Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani
Gli eventi sismici che nell’anno 2009 colpirono la città de L’Aquila hanno segnato in maniera indelebile non solo la vita privata di Marcello Mariani, (L’Aquila 1938/2017), bensì hanno rappresentato anche un punto di svolta in quella artistica.
Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2008. Olio e tecnica mista su tela. Opera realizzata prima del sisma del 2009
Dopo aver perso sia lo studio che l’abitazione era frequente incontrare Marcello Mariani mentre camminava in silenzio nella periferia dell’Aquila deturpata dal sisma, mentre raccoglieva pezzi d’intonaci e calcinacci lungo strade deserte di quartieri evacuati, come scrive Gabriele Simoncini nel catalogo che accompagna la mostra allestita all’Accademia di Belle Arti di Roma e curata dallo stesso Simongini insieme al figlio dell’artista, Daniele Mariani. Quanto raccolto veniva usato per “creare nuove e bellissime opere astratte in cui c’è, anche fisicamente, tutta quell’apocalisse” sono sempre parole di Simongini che proseguono con: “…In un legame indissolubile tra l’artista e la sua città natale, i muri da lui dipinti sono stati anche di buon auspicio e quasi di stimolo ideale per la rinascita di uno dei simboli della città. La cinta muraria trecentesca, oggi in gran parte restaurata dopo il terremoto del 2009. Insieme a una quindicina di opere, tutte realizzate nel 2009,sono esposti tre grandi quadri degli anni successivi che testimoniano le stratificazioni di memorie, di segni, di voci di storie dimenticate che animano i palinsesti dipinti da Mariani.”
Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2009. Frammenti d’intonaco. Tecnica mista su tavola
Fanno da cornice alle opere pittoriche alcune fotografie in bianco e nero scattate da Gianni Berengo Gardin che oltre a testimoniare le distruzioni provocate dal sisma offrono momenti di sincera amicizia che lo stesso fotografo nutriva per l’amico pittore. Questa rassegna, tiene a precisare Daniele Mariani, fa da apripista a quella che “voluta dalla Regione Abruzzo nell’occasione del decennale degli eventi sismici, sarà allestita nei prestigiosi spazi del Complesso del Vittoriano”.
Marcello Mariani: “Forma Archetipa” – 2012. Olio su tela
L’aver fatto una sosta all’Accademia di Belle Arti di Roma, seppur breve fino al 29 settembre, è un segno del “profondo rispetto che l’artista nutriva per questa istituzione soprattutto per il messaggio creativo ed etico trasmesso ai più giovani, per quel senso di memoria in divenire espresso anche dalle sue opere post terremoto”, come scrive sempre nel catalogo Gabriele Simongini.
Roma – Accademia di Belle Arti – Sala Colleoni – Piazza Ferro di Cavallo (Via di Ripetta) fino al 29 settembre 2018 con ingresso gratuito.