Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

L’affermarsi della Land-Art non poteva trascurare i cammini che partendo dall’originale trekking hanno dato vita ad un nuovo turismo lento: slow-travel . Fra questi la parte più importante è occupata dai “Cammini della Fede” che hanno nella Via Francigena il loro fiore all’occhiello. Primo camminatore lungo questo percorso fu Sigerico, che Papa Giovanni XV nel 990 lo aveva nominato Arcivescovo di Canterbury.

20191025_130102

Le fonti storiche ci dicono che Sigerico nello stesso anno si recò a Roma per ricevere dalle mani del Papa il simbolo della dignità arcivescovile. La sua notorietà  è dovuta al ritrovamento del diario redatto nel viaggio di ritorno, dove di suo pugno aveva annotato le 80 tappe – tra Roma e l’imbarco per l’Inghilterra, avvenuto nei pressi di Calais – di quello che sarebbe stato chiamato “Itinerario di Sigerico” e nei secoli successivi Via Francigena. Per i tanti pellegrini che hanno ripercorso il tragitto tappa per tappa dalla loro residenza fino a Roma, la Via Francigena aveva assunto un grande valore morale e religioso in un contatto stretto con Dio, la natura ed il prossimo.

20191025_140958

Nello spirito del turismo lento e di stretta aderenza a questi valori è sorto il progetto “Arte sui Cammini” con l’intento di offrire ai novelli pellegrini, in aggiunta a quelle storiche, una testimonianza culturale posizionando lungo i percorsi delle nuove Vie Francigene opere d’arte “in grado d’interagire armoniosamente con il paesaggio naturale ed urbano”, come affermato nel corso della presentazione. Il progetto  presentato dal Quasar Institute for Advanced Design, risultato vincitore, interessa solo il tratto della Via Francigena Nord. Per intendersi quello che va dal confine della Toscana fino alla cittadina di San Lorenzo Nuovo nella Tuscia e che si sviluppa in gran parte lungo la Via Cassia. Il percorso prosegue poi lungo la stessa via toccando Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Capranica, Sutri, Monterosi e Roma prima di giungere in Vaticano attraverso l’antica Via Triumohalis.

20191025_144728

“Una iniziativa come questa che unisce cultura e turismo, non può che fare del bene al territorio. Il  futuro è nel passato e in questa parte del Viterbese ci sono borghi stupendi che debbono rimanere  tali, con la loro storia, i paesaggi, la fede, le tradizioni, ma non per questo non debbono aprirsi al nuovo, al moderno”. Sono le parole del Consigliere Regionale Enrico Panunzi  intervenendo all’inaugurazione delle sei opere d’arte moderna posizionate sulla Via Francigena del nord, nei territori di  Acquapendente e San Lorenzo Nuovo.  Interpretando rispettosamente i valori ricordati sopra, l’opera dell’artista  Andreco: “Bastoni”,  ispirata  alla tradizione contadina della Tuscia illustrata su un murales posizionato in prossimità della Porta  della Ripa ad Acquapendente, ha esaltato le finalità del percorso perseguite dai nuovi pellegrini, ricordando loro i tanti simboli che un bastone porta con se: dal sostegno nel cammino alla difesa contro i male intenzionati.

20191025_145440

L’altro artista coinvolto nel progetto: Renzo Gallo, è stato l’autore delle altre opere o, meglio, “un’opera in 5 episodi” come egli stesso ha sottolineato, tutte presenti nel Comune di San Lorenzo Nuovo. Il tema svolto, comune a tutte, è l’interpretazione di cinque momenti salienti che caratterizzano i nuovi percorsi e che attendono i nuovi camminatori/pellegrini. Venendo da nord la prima che s’incontra é la “Partenza ”.  Posta all’ingresso dello Stadio sportivo, lungo la via Cassia, s’ispira, con l’attraversamento di una porta, al  nuovo mondo presente al di la della soglia. ll “Cammino ”, è quanto illustra la seconda sia nel titolo che nella pavimentazione policroma e multiforme simile alle novità presenti sul percorso e che segna, inoltre, il punto del distacco del percorso della Francigena dal tracciato della Cassia.  l ’”Incontro” posta in un bosco, esalta le diversità sia fisiche che umane proprie di ciascuno e l’importanza della loro accettazione posizionando gli elementi di colore diverso presenti nell’installazione al centro di tutti gli altri monocromi.  La “Direzione” , una teoria lineare di elementi naturali di basalto tipici del territorio e, infine, la “Testimonianza”, posta sulla strada verso Bolsena. Qui Renzo Gallo è intervenuto, al centro di un trivio, con un elemento circolare, un “pozzo” in metallo all’interno del quale è posta la memoria del viaggio sotto forma di pietre policrome raccolte e depositate che in tre parole ”camminare – sentire – guardare”  riassumono sentimenti, ricordi e finalità incontrate lungo il cammino compiuto.

20191025_150818

Ogni opera è accompagnata da una targa esplicativa che, oltre a dare delle informazioni immediate di carattere artistico, è munita di un QR CODE che può fornire approfondimenti, attraverso dei video, in merito alle fasi di costruzione dell’opera e consente di avere tutte le informazioni necessarie ad una completa comprensione del progetto; non solo, sul sito www.Epifanie.it, attraverso il QR Code, si troverà la mappa di tutti i centri di interesse artistico della zona a cui si potrà accedere con delle agevolazioni.

20191025_152751

A tutti i nuovi camminatori/pellegrini l’augurio di “Buon Cammino”.