Dante in mostra a Roma nel Museo Pietro Canonica per ricordare i settecento anni dalla morte

Mariagrazia Fiorentino – foto Donatello Urbani

Questa mostra si può interpretare anche come un atto dovuto al sommo poeta offerto dalla città Roma, che negli anni in cui visse il poeta era sede del papato, causa prima del suo esilio dall’amata Firenze e della sua peregrinazione nelle varie corti italiane. Sono esposte opere della collezione del Museo, fotografie e documenti che danno corpo all’idea di Dante percepita dallo scultore piemontese  e l’intenso rapporto intercorso tra lo scultore e il sommo poeta. Scrivono in proposito le curatrici Carla Scicchitano, Anna Gigante e Fabiola Polsinelli: “Pietro Canonica (Moncalieri, TO 1869 – Roma 1959), raffinato ritrattista delle più importati famiglie aristocratiche e delle principali Corti europee, amava molto leggere Dante, lo dichiara apertamente nelle sue memorie ma soprattutto se ne può trovare testimonianza in alcune sue sculture. Un rapporto evidente là dove l’omaggio al poeta è diretto, ma anche una traccia da cercare, da mettere in evidenza là dove Canonica s’ispira al mondo poetico di Dante. Queste opere, individuate all’interno della collezione permanente del Museo, in occasione della mostra sono state integrate dal ricco materiale fotografico e documentario solitamente conservato nell’archivio storico. Dall’indagine sono emersi segni e indizi che ci fanno capire l’importanza di Dante per l’immaginario dello scultore piemontese e il suo mondo creativo: con quali versi e con quale iconografia Canonica si è confrontato, quali tematiche ha selezionato e quali simboli ha scelto per dare corpo alla sua idea di Dante. Dallo studio e dall’accostamento dei materiali sono arrivate nuove interessanti letture delle opere di Pietro Canonica”.

Il percorso espositivo suddiviso in tre sezioni, si sviluppa interamente al pino terra del villino ubicato nel cuore del parco urbano di Villa Borghese – Piazza di Siena.

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La prima sezione s’ispirata al tema dell’amore ed accoglie alcune opere che rimandano alla triste storia di Paolo e Francesca narrato nel Canto V dell’Inferno e a La Veglia dell’Anima (1920), tema presente nel canto XVIII del Purgatorio.

Tra le opere che più esplicitamente omaggiano Dante un gesso raffigurante Beatrice (1910), calco dell’originale in marmo e bronzo che da fonti archivistiche risulta presente al Museo Peterhof di San Pietroburgo, in Russia.

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La seconda sezione affronta il difficile rapporto tra Dante e le istituzioni pubbliche come lo stesso poeta affronta nelle tre diverse invettive rivolte alla repubblica marinara di Pisa,  all’Italia  all’amata Firenze.

La terza sezione non ha un riferimento unico e ben definito; è una ricerca culturale nelle opere di Canonica dei temi affrontati dal Sommo Poeta nelle sue opere letterarie.

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Tutte le opere esposte lungo l’intero percorso espositivo vogliono consentire ai visitatori, anche attraverso apparati didattici e multimediali, come scrivono le curatrici: “…di approfondire alcune tematiche e d’immergersi in un contesto evocativo ed emozionale grazie anche alla lettura di alcuni versi tratti dalle opere di Dante”.

Roma, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, viale Pietro Canonica, 2 (piazza di Siena) – Roma fino al 27 febbraio 2022; con orari: dal martedì alla domenica ore 10.00-16.00 e ingresso gratuito. In ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legge del 23 luglio 2021, n. 105, l’ingresso al Museo sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass. Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5).Nel Museo é obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Info mostra Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–19.00) www.museocanonica.itwww.museiincomune.it