Donatello Urbani
L’esposizione dal suggestivo titolo: “Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria”, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi che sono anche i curatori insieme a Roberta Serra e Alessandro Masi, intende fare un parallo fra due figure molto diverse fra loro: un Papa visionario e uno dei maggiori scultori italiani del Novecento.
Anonimo – Ritratto di Papa Sisto V^: Felice Peretti
Apparentemente distanti, Sgarbi per nostra fortuna ci ha abituato ad abbinamenti impossibili, hanno a ben vedere molto in comune. Nascono entrambi a Grottammare –Sisto V nel 1521 e Fazzini nel 1913 –, entrambi, come scrivono i curatori, operano a Roma ma non abbandonano mai le loro radici e l’amore per la terra natale, e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto delle Marche -sede principale della mostra -città d’origine della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì “Patria carissima”.
Pericle Fazzini nella sua atelier
L’esposizione si inaugurerà il 13 dicembre prossimo, giorno in cui 500 anni fa nasceva Felice Peretti, quel papa Sisto V^ che nel seppur breve pontificato (1585-1590) diede un forte impulso, tra le altre cose, alle arti e alle opere pubbliche -tanto da essere definito l’Urbanista di Dio – non solo a Roma, ma anche in altre città marchigiane, come nel piccolo borgo di Montalto delle Marche che ancora oggi porta i segni del suo operato e della sua grandiosa visione.
Montalto delle Marche: Monumento a Papa Sisto V^ realizzato da Fazzini nel 1985
La mostra “Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria” si apre idealmente con quel Monumento a Sisto V progettato da Pericle Fazzini per la città di Montalto delle Marche tra il 1984 e il 1985 che ancora oggi svetta nel borgo ed è l’orgoglio dei cittadini, come spiega Vittorio Sgarbi: “L’idea di collegare Sisto V a Pericle Fazzini è legata a un’occasione anch’essa celebrativa e cioè il monumento dedicato a Sisto V, l’ultima opera marchigiana realizzata da Fazzini, di invenzione aerea, concepita da un artista che ha voluto rappresentare l’anima del Papa più che la sua opera e quindi appartiene ad un momento e ad un’epoca, parliamo del 1986, in cui la grande stagione di Fazzini era al suo culmine. Lentamente poi, questa personalità, che era stata così emergente anche per essere collegata a importanti personalità dell’arte e della poesia del ‘900 come Ungaretti, a cui forse si deve il ritratto più significativo del poeta, sembra essere dimenticata”.
Pericle Fazzini: “Onda” Pericle Fazzini: “Ragazzo con i gabbiani
Uno stretto rapporto, infine, lega l’artista Fazzini con la spiritualità e come trasformando “la materia in qualcosa di vivo arriva fino a noi,…” come spiega Daniela Tisi. Fra le sue opere primeggia la celebre Resurrezione della sala Nervi, in Vaticano, voluta da Papa Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II e inaugurata nel 1977. Ogni opera, come scrivono i curatori, “ racconta e rappresenta il dualismo tra spirito e materia sotteso in tutta la produzione dello scultore, a cominciare dal Ragazzo con i gabbiani(1940-1946), tutt’ora installata nella passeggiata marittima di Grottammare, presente in mostra con un bozzetto in legno e disegni preparatori, e ancora le figure femminili, la serie delle Onde del 1968, e quelle opere intrise di “sensibilità francescana” che raccontano la vita del Santo”.
Pericle Fazzini: “I miei zoccoli sulla spiaggia” Pericle Fazzini: “Onda” – !982
L’intero percorso espositivo accoglie non solo sculture, ma anche grafica, i pastelli degli anni Settanta e Ottanta tra cui spicca “I miei zoccoli sulla spiaggia”, del 1982, e infine uno studio su carta e un bozzetto in bronzo inediti relativi al Monumento a Sisto V che rappresentano“la conclusione del suo percorso attraverso gli itinerari del sacro e della natura” come scrive Roberta Serra. La mostra Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria vuole rendere omaggio a questi marchigiani illustri, l’artista Fazzini e il Pontefice Sisto V^ celebrato nel cinquecentenario della sua nascita. Non solo, l’esposizione rappresenta anche l’occasione, partendo proprio da Montalto, di scoprire la presenza di Sisto V tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, in un percorso fatto di luoghi, opere ed evidenze monumentali tutte da visitare e che si snoda tra Grottammare, Montalto delle Marche, Fermo e all’interno dei Musei sistini del Piceno.
Roma – Stato Città del Vaticano – Aula Paolo VI^: Pericle Fazzini “Resurrezione”
A completamento del percorso turistico/culturale nelle terre di Papa Sisto V^, è di grande importanza quanto segnalato dalla news letter “Turismo News”, n.684 di Unionturismo che viene trascritto per intero:
VIAGGIO STRAORDINARIO FRA I MUSEI DELLE MARCHE. La chiusura dei musei, resa necessaria per contenere la diffusione del contagio da COVID 19, oltre a causare danni economici e sacrifici occupazionali, impedisce la produzione e la fruizione di valori che mai come in questo momento costituirebbero strumenti di pubblica utilità e conforto, più che occasione di semplice godimento. Per questo, in un momento eccezionale dove è preclusa la fruizione culturale nelle forme tradizionali, la Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura e Icom Marche si sono fatti interpreti del mondo delle attività culturali e, in particolar modo del sistema dei musei marchigiani, dando loro voce con nuovi percorsi della conoscenza, grazie a una rappresentazione digitale del patrimonio culturale marchigiano attraverso oltre 60 clip video condivisi sui canali social della Regione Marche e sul blog www.destinazionemarche.it. Queste 60 clip, prodotte da più di 30 musei, ma anche da comuni ed enti culturali marchigiani, hanno una durata di circa due minuti e sono visibili sui canali social della Regione Marche: in una playlist dedicata sul canale Youtube Marche Tourism, sulle pagine Facebook Marche Tourisme Tesori delle Marche, sull‟accountTwitter Marche Tourism, e sul blog della Regione. www.europejournal.eu a firma Mariagrazia Fiorentino