Testo e foto di Donatello Urbani
Questa opera, dipinta tra il 2013 e il 2014, trae ispirazione dall’omonimo poema satirico-morale in versi di Sebastian Brant, pubblicato nel febbraio 1494, durante il Carnevale altorenano, e alle cui “illustrazioni” aveva collaborato con varie xilografie anche un giovane Albrecht Dürer.
“L’imponente dipinto, nel suo racconto simbolico e allo stesso tempo ironico, crea un universo visivo e narrativo originale e autonomo, dove fluttuano o danzano figure allegoriche, dai chiari riferimenti al poema di Brant ma anche alla nostra attualità” dice il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo, importante istituzione culturale della nostra città.
Patrizia Comand: “Dei vecchi matti”
Il percorso espositivo ci presenta, insieme al grande dipinto, 20 disegni preparatori, ispirati a 20 capitoli dell’opera, che sottolineano lo stile attento e preciso della pittrice e rendono visibile il legame con l’opera letteraria che l’ha ispirata. “L’arte è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle cose con profonda umanità e spiritualità…” è un messaggio di un nostro grande maestro dei primi anni del novecento che trova in questa mostra una conferma della sua validità malgrado siano trascorsi cento anni. Se poi a questi si aggiunge un pizzico di satira, come fa Patrizia Comand, il messaggio pittorico assume un valore in più a tutto guadagno di lasciare i visitatori con l’animo sollevato.
Roma, Palazzo Cipolla – Via del Corso, 320 – fino al 12 Novembre 2017, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10,00 alle ore 19,00. Biglietto d’ingresso intero € 3,00; gratuito bambini sotto i 6 anni, visitatori diversamente abili (incluso 1 accompagnatore). Maggiori informazioni per ulteriori facilitazioni sul Web Site: http://www.fondazioneterzopilastromediterraneo.it/