Donatello Urbani
Il ritrovamento nel Campo della Stella – Compostela – facente parte del bosco chiamato “Libredon” delle spoglie mortali di un martire cristiano, successivamente identificate per quelle di San Giacomo il Maggiore, avvenne intorno agli anni 820/830. La notizia suscitò un certo interesse e curiosità nel mondo cristiano, e richiamò anche l’attenzione del monarca astur-galaico Alfonso II il Casto che nel primo terzo del IX secolo volle recarsi a Santiago per confermare che i resti rinvenuti fossero realmente quelli dell’Apostolo di Cristo.
Il cammino percorso dal re partiva da Oviedo e si concludeva a Santiago, dopo circa 300 kilometri attraverso percorsi che per lo più ricalcavano antiche vie romane. Questo Cammino Primitivo é stato molto frequentato da schiere di pellegrini ma, nel corso del tempo, il suo fascino si è attenuato grazie anche ad altri percorsi, quello francese in particolare, che hanno attratto le simpatie di molti camminatori provenienti in prevalenza dalle varie nazioni europee. Oggi il Cammino Primitivo per Santiago si ripropone in tutto il suo fascino grazie anche ai paesaggi di grade bellezza della Galizia che attraversa e di questo ha dato ampia documentazione Fabrizio Ardito nella sua guida realizzata dopo averlo percorso e presentata presso il Centro Multimediale del Turismo Spagnolo.
Nelle 175 pagine di cui si compone la guida “Il Cammino per Santiago” -. Ediciclo Editore, Portogruaro – costo €.16,00 – sono dettagliatamente descritte le 14 tappe che separano Oviedo da Santiago e, nello stesso tempo, rappresentano un documento indispensabile per quanti desiderano ripetere l’esperienza fatta dall’autore.