Testo e foto di Donatello Urbani e Mariagrazia Fiorentino
Il mese di dicembre è quasi interamente occupato dai “cinepanettone” e questo “Mondo Za”, ultima fatica di Gianfranco Pannone che ci propone il mondo della Bassa reggiana che fu di Cesare Zavattini, padre del neorealismo, può sembrare quasi una voce fuori dal coro. Un film dove il grande Za, padre del Neorealismo italiano (chi non ricorda Ladri di biciclette? O Miracolo a Milano?), incontra idealmente la sua gente in questo pezzo d’Emilia lambito dal fiume Po, un amico/nemico da tenere sempre sotto stretto controllo. Sono questi, in effetti, i veri film interpreti dei valori e dei contenuti di queste festività che portandoci di peso in un mondo che fu il nostro e dei nostri padri rivive oggi identiche realtà in versioni nuove e con nuovi protagonisti.
Il rapporto che ha legato la Bassa reggiana a Cesare Zavattini è stato ricco e complesso e in questo film è presentato come il protagonista assoluto dove passato e presente s’intrecciano fra loro in una nuova versione senza tempo attraverso le testimonianze di quattro uomini d’età e condizioni sociali diverse. Storie di altri uomini e di altre donne: “Eravamo felici senza avere nulla, però avevamo la speranza”. Oggi le tracce di Zavattini, come ci hanno testimoniato i protagonisti nella conferenza stampa: “le puoi trovare qua e là nella Bassa in un vecchio militante comunista, oppure in un solitario pittore naif che sembra uscito da un racconto dello stesso scrittore luzzarese, così come in un ragazzo africano emigrato con la famiglia da queste parti, che in inglese, senza tralasciare il dialetto locale, rappa versi e pensieri del grande Za. E sullo sfondo vaga il fantasma di Ligabue, il pittore svizzero che finì da queste parti e che, vivendo come un clochard nella boscaglia fuori il paese di Gualtieri, con la sua arte trasformò la Bassa in un’Africa lussureggiante. Cose così accadono ancor oggi in questa terra di confine, fuori piatta e monotona, dentro inquieta e mai doma. E Zavattini sorveglia su tutto e su tutti, come un padre bambino sempre vicino agli umili”.
Il prossimo anno questo film sarà trasmesso dalla RAI nelle proprie reti televisive.