Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it – Donatello Urbani – donatello.urbani@gmail.com
Si vuole che l’antica città latina di Tusculum, fondata secondo la leggenda da Telegono, figlio di Ulisse e della Maga Circe, nel XV secolo a.C., fosse il cuore antico dei Castelli Romani, meta preferita dai romani per i loro relax. Non per niente l’etologo Fosco Maraini lo definì “luogo primitivo dell’anima” proprio per sottolinearne il valore storico e naturalistico rivestito dall’intero territorio che vanta inoltre eccellenze enogastronomiche di tutto rispetto tanto in antico come adesso. Nel 496 a.C. Tusculum, dopo una fiera opposizione, cadde sotto il dominio romano residenza estiva prediletta d’imperatori, senatori e letterati e la sua fama si mantenne viva fino all’epoca medievale quando, il Comune di Roma, nel 1191 ne decise la distruzione definitiva.
Dopo un periodo di abbandono e di saccheggio di reperti, nel 1984 la Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini acquista dai Principi Aldobrandini un lotto di terreno di circa 50 ettari comprendente l’intero sito archeologico. Nel 1994 a seguito di un accordo fra la Comunità Montana e la Escuela Espanola de Historia Y Arqueologia en Roma –CSIC– iniziarono i lavori di recupero e valorizzazione dell’area archeologica. Grazie ad oltre 20 campagne di scavo inserite in un progetto multidisciplinare che prevede una stretta collaborazione tra la Scuola Spagnola e numerosi enti di ricerca e università di entrambe le nazioni, una parte importante dell’area archeologica torna alla piena fruibilità del grande pubblico di turisti ed amanti della natura, della cultura e dell’archeologia.
Il percorso di visita si articola attraverso una parte degli edifici appartenuti all’area pubblica quali il Foro, il Tempio di Mercurio, la Basilica, l’area dei tempietti, la Fontana Arcaica ed il Teatro, risalente al 75 a.C., mirabile esempio di architettura romana e simbolo del Parco che ha mantenuto la struttura primaria con la cavea a semicerchio divisa in quattro settori e che può ospitare, attualmente, fino a 350 spettatori. Fuori dall’area del foro sono fruibili, dopo aver percorso la via dei Sepolcri, i resti dell’edificio termale, recentemente scavato, e del santuario extraurbano.
Monte Porzio Catone (Roma) – Parco Archeologico Culturale di Tuscolo – Strada Provinciale 73/b – consigliabile l’accesso da Frascati per quanti provengono da Roma – fino a settembre tutti i sabati e le domeniche dalle 9,30 alle 19,30, solo domenica: in ottobre fino alle 16,30, novembre fino alle 13,30 e nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio solo per gruppi su prenotazione. Info su costi dei biglietti d’ingresso, per le attività culturali, didattiche e utilizzo dei bracieri nell’area pic-nic su www.tuscoloparcoercheologicoculturale.it