Testo e foto di Donatello Urbani
La gestione delle istituzioni museali ha interessato fin dagli anni della metà del secolo scorso l’intero settore dei responsabili della divulgazione culturale con il notevole apporto, spesso non privo di note polemiche, di storici e critici d’arte. Significativo quanto scriveva in proposito Giulio Carlo Argan: “ I musei si sono moltiplicati e non si presentano più come luoghi di raccolta di opere d’arte, ma come organismi scientifici e didattici, dotati di attrezzature per la ricognizione, l’analisi, la classificazione, la conservazione e la presentazione critica di manufatti artistici di ogni genere.” Seguendo questo percorso si è mossa la direttrice della Gallerie Barberini Corsini, Flaminia Gennari Santori , quando ha ereditato le 10 sale espositive nell’Ala sud del piano nobile di Palazzo Barberini, restituite tre anni fa dal Ministero della Difesa che le aveva in gestione da più di ottant’anni, per un totale di 750 mq di spazio espositivo.
Mattia Preti .”La resurrezione di Lazzaro” – 1655- 1660 – Olio su tela
Importante in questa operazione è stato l’apporto offerto dalla staff dirigenziale locale, Maurizia Cicconi e Michele Di Monte nel ridisegnare un nuovo percorso museale che ha interessato l’area del piano nobile con l’esposizione di 78 opere secondo un progetto allestitivo che prevede un nuovo impianto di illuminazione, una nuova grafica, nuovi apparati, pannelli e didascalie, riservando la parte del piano superiore alle attività didattiche, ricerca, tutela e conservazione delle opere d’arte.
Giovanni Antonio Canal detto Canaletto: “Veduta di Venezia con Piazza San Marco e le Procuratie” – 1735 / 1740 – Olio su tela
In questo nuovo percorso espositivo si possono vedere opere che vanno dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca, con i ritratti, le vedute, i pittori del Grand Tour e i dipinti della donazione Lemme. “Sarà l’occasione per scoprire o riscoprire capolavori che non si vedevano da tempo”, ha affermato la direttrice delle Gallerie Barberini/Corsini, “opere recentemente restaurate e dipinti esposti raramente come la Giuditta e Oloferne di Francesco Furini, le monumentali tele degli Apostoli realizzate da Carlo Maratti per il Cardinal Antonio Barberini, le vedute di van Wittel, appena restituite alla loro originaria, smagliante luminosità. Inoltre alcune sale, in particolare quella della Pittura napoletana e quella dedicata a Pompeo Batoni con un avvicendamento semestrale di alcune opere: Bernardo Cavallino, Salvator Rosa, Francesco Solimena, Massimo Stanzione, Pompeo Batoni, Pierre Subleyras, al fine di esporre più opere. Si potrà ammirare nella sua completezza la raccolta di dipinti donata da Fabrizio e Fiammetta Lemme nel 1998: una serie notevole e coerente di 21 modelli di presentazione (i bozzetti finali che i pittori presentavano ai committenti per l’approvazione, prima dell’esecuzione materiale dell’opera vera e propria) di opere realizzate per alcune tra le più importanti imprese decorative della Roma del XVIII secolo, con opere, fra gli altri, di Giuseppe Chiari, Sebastiano Conca, Domenico Corvi e Pier Leone Ghezzi”.
Pierre Sobleyras: “Nudo femminile di schiena” – 1740 – Olio su tela
La ventata di aria nuova, insolita anche se del tutto pertinante ad una Pinacoteca d’Arte Antica, che si respira nelle Gallerie Nazionali di Palazzo Barberini, offre ai visitatori un nuovo respiro e un rinnovato equilibrio a tutto l’apparato che va dallo scalone di Bernini a quello di Borromini. Molte anche le iniziative collaterali previste che includono visite animate ai capolavori dell’Ala sud per bambini di 5-12 anni e famiglie, tutte le domeniche alle ore 11.30 fino al 30 giugno, incluso il giorno del 1° maggio, nello stesso orario. Inoltre l’11 maggio, alle ore 16.30, alcune delle opere esposte saranno oggetto dell’iniziativa Museo Adagio, un progetto di slow art per vivere l’arte con lentezza, contemplazione e condivisione, per osservare i capolavori con maggiore attenzione e consapevolezza. Questo è solo un inizio, in attesa del prossimo autunno che prevede l’apertura anche delle sale dei pittori caravaggeschi. Informazioni per e.mail: didattica@barberinicorsini.org – comunicazione@barberinicorsini.org www.barberinicorsini.org
Gaspar van Wittel: “Veduta di Roma dalla Piazza del Quirinale” – Datato e firmato 1684 – . Olio su tela. Acquisto Odescalchi
Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13 dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.00. Biglietto di’ingrasso intero 12 € – Ridotto 2 € (per i giovani dai 18 ai 25 anni , è valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Gratuito per le categorie previste dalla legge.